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Download Atti-Assise-2011.pdf 5 MB - Provincia di Verona

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la conoscenza del territorio, ma soprattutto ben venga la capacità <strong>di</strong> poter fare rete anche con queste<br />

strutture. Naturalmente i fon<strong>di</strong> vengono sempre meno e ci dobbiamo adeguare per riuscire a portare<br />

a casa quello che è il nostro bisogno quoti<strong>di</strong>ano. Per fare questo naturalmente ci identifi chiamo<br />

sicuramente nel ruolo del marchio Iat, perché noi rafforziamo lo Iat così come lo Iat come immagine<br />

rafforza quello che facciamo noi. Con il Comune <strong>di</strong> Fumane abbiamo una convenzione: raccogliamo le<br />

prenotazioni per la visita della grotta <strong>di</strong> Fumane, un sito preistorico che sta assumendo un’importanza<br />

europea sempre maggiore. Ci attiviamo per realizzare altri eventi che vadano ad animare il territorio e<br />

che portino turismo.<br />

Il servizio civile, che un tempo ci garantiva risorse, oggi lo fa sempre meno. In uffi cio Iat ho due persone<br />

che crescono e conoscono il territorio. Potremmo vedere se il Ministero può accre<strong>di</strong>tarci per fare insieme<br />

questo percorso (ad esempio nel Veneto ne abbiamo 40, in tutta Italia 900 e ne avevamo 1.800 due anni<br />

fa). Sono quin<strong>di</strong> 1.800 persone che possono rafforzare i punti <strong>di</strong> informazione. Ed è un aiuto anche per i<br />

ragazzi per farli crescere e per fargli conoscere meglio il territorio.<br />

Michele Pagani - Dirigente Turismo della Regione Liguria<br />

In realtà sono qui per l’attività <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento che c’è stata ieri, però evidentemente<br />

sono stimolato dall’oggetto <strong>di</strong> questo seminario. In Liguria abbiamo una<br />

cinquantina <strong>di</strong> Uffi ci <strong>di</strong> Informazione, alcuni dei quali sono gestiti dalle Province, un<br />

tempo Apt (Enti strumentali delle Regioni), altri sono dati in convenzione, altri hanno l’utilizzo della sigla<br />

Uffi cio <strong>di</strong> Informazione e per loro c’è un <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> rete. Fino a quest’anno ad essi era garantita la somma<br />

che la Regione spendeva dopo la soppressione delle Apt. Da quest’anno invece, gli uffi ci fi nanziari<br />

hanno fatto aggiungere una postilla: “sempre che ci sia copertura fi nanziaria”.<br />

C’è stata una riduzione del 30% dei fon<strong>di</strong> a <strong>di</strong>sposizione che noi <strong>di</strong>amo alle Province per la gestione<br />

degli Uffi ci Turistici ed ovviamente, le ripercussioni si sono sentite in tutto il territorio mentre il prossimo<br />

anno <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> ce ne saranno ancora meno. Prima <strong>di</strong> parlare degli standard previsti negli Uffi ci <strong>di</strong> Informazione,<br />

bisogna capire quale sarà il ruolo dell’Uffi cio <strong>di</strong> Informazione. Ce l’avranno ancora un ruolo gli<br />

uffi ci Iat sul territorio? In Liguria, ad esempio abbiamo notato che l’età me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> chi entra si sta sempre<br />

più elevando perché ormai i giovani hanno i propri sistemi per avere informazioni turistiche. Ed i giovani<br />

non sono altro che gli adulti <strong>di</strong> domani.<br />

“Arriveremo ad una razionalizzazione dell’Uffi cio <strong>di</strong> Informazione.<br />

Da una parte gli verrà affi dato un compito <strong>di</strong> back-offi ce, <strong>di</strong><br />

implementazione del portale regionale come antenna su territorio<br />

tramite strumenti informatici per poter rispondere anche su territori<br />

fuori dalla competenza amministrativa perché con essi in rete.”<br />

Michele Pagani<br />

Da qui a 10 anni saranno ben pochi quelli che chiederanno informazione turistica in un Uffi cio <strong>di</strong> Informazione…<br />

Allora questo ruolo che era così fondamentale fi no a 10 anni fa, probabilmente tenderà a<br />

scomparire. Se non erro il <strong>di</strong>rettore dell’Apt <strong>di</strong> Venezia <strong>di</strong>ceva che stanno entrando nell’uffi cio Iat dei<br />

neo residenti…bene, allora le risorse le pren<strong>di</strong>amo da altre parti, non solo fon<strong>di</strong> turistici, ma per centri <strong>di</strong><br />

informazione per i citta<strong>di</strong>ni che danno anche delle informazioni turistiche.<br />

Noi sicuramente arriveremo ad una razionalizzazione dell’Uffi cio <strong>di</strong> Informazione. Da una parte gli verrà<br />

affi dato un compito <strong>di</strong> back-offi ce, <strong>di</strong> implementazione del portale regionale come antenna su territorio<br />

tramite strumenti informatici, per poter rispondere anche su territori fuori dalla competenza amministrativa<br />

perché con essi in rete. Dall’altra avrà un ruolo <strong>di</strong> recupero del servizio rispetto al territorio e dunque<br />

Destination Management del territorio. Riguardo al problema della collega <strong>di</strong> Torino… io potrei come<br />

pubblico fare una gara e scegliermi un partner su territorio che venda al posto mio. Concludendo per<br />

ciò che riguarda la Liguria lo Iat pubblico sarà destinato non <strong>di</strong>co a scomparire, ma…Pensate agli Uffi ci<br />

Informazione che mandavano gli opuscoli, è una realtà che non esiste più. Poi i fon<strong>di</strong> stanno drammaticamente<br />

scomparendo e c’è pure l’imposta <strong>di</strong> soggiorno messa a <strong>di</strong>sposizione dei comuni. Quin<strong>di</strong> può<br />

essere una scelta in autonomia del comune quella <strong>di</strong> far pagare ai propri citta<strong>di</strong>ni il servizio che non è<br />

solo <strong>di</strong> informazione turistica, ma che rappresenta un servizio ai citta<strong>di</strong>ni.<br />

Franco Colacello - Funzionario Assessorato Turismo <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Bergamo<br />

Da tempo con la Regione Lombar<strong>di</strong>a stiamo cercando <strong>di</strong> ragionare su quale può essere lo sviluppo del<br />

ruolo dello Iat, consapevoli che c’è bisogno comunque <strong>di</strong> una revisione della legge regionale.<br />

Noi siamo rimasti ancora affezionati allo Iat che fornisce un servizio pubblico, che deve dare l’informativa<br />

“super partes”, che deve presentare il territorio nella maniera più completa possibile. Per fare questo<br />

bisogna affrontare delle spese ed il progetto che abbiamo con la Regione Lombar<strong>di</strong>a è molto complesso<br />

perché riguarda non solo il ruolo del personale, la sua preparazione, il contratto lavorativo che li<br />

riguarda…<br />

Però io volevo con<strong>di</strong>videre con voi la problematica economica.<br />

Destinare una quota della tassa <strong>di</strong> soggiorno per il funzionamento dello Iat mi sembra una buona idea<br />

a cui si potrebbe affi ancare il ruolo pubblico dello Iat con il ruolo privato delle associazioni <strong>di</strong> categoria,<br />

che formano un consorzio oppure una società o una cooperativa, per svolgere insieme i due ruoli <strong>di</strong> pubblico<br />

e <strong>di</strong> privato per la commercializzazione del prodotto. Insieme si potrebbero raccogliere risorse per<br />

mandare avanti il lavoro e non ultimo riconoscere all’insieme <strong>di</strong> questi ruoli, una personalità giuri<strong>di</strong>ca.<br />

“...destinare una quota della tassa <strong>di</strong> soggiorno per il funzionamento<br />

dello Iat mi sembra una buona idea.”<br />

Franco Colacello<br />

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