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I livelli minimi inoltre, permettono di capire quali sono le risorse che l’ente pubblico deve mettere in campo, ascoltando l’esigenza degli utenti per scoprire quali sono i servizi aggiuntivi da offrire loro. Gli Iat della Provincia di Verona da qualche anno fanno questo genere di servizi: biglietteria, prenotazioni, coordinano visite guidate in città, servizi speciali come la linea “Parchi Bus” per agevolare i turisti a non utilizzare l’auto da Verona per visitare i numerosi parchi della zona del lago di Garda. Siamo convenzionati con l’Associazione Albergatori e gestiamo gli uffi ci in maniera associata, affi nché l’utente possa trovare contemporaneamente informazioni ed anche, ma in luogo separato, la prenotazione in quanto la Regione prevede che la Provincia non possa fare l’attività di prenotazione. Nel momento di emergenza abbiamo scoperto che esistono dei privati che sono disposti ad investire per essere visibili all’interno dei nostri uffi ci. Vi racconto una riunione di emergenza. Ci siamo detti: ci mancano le risorse. Cosa facciamo? E’ arrivata un’idea che al momento poteva sembrare stupida: lanciamo una campagna e la chiamiamo “Adotta uno Iat” ed un nostro Iat è stato adottato! Premetto che in tutto il Veneto abbiamo un sistema contapersone “Smartcheck” per cui siamo in grado di dare numeri oggettivi che valgono. L’uffi cio di Piazza Bra a Verona è stato adottato da “DB Bahn - ferrovie tedesche”. Da qualche anno queste hanno preso in concessione la tratta Monaco - Bologna e Milano - Venezia e Verona si trova proprio in un punto nevralgico. Avevano la necessità di avere un partner e l’hanno trovato in noi. Diamo loro alta visibilità; nel nostro uffi cio, nel nostro portale, nel materiale promozionale e nei nostri eventi in cambio di un apprezzabile contributo economico. Abbiamo fatto poi un ulteriore accordo per il servizio di biglietteria DB e sui biglietti venduti riceviamo una commissione. Abbiamo scoperto che anche i residenti si servono della nuova biglietteria di Piazza Bra. Antonella Tiranti - Direzione Turismo Regione Umbria Proviamo ad andare a defi nire in maniera il più possibile omogenea questi livelli minimi essenziali. Si tratta di un argomento che è sempre stato molto poco affrontato dalle Regioni. Quando discipliniamo, ci limitiamo sostanzialmente ad aspetti legati alla ricettività, all’intermediazione e alle professioni turistiche. Cosa intendiamo per informazione e accoglienza turistica quando facciamo un’operazione normativa di primo o secondo livello, cioè con legge o con norme regolamentari? Fino a dove dobbiamo arrivare per garantire l’utente fi nale? L’ospite che arriva a Verona, dopo qualche giorno potrebbe spostarsi a Ferrara, nelle Marche, in Umbria e attraversare tutta l’Italia. Dobbiamo quindi essere in grado di garantirgli che troverà un livello minimo di servizi comuni ovunque. Credo che questa sia un’attività di coordinamento che è di competenza primaria delle Regioni e che non possono esercitare in totale solitudine, perché poi si rischia di fare un’operazione per cui le norme di questa natura vengono calate dall’alto e senza nessun riscontro con la realtà effettiva. Questa può essere un’occasione, mettendo a confronto chi opera quotidianamente sul campo e chi per suo compito deve trasformare queste necessità in norme con gli indispensabili caratteri di astrazione e generalità. Ersilia Maffeo - Agenzia Regionale del Turismo, Regione Lazio Quando parliamo di base minima, uno dei primi aspetti sui quali dobbiamo ragionare sono gli orari di apertura e i giorni di apertura. Vi porto l’esperienza del nostro territorio. Uno dei problemi più critici è che spesso gli uffi ci sono chiusi il sabato e la domenica perché il personale dipendente pubblico fa orario d’uffi cio e così non riusciamo a garantire almeno in alcune località, la disponibilità del personale. Un altro problema riguarda le assunzioni che sono bloccate! In Lazio attualmente le persone che lavorano nei punti Iat di informazione al pubblico, nei prossimi anni andranno in pensione e per noi quindi si affaccia il problema della loro sostituzione e del loro ricambio… Monica Fondriest Ritengo che il problema del personale tocchi un po’ tutti. Il nostro è un lavoro in cui il costo maggiore è proprio quello del personale ed il taglio che normalmente viene fatto negli apparati amministrativi delle strutture pubbliche, non può contemporaneamente essere riportato pari pari negli uffi ci di front-offi ce in generale e dunque negli Uffi ci Turistici. La Regione potrebbe aiutarci a far capire questo a livello nazionale. E poi senz’altro l’aspetto del cambio generazionale mette in campo ulteriori problematiche. Non solo avremo un problema di cambio numerico, ma anche di competenze. In linea di massima le assunzioni vengono fatte tramite concorso pubblico e sappiamo benissimo che molto spesso non si è in grado di stabilire, tramite concorso pubblico, le competenze effettive che servono in questo campo. Qui si parte da livelli minimi di competenze che sono imprescindibili quali la conoscenza del territorio che ci portano a comprendere che l’operatore dell’uffi cio Iat non è un normale dipendente pubblico amministrativo e credo che questo sia ben chiaro a tutti. Paolo Menapace - Responsabile Iat Est Veronese, Soave Da dieci anni sono Presidente della Strada del Vino Soave. Dopo l’alluvione di novembre che ha messo in ginocchio anche l’uffi cio Iat, le responsabili hanno trovato un altro lavoro. Terminati quei diffi cili momenti, siamo riusciti ad aprirlo a metà aprile. Ho trovato due ragazze che parlano tre lingue; l’apertura è di sette giorni su sette. Lunedì cominciamo alle 9 e proseguiamo fi no alle 18 con orario continuato, anche il sabato facciamo orario continuato e domenica fi no alle 15.00 o anche fi no alle 16.00, a turni. Queste giovani riesco a pagarle grazie alla collaborazione di undici Comuni del territorio e della Provincia di Verona. Abbiamo tutti i dati, le statistiche, quanti turisti entrano, quanti francesi, tedeschi, americani, giapponesi… e cerchiamo di trattarli bene. L’unico problema è che non possiamo vendere, ad esempio prodotti enogastronomici. A chi possiamo chiedere? Non dico di metter su una bottega, però vendere un po’ di miele o bottiglie di vino, sarebbe auspicabile per fare un po’ di pubblicità in più per il nostro territorio. 38 39

I livelli minimi inoltre, permettono <strong>di</strong> capire quali sono le risorse che l’ente pubblico deve mettere in<br />

campo, ascoltando l’esigenza degli utenti per scoprire quali sono i servizi aggiuntivi da offrire loro.<br />

Gli Iat della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> da qualche anno fanno questo genere <strong>di</strong> servizi: biglietteria, prenotazioni,<br />

coor<strong>di</strong>nano visite guidate in città, servizi speciali come la linea “Parchi Bus” per agevolare i turisti a<br />

non utilizzare l’auto da <strong>Verona</strong> per visitare i numerosi parchi della zona del lago <strong>di</strong> Garda. Siamo convenzionati<br />

con l’Associazione Albergatori e gestiamo gli uffi ci in maniera associata, affi nché l’utente possa<br />

trovare contemporaneamente informazioni ed anche, ma in luogo separato, la prenotazione in quanto la<br />

Regione prevede che la <strong>Provincia</strong> non possa fare l’attività <strong>di</strong> prenotazione. Nel momento <strong>di</strong> emergenza<br />

abbiamo scoperto che esistono dei privati che sono <strong>di</strong>sposti ad investire per essere visibili all’interno<br />

dei nostri uffi ci.<br />

Vi racconto una riunione <strong>di</strong> emergenza. Ci siamo detti: ci mancano le risorse. Cosa facciamo? E’ arrivata<br />

un’idea che al momento poteva sembrare stupida: lanciamo una campagna e la chiamiamo “Adotta uno<br />

Iat” ed un nostro Iat è stato adottato!<br />

Premetto che in tutto il Veneto abbiamo un sistema contapersone “Smartcheck” per cui siamo in grado<br />

<strong>di</strong> dare numeri oggettivi che valgono. L’uffi cio <strong>di</strong> Piazza Bra a <strong>Verona</strong> è stato adottato da “DB Bahn -<br />

ferrovie tedesche”.<br />

Da qualche anno queste hanno preso in concessione la tratta Monaco - Bologna e Milano - Venezia e<br />

<strong>Verona</strong> si trova proprio in un punto nevralgico. Avevano la necessità <strong>di</strong> avere un partner e l’hanno trovato<br />

in noi. Diamo loro alta visibilità; nel nostro uffi cio, nel nostro portale, nel materiale promozionale e nei<br />

nostri eventi in cambio <strong>di</strong> un apprezzabile contributo economico. Abbiamo fatto poi un ulteriore accordo<br />

per il servizio <strong>di</strong> biglietteria DB e sui biglietti venduti riceviamo una commissione. Abbiamo scoperto che<br />

anche i residenti si servono della nuova biglietteria <strong>di</strong> Piazza Bra.<br />

Antonella Tiranti - Direzione Turismo Regione Umbria<br />

Proviamo ad andare a defi nire in maniera il più possibile omogenea questi livelli<br />

minimi essenziali. Si tratta <strong>di</strong> un argomento che è sempre stato molto poco<br />

affrontato dalle Regioni. Quando <strong>di</strong>scipliniamo, ci limitiamo sostanzialmente ad<br />

aspetti legati alla ricettività, all’interme<strong>di</strong>azione e alle professioni turistiche.<br />

Cosa inten<strong>di</strong>amo per informazione e accoglienza turistica quando facciamo un’operazione<br />

normativa <strong>di</strong> primo o secondo livello, cioè con legge o con norme<br />

regolamentari? Fino a dove dobbiamo arrivare per garantire l’utente fi nale?<br />

L’ospite che arriva a <strong>Verona</strong>, dopo qualche giorno potrebbe spostarsi a Ferrara, nelle Marche, in<br />

Umbria e attraversare tutta l’Italia. Dobbiamo quin<strong>di</strong> essere in grado <strong>di</strong> garantirgli che troverà un<br />

livello minimo <strong>di</strong> servizi comuni ovunque. Credo che questa sia un’attività <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento che è<br />

<strong>di</strong> competenza primaria delle Regioni e che non possono esercitare in totale solitu<strong>di</strong>ne, perché poi si<br />

rischia <strong>di</strong> fare un’operazione per cui le norme <strong>di</strong> questa natura vengono calate dall’alto e senza nessun<br />

riscontro con la realtà effettiva.<br />

Questa può essere un’occasione, mettendo a confronto chi opera quoti<strong>di</strong>anamente sul campo e chi per<br />

suo compito deve trasformare queste necessità in norme con gli in<strong>di</strong>spensabili caratteri <strong>di</strong> astrazione e<br />

generalità.<br />

Ersilia Maffeo - Agenzia Regionale del Turismo, Regione Lazio<br />

Quando parliamo <strong>di</strong> base minima, uno dei primi aspetti<br />

sui quali dobbiamo ragionare sono gli orari <strong>di</strong> apertura<br />

e i giorni <strong>di</strong> apertura. Vi porto l’esperienza del nostro<br />

territorio. Uno dei problemi più critici è che spesso gli uffi ci sono chiusi il sabato<br />

e la domenica perché il personale <strong>di</strong>pendente pubblico fa orario d’uffi cio e così<br />

non riusciamo a garantire almeno in alcune località, la <strong>di</strong>sponibilità del personale.<br />

Un altro problema riguarda le assunzioni che sono bloccate! In Lazio attualmente le persone che lavorano<br />

nei punti Iat <strong>di</strong> informazione al pubblico, nei prossimi anni andranno in pensione e per noi quin<strong>di</strong> si<br />

affaccia il problema della loro sostituzione e del loro ricambio…<br />

Monica Fondriest<br />

Ritengo che il problema del personale tocchi un po’ tutti. Il nostro è un lavoro in cui il costo maggiore è<br />

proprio quello del personale ed il taglio che normalmente viene fatto negli apparati amministrativi delle<br />

strutture pubbliche, non può contemporaneamente essere riportato pari pari negli uffi ci <strong>di</strong> front-offi ce<br />

in generale e dunque negli Uffi ci Turistici. La Regione potrebbe aiutarci a far capire questo a livello<br />

nazionale.<br />

E poi senz’altro l’aspetto del cambio generazionale mette in campo ulteriori problematiche. Non solo<br />

avremo un problema <strong>di</strong> cambio numerico, ma anche <strong>di</strong> competenze. In linea <strong>di</strong> massima le assunzioni<br />

vengono fatte tramite concorso pubblico e sappiamo benissimo che molto spesso non si è in grado <strong>di</strong><br />

stabilire, tramite concorso pubblico, le competenze effettive che servono in questo campo.<br />

Qui si parte da livelli minimi <strong>di</strong> competenze che sono imprescin<strong>di</strong>bili quali la conoscenza del territorio<br />

che ci portano a comprendere che l’operatore dell’uffi cio Iat non è un normale <strong>di</strong>pendente pubblico<br />

amministrativo e credo che questo sia ben chiaro a tutti.<br />

Paolo Menapace - Responsabile Iat Est Veronese, Soave<br />

Da <strong>di</strong>eci anni sono Presidente della Strada del Vino Soave.<br />

Dopo l’alluvione <strong>di</strong> novembre che ha messo in ginocchio anche l’uffi cio Iat, le responsabili<br />

hanno trovato un altro lavoro. Terminati quei <strong>di</strong>ffi cili momenti, siamo riusciti ad aprirlo a<br />

metà aprile. Ho trovato due ragazze che parlano tre lingue; l’apertura è <strong>di</strong> sette giorni su sette. Lunedì<br />

cominciamo alle 9 e proseguiamo fi no alle 18 con orario continuato, anche il sabato facciamo orario<br />

continuato e domenica fi no alle 15.00 o anche fi no alle 16.00, a turni. Queste giovani riesco a pagarle<br />

grazie alla collaborazione <strong>di</strong> un<strong>di</strong>ci Comuni del territorio e della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>. Abbiamo tutti i dati,<br />

le statistiche, quanti turisti entrano, quanti francesi, tedeschi, americani, giapponesi… e cerchiamo <strong>di</strong><br />

trattarli bene. L’unico problema è che non possiamo vendere, ad esempio prodotti enogastronomici. A<br />

chi possiamo chiedere?<br />

Non <strong>di</strong>co <strong>di</strong> metter su una bottega, però vendere un po’ <strong>di</strong> miele o bottiglie <strong>di</strong> vino, sarebbe auspicabile<br />

per fare un po’ <strong>di</strong> pubblicità in più per il nostro territorio.<br />

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