Download Atti-Assise-2011.pdf 5 MB - Provincia di Verona
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Iat animatore del territorio<br />
Roberto Ricci Mingani - Servizio Turismo, Sport, <strong>Atti</strong>vità Produttive e<br />
Sviluppo Locale, <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Ferrara<br />
Oggi vorrei proporvi una rifl essione sul tema degli Uffi ci IAT, osservandoli da un<br />
punto <strong>di</strong> vista <strong>di</strong>verso dal solito: non solo quin<strong>di</strong> come sportelli <strong>di</strong> front offi ce per<br />
il turista, ma come accennava prima Giancarlo Dall’Ara, cercare <strong>di</strong> considerarli<br />
nella loro proiezione esterna, proprio perché l’accoglienza <strong>di</strong> un territorio non si esaurisce all’interno <strong>di</strong><br />
un uffi cio. Cosa signifi ca questo? Oggi le amministrazioni sono alle prese con i bilanci del prossimo anno<br />
e purtroppo non si parla più <strong>di</strong> tagli <strong>di</strong> risorse, ma ad<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong> tagli dei servizi mettendo in <strong>di</strong>scussione<br />
tutto l’impianto della Promozione e dell’Informazione Turistica. Si riconsidera ogni cosa, anche quelle<br />
considerate intoccabili, cercando <strong>di</strong> dare il massimo del valore alle cose che più generano effi cienza e<br />
sono in grado <strong>di</strong> rispondere alle esigenze del citta<strong>di</strong>no, delle imprese e in questo caso anche del turista.<br />
Dovremo fare uno sforzo per capire fi no in fondo che ruolo svolge lo IAT per l’intero comparto turistico<br />
e non solo per l’utente <strong>di</strong>retto. La consapevolezza dei componenti del sistema è il punto <strong>di</strong> partenza<br />
della promozione e della cultura dell’Accoglienza. E in tutto questo gli operatori coinvolti nell’offerta<br />
turistica hanno un ruolo fondamentale. Entrare in relazione con gli attori dell’accoglienza <strong>di</strong>venta<br />
un dovere che può assumersi l’Uffi cio Informazioni, perché l’Uffi cio Informazioni ha all’interno delle<br />
professionalità che molto spesso vorrebbero fare qualcosa <strong>di</strong> più rispetto al semplice front offi ce, ed<br />
ecco che il back offi ce, cioè la parte dell’uffi cio che si procura relazioni con gli altri attori, può innescare<br />
un processo virtuoso. Promuovere quin<strong>di</strong> la cultura dell’accoglienza signifi ca mettere in <strong>di</strong>scussione<br />
i modelli consolidati. I modelli consolidati partono ad esempio dalla vecchia concezione della piramide<br />
del Sistema Turistico, a partire dai vertici politici e tecnici, che defi niscono la strategia, per poi in<strong>di</strong>viduare<br />
i prodotti turistici prioritari e <strong>di</strong> conseguenza innescare la promozione e quin<strong>di</strong> dare impulso alla<br />
commercializzazione. In questo quadro, l’Uffi cio Informazione è l’elemento terminale, a cui si affi da la<br />
funzione <strong>di</strong> veicolare ciò che è stato progettato a monte. Io ritengo che questo modello sia molto riduttivo<br />
rispetto alle vere potenzialità dell’Uffi cio Informazioni.<br />
Ritengo sia più corretto parlare <strong>di</strong> struttura a <strong>di</strong>amante dove ogni elemento entra in relazione con altri<br />
elementi. L’Uffi cio Informazioni fornisce informazioni e svolge altresì un ruolo nell’ambito della promozione,<br />
della strategia, della commercializzazione e della defi nizione dei prodotti stessi. Attribuendo agli<br />
Uffi ci Informazioni questo ruolo, dobbiamo ampliare gli strumenti a sua <strong>di</strong>sposizione. Si viene a creare<br />
una situazione in cui lo Iat <strong>di</strong>venta il momento <strong>di</strong> confronto con i quattro assi portanti dell’assetto che<br />
determina il sistema turistico. Ha due interlocutori principali: l’ospite e il territorio.<br />
“Lo Iat può essere dunque posto al centro, come un <strong>di</strong>amante del<br />
sistema turistico, e in base alle relazioni che riesce ad attivare,<br />
riuscirà maggiormente a motivare la sua presenza, a crescere a livello<br />
professionale e ad ottenere risultati <strong>di</strong>ff usi sul territorio.”<br />
Roberto Ricci Mingani<br />
Vorrei soffermarmi su Iat e territorio. Cosa può fare lo Iat entrando in relazione con il territorio? Può<br />
fare molto! Può innanzitutto in<strong>di</strong>viduare strumenti per fare in modo che questa relazione sia produttiva.<br />
Entrando in relazione con l’albergatore, il ristoratore, il gestore dei servizi, l’operatore dello Iat viene a<br />
conoscenza <strong>di</strong> quelle che sono le reali esigenze del turista e può incidere nella defi nizione delle strategie<br />
<strong>di</strong> promozione e della stessa commercializzazione. Rafforza così la sensazione <strong>di</strong> appartenenza al<br />
sistema turistico e questo è importantissimo. Abbiamo detto che l’Accoglienza non è fatta solo da un<br />
soggetto, l’Accoglienza è <strong>di</strong>ffusa, quin<strong>di</strong> tutti devono sentirsi parte <strong>di</strong> questo importante ruolo, ed il<br />
fatto <strong>di</strong> avvicinarli e coinvolgerli è un elemento <strong>di</strong> forza per l’intero sistema. L’attivazione <strong>di</strong> moltiplicatori<br />
informativi: se più soggetti con<strong>di</strong>vidono le informazioni che erogano all’esterno, otteniamo l’effetto<br />
<strong>di</strong>ffuso dell’informazione che è un vantaggio per l’intero territorio. Esso stimola l’attivazione <strong>di</strong> nuovi<br />
strumenti promozionali. Molto spesso dagli operatori arrivano consigli su quello che occorrerebbe fare,<br />
ma soprattutto su quello che non va. E anche se certe osservazioni possono apparire scomode, sono<br />
fondamentali per rivedere e migliorare gli strumenti e le strategie promozionali, e al tempo stesso aumentano<br />
la percezione dell’utilità dello Iat.<br />
Questa stessa percezione sarà fondamentale quando a livello politico si dovrà decidere se eliminare o<br />
meno gli IAT. Ovviamente si ascolteranno tutte le campane e anche quella locale è importante, perché<br />
se gli operatori con forza riconoscono il valore dello IAT, saranno più propensi a fare in modo che su<br />
questo strumento si continui ad investire. Vi propongo un esempio. A Bolzano da sempre si tengono<br />
corsi <strong>di</strong> formazione per i vigili urbani, e questo li porta ad avere una sensibilità <strong>di</strong>versa nella relazione con<br />
il turista. Abbiamo cercato <strong>di</strong> attuare quest’idea trasmettendola a tutti gli operatori proponendo delle<br />
esperienze turistiche agli stessi operatori dell’accoglienza, dei veri e propri mini tour con momenti stu<strong>di</strong>ati<br />
da dei professionisti in modo che gli operatori degli alberghi, dei bed&breakfast , dei ristoranti, gli<br />
amministratori pubblici o gli operatori dello Iat, avessero modo <strong>di</strong> vivere in prima persona l’esperienza<br />
turistica, per poi raccontarla ai propri ospiti.<br />
Abbiamo realizzato oltre 60 Lezioni <strong>di</strong> Territorio utilizzando ogni mezzo possibile: dalla barca alla bicicletta,<br />
dalle scursioni a pie<strong>di</strong> al pullman. Da questa esperienza si torna arricchiti e desiderosi <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre<br />
l’esperienza e le emozioni con chi non le ha mai provate. Gli operatori cominciano ad allacciare<br />
relazioni tra loro, ne scaturiscono progetti ed idee operative <strong>di</strong> ampio coinvolgimento. Una curiosità: i<br />
più attenti a queste iniziative sono stati proprio i gestori delle piccole strutture a gestione familiare, i<br />
B&B, quelli che ogni mattina si svegliano e hanno una relazione <strong>di</strong>retta con il turista.<br />
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