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N. 5<br />
06<br />
08<br />
SPORT<br />
Due <strong>di</strong>scipline “dure”<br />
rugby e boxe<br />
CINEMA<br />
Giffoni Film Festival<br />
APPUNTAMENTI<br />
Il primo incontro<br />
con i suoi genitori<br />
SÌ, VIAGGIARE<br />
GEOGRAFICAMENTE, INTELLETTUALMENTE,<br />
SENTIMENTALMENTE O COME SI VUOLE, MA VIAGGIARE
numero 5 - giugno 2008<br />
Registrazione del Tribunale <strong>di</strong> <strong>Varese</strong><br />
n. 923 del 4 <strong>di</strong>cembre 2007<br />
E<strong>di</strong>tore:<br />
Direttore responsabile:<br />
Mauro Carabelli<br />
Redazione:<br />
Jessica Achermann, Ilaria Antonicelli,<br />
Elena Barbieri, Sara Belinghieri,<br />
Marco Bonaglia, Giovanni Brena,<br />
Vilmos Cattaneo, Stefano Crespi,<br />
Stefano Croci, Valentina Fioravazzi,<br />
Emanuele Gemme, Julian Hoxhai,<br />
Giorgio Macchi, Vittoria Meloni, Sara Sarik,<br />
Genesis Quinonez, Craig Pugnetti,<br />
Elisabetta Ranco, Carlo Porrini,<br />
Clau<strong>di</strong>a Zanarella<br />
Fotografie:<br />
Lorenzo Martinelli, Tommaso Piatti,<br />
Craig Pugnetti, Giangiacomo Rossetti<br />
Hanno partecipato:<br />
Valeria Brignani,<br />
Kanthavel Pasupathipillai<br />
Hanno collaborato:<br />
gli InformaGiovani dei Comuni <strong>di</strong> <strong>Varese</strong>,<br />
Saronno, Ispra, Marchirolo-Cugliate Fabiasco,<br />
Sesto Calende e l'Isis E. Stein <strong>di</strong> Gavirate<br />
con<br />
Marzia Albieri, Elena Emilitri, Enzo Scu<strong>di</strong>eri<br />
Andrea Tarabbia, Chiara Caresani<br />
Coor<strong>di</strong>namento:<br />
<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Varese</strong><br />
Coor<strong>di</strong>namento InformaGiovani<br />
Donatella Ballerini<br />
Giorgio Benzoni<br />
Grafica:<br />
Stefania Magni - <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Varese</strong><br />
Stampa:<br />
Emmevigrafica - <strong>Varese</strong><br />
Se vuoi contattarci scrivi una mail a:<br />
igmagazine@provincia.va.it<br />
SOMMARIO<br />
EDITORIALE<br />
Sì, viaggiare! 3<br />
VIAGGI<br />
In solitaria in Sud America 4<br />
CONCORSO<br />
On the Road 5<br />
VIAGGI<br />
New York for the <strong>IG</strong> <strong>Magazine</strong> 6<br />
INIZIATIVE<br />
I Saloni delle Vacanze <strong>IG</strong> 8<br />
MUSICA<br />
Intervista a Davide Toffolo 9<br />
A.A.A. Musicisti cercasi 10<br />
Saronno musica 12<br />
Muto ma con il Jazz 13<br />
CINEMA<br />
Tre giovani al Giffoni 14<br />
RAGAZZA ALLA PARI<br />
Tre ore che cambiano la vita 16<br />
SOLIDARIETÀ<br />
Last minute market 17<br />
SPORT<br />
Questo è il rugby 18<br />
Boxe... 20<br />
SCUOLA<br />
Maturità: prima e dopo 22<br />
SOCIALE<br />
A pranzo dai suoi... 24<br />
VOLONTARIATO<br />
Il volontariato non è un reato 26<br />
OROSCOPO<br />
L’oroscopo del matto 27<br />
TEST<br />
Cube 28<br />
Sei un creativo? 29<br />
PATENTE<br />
La categoria del nuovo patentato 30<br />
CULTURA<br />
Milano A. Brandelli - 2 a<br />
parte 31
<strong>di</strong> Mauro Carabelli<br />
L<br />
a mia generazione ha avuto il privilegio <strong>di</strong> sognare e "viaggiare" avendo<br />
nella testa, tra l'altro, parole e armonie <strong>di</strong> un grande autore ed interprete<br />
nella storia della musica leggera italiana.<br />
Infatti, Lucio Battisti, del quale fra qualche mese ricorre il decennale della scomparsa,<br />
ci ha fatto aderire ai piccoli avvenimenti della vita quoti<strong>di</strong>ana con più <strong>di</strong><br />
un brivido nella schiena, pugni in tasca, scuotimenti d'animo.<br />
Dicevo "viaggiare", metafora della vita da affrontare con coraggio ma gentilmente<br />
e dolcemente - come recita il testo <strong>di</strong> una sua famosissima canzone - è un po' il<br />
motivo dominante <strong>di</strong> questo numero del <strong>Magazine</strong>.<br />
Sarà un caso, ma il tema del viaggiare caratterizza anche il concorso fotografico<br />
"On the Road" realizzato dal Coor<strong>di</strong>namento <strong>Provincia</strong>le InformaGiovani. Il titolo<br />
è preso in prestito dal <strong>di</strong>ario <strong>di</strong> viaggio del mitico Jack Kerouac, padre della beat<br />
generation. Un vissuto che ti scorre nelle vene, vagabondando lungo sentieri estremi,<br />
con prosa spontanea, onirica, ascetica.<br />
Come mai, oggi come allora, ritorna prepotente l'emozione del viaggio? In questo<br />
numero cosa spinge Tommaso ad avventurarsi da solo in Sud America, attraverso<br />
il deserto cileno, lungo tortuose strade an<strong>di</strong>ne della Bolivia, nella Patagonia<br />
più profonda per poi "annusare il profumo primaverile <strong>di</strong> Buenos Aires"? Perchè<br />
Marco, "nel parcheggio della sua vita" adagiata nell'hinterland varesino ha<br />
nostalgia delle altezze sconsiderate <strong>di</strong> New York? Come mai, tre ore <strong>di</strong> treno, da<br />
Lucerna a <strong>Varese</strong>, stanno cambiando la vita <strong>di</strong> Jessica?<br />
Non vorrei buttarla sulla globalizzazione e la mon<strong>di</strong>alizzazione che tolgono confini<br />
e identità da riscoprire, come un'Itaca rimossa, attraverso l'esperienza del<br />
noma<strong>di</strong>smo. Ma insisterei sull'impulso a viaggiare, da sempre irrefrenabile, come<br />
parte della natura umana, passione che <strong>di</strong>vora e arricchisce allo stesso tempo,<br />
come il desiderio della felicità. Si viaggiava 50, 100, 1.000 anni fa probabilmente<br />
come ci si avventura oggi spinti dalla voglia <strong>di</strong> liberare un istinto imprigionato<br />
nelle profon<strong>di</strong>tà dell'animo. Fondamento dell'inesauribile ricerca <strong>di</strong> senso, probabilmente<br />
il significato della vita è contenuto in questo scorrere con passione verso<br />
una meta che si sposta sempre più in là. Insomma, la bellezza dell'esistenza si<br />
mostra più nello slancio creativo che nella certezza ideologica. Caos e logos si<br />
completano abbracciandosi in una <strong>di</strong>vina avventura.<br />
Dunque, "si, viaggiare" geograficamente, intellettualmente o come si vuole ma<br />
"con un ritmo fluente <strong>di</strong> vita nel cuore" per non seppellire sentimentalmente la<br />
nostra esistenza in un arma<strong>di</strong>o o banalmente recitarla in un teatrino conformista.<br />
Viaggiare "per essere", con tutti i rischi che il mare aperto e profondo dell'ignoto<br />
comporta. "Perché - come <strong>di</strong>rebbe Oscar Wilde - c'è solo una cosa peggiore del<br />
viaggiare, ed è il non viaggiare affatto".<br />
EDITORIALE<br />
Sì, VIAGGIARE!<br />
Rubo solo poche righe<br />
per salutare<br />
tutti i giovani lettori!<br />
Sono (Alessandro Fagioli) il nuovo assessore<br />
provinciale al lavoro ed alle politiche giovanili<br />
e tra le prime proposte che mi sono trovato<br />
a valutare c'è questo <strong>Magazine</strong>… mi è sembrato<br />
un buon prodotto, alla portata dei<br />
ragazzi, che vede le "mani in pasta" da parte<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi "Under 20" e soprattutto è "un'occasione"<br />
per dare voce e spazio ai giovani<br />
della provincia.<br />
Per questi (e tanti altri) motivi ho pensato che<br />
vale sicuramente la pena <strong>di</strong> continuare l’avventura<br />
della pubblicazione <strong>di</strong> questo giornalino<br />
e conto anche sulle proposte che arriveranno<br />
da parte vostra - giovani lettori - per<br />
rendere in futuro queste pagine ancora più<br />
interessanti, stimolanti, magari anche graffianti<br />
e forse <strong>di</strong>vertenti, insomma adeguate<br />
ed arricchenti per chi le legge.<br />
Uno stile, quello del confronto, che cercherò <strong>di</strong><br />
seguire anche per le altre attività che verranno<br />
sviluppate nell'ambito delle politiche giovanili,<br />
delega che mi è affidata, ovviamente<br />
per costruire "politiche" che siano davvero per<br />
i giovani.<br />
Mi fermo qui e … buona lettura a tutti.<br />
Alessandro Fagioli<br />
Assessore <strong>Provincia</strong>le<br />
Lavoro e Politiche Giovanili<br />
3
4<br />
VIAGGI<br />
IN SOLITARIA<br />
IN SUD<br />
AMERICA<br />
Intervista a Tommaso, viaggiatore alternativo<br />
Tommaso Piatti è un giovane appassionato <strong>di</strong> viaggi. In occasione<br />
del Salone delle Vacanze che si è tenuto a Marchirolo il 24-25<br />
maggio 2008, ha allestito una mostra fotografica del suo viaggio<br />
in solitaria in Sud America. In questa intervista ci racconta la sua esperienza.<br />
Tommaso, perché hai deciso <strong>di</strong> intraprendere questo viaggio?<br />
Il motivo principale è stata la curiosità <strong>di</strong> vedere un posto nuovo ed al<br />
contempo lontano. Avevo appena terminato gli stu<strong>di</strong> e volevo qualcosa<br />
che segnasse un solco tra passato e futuro. Ho pensato al Cile, il paese<br />
più lungo del mondo, un solco lungo tutto il Sud America. Degli amici ci<br />
erano stati pochi anni prima e mi avevano messo un tarlo nelle orecchie...<br />
avevo poi voglia <strong>di</strong> starmene un po' da solo, lasciarmi la normalità<br />
alle spalle per poter pensare un po' al "futuro".<br />
Come l'hai organizzato?<br />
La parte più <strong>di</strong>fficile è stata prenotare l'aereo (aahahahaahah) scherzo!<br />
Mi sono comprato una "Loonleyplanet", poi ho contattato un po' <strong>di</strong> gente<br />
che organizza viaggi-vacanze in quelle zone. Per ultimo ho comprato<br />
una mappa: è proprio la mappa geografica che permette la miglior<br />
visuale globale del territorio. Poi è arrivato il momento <strong>di</strong> preparare il<br />
bagaglio: questa ammetto che è la parte più impegnativa! Doveva starci<br />
tutto il necessario per 3 mesi: vestiti, libri, qualche me<strong>di</strong>cina, un <strong>di</strong>ario,<br />
coltellino, occhiali... e così via… tutto in uno zaino da tenere in<br />
spalla! Avrei affrontato climi rigi<strong>di</strong> e climi torri<strong>di</strong>. Ho portato un solo<br />
paio <strong>di</strong> scarponcini, ideali ovunque, e dei sandali.<br />
Raccontaci brevemente cosa hai vissuto,<br />
cosa hai visto e cosa hai provato.<br />
Ho vissuto un'esperienza forte. Gli elementi costanti sono stati la natura,<br />
il viaggiare e la gente. A turno questi tre elementi ritornavano e sparivano.<br />
Gran<strong>di</strong> emozioni, talvolta con<strong>di</strong>vise con compagni <strong>di</strong> strada, talvolta<br />
invece solo da me stesso. Non mi sono mai sentito solo, e proprio<br />
a questo riguardo il dono più grande che ho portato a casa è stato determinato<br />
dal mio viaggiare solo. Ho attraversato il deserto cileno, le tortuose<br />
strade an<strong>di</strong>ne della Bolivia e ho camminato nella Patagonia più<br />
profonda. Infine sono andato ad annusare il profumo primaverile <strong>di</strong><br />
Buenos Aires, la città più bella che abbia visto. Ammetto che ci sono stati<br />
a cura della Redazione <strong>di</strong> Marchirolo e Cugliate Fabiasco<br />
anche momenti <strong>di</strong>fficili, pochi, ma ce ne sono stati. Per esempio il peggiore<br />
è stato trascorrere una notte in dogana da solo, sulle Ande, bloccato<br />
dai militari invi<strong>di</strong>osi.<br />
Pensi che chiunque possa farlo?<br />
Chiunque non credo. Ma molti sì. Ogni viaggio credo che sia già là fuori<br />
che ci aspetta. Si tratta solo <strong>di</strong> partire. Anzi, organizzarsi e partire.<br />
Bisogna essere dotati <strong>di</strong> un po' <strong>di</strong> spirito <strong>di</strong> avventura, desiderio <strong>di</strong> scoprire<br />
cose nuove e avere il valore dell'essenzialità. Non credo nel viaggio<br />
casuale. Il viaggio inizia molto prima <strong>di</strong> quando si mette lo zaino in<br />
spalla e solo se è un viaggio pensato può durare a lungo. Anche una<br />
volta tornati alla base. Questa intervista per me è un po' un proseguimento<br />
del viaggio, sembra quasi <strong>di</strong> camminare ancora.<br />
Consigli per chi volesse intraprendere un viaggio simile?<br />
Il consiglio più importante che mi sento <strong>di</strong> dare è quello <strong>di</strong> partire da<br />
soli: non per essere eremiti erranti ma per riuscire a creare più legami<br />
possibili lungo la strada. Viaggiando da soli poi si alza <strong>di</strong> molto il "livello<br />
della guar<strong>di</strong>a" e <strong>di</strong>fficilmente ci si mette nei guai. Andare lontano non<br />
è più pericoloso, tutto <strong>di</strong>pende da come ci si comporta, esattamente<br />
come qui. Il Sud America, essendo stato colonizzato dagli europei poi<br />
ben si presta a questo tipo <strong>di</strong> viaggio. Il linguaggio simile aiuta molto la<br />
nascita dei rapporti sociali.<br />
Deve essere stata davvero un'esperienza in<strong>di</strong>menticabile. Ci hai fatto<br />
venire voglia <strong>di</strong> lasciare tutto e partire…<br />
Sì, viaggiare è la più grossa ricchezza che possiamo permetterci: partire,<br />
viaggiare e comunque poi tornare. Solo una volta chiuso il cerchio,<br />
infatti, si può ricominciare a sognare una nuova meta. Grazie Tommaso.
a cura del Coor<strong>di</strong>namento <strong>IG</strong><br />
ON THE ROAD<br />
Ed "Eccoci (ancora) qua!" per riprendere il tema del<br />
primo concorso fotografico InformaGiovani… Anche<br />
quest'anno il Coor<strong>di</strong>namento <strong>IG</strong> della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Varese</strong> vuole stuzzicare la creatività dei giovani, tra i 15 ed<br />
i 26 anni, sul tema del viaggio. Viaggio nello spazio, nel<br />
tempo e nell'anima!<br />
Hai tempo fino al 3 ottobre 2008 per prendere la tua macchina<br />
fotografica ed inviare le tue foto al Coor<strong>di</strong>namento<br />
<strong>Provincia</strong>le InformaGiovani oppure per consegnarle ad uno<br />
dei Servizi InformaGiovani sparsi in provincia <strong>di</strong> <strong>Varese</strong>.<br />
Allora che cosa aspetti? Vai sulla pagina web dell'<strong>IG</strong><br />
(www.provincia.va.it/sociali.htm), scarica il regolamento<br />
completo ed il modulo <strong>di</strong> iscrizione, scatta le tue foto e mandaci<br />
tutto!<br />
Ah, già! Stavamo quasi <strong>di</strong>menticando la parte dei premi…<br />
Visto che parliamo <strong>di</strong> viaggi e che le vacanze (ed anche il<br />
Natale) si avvicinano quest'anno i premi saranno dei buoni<br />
acquisto per viaggi in aereo o in treno o ancora per materiale<br />
informatico, multime<strong>di</strong>ale o fotografico.<br />
Guarda nel box per scoprirli!<br />
PREMI<br />
CONCORSO<br />
Giovani Giovani in viaggio, viaggio,<br />
nello spazio, spazio, nel tempo, tempo,<br />
nell'anima…<br />
nell'anima…<br />
"Dobbiamo andare e non fermarci<br />
finché non siamo arrivati.<br />
Dove an<strong>di</strong>amo?<br />
Non lo so ma dobbiamo andare."<br />
(Jack Kerouac - "On the road")<br />
Categoria Junior Categoria Senior<br />
1° buono da Euro 1.300 buono da Euro 1.300<br />
2° buono da Euro 700<br />
3° buono da Euro 500<br />
buono da Euro 700<br />
buono da Euro 500<br />
PER ALTRE INFORMAZIONI<br />
visita la pagina web<br />
del Coor<strong>di</strong>namento <strong>IG</strong><br />
4° buono da Euro 200 buono da Euro 200<br />
www.provincia.va.it/sociali.htm<br />
5° buono da Euro 150 buono da Euro 150<br />
oppure manda una mail<br />
informagiovani@provincia.va.it<br />
6° buono da Euro 150 buono da Euro 150 oppure telefonaci (0332 252 557 - 677) 5
6<br />
NEW YORK<br />
FOR THE <strong>IG</strong><br />
MAGAZINE<br />
<strong>di</strong> Marco Bonaglia<br />
non è solo un animale sociale, per <strong>di</strong>rla come<br />
Aristotele. Credo che possa essere catalogato<br />
L'uomo<br />
anche come animale viaggiatore. Quando può<br />
lasciare il proprio luogo natio un sorriso gli spunta in viso,<br />
si libera del lavoro opprimente, indossa un cappellino, un<br />
marsupio più zainetto e, veloce, si avvia verso la scoperta<br />
del nuovo. I luoghi visti poi li cataloga in raccolte <strong>di</strong><br />
mille foto colorate, souvenir, cianfrusaglie che ingombreranno<br />
la sua casa negli anni successivi al viaggio.<br />
Nella mia cameretta tengo, dal luglio scorso, la corona<br />
della statua della libertà. Una copia del New York Times<br />
fa bella mostra in una cornice, proprio al <strong>di</strong> sopra del<br />
letto. Due foto, entrambe scattate dal punto più alto<br />
dell'Empire State Buil<strong>di</strong>ng, raccontano a loro modo la<br />
vista dell'Hudson attraversato dalle barche al tramonto.<br />
Dall'alto New York si riconosce per la statua della libertà<br />
e l'acqua del fiume Hudson che la attraversa, splendente.<br />
Al JFK Airport il traffico aereo è notevole, capita spesso <strong>di</strong><br />
dover attendere in cielo, il cuore in gola, le ali che <strong>di</strong>segnano<br />
cerchi tra le nubi. La prima immagine della città<br />
consiste in un agglomerato d'acciaio, metallico, composto<br />
da cime <strong>di</strong>suguali e vetrate lucenti, statico, gigantesco<br />
all'orizzonte. Più ci si avvicina e si delineano i contorni<br />
grigi, cresce l'impressione <strong>di</strong> trovarsi al centro del mondo.<br />
La Grande Mela, parte della Storia non solo statunitense,<br />
ma del pianeta intero, è lì a farsi osservare. Non è timida,<br />
lo scoprirai addentrandoti nel suo cuore d'asfalto.<br />
Dall'aeroporto fino al centro attraversi quartieri singolari,<br />
in apparenza poveri. Il traffico scorre regolare, anche se<br />
qui, <strong>di</strong>versamente rispetto alle altre freeways degli States,<br />
i limiti <strong>di</strong> velocità spesso non sono rispettati. New York già<br />
nella "periferia" corre, ha fretta, si agita spasmo<strong>di</strong>camente.<br />
Intanto si è fatta sera: il tramonto dà vita alle miliar<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> luci artificiali che si <strong>di</strong>ffondono, in un nanosecondo,<br />
lungo l'intero arco della città e s'impossessano delle vite<br />
dei newyorkesi, rendendoli schiavi dell'illuminazione.<br />
Quando arrivi a Manhattan respiri l'aria della globalizzazione,<br />
del progresso e dell'energia degli uomini. Se con<br />
attenzione però scruti i volti della gente, puoi percepire le
loro emozioni e capire che non sempre appaiono felici.<br />
Anzi. 8 milioni <strong>di</strong> persone abitano il centro della città e<br />
salgono a 21 milioni se consideriamo l'area metropolitana.<br />
In Italia, per farvi un'idea, un numero così elevato<br />
potremmo ottenerlo unendo una decina <strong>di</strong> regioni. Di<br />
certo in mezzo a quel brulichio incessante si scovano<br />
esempi <strong>di</strong> eccentricità, accettazione del <strong>di</strong>verso, fratellanza.<br />
Questo mi ha colpito più <strong>di</strong> tutto <strong>di</strong> New York. Più del<br />
traffico infernale, i negozi affollati, le panchine dei parchi<br />
presi d'assalto, gli atleti improvvisati che percorrono le<br />
strade interne al Central Park con i roller-blades ai pie<strong>di</strong>,<br />
la straor<strong>di</strong>naria altezza dei grattacieli, i musei <strong>di</strong>sseminati<br />
lungo il Museum Miles o seminascosti tra le streets, la<br />
poesia <strong>di</strong> un vecchio e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong>rimpetto a un fast food.<br />
Sono gli occhi della gente, simili a una tavolozza <strong>di</strong> colo-<br />
VIAGGI<br />
re sulla quale la scelta è molto ampia, quasi infinita, che<br />
catturano il turista venuto dal vecchio continente. Lo seducono,<br />
fanno in modo che non lasci mai New York, neppure<br />
per un secondo, anche dopo l'atterraggio a Malpensa,<br />
Londra o Madrid. Sono gli abitanti che costruiscono la<br />
città, non il contrario. E sono i newyorkesi ad eternizzare<br />
le torri gemelle, i taxi gialli, Times Square, l'Empire State<br />
Buil<strong>di</strong>ng. Mai viceversa.<br />
New York è un esempio lampante <strong>di</strong> società poliedrica,<br />
globalizzata, moderna. Una volta entrati in quella realtà<br />
risulta quasi impossibile uscirne, almeno con il pensiero.<br />
A casa, in Europa, le prime "nuove" impressioni della<br />
nostra abitazione, del paese, dei trasporti, trasmettono<br />
delusioni. Al posto dei grattacieli spuntano funghi attaccati<br />
al terreno, piatti. In cambio delle strade immense percorriamo,<br />
in macchine <strong>di</strong> modeste <strong>di</strong>mensioni, sentieri <strong>di</strong><br />
campagna. Non esistono paragoni. Le due culture sono<br />
profondamente <strong>di</strong>stanti, forse più <strong>di</strong> un oceano.<br />
Scendendo dalla vettura che mi aveva riaccompagnato a<br />
Tradate, nel parcheggio della mia via, ero rimasto scioccato.<br />
L'istinto, o meglio l'abitu<strong>di</strong>ne alle altezze sconsiderate,<br />
mi avevano portato a superare i tetti delle case, con<br />
lo sguardo teso al cielo, in quel caso, vuoto.<br />
Non riesco a sopravvivere senza New York. Se quando mi<br />
incontrate vi supero con il mento inclinato verso l'alto non<br />
preoccupatevi, non sono né maleducato né pazzo.<br />
7
8<br />
INIZIATIVE<br />
<strong>di</strong> Elisabetta Ranco<br />
I SALONI<br />
delle VACANZE <strong>IG</strong><br />
In numerosi<br />
InformaGiovani<br />
della provincia<br />
si sono tenuti<br />
questa primavera<br />
i Saloni delle Vacanze,<br />
appuntamenti ad hoc per<br />
"prepararsi"<br />
ad una stagione<br />
<strong>di</strong> viaggi e vacanze<br />
De<strong>di</strong>chiamo<br />
questo spazio<br />
al Salone <strong>di</strong> Saronno,<br />
il più "storico"<br />
tra quelli proposti<br />
"AGENDE DI VIAGGIO"<br />
In questo numero abbiamo dato spazio a racconti <strong>di</strong> viaggi, ora,<br />
se vuoi, anche tu puoi raccontarci la tua vacanza o il tuo tour<br />
inviandoci una mail a igmagazine@provincia.va.it, magari anche<br />
con qualche foto…<br />
Hai tempo sino al 10 ottobre 2008! ... e ricordati <strong>di</strong> in<strong>di</strong>care i tuoi<br />
recapiti.<br />
Tra i racconti pervenuti ne sceglieremo almeno uno, che sarà pubblicato<br />
sul prossimo numero <strong>di</strong> <strong>IG</strong> <strong>Magazine</strong>.<br />
Per informazioni contattaci allo 0332/252.557 o 677<br />
Siete stanchi delle solite vacanze con i genitori? Ora potete<br />
decidere la vostra vacanza ideale insieme ai vostri amici<br />
anche se non siete maggiorenni... Puoi trovare tutte le informazioni<br />
presso i Saloni delle Vacanze - eventi organizzati ad hoc<br />
- oppure informarti presso uno degli oltre venti servizi <strong>IG</strong> aperti nei<br />
Comuni della provincia <strong>di</strong> <strong>Varese</strong>.<br />
Per saperne <strong>di</strong> più, questa volta, abbiamo intervistato Maria Luisa<br />
Pagani, responsabile del Salone delle Vacanze <strong>di</strong> Saronno.<br />
COM'E' NATA L'IDEA DEL SALONE VACANZE?<br />
L'idea <strong>di</strong> un "Salone delle Vacanze" mi è venuta 16 anni fa per<br />
coinvolgere tutti quei ragazzi che chiedevano all'InformaGiovani<br />
un posto dove trascorrere le vacanze.<br />
QUALI SONO LE PROPOSTE ADATTE AI GIOVANI?<br />
Le proposte fornite nel "Salone delle Vacanze" sono rivolte ad ogni<br />
persona che vorrebbe organizzare autonomamente le vacanze in<br />
ostello oppure in campeggio. Per i minorenni vengono pre<strong>di</strong>sposte<br />
escursioni naturalistiche e campi ecologici con l'accompagnamento<br />
<strong>di</strong> guide. Inoltre i giovani <strong>di</strong>spongono della facoltà <strong>di</strong> prenotare<br />
una camera (in alberghi, residence, etc…) oppure possono scegliere<br />
<strong>di</strong> fare campeggio all'aperto. Per i ragazzi amanti dello sport la<br />
scelta è ancora più elevata: dagli sport estremi come il rafting e l'alpinismo<br />
si passa a quelli marittimi come la vela e la canoa. Sono<br />
inclusi anche viaggi per l'estero.<br />
QUANTO POSSONO DURARE LE VACANZE,<br />
ANCHE ALL'ESTERO?<br />
Prima <strong>di</strong> tutto bisogna <strong>di</strong>stinguere, per i loro limiti <strong>di</strong> durata, le<br />
vacanze stu<strong>di</strong>o dalle vacanze lavoro. Le vacanze stu<strong>di</strong>o, sia in<br />
Italia che all'estero, coprono un arco <strong>di</strong> tempo che va da un solo<br />
giorno fino a un anno. Per <strong>di</strong> più vi possono aderire anche gli adolescenti.<br />
Viceversa, quelle <strong>di</strong> lavoro non possono superare i 15<br />
giorni e sono rivolte esclusivamente ai maggiorenni che, al termine<br />
della prestazione, percepiranno un compenso.<br />
LE ESPERIENZE ALL'ESTERO DANNO QUALCHE<br />
VANTAGGIO IN TERMINI SCOLASTICI?<br />
Se si va in una scuola o si frequenta uno stage linguistico, al termine<br />
delle lezioni i ragazzi riceveranno un certificato valido anche<br />
per i cre<strong>di</strong>ti scolastici. Agli amanti del volontariato consiglio <strong>di</strong> provare<br />
l'esperienza in un Paese straniero, in quanto permette loro <strong>di</strong><br />
acquisire nuove conoscenze e <strong>di</strong> fare amicizia con adolescenti <strong>di</strong><br />
varie parti del mondo.
a cura della Redazione <strong>di</strong> <strong>Varese</strong><br />
Intervista a<br />
DAVIDE<br />
TOFFOLO<br />
NATO IL<br />
17 GENNAIO 1965<br />
A PORDENONE.<br />
E’ IL CANTANTE DEI<br />
TRE ALLEGRI<br />
RAGAZZI MORTI<br />
(10 album all’attivo)<br />
Lo abbiamo incontrato in occasione<br />
della Tavola Rotonda organizzata da<br />
Notturno Giovani, sul tema “L’arte nei<br />
percorsi <strong>di</strong> crescita giovanili” lo scorso<br />
28 novembre. A intervistarlo Julian, il batterista dei<br />
Kapolinea, che è nato più o meno quando Davide ha<br />
imbracciato per la prima volta una chitarra. Due musicisti<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>verse generazioni a confronto. Tutte due provenienti<br />
dalla provincia (rispettivamente <strong>Varese</strong> e<br />
Pordenone) e con i cuori che battono a tempo <strong>di</strong> punk<br />
rock.<br />
Quando hai capito <strong>di</strong> essere “Homo Artistico”?<br />
Diffido dalla parola. E’ troppo spesso legato al concetto<br />
<strong>di</strong> tecnica, <strong>di</strong> talento…<br />
Io credo che essere un artista sia un’attitu<strong>di</strong>ne. Un modo<br />
<strong>di</strong> porsi in con<strong>di</strong>zione d’ascolto per quello che si ha<br />
attorno, la volontà <strong>di</strong> capirlo. Da poco tempo mi sono<br />
reso conto che questo significa avere un “ruolo” e che è<br />
una con<strong>di</strong>zione esistenziale.<br />
Come è cambiato il panorama musicale? Come<br />
è stato iniziare per te e come ve<strong>di</strong> la situazione<br />
dei giovani musicisti <strong>di</strong> oggi?<br />
Ho cominciato a suonare in una realtà provinciale<br />
degli anni ’80. In un clima <strong>di</strong> forte conflitto con la realtà<br />
citta<strong>di</strong>na e il nucleo punk. Per fortuna avevamo un luogo<br />
fisico libero, il Tekila, uno spazio autogestito che ho frequentato<br />
dai 13 ai 20 anni. Questi luoghi servono<br />
ai giovani per stimolare la creatività. Quello era<br />
un periodo duro, segnato dal consumo <strong>di</strong> droghe pesan-<br />
E’ un fumettista.<br />
Tra le sue opere “Il Re Bianco”<br />
e “Anatomia <strong>di</strong> un’adolescenza”<br />
del 2005 più la serie<br />
“Fandango” e molto altro.<br />
E’ a capo dell’etichetta<br />
<strong>di</strong>scografica “La Tempesta”.<br />
Non esistono foto.<br />
Identificabile per la famosa<br />
maschera a teschio<br />
da lui <strong>di</strong>segnata<br />
MUSICA<br />
(GNU Free Documentation License)<br />
ti. I miei amici ed io ci siamo sempre tenuti lontani da<br />
quel tipo <strong>di</strong> vita. Non abbiamo mai in<strong>di</strong>rizzato il nostro<br />
vissuto verso lo sballo, ma verso la creatività. C’è<br />
tutto questo <strong>di</strong>etro al concetto <strong>di</strong> essere naif, cioè quell’essere<br />
un po’ provinciale, ma pulito. La realtà provinciale<br />
ci ha permesso tempi più lunghi <strong>di</strong> elaborazione.<br />
C’era una sorta d’ingenuità molto <strong>di</strong>versa dall’oggi che<br />
è pieno <strong>di</strong> stimoli e spunti. Io vedo nella situazione<br />
attuale una sorta <strong>di</strong> laboratorio “permanente” dove il<br />
confronto con gli altri, soprattutto chi proviene dall’estero,<br />
permetta <strong>di</strong> conoscere storie sempre <strong>di</strong>verse.<br />
Come mai hai deciso <strong>di</strong> cantare in italiano?<br />
Sono molto legato alla lingua italiana. Cantare in italiano<br />
è anche una sfida. Bisogna costantemente confrontarsi<br />
con una vocalità particolare e con una tra<strong>di</strong>zione.<br />
Quando e come ti sentirai realizzato nella<br />
tua vita?<br />
Dopo i 30 anni ho cominciato a <strong>di</strong>vertirmi sul serio.<br />
Mi sento realizzato nel momento in cui faccio ciò<br />
che amo. Spero <strong>di</strong> avere continui “innamoramenti”<br />
in tal senso.<br />
Se volessi lasciare un messaggio, quale<br />
sarebbe?<br />
Non credere mai a quello che ti <strong>di</strong>cono gli altri.<br />
Ognuno ha la sua storia. Ognuno può scoprire la<br />
propria via.<br />
9
10<br />
MUSICA<br />
A.A.A.<br />
MUSICISTI<br />
CERCASI<br />
Band del varesotto:<br />
tante e affiatate.<br />
Un censimento per far parte<br />
della grande famiglia<br />
a cura della Redazione <strong>di</strong> <strong>Varese</strong><br />
Nei primi numeri <strong>di</strong> <strong>IG</strong> <strong>Magazine</strong> si è<br />
lanciata l'iniziativa <strong>di</strong> un censimento<br />
delle band della città e provincia <strong>di</strong><br />
<strong>Varese</strong>. I numerosi coupon che<br />
sono stati inviati hanno<br />
messo in luce una "scena"<br />
inaspettatamente viva e <strong>di</strong>namica.<br />
Ma era solo la punta<br />
dell'iceberg! Basti pensare al<br />
numero <strong>di</strong> demo che per un'altra<br />
iniziativa (concorso "VA sul<br />
palco 2008") sono stati ricevuti<br />
dalla Tube Records. Le<br />
scrivanie <strong>di</strong> Dario e<br />
Giuseppe erano sommerse<br />
da CD amatoriali,<br />
chiavette Usb<br />
con file MP3 e schede<br />
<strong>di</strong> presentazione.<br />
Abbiamo così pensato<br />
<strong>di</strong> intervistare alcuni<br />
dei gruppi che hanno<br />
passato la selezione e<br />
altri che "ruotano" intorno<br />
al mondo InformaGiovani.<br />
GRUPPI<br />
INTERVISTATI<br />
A Letter For Sally<br />
Crazy Dreams<br />
Deskarados<br />
Fiore <strong>di</strong> Luna<br />
Juliet's Crying<br />
Nerd Follia<br />
Kapolinea<br />
Toxic Tuna<br />
LE DOMANDE<br />
1) PERCHÉ AVETE SCELTO<br />
QUESTO NOME PER IL GRUPPO?<br />
Sono sempre interessanti le storie che si nascondono <strong>di</strong>etro<br />
ai nomi delle band. Roberto dei Kapolinea ci racconta che<br />
provano a casa <strong>di</strong> un membro del gruppo. Per arrivarci<br />
devono prendere il pullman e scendere al capolinea della<br />
"E". E' da questo che deriva il nome. La "K" è un chiaro<br />
riferimento alla contro-cultura punk. I Toxic Tuna hanno<br />
scelto il nome del pesce con tre occhi dei Simpson. Le mutazioni<br />
genetiche, causate dalle ra<strong>di</strong>azioni nucleari della centrale<br />
del Signor Burns, per esprimere l'originalità del loro sound<br />
frutto <strong>di</strong> infinite contaminazioni. I Fiore <strong>di</strong> Luna hanno puntato<br />
su un'immagine poetica e irreale. Un fiore sulla luna è qualcosa<br />
che non esiste eppure comunica un senso <strong>di</strong> bellezza e<br />
delicatezza. Ai Nerd Follia piaceva l'effetto <strong>di</strong> accostare la<br />
parola "nerd" (lo sfigato con quel lampo <strong>di</strong> genialità) e "follia".<br />
Stefano ci confessa che in fondo loro stessi sono dei nerd,<br />
ma anche un po' pazzi. Gli A Letter For Sally, hanno scelto il<br />
nome per la musicalità, per la bellezza del suono e perché,<br />
per una strana coincidenza, tutti i membri del gruppo hanno<br />
avuto a che fare col nome "Sally" nella loro vita. I Juliet's<br />
Crying quando si sono incontrati sonavano punk, il nome è<br />
un omaggio ad una canzone dei Green Day, il loro gruppo<br />
preferito <strong>di</strong> allora. Il cantante dei Deskarados, dopo un viaggio<br />
in Sud America, ha scelto il corrispondente argentino<br />
della parola "spacciati".<br />
2) COME VI SIETE INCONTRATI?<br />
I banchi <strong>di</strong> scuola sembrano il luogo d'incontro<br />
ideale per la nascita delle band. L'amicizia<br />
rimane comunque l'elemento fondamentale che<br />
unisce il "nucleo" dei gruppi. Le formazioni<br />
spesso si arricchiscono con elementi<br />
esterni tramite annunci su giornali,<br />
fanzine e internet.<br />
3) COSA TI HA SPINTO<br />
A FAR PARTE<br />
DI UN GRUPPO?<br />
Si fa parte <strong>di</strong> un gruppo fondamentalmente<br />
per la voglia <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>vertirsi, per l'amore per la musica,<br />
per passare un po' <strong>di</strong> tempo con<br />
gli amici. I Toxic Tuna suonavano<br />
per <strong>di</strong>vertirsi, stanchi <strong>di</strong> fare cover,<br />
hanno deciso <strong>di</strong> puntare su uno stile<br />
proprio, componendo pezzi ine<strong>di</strong>ti. Per<br />
loro far parte <strong>di</strong> una band vuol <strong>di</strong>re avere la possibilità<br />
<strong>di</strong> esprimersi e <strong>di</strong> creare qualcosa dal nulla. Per<br />
le Crazy Dreams, suonare vuol <strong>di</strong>re sognare. Il loro<br />
sogno è <strong>di</strong> ottenere fama, potere, sol<strong>di</strong> e fans.<br />
4) COS'È PER TE LA MUSICA?<br />
Domanda <strong>di</strong>fficile. Impossibile rispondere per un musicista
che considera la musica la propria anima (Crazy Dreams)<br />
o il 100% della vita, qualcosa <strong>di</strong> cui non si può fare a meno<br />
(Juliet's Crying). Ai Nerd Follia non basterebbe una giornata<br />
intera per rispondere a questa domanda. Per Daniele dei<br />
Fiori <strong>di</strong> Luna la musica è vita, è sangue, è tutto ciò che non<br />
è brutto. Per i Deskarados, è l'espressione dei propri sentimenti.<br />
Per i Kapolinea è <strong>di</strong>vertimento, comunicazione e<br />
libertà. Il tema dell'espressione e della comunicazione è un<br />
leit motiv. Per i Toxic Tuna, per esempio, la musica rappresenta<br />
un linguaggio universale. E' una cura per la mente e<br />
per il corpo. Ma al <strong>di</strong> là della "filosofia", per i nostri musicisti,<br />
è soprattutto qualcosa <strong>di</strong> concreto che implica un impegno<br />
effettivo in fatto <strong>di</strong> tempo (bisogna provare, stu<strong>di</strong>are,<br />
esercitarsi) e a volte <strong>di</strong> sol<strong>di</strong> (gli A Letter For Sally si sono<br />
autoprodotti l'album <strong>di</strong> esor<strong>di</strong>o), e perché no, la possibilità<br />
<strong>di</strong> una professione futura.<br />
NOME DEL GRUPPO<br />
Numero componenti<br />
Genere<br />
Tre righe <strong>di</strong> presentazione<br />
Suona: Cover Pezzi propri<br />
Ha suonato in (locali, feste, rassegne, etc...)<br />
Demo: SI NO<br />
E-mail del responsabile del gruppo<br />
Sito internet<br />
5) QUALI SONO I GRUPPI CHE MAGGIORMENTE<br />
VI HANNO INFLUENZATO?<br />
Anche con questa domanda abbiamo messo in crisi i portavoce<br />
della band. Nessuno voleva prendersi la responsabilità<br />
<strong>di</strong> fare i "nomi". "Ognuno ascolta generi <strong>di</strong>fferenti,<br />
abbiamo gusti eterogenei, non me la sento <strong>di</strong> parlare a<br />
nome del gruppo" ci <strong>di</strong>ce Piero degli A Letter For Sally.<br />
Se volessimo però <strong>di</strong>pingere un quadro generale, ciò che è<br />
emerso, è che le band vengono influenzate dai musicisti<br />
"storici" del genere che suonano. Abbiamo quin<strong>di</strong> lo ska<br />
delle origini e Bob Marley per i Deskarados. Il Punk '77 per<br />
i Kapolinea. Molti dei gruppi che abbiamo intervistato<br />
vedono nel punk "nostrano" il punto <strong>di</strong> origine poi, col passare<br />
del tempo, l'evolversi dei gusti, la familiarità con gli<br />
strumenti e la maggiore capacità "tecnica" permettono<br />
maggiori sperimentazioni.<br />
PROSEGUE IL<br />
CENSIMENTO delle BAND<br />
mettetevi in contatto con<br />
NOI!<br />
Compila il tagliando e spe<strong>di</strong>scilo in busta chiusa a:<br />
Coor<strong>di</strong>namento <strong>Provincia</strong>le InformaGiovani<br />
Via Valverde, 2 - 21100 <strong>Varese</strong><br />
oppure scrivi a:<br />
informagiovani@provincia.va.it<br />
Per maggiori informazioni:<br />
www.provincia.va.it/sociali.htm<br />
Dichiarazione <strong>di</strong> avvenuta informazione circa il Trattamento dei Dati<br />
(informativa ex art. 13 D.lgs. 196/2003). Secondo la normativa in<strong>di</strong>cata,<br />
tale trattamento sarà improntato ai principi <strong>di</strong> correttezza, liceità<br />
e trasparenza e <strong>di</strong> tutela della riservatezza. I dati forniti saranno utilizzati<br />
esclusivamente per l’invio via posta elettronica delle informazioni<br />
del Coor<strong>di</strong>namento InformaGiovani e saranno insariti in un database<br />
del Settore Lavoro e Sociale. Il titolare della conservazione dei<br />
dati,cui eventualmente far capo per esercitare i <strong>di</strong>ritti, ai sensi dell’art.<br />
7 del D.lgs 196/2003, è la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Varese</strong> - Piazza Libertà 1<br />
- nella persona del Presidente della <strong>Provincia</strong>.<br />
✂<br />
11
12<br />
MUSICA<br />
SARONNO<br />
MUSICA<br />
9 giugno la data che sancisce ufficialmente l’inizio<br />
dell’estate per noi ragazzi. La chiusura dell’anno<br />
E’il<br />
scolastico coincide con un senso <strong>di</strong> libertà tutto studentesco:<br />
per un po’ si accantonano i libri e si aprono finalmente<br />
le danze. Non c’è momento migliore per far risuonare<br />
le prime schitarrate sui palchi che la citta<strong>di</strong>na saronnese<br />
offrirà per tutta la durata dei mesi cal<strong>di</strong>.<br />
Si comincia con la “FESTA DELLE SCUOLE”, che si terrà<br />
proprio a partire dal pomeriggio del 9 giugno, presso il<br />
cortile della biblioteca. Un’occasione per esibirsi “in famiglia”:<br />
infatti, si concentreranno sul palco giovani band formate<br />
dagli studenti. Sarà l’opportunità giusta per scatenarsi<br />
e <strong>di</strong>vertirsi sulle note dei propri compagni. Per la serata<br />
sono previste le performance <strong>di</strong> band ospiti come le “Teste<br />
<strong>di</strong> Cocco”, che serviranno un appetitoso piatto a base <strong>di</strong><br />
ska. A seguire sarà il turno delle “Cattive Abitu<strong>di</strong>ni”, gruppo<br />
rock conosciuto a livello nazionale.<br />
Il Comune <strong>di</strong> Saronno riproporrà per il mese <strong>di</strong> luglio la<br />
“NOTTE BIANCA” con la possibilità <strong>di</strong> fare shopping<br />
in notturna, ed ascoltare qualunque genere <strong>di</strong> musica. In<br />
<strong>di</strong> Emanuele Gemme<br />
ogni angolo, spunteranno palchi e gruppi emergenti che<br />
animeranno la citta<strong>di</strong>na fino a tarda ora.<br />
L’estate all’insegna del ritmo si concluderà con l’attesissimo<br />
“FESTORIA” in programma da ormai 14 anni per<br />
il mese <strong>di</strong> settembre presso la piazza del mercato. La<br />
manifestazione nasce in ricordo <strong>di</strong> quattro ragazzi scomparsi<br />
prematuramente nel 1994 e ne celebra la loro<br />
memoria. Non si tratta della classica “festa della birra”<br />
ma <strong>di</strong> una festa organizzata da volontari, che si incaricano<br />
<strong>di</strong> rendere visibili le esperienze e le realtà culturali<br />
del territorio; per questo ogni anno appare innovativo<br />
e mai scontato. Il “Festoria”, che nelle precedenti e<strong>di</strong>zioni<br />
ha ospitato anche gruppi del calibro dei “Punkreas”,<br />
ormai accompagna l’Amaretto per rinnovare la fama <strong>di</strong><br />
Saronno e cerca, non senza successo, <strong>di</strong> trasportare la<br />
vita delle gran<strong>di</strong> città nella nostra piccola “città degli<br />
angeli”.<br />
Tante le occasioni per favorire la musica emergente, ma<br />
anche per ammirare le esibizioni <strong>di</strong> artisti già affermati.<br />
Buon <strong>di</strong>vertimento!
<strong>di</strong> Vittoria Meloni<br />
MUTO MA CON IL JAZZ<br />
“Camera con vista”<br />
musica dal vivo<br />
& film muti<br />
dei primi del ‘900<br />
Per chi ama la musica e il cinema d’essai, l’estate saronnese offrirà<br />
una programmazione speciale: nel mese <strong>di</strong> luglio, nel cortile<br />
della Biblioteca civica saranno proiettate alcune pellicole dei<br />
primi del Novecento musicate dal vivo dal gruppo jazz Camera con<br />
vista. Abbiamo incontrato il contrabbassista del gruppo, Enrico<br />
Monaco, e ci siamo fatti raccontare il progetto.<br />
Ciao Enrico, per cominciare mi sembra giusto<br />
chiederti <strong>di</strong> spiegarci in cosa consiste questo progetto.<br />
Il progetto consiste nel voler sonorizzare dei film muti. Utilizzo il termine<br />
SONORIZZARE perché voglio da subito <strong>di</strong>stinguerlo dal concetto<br />
<strong>di</strong> colonna sonora. La sonorizzazione, infatti, viene fatta sul momento<br />
e non è pensata a priori con l’unico scopo <strong>di</strong> accompagnamento<br />
musicale del film. Nel nostro caso non abbiamo degli spartiti ma è il<br />
film stesso, con il susseguirsi delle immagini, a costituire lo spartito<br />
musicale a cui fare riferimento.<br />
Quin<strong>di</strong> tutte le vostre esibizioni si basano solo<br />
sull’improvvisazione?<br />
Ovviamente tutto cambia a seconda dei film scelti. In linea <strong>di</strong> massima<br />
comunque abbiamo un canovaccio dove ci sono i temi per le scene<br />
principali e poi, attraverso la musica jazz si riesce a dare spazio<br />
all’improvvisazione. Noi cerchiamo <strong>di</strong> trasmettere attraverso la<br />
musica le sensazioni e le emozioni che in quel momento ci<br />
trasmette il film. L’improvvisazione musicale risulta in questo<br />
ambito la soluzione ideale, naturale e più spontanea<br />
per legare le immagini e la storia, integrandosi alle situazioni,<br />
ai personaggi e ai vari sentimenti presenti nel film.<br />
E perché avete scelto proprio<br />
la musica jazz?<br />
In realtà non si tratta <strong>di</strong> vera e propria musica<br />
jazz. Il jazz è solo la nostra impostazione musicale<br />
perché ci permette <strong>di</strong> avere un’ampia<br />
gamma <strong>di</strong> strumenti a <strong>di</strong>sposizione e perché risulta<br />
un linguaggio musicale molto vario. Ma poi,<br />
attraverso l’uso <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi oggetti, cerchiamo<br />
<strong>di</strong> riprodurre altri tipi <strong>di</strong> suoni sfruttando<br />
completamente tutte le sonorità<br />
degli strumenti ricercando così nuove<br />
MUSICA<br />
sensazioni musicali. Come esempio ricordo che in un film per evocare la<br />
scena del passaggio <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> topi il batterista aveva versato sul<br />
suo strumento dei tappi.<br />
Come ci spieghi invece la scelta dei film muti?<br />
Il film muto, nella sua forma priva <strong>di</strong> <strong>di</strong>aloghi, fornisce la possibilità<br />
<strong>di</strong> commentare le immagini con la musica ed è perciò il più adatto ad<br />
essere sonorizzato e, nascendo senza una colonna sonora propria,<br />
lascia a noi musicisti la completa libertà e la possibilità <strong>di</strong> suonare<br />
sulla base delle emozioni che, al momento della visione, ci suggerisce<br />
la storia. La vera sfida è sonorizzare film senza trama poiché siamo<br />
proprio noi che dobbiamo cercare <strong>di</strong> rendere più facile la comprensione<br />
del film rendendo la trama esplicita con i suoni.<br />
Curiosa è anche la scelta <strong>di</strong> mettervi a suonare davanti<br />
al film proiettato. C’è una spiegazione anche per questo?<br />
Certo. Chi assiste alla proiezione ha modo <strong>di</strong> cogliere e avvertire<br />
maggiormente le sfumature della storia grazie all’apporto in contemporanea<br />
dei suoni che accompagnano il film. Ma noi non vogliamo<br />
essere solo accompagnatori musicali. Vogliamo mostrarci come spettatori<br />
del film che esprimono le emozioni attraverso la musica. Il pubblico<br />
deve vedere che anche noi guar<strong>di</strong>amo il film come loro ed è proprio<br />
in quei momenti che nascono le nostre melo<strong>di</strong>e, melo<strong>di</strong>e attuali<br />
che commentano film <strong>di</strong> molti anni fa. È questa la profon<strong>di</strong>tà. Lo spazio<br />
<strong>di</strong> tempo che intercorre tra la pellicola e la musica che accompagna<br />
la visione della stessa. Anche a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> pochi anni le melo<strong>di</strong>e<br />
che abbiamo scelto per sonorizzare alcuni film cambiano come cambia<br />
tutto ciò che ci circonda. Ciò che rimane sono solo le immagini<br />
del film fissate sullo schermo.<br />
13
14<br />
CINEMA<br />
Il Giffoni 2007<br />
raccontato dai giovani giurati<br />
della delegazione <strong>di</strong> Sesto Calende<br />
Stazione Centrale, Milano, 10 luglio 2007, ore 11 <strong>di</strong><br />
mattina circa. Seduto su una panchina suonavo la<br />
chitarra strimpellando quattro accor<strong>di</strong> insieme ai<br />
miei due compagni <strong>di</strong> viaggio, Giacomo e Ruggero, nell'attesa<br />
dell'arrivo del nostro accompagnatore, perso<br />
nella ricerca dei bagagli lasciati sul treno da Sesto<br />
Calende.<br />
Poco dopo ci siamo ritrovati stipati su un Eurostar per<br />
Salerno. Destinazione: Giffoni, un piccolo paesello tra le<br />
colline del salernitano <strong>di</strong> cui conoscevamo praticamente<br />
solo il nome, dove si tiene annualmente un omonimo festival<br />
del cinema del quale ragazzi provenienti da tutto il<br />
mondo ne compongono la giuria.<br />
Il viaggio è stato piuttosto lungo; una sosta veloce a<br />
Bologna, Roma, Napoli e poi l'arrivo in stazione a<br />
Salerno.<br />
a cura della Redazione <strong>di</strong> Sesto Calende<br />
TRE GIOVANI AL<br />
Ad attenderci un pullman che ci ha portato a Giffoni e da<br />
lì siamo stati smistati alle famiglie che ci avrebbero ospitato<br />
per questi intensi <strong>di</strong>eci giorni. Tutti e tre noi alloggiavamo<br />
a Salerno, <strong>di</strong>stante circa tre quarti d'ora <strong>di</strong> pullman<br />
da Giffoni; alcuni ragazzi più fortunati, molto pochi per<br />
la verità, sono stati accasati a Giffoni e avevano quin<strong>di</strong><br />
il privilegio <strong>di</strong> potersi svegliare un'ora dopo <strong>di</strong> noi.<br />
Il Festival si teneva nel centro della citta<strong>di</strong>na e le attività,<br />
per lo più proiezioni <strong>di</strong> film e <strong>di</strong>battiti, erano concentrate<br />
in due grosse sale cinematografiche.<br />
All'esterno un grande prato a gradoni costituiva la nostra<br />
"area ricreativa" in quanto lì passavamo il tempo libero,<br />
generalmente sdraiati per terra a recuperare il sonno<br />
perso la notte precedente. Dall'altra parte del complesso<br />
c'era un grosso palco dove si tenevano le serate nelle<br />
quali si alternavano su un palco celebri attori e registi,<br />
prima <strong>di</strong> lasciare il posto ad alcuni dei gran<strong>di</strong> nomi
della musica italiana (ma non solo) come Cristicchi, gli<br />
Zero Assoluto, Carmen Consoli, Ziggie Marley e molti<br />
altri. Per quanto riguarda il festival vero e proprio, cioè<br />
la competizione tra film e cortometraggi provenienti da<br />
tutto il mondo, erano stati scelti dall'organizzazione<br />
circa quin<strong>di</strong>ci pellicole da proporre a noi giu<strong>di</strong>ci, mentre<br />
una sezione separata era stata destinata ai cortometraggi.<br />
Alla visione <strong>di</strong> ogni film seguiva un <strong>di</strong>battito<br />
al quale partecipavano sempre almeno un attore o il<br />
regista dello stesso.<br />
Tra i nomi più famosi ci sono stati: Danny De Vito, Abel<br />
Ferrara, Gillian Anderson. L'assegnazione della vittoria<br />
è stata data me<strong>di</strong>ante voto della giuria sia per la<br />
categoria film che per i cortometraggi; il film che ha<br />
riscosso il maggiore successo è stato l'americano<br />
"Keith" <strong>di</strong>retto da Todd Kessler con Jessie McCartney<br />
come protagonista.<br />
Le foto che accompagnano questo articolo<br />
sono state realizzate da Giangiacomo Rossetti.<br />
Anche lui (insieme a Giovanni Brena<br />
e a Ruggero Vultaggio) ha partecipato in qualità <strong>di</strong> giurato<br />
a Giffoni 2007 nella delegazione inviata<br />
dal Comune <strong>di</strong> Sesto Calende. Il suo reportage fotografico,<br />
oggetto <strong>di</strong> una mostra molto apprezzata,<br />
rappresenta il festival visto attraverso<br />
gli occhi dei suoi protagonisti: i giovani.<br />
Sabato 21 luglio, preso il treno per il ritorno, abbiamo<br />
dovuto salutare tutti i ragazzi che avevamo conosciuto<br />
e con i quali erano nate profonde amicizie; questa<br />
forse, anche se la nostalgia <strong>di</strong> casa si sentiva un po',<br />
è stata la parte più <strong>di</strong>fficile, perché, con questi, avevamo<br />
con<strong>di</strong>viso praticamente tutto per <strong>di</strong>eci giorni.<br />
Sicuramente è stata un'esperienza fantastica e ci ha<br />
aiutato a crescere in tutti i sensi; l'unico rammarico è<br />
quello <strong>di</strong> non poter partecipare <strong>di</strong> nuovo al festival<br />
(infatti è concesso partecipare solo una volta).<br />
Consiglio a tutti <strong>di</strong> pensarci per l'anno prossimo perché<br />
è un'occasione imper<strong>di</strong>bile <strong>di</strong> vivere una vacanza<br />
"<strong>di</strong>versa" ma certamente in<strong>di</strong>menticabile.<br />
Per avere informazioni sul festival:<br />
www.giffoniff.it<br />
15
16<br />
RAGAZZA ALLA PARI<br />
TRE ORE CHE<br />
CAMBIANO LA VITA<br />
Volevo vedere e vivere<br />
qualcosa <strong>di</strong> nuovo.<br />
In tre ore la mia vita<br />
ha iniziato a cambiare<br />
Ciao mi chiamo Jessica e vengo dalla Svizzera tedesca, ora<br />
sono la '"ragazza alla pari" in una famiglia italiana, a<br />
<strong>Varese</strong>. Sono qui da tre mesi e rimarrò fino a giugno, 7<br />
mesi in tutto, e mi piace molto. Vorrei raccontarvi della mia esperienza<br />
all'estero e perché ho deciso <strong>di</strong> essere una ragazza alla pari. Dopo<br />
aver terminato gli stu<strong>di</strong> superiori e aver superato la maturità, non<br />
avevo voglia <strong>di</strong> andare <strong>di</strong>rettamente all'università, avrei voluto fare<br />
delle esperienze, senza continuare a stu<strong>di</strong>are a casa. Volevo vedere<br />
e vivere qualcosa <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso. Cosi ho iniziato a riflettere su cosa<br />
avrei potuto fare, l'idea <strong>di</strong> viaggiare e incontrare persone nuove<br />
mi piaceva molto, cosi dato che a casa mia avevo fatto la babysitter<br />
per molti anni per tre famiglie, ho pensato che sarebbe stato<br />
interessante fare la ragazza alla pari per qualche mese. La mia<br />
lingua madre è il tedesco, ma dopo la scuola parlavo fluentemente<br />
anche l'inglese e il francese, cosi, avendo frequentato un corso<br />
facoltativo <strong>di</strong> italiano durante l'ultimo anno <strong>di</strong> scuola, ho deciso <strong>di</strong><br />
venire in Italia anche per migliorare la mia conoscenza della lingua<br />
e della cultura del paese confinante a sud con il mio. Dovete<br />
sapere poi che l'italiano è anche una delle lingue nazionali svizzere,<br />
e una buona conoscenza <strong>di</strong> esso può rappresentare un vantaggio<br />
nel mio paese.<br />
Sono <strong>di</strong> Lucerna, che è a sole tre ore <strong>di</strong> treno<br />
dalla mia "nuova" famiglia a termine.<br />
Solo tre ore pensi? Non ti puoi immaginare come possa cambiare la<br />
vita quoti<strong>di</strong>ana anche con una <strong>di</strong>stanza cosi piccola. Non sono sempre<br />
le gran<strong>di</strong> cose a fare la <strong>di</strong>fferenza. Tutto cambia a partire dalle<br />
cose piccole or<strong>di</strong>narie. Iniziamo dal mattino: da noi si mangia pane<br />
integrale con burro e marmellata e si beve il latte, nella mia<br />
famiglia qui, facciamo colazione con thé e biscotti. Quasi tutte<br />
le mattine mi prendo cura del bimbo piccolo e spesso an<strong>di</strong>amo<br />
al mercato, dove si vedono tantissime cose, e a me sembra sempre<br />
che ci sia un'atmosfera speciale. Due volte a settimana vado<br />
a scuola a <strong>Varese</strong> in treno, ho imparato che è meglio prendere<br />
sempre un treno prima perché sono sempre in ritardo. Che sorpresa<br />
vedendo le gelaterie aperte già a febbraio! Sarebbe incre<strong>di</strong>bile<br />
da me. Fino alla fine <strong>di</strong> marzo davvero nessuno a Lucerna ha<br />
voglia <strong>di</strong> mangiar del gelato perché fa sempre molto freddo, infatti,<br />
per me questi mesi in Italia, da <strong>di</strong>cembre a marzo, non sono vera-<br />
<strong>di</strong> Jessica Achermann<br />
mente invernali. Mi sembra<br />
bellissimo che qui ci sia il sole<br />
anche nel periodo freddo e che<br />
raramente ci sia nebbia fitta<br />
come nel mio paese.<br />
Come si può <strong>di</strong>ventare una ragazza alla pari?<br />
La maggior parte delle can<strong>di</strong>date trova una famiglia grazie ad un'agenzia<br />
specializzata nella me<strong>di</strong>azione tra famiglie e ragazze.<br />
All'inizio ti fanno compilare <strong>di</strong>versi questionari per comprendere i<br />
tuoi interessi, e grazie a quelli, l'agenzia seleziona le famiglie più<br />
adatte a te. L'agenzia poi ti offre supporto anche durante il tuo soggiorno<br />
e nel caso peggiore trova una nuova famiglia per te se non ti<br />
trovassi bene in quella prescelta. Inoltre, attraverso l'agenzia puoi<br />
avere una lista delle altre ragazze alla pari nei tuoi <strong>di</strong>ntorni.<br />
Naturalmente a fronte <strong>di</strong> tanti vantaggi, bisogna sapere che le agenzie<br />
richiedono circa 300 euro per la me<strong>di</strong>azione. Tuttavia questa non<br />
è l'unica via percorribile per vivere questa esperienza, infatti, su<br />
internet si trovano molti siti finalizzati all'incontro tra famiglie e<br />
ragazzi. Io vi posso rimandare alla pagina www.aupair-world.ch<br />
ma ne esistono molte altre. Una volta inserita una tua foto e compilati<br />
una serie <strong>di</strong> moduli, puoi vedere tutte le famiglie <strong>di</strong>sponibili e poi<br />
contattarle via mail. Lo svantaggio <strong>di</strong> internet è che non si sa mai se<br />
tutti i dati che si trovano riguardo le famiglie siano veritieri, perciò<br />
vi raccomando <strong>di</strong> andare a trovare la famiglia per conoscerla meglio,<br />
prima <strong>di</strong> prendere accor<strong>di</strong>.<br />
A CHI RIVOLGERSI<br />
Vuoi avere informazioni sulle opportunità <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e lavoro<br />
all’Estero? Rivolgiti ai servizi <strong>IG</strong> e IFL che oltre a darti le informazioni<br />
<strong>di</strong> cui hai bisogno potranno aiutarti nella definizione<br />
del tuo “Progetto formativo”.<br />
Per conoscere gli in<strong>di</strong>rizzi dei servizi:<br />
http://www.provincia.va.it/sociali.htm<br />
e http://www.provincia.va.it/lavoro.htm
<strong>di</strong> Sara Belingheri<br />
LAST MINUTE MARKET:<br />
SOLIDARIETÀ…<br />
ALL’ULTIMO MINUTO<br />
Si fa un gran parlare dei rifiuti, <strong>di</strong> inceneritori e <strong>di</strong> raccolta<br />
<strong>di</strong>fferenziata, ma spesso ci si <strong>di</strong>mentica che il<br />
problema dell’immon<strong>di</strong>zia sorge perché siamo noi a<br />
produrla.<br />
Certamente crearla è inevitabile ma, <strong>di</strong> frequente, nel bidone<br />
finiscono prodotti che possono essere ancora utilizzabili<br />
e che quin<strong>di</strong> costituiscono uno spreco.<br />
Quello che una famiglia spreca non è niente se paragonato<br />
alla quantità <strong>di</strong> alimenti ancora perfettamente commestibili<br />
che ogni giorno un qualunque supermercato destina ad<br />
essere <strong>di</strong>strutta.<br />
È sufficiente infatti che la confezione non sia più perfettamente<br />
integra per rendere il prodotto meno appetibile e<br />
causarne la rimozione dagli scaffali. Così una mole immensa<br />
<strong>di</strong> cibo viene <strong>di</strong>strutta senza che i clienti nemmeno se ne<br />
accorgano: un ipermercato manda al macero in un solo<br />
anno in me<strong>di</strong>a 130 tonnellate <strong>di</strong> merce ancora destinabili<br />
al consumo umano o animale.<br />
Nel 2000 sono partiti da questa costatazione alcuni studenti<br />
della facoltà <strong>di</strong> Agraria dell’Università <strong>di</strong> Bologna, che<br />
nella loro tesi <strong>di</strong> laurea hanno proposto il modello del Last<br />
Minute Market.<br />
Un’idea ambiziosa e <strong>di</strong> successo, visto che negli otto anni<br />
passati dalla sua nascita ha goduto <strong>di</strong> visibilità sempre<br />
maggiore e che si sta via via espandendo, non solo in<br />
Italia, ma anche all’estero.<br />
Il progetto si basa sulla collaborazione con gli Ipermercati,<br />
che al mattino raccolgono in magazzino i prodotti non più<br />
adatti alla ven<strong>di</strong>ta perché vicini alla scadenza, ammaccati<br />
o semplicemente fuori stagione.<br />
Alle otto un addetto dell’associazione Last Minute Market si<br />
reca nel magazzino ed effettua i controlli sanitari: gli alimenti<br />
che rispettano gli standard più alti (circa il<br />
70%) vengono raccolti per uso umano, mentre il<br />
restante 30% viene destinato agli animali. Latticini<br />
e carne vengono trattati con particolare attenzione, per<br />
garantire la sicurezza dei consumatori ed assieme a frutta<br />
SOLIDARIETA’<br />
Dalla Facoltà <strong>di</strong> Agraria dell’Università <strong>di</strong> Bologna<br />
un progetto per trasformare gli scarti dei prodotti alimentari in una risorsa benefica<br />
e verdura costituiscono il punto forte <strong>di</strong> questa realtà: le<br />
numerosissime raccolte che vengono perio<strong>di</strong>camente effettuate,<br />
infatti, sono costituite normalmente da scatolame.<br />
La raccolta giornaliera e la velocissima catena <strong>di</strong>stributiva<br />
del “mercato dell’ultimo minuto”, invece, permettono <strong>di</strong><br />
offrire alle associazioni anche prodotti freschi. Già alle<br />
un<strong>di</strong>ci tutto ciò che può essere recuperato è pronto e deve<br />
essere rapidamente raccolto dai volontari delle associazioni<br />
che usufruiscono del servizio. Si tratta <strong>di</strong> mense per<br />
i poveri, associazioni che aiutano famiglie numerose,<br />
parrocchie, case famiglia, comunità, centri<br />
faunistici.<br />
Il sistema è talmente efficiente che spesso le strutture riceventi<br />
donano a loro volta i prodotti meno deperibili ai senzatetto<br />
o a famiglie in <strong>di</strong>fficoltà.<br />
Credo che a questo punto sorgano alcune domande…<br />
Chi ci guadagna realmente in questa immensa macchina<br />
organizzativa? La risposta è molto semplice. Tutti, dall’ipermercato<br />
al citta<strong>di</strong>no.<br />
L’ipermercato, oltre a poter scaricare l’Iva della merce<br />
donata, ha un forte ritorno in immagine; <strong>di</strong>minuiscono i<br />
costi <strong>di</strong> stoccaggio degli invenduti e quelli per lo smaltimento<br />
dei rifiuti. L’attività del Last Minute Market non influisce<br />
inoltre sulle ven<strong>di</strong>te dell’ipermercato: i consumatori che<br />
beneficiano del progetto, infatti, non andrebbero mai a<br />
comprare negli iperstore. L’associazione opera quin<strong>di</strong> in un<br />
“non mercato”, sod<strong>di</strong>sfacendo una “non domanda”.<br />
Gli ultimi a godere dei vantaggi dell’iniziativa sono anche<br />
le istituzioni pubbliche, che possono risparmiare somme<br />
notevoli non dovendo più sostenere completamente i costi <strong>di</strong><br />
strutture <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>ose e che vedono <strong>di</strong>minuito il <strong>di</strong>sagio<br />
sociale.<br />
Il modello non si ad<strong>di</strong>ce solo agli alimenti, ma è stato applicato<br />
anche alle sementi, ai libri, alle eccedenze agricole e,<br />
negli ultimi tempi, anche ai farmaci.<br />
Sara Belingheri<br />
Se vuoi saperne <strong>di</strong> più visita il sito internet:<br />
http://www.lastminutemarket.org<br />
17
18<br />
SPORT<br />
FANGO, MUSCOLI,<br />
DISCIPLINA<br />
E DIVERTIMENTO...<br />
QUESTO<br />
È IL RUGBY!<br />
Alla scoperta <strong>di</strong> uno sport duro ma pulito e in forte crescita.<br />
Intervista a Simone Banfi, capitano U19<br />
Q<br />
uesto magnifico sport è nato in<br />
Inghilterra e nessuno delle <strong>di</strong>scipline<br />
inglesi incarna i valori <strong>di</strong> correttezza<br />
e rispetto per gli avversari quanto la<br />
palla ovale. E’ senza dubbio uno sport<br />
duro, ma la sua <strong>di</strong>ffusione sta aumentando<br />
sempre <strong>di</strong> più.<br />
Il campo è leggermente più piccolo <strong>di</strong> quello usato per<br />
il calcio, e l’obiettivo principale delle squadre è avanzare...<br />
avanzare fino alla meta. Molte sono le regole,<br />
le più importanti, che lo <strong>di</strong>fferenziano dalla sua variante<br />
americana (il football), sono che si può passare la<br />
palla solo in<strong>di</strong>etro e che, il contatto tra i giocatori, è<br />
rigidamente <strong>di</strong>sciplinato dal regolamento. E’ opinione<br />
<strong>di</strong>ffusa che sia uno sport violento e per bruti, ma come<br />
<strong>di</strong>sse Oscar Wilde «Il calcio è uno sport da gentiluomini<br />
fatto da bestie, mentre il rugby è uno sport da bestie<br />
fatto da gentiluomini...» ed è indubbio che il numero <strong>di</strong><br />
infortuni nel rugby sia assai minore che nel calcio.<br />
La realtà rugbistica più vicina a noi è arroccata a<br />
Giubiano, sede del A.S.D. Rugby <strong>Varese</strong>.<br />
Il club nasce nel 1976 e dopo svariati anni <strong>di</strong> dura fatica<br />
è arrivata a giocare in Serie B con la prima squadra<br />
e in serie C con la seconda. Sono presenti anche<br />
le squadre giovanili, ottimo modo per assaporare il<br />
vero rugby in tenera età. Si parte dai piccoli “Diavoli<br />
Rossi” fino alla promettente Under 19 che ha dominato<br />
imbattuta la stagione 2007/2008.<br />
Per chi volesse cimentarsi e provare l’ebbrezza <strong>di</strong> questo<br />
magnifico sport, le porte del campo Levi sono sempre<br />
aperte!<br />
<strong>di</strong> Giorgio Macchi
INTERVISTA A SIMONE BANFI CAPITANO U19<br />
Come hai iniziato a giocare a rugby?<br />
Ho iniziato a giocare a rugby quando ero molto piccolo,<br />
ero in prima elementare!<br />
La voglia mi è venuta specialmente guardando mio fratello<br />
maggiore, che già giocava.<br />
E’ vero che è uno sport <strong>di</strong> grande <strong>di</strong>sciplina?<br />
Raccontaci la tua esperienza.<br />
E’ uno sport <strong>di</strong> contatto fisico, ma soprattutto, è uno sport<br />
<strong>di</strong> testa e astuzia.<br />
Senza dubbio una componente essenziale è il rispetto per<br />
l’avversario, tutto ciò che succede in campo resta lì. Dopo<br />
la partita si va tutti a fare il terzo tempo insieme!<br />
Com’è l’ambiente in squadra?<br />
L’ambiente è molto positivo. Ma come in ogni posto bisogna<br />
integrarsi, e se ci si riesce, ci si <strong>di</strong>verte molto!<br />
Quali sono secondo te le paure <strong>di</strong> chi inizia<br />
a giocare a rugby?<br />
La più ovvia... il contatto con chi è molto più forte! Ma spesso<br />
la gente non sa che esistono regole ferree per il contatto<br />
e che le possibilità <strong>di</strong> farsi male sono veramente poche!<br />
Il futuro del rugby... seconde te crescerà<br />
o rimarrà uno sport <strong>di</strong> nicchia?<br />
E’ sicuramente uno sport in crescita, ma la mia paura più<br />
grande è che <strong>di</strong>venti come il calcio e che, per i sol<strong>di</strong>, si<br />
vadano a perdere i valori che lo rendono unico.<br />
Consigli per chi vuole iniziare a giocare?<br />
Il mio consiglio è <strong>di</strong> venire al campo e provare, senza problemi!<br />
Io ho cominciato e non posso immaginare la mia vita<br />
senza il rugby!<br />
19
20<br />
SPORT<br />
Non ho mai considerato la boxe uno sport, piuttosto<br />
un gioco violento per persone violente, che provano<br />
sod<strong>di</strong>sfazioni nel provocare dolore e, sembrerebbe<br />
anche, nel riceverlo.<br />
Inaccettabile, quin<strong>di</strong>, sia da un punto <strong>di</strong> vista morale, sia<br />
da un punto <strong>di</strong> vista fisico e volendo anche da un punto <strong>di</strong><br />
vista economico: i profitti ottenibili, pur elevati che siano,<br />
non possono giustificare una così totale mancanza <strong>di</strong> rispetto<br />
e sensibilità nei confronti <strong>di</strong> altre persone e <strong>di</strong> se stessi.<br />
Inutile <strong>di</strong>re che alla richiesta <strong>di</strong> stesura <strong>di</strong> questo articolo,<br />
ero propenso al rifiuto.<br />
Ma dopo un'analisi delle mie conoscenze, pensieri e<br />
convinzioni, sono arrivato a pormi alcune domande:<br />
"Della boxe, conosco veramente tutto?", "Ne conosco<br />
ogni verità?", "Le mie idee sono verità o uno schermo<br />
che mi priva della conoscenza delle reali peculiarità <strong>di</strong><br />
questo gioco?", "E' corretto definirlo gioco, ossia, per<br />
tutti i boxeur è un gioco?"<br />
Per trovare risposta ai suddetti quesiti, ho creduto che<br />
l'intervista a Raffaele Esposito, personalmente coinvolto<br />
in questa realtà secondo tutte le sue sfaccettature (<strong>di</strong>lettante,<br />
professionista, insegnante, docente formatore,<br />
consigliere tecnico e amatore) fosse una notevole<br />
opportunità.<br />
<strong>di</strong> Stefano Crespi, Carlo Porrini e Clau<strong>di</strong>a Zanarella<br />
DALLA VOCE DIRETTA<br />
DI UNO DEGLI INTERVISTATORI…<br />
Boxe...<br />
INTERVISTA a Raffaele Esposito Consigliere Tecnico Comitato Regionale Lombar<strong>di</strong>a<br />
Federazione Pugilistica Italiana e Docente Formatore dei Formatori<br />
D: Ci può fare un breve cenno storico<br />
sulla nascita della boxe?<br />
R: La boxe (dall'inglese boxing) detto anche pugilato, è uno degli<br />
sport più antichi che si conoscono. Il pugilato infatti è già presente nei<br />
graffiti preistorici e nelle leggende della civiltà mesopotamica ed egizia,<br />
ma si <strong>di</strong>ffonde maggiormente solo quando nel 688 a.C. i Greci lo<br />
introdussero nelle Olimpia<strong>di</strong>. Successivamente i Romani lo utilizzarono<br />
come spettacolo per il circo, violento e sanguinoso perché venivano<br />
utilizzati ad<strong>di</strong>rittura guantoni ricoperti da borchie <strong>di</strong> piombo.<br />
Con il passare degli anni e con il <strong>di</strong>ffondersi della pratica della boxe
non solo a fini sportivi, iniziarono a ruotare attorno a questa<br />
realtà notevoli interessi economici, fatti <strong>di</strong> rilevanti<br />
scommesse ed ingenti premi in denaro.<br />
Per questi motivi, verso la fine del 1800, venne scritto il<br />
"co<strong>di</strong>ce della boxe scientifica", che contiene sostanzialmente<br />
le regole principali della boxe moderna, e stabilì<br />
le prime regole precise, riferibili principalmente a:<br />
- uso obbligatorio dei guantoni;<br />
- round: <strong>di</strong>visione in più riprese dell'incontro;<br />
- knock-out: il pugile perdeva<br />
se non si riprendeva dai colpi ricevuti<br />
entro 10 secon<strong>di</strong> il pugile<br />
avversario doveva aspettare il comando<br />
dell'arbitro per riprendere a colpire;<br />
- <strong>di</strong>visione dei pugili in categorie<br />
<strong>di</strong> peso (leggeri, me<strong>di</strong>, massimi).<br />
La boxe, conosciuta anche come “nobile<br />
arte”, non è quin<strong>di</strong> solo uno sport da<br />
combattimento, ma anche uno sport nel<br />
quale si esternano il coraggio e l'intelligenza<br />
<strong>di</strong> un uomo e si impara<br />
a capire e a conoscere gli<br />
altri.<br />
D: In che periodo della<br />
sua vita si avvicina a questa<br />
<strong>di</strong>sciplina e perché, considerando<br />
che si tratta <strong>di</strong> uno sport<br />
in cui bisogna dare e prendere "botte"?<br />
R: Mi sono avvicinato alla boxe nel 1980 iniziando come <strong>di</strong>lettante<br />
quasi per caso quando, molto giovane, mi trovavo ancora al mio<br />
paese d'origine, Torre Annunziata.<br />
Per quanto riguarda "le botte", in realtà sono solo un falso mito, sottolineato<br />
dai me<strong>di</strong>a per attirare l'attenzione degli spettatori.<br />
Vista e vissuta dall'interno, la boxe è considerabile uno sport che trasforma<br />
la violenza in energia positiva, trasmessa secondo precise<br />
regole che permettono la socializzazione tra atleti e aiutano, al <strong>di</strong><br />
fuori della palestra, nella vita quoti<strong>di</strong>ana, a rapportarsi positivamente<br />
con gli altri.<br />
La passione poi mi ha portato a <strong>di</strong>ventare prima insegnante e ora presidente<br />
della Pugilistica Ispra.<br />
D: Che cosa ha rappresentato la boxe<br />
nella sua storia da ragazzo e cosa rappresenta oggi<br />
nella sua storia <strong>di</strong> uomo?<br />
R: La boxe mi ha permesso <strong>di</strong> <strong>di</strong>sciplinarmi, osservando tutta una<br />
serie <strong>di</strong> regole che permettono il rispetto degli atleti e degli insegnanti<br />
nella palestra e <strong>di</strong> tutte le altre persone al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> essa.<br />
D: Come nasce la boxe ad Ispra?<br />
R: La "PUGILISTICA ISPRA" nasce nel 1998 per una scommessa tra<br />
alcuni amici, supportata dal mio entusiasmo. Nel corso degli anni il<br />
piccolo gruppo iniziale si è accresciuto raggiungendo notevoli risultati<br />
a livello regionale ed inter-regionale.<br />
D: Non si rischia <strong>di</strong> insegnare tecniche <strong>di</strong> combattimento<br />
che possano essere utilizzate<br />
per produrre violenza fine a se stessa?<br />
R: No!!!! La violenza, come <strong>di</strong>cevo, è tutto quello che i me<strong>di</strong>a utilizzano<br />
per vincere economicamente sul pubblico.<br />
Il pugilato è il contrario della violenza, poiché insegna ai pugili a<br />
essere uomini e a convinvere pacificamente con gli altri (basti<br />
pensare all'abbraccio che i pugili si scambiano al termine<br />
degli incontri).<br />
D: Che rapporto c'è tra la figura del pugile<br />
e il suo attuale impiego<br />
come Capo della Polizia Municipale?<br />
R: In Italia sono molti i casi <strong>di</strong> insegnanti <strong>di</strong> boxe<br />
che appartengano al Corpo <strong>di</strong> Polizia <strong>di</strong> Stato,<br />
alla Polizia Locale, all'Arma dei Carabinieri.<br />
Infatti, come le forze dell'or<strong>di</strong>ne hanno il compito<br />
<strong>di</strong> reprimere la violenza dei citta<strong>di</strong>ni così<br />
gli insegnanti <strong>di</strong> boxe devono formare i nuovi<br />
pugili alla pratica della boxe come tecnica<br />
sportiva e manifestazione <strong>di</strong> energia positiva.<br />
Il pugilato infatti è uno sport e, come tale, deve<br />
essere praticato per pura passione e <strong>di</strong>vertimento.<br />
I COMMENTI POST INTERVISTA:<br />
Noi pensiamo che la boxe sia un vero e proprio sport. Si tratta <strong>di</strong> una<br />
<strong>di</strong>sciplina con delle regole che, se rispettate, non portano alla violenza,<br />
bensì a una forma <strong>di</strong> sfogo alternativa. L'importante è che le persone<br />
che praticano questo sport non utilizzino gli insegnamenti e le<br />
tecniche appresi durante l'attività nei momenti <strong>di</strong> vita quoti<strong>di</strong>ana.<br />
Giulia, Marta e Valerio<br />
Con tono critico ma con pensiero aperto all'ascolto, e quin<strong>di</strong> al<br />
possibile mutamento, ho intrapreso questa intervista, che mi ha<br />
mostrato la boxe <strong>di</strong>versamente da come lo fanno i programmi<br />
sportivi della televisione.<br />
Mentre i me<strong>di</strong>a inneggiano l'azione violenta fine a stessa, il sangue<br />
e la brutalità, la persona <strong>di</strong> Raffaele Esposito sottolinea l'insegnamento<br />
al rispetto delle regole, degli altri pugili, e <strong>di</strong> tutti gli<br />
altri uomini. Parla del pugilato come uno sport atto alla negazione<br />
e alla repressione della violenza.<br />
Posso <strong>di</strong>re che questo lavoro mi ha insegnato come la boxe abbia<br />
alla base sensibili ideali <strong>di</strong> pace e fraternità, e professi il rispetto<br />
<strong>di</strong> se stessi e degli altri uomini.<br />
Sono comunque tutt'ora convinto che il pugilato sia uno sport violento,<br />
e credo che il rispetto per gli altri si possa insegnare anche<br />
con meto<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi.<br />
Stefano<br />
21
22<br />
SCUOLA<br />
MATURITA’:<br />
Opinioni a confronto<br />
tra maturan<strong>di</strong> / maturati<br />
nel 2007<br />
Se ne occupano tutti i tiggì. Il web impazzisce.<br />
Previsioni, proiezioni, statistiche e giri <strong>di</strong><br />
scommesse. L’Italia, tutta, trattiene il respiro<br />
perché c’è chi ne è coinvolto <strong>di</strong>rettamente, c’è chi<br />
ci è passato e culla ancora un ricordo dolceamaro<br />
e ci sono i genitori, che vedono i loro figli<br />
consumati dall’ansia, chiusi per giorni e giorni<br />
nelle loro camerette.<br />
Non stiamo parlando <strong>di</strong> una qualsiasi emergenza<br />
sociale e neanche del <strong>di</strong>sagio giovanile. Peggio.<br />
Questo articolo è sull’esame <strong>di</strong> maturità.<br />
Abbiamo incontrato gli studenti maturan<strong>di</strong><br />
/ maturati nel 2007 durante la Festa delle Scuole<br />
dello scorso 4 giugno. Sono stati intervistati prima<br />
e dopo il fantomatico e temutissimo esame.<br />
a cura della Redazione <strong>di</strong> <strong>Varese</strong><br />
PRIMA E DOPO<br />
LA TEMPESTA<br />
COSA È CAMBIATO<br />
CON LA NUOVA MATURITÀ:<br />
LA VECCHIA…<br />
● La commissione d’esame era totalmente interna,<br />
a parte un solo presidente esterno per istituto.<br />
● L’ammissione all’esame <strong>di</strong> maturità era automatica alla fine del 5° anno.<br />
● I cre<strong>di</strong>ti formativi potevano dare allo studente fino a 20 punti.<br />
● L’orale valeva al massimo 35 punti.<br />
…E LA NUOVA<br />
● Ritorna la commissione mista e un presidente esterno per commissione.<br />
● Ritornano gli scrutini <strong>di</strong> ammissione: non si può essere ammessi<br />
agli esami se si hanno debiti formativi.<br />
E, a partire dall’anno scolastico 2008 / 2009:<br />
● I cre<strong>di</strong>ti formativi al massimo daranno 25 punti.<br />
● Il punteggio per l’orale sarà al massimo <strong>di</strong> 30 punti.
PRIMA...<br />
ABBIAMO CHIESTO<br />
AI NOSTRI INTERVISTATI<br />
DI IMMAGINARE<br />
DI PRENDERE 100;<br />
ECCO QUALCHE RISPOSTA:<br />
È andata bene a detta <strong>di</strong> tutti, sia<br />
<strong>di</strong> chi ha preso 98 o 100, sia <strong>di</strong><br />
chi si è dovuto accontentare <strong>di</strong> un<br />
60 o un 62.<br />
Fabrizio dello scientifico ci ha spiegato<br />
la <strong>di</strong>fferenza tra 60 e 61: “60 ti<br />
buttano fuori, 61 almeno ci hai messo<br />
del tuo!”.<br />
La prova più <strong>di</strong>fficile? Matematica<br />
per molti dello scientifico, poiché si<br />
basava sul programma del quarto<br />
anno. Qualcuno è scontento <strong>di</strong> aver<br />
fatto un pessimo orale; quasi tutti gli<br />
altri hanno trovato le più grosse <strong>di</strong>fficoltà<br />
nella terza prova.<br />
Nonostante i gran<strong>di</strong> programmi per<br />
Sono <strong>di</strong>scor<strong>di</strong> i commenti<br />
dei ragazzi alle prese<br />
con la nuova maturità.<br />
Qualcuno ne parla davvero<br />
male - forse anche per la preoccupazione<br />
- altri <strong>di</strong>cono che è<br />
finalmente “una vera maturità”.<br />
Tutti vorrebbero che non fosse<br />
capitata loro: “Non è né la<br />
nuova maturità, né la vecchia”,<br />
<strong>di</strong>ce Annalisa dell’artistico,<br />
“siamo un po’ delle cavie”.<br />
Spaventa soprattutto la parte esterna<br />
della commissione, visto che <strong>di</strong><br />
solito i professori che ti conoscono<br />
sono più buoni e più obbiettivi.<br />
Quando poi in mano agli esterni finiscono<br />
le materie principali e questo<br />
viene comunicato all’ultimo momento,<br />
la tensione non può che salire.<br />
i festeggiamenti ci si è limitati<br />
a una sera tra compagni <strong>di</strong><br />
classe, magari uscendo in<br />
qualche locale. (Un ragazzo<br />
dei geometri aveva promesso<br />
<strong>di</strong> invitare i redattori dell’<strong>IG</strong><br />
<strong>Magazine</strong> a “un festone a casa<br />
sua”… Stiamo ancora aspettando<br />
l’invito!)<br />
Solo un ragazzo dell’odontotecnico<br />
non ha festeggiato nonostante<br />
il 76, caso unico.<br />
Si riesce a copiare alla maturità? E<br />
a far copiare? Chi ha preso da 90<br />
in su <strong>di</strong>ce che è impossibile, ma ci<br />
sono anche risposte <strong>di</strong>verse...<br />
Tra le prove ognuno sa già quale sarà<br />
per lui la più pericolosa: per Fabio del<br />
classico è il latino, per Flavia e Annalisa<br />
dell’artistico è la terza prova, per<br />
Francesco dello scientifico è matematica…<br />
Luca dell’Ipsia ha paura dell’orale<br />
perché crede <strong>di</strong> non sapere niente…<br />
In generale si oscilla tra la voglia <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are<br />
e fare un buon esame e quella <strong>di</strong><br />
infischiarsene e godersi in anticipo le<br />
vacanze, ma la notte prima degli esami<br />
la passeranno quasi tutti a dormire tranquilli<br />
(e a ripassare). La voglia <strong>di</strong> far<br />
festa viene tenuta per dopo: c’è chi<br />
festeggerà con una birra, chi con una<br />
sera fuori o una grigliata con gli amici,<br />
chi con un viaggio e chi ad<strong>di</strong>rittura si<br />
prepara a due mesi <strong>di</strong> notti pazze.<br />
“E’ impossibile, non succederà” (Fabio, Classico)<br />
“Mi sparo!” (Thomas, Geometri)<br />
“Tanto non lo prende…” (Andrea, Geometri, riferendosi a Thomas.)<br />
“Mi metto a correre nuda per strada” (Flavia, Artistico).<br />
“Immolo 18 buoi a qualche <strong>di</strong>vinità perduta” (Fabrizio, Scientifico).<br />
Alla domanda: “Si copia alla maturità?” Tutti gli intervistati hanno risposto: “Speriamo!”.<br />
Passano gli esami e <strong>IG</strong> <strong>Magazine</strong> richiama i ragazzi per sapere com’è andata.<br />
...E DOPO<br />
23
24<br />
SOCIALE<br />
a cura della Redazione <strong>di</strong> <strong>Varese</strong><br />
A PRANZO DAI SUOI…<br />
Come svangarsela<br />
in modo dolce<br />
e senza fare figuracce<br />
Il primo incontro coi genitori del/della tuo/a<br />
compagno/a può rivelarsi uno scoglio <strong>di</strong>fficile<br />
da superare per una serie interminabile <strong>di</strong><br />
motivi. La volontà <strong>di</strong> far bella figura può essere<br />
una cattiva consigliera e l'affanno da "prestazione"<br />
rischia <strong>di</strong> far commettere danni irreparabili.<br />
Cerchiamo <strong>di</strong> stilare una lista delle<br />
principali cose che è meglio non<br />
fare o non <strong>di</strong>re durante il<br />
primo approccio con i<br />
suoi "vecchi".<br />
UOMINI<br />
1 Prima <strong>di</strong> varcare la soglia <strong>di</strong> casa<br />
richiedete alla vostra morosa un corso<br />
accelerato su tutto ciò che riguarda<br />
i suoi genitori. Il rischio <strong>di</strong> commettere gaffes<br />
è <strong>di</strong>etro l'angolo, in questo caso <strong>di</strong>etro la porta.<br />
2 Evitare <strong>di</strong> esprimere "giu<strong>di</strong>zi <strong>di</strong> valore" sull'arredamento.<br />
Generalmente quello che piace alla mamma,<br />
non è gra<strong>di</strong>to al papà e viceversa. In questi casi tenere un<br />
basso profilo è strategico.<br />
3 Evitare accuratamente <strong>di</strong><br />
usare il bagno, sempre e comunque.<br />
Ogni più piccola traccia organica<br />
lasciata in quel luogo racconta<br />
molto <strong>di</strong> voi. Se proprio il bisogno è<br />
impellente e non potete evitare <strong>di</strong><br />
andarci, assicuratevi prima che sia<br />
<strong>di</strong>sponibile uno spazzolone e che ci<br />
sia nel vostro raggio d'azione carta<br />
igienica in abbondanza e spray profumato.<br />
4 Se il vino servito a tavola è stato<br />
scelto o, peggio, fatto in casa dall'appassionato<br />
genitore, avrà necessariamente<br />
un gusto fruttato, sarà barricato, profumato<br />
e, più in generale tutti gli aggettivi<br />
che terminano in "ato".<br />
5 Dopo aver mangiato le lasagne<br />
evitare <strong>di</strong> esclamare: "Sono<br />
quasi buone come quelle che fa<br />
mia madre!".<br />
6 Evitare <strong>di</strong> parlare <strong>di</strong> calcio<br />
o <strong>di</strong> politica come argomento<br />
per iniziare il <strong>di</strong>scorso, potresti<br />
infilarti in un ginepraio spinoso e non<br />
sapere più come uscirne.<br />
7 A tavola, durante la chiacchierata<br />
post-pasto, evitare<br />
battute <strong>di</strong> spirito:<br />
potrebbero creare silenzi<br />
imbarazzanti, sguar<strong>di</strong> perplessi<br />
e stupiti. Il suggerimento<br />
è parlare solo se interrogati.
DONNE<br />
1 Evitare scollature e minigonne<br />
inguinali. Adottare un look sobrio:<br />
dolcevita, gonna sotto il ginocchio o<br />
pantalone largo a vita alta andranno<br />
più che bene. Se non hai questi capi opta per un<br />
burqa.<br />
2 Mangiare qualsiasi pietanza vostra suocera<br />
abbia preparato per voi. Dimenticate la <strong>di</strong>eta per un<br />
giorno e non osate rifiutare i piatti propinati perché<br />
"fanno ingrassare". Tutto ciò, anche se la teglia <strong>di</strong><br />
peperoni ripieni trasuda olio da ogni dove.<br />
3 Per fare colpo sulla futura suocera, fare apprezzamenti<br />
sull'ottima cucina, esaltare le doti della<br />
cuoca e indagare sui segreti per ottenere una peperonata<br />
così buona. Dimostrerà che anche voi in cucina ve<br />
la cavate e la rassicurerete: in futuro il figlio non morirà<br />
<strong>di</strong> fame!<br />
4 Mostrare interesse per il tipo <strong>di</strong> prodotti usati<br />
per avere una casa così splen<strong>di</strong>da e splendente:<br />
farà <strong>di</strong> voi una casalinga nata.<br />
5 Evitare commenti sull'aspetto gradevole e<br />
ben curato della mamma del tuo lui o <strong>di</strong> come<br />
porti bene i suoi anni. La tinta pseudo naturale dei suoi<br />
capelli potrebbe tra<strong>di</strong>rti e indurti a commettere gaffes.<br />
6 Non accennare a ex fidanzati, esperienze precedenti,<br />
matrimoni alle spalle, <strong>di</strong>vorzi, varie ed eventuali.<br />
Non hai mai conosciuto ragazzi prima del figlio.<br />
7 Mentire spudoratamente sui voti scolastici<br />
anche se sei ancora scottata dal 4 in latino preso la<br />
mattina stessa. Dire <strong>di</strong> voler continuare a stu<strong>di</strong>are ma<br />
per interesse personale: non <strong>di</strong>sdegneresti una carriera<br />
da "Desperate housewife".<br />
8 Non <strong>di</strong>re che adori i bambini: potrebbero<br />
pensare che sei già al quarto mese<br />
<strong>di</strong> gravidanza. Diciamo che ti piacciono<br />
i bambini e che cre<strong>di</strong> nei valori<br />
del matrimonio.<br />
9 Evitare <strong>di</strong> bere alcolici e fumare<br />
sigarette in presenza dei suoi. Se proprio<br />
non resisti alla tentazione <strong>di</strong> fumare una<br />
sigaretta prima del pranzo per sciogliere la<br />
tensione, cambia vestiti, munisciti <strong>di</strong><br />
mentine e spray per l'alito.<br />
TORTA QUATTRO QUARTI<br />
AL CIOCCOLATO<br />
Ingre<strong>di</strong>enti per 6 persone<br />
150 g <strong>di</strong> farina<br />
150 g <strong>di</strong> zucchero<br />
150 g <strong>di</strong> burro<br />
3 uova<br />
50 g <strong>di</strong> cacao<br />
una bustina <strong>di</strong> lievito<br />
un pizzico <strong>di</strong> sale<br />
Per la teglia<br />
Burro e farina<br />
PREPARAZIONE<br />
Fate sciogliere il burro a bagnomaria e separate i<br />
tuorli dagli albumi. Montate i tuorli con lo zucchero<br />
fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso.<br />
Unite il burro e amalgamate con cura. Incorporatevi<br />
poco per volta la farina e il cacao e infine il sale e il<br />
lievito. Montate gli albumi a neve e uniteli gradatamente<br />
al composto, mescolando dal basso verso l'alto<br />
con delicatezza. Ungete uno stampo, spolverizzatelo<br />
<strong>di</strong> farina e versatevi il composto ottenuto.<br />
Sbattetelo leggermente sul tavolo per eliminare<br />
eventuali bolle d'aria e cuocete per 35-40 minuti in<br />
forno preriscaldato a 200 °C. Sfornate la torta e<br />
lasciate raffreddare prima <strong>di</strong> servire.<br />
Dopo aver seguito passo passo questo elenco <strong>di</strong> suggerimenti,<br />
pieno come un uovo per esserti ingozzato <strong>di</strong> peperoni,<br />
per non <strong>di</strong>re <strong>di</strong> no perché è maleducazione, rosso e<br />
gonfio per l'allergia al vino che non hai potuto rifiutare, irritato<br />
per le <strong>di</strong>verse idee calcistiche e politiche e dopo aver<br />
recitato il ruolo <strong>di</strong> perfetta casalinga e donna da sposare<br />
anche se ti si ad<strong>di</strong>ce poco, avvicinandoti all'uscita <strong>di</strong> casa<br />
e ringraziando i genitori <strong>di</strong> tutto, esclamerai: "Non vedo<br />
l'ora <strong>di</strong> trascorrere un'altra serata come questa!".<br />
Una buona regola da non <strong>di</strong>menticare è che non è "carino"<br />
presentarsi a casa dei suoi a mani vuote.<br />
Scartando l'ipotesi del mazzo <strong>di</strong> fiori mezzo appassito<br />
comprato all'ultimo momento al supermercato, consigliamo<br />
vivamente <strong>di</strong> sorprendere i quasi-suoceri e gli eventuali fratellini<br />
pestiferi e spioni, preparando un dolce con le proprie mani.<br />
25
26<br />
VOLONTARIATO<br />
Capire<br />
il volontariato<br />
incontrando<br />
chi lo fa sul serio<br />
Durante l’anno scolastico 2007-2008 è stato promosso<br />
un percorso formativo sul tema del volontariato dal titolo<br />
“Volare alto… tenendo i pie<strong>di</strong> per terra”.<br />
Il progetto è stato sostenuto dalle maggiori organizzazioni <strong>di</strong><br />
volontariato <strong>di</strong> Sesto Calende ed ha coinvolto le classi quarte<br />
degli Istituti Superiori Carlo Alberto Dalla Chiesa e<br />
Mericianum.<br />
L’iniziativa si è sud<strong>di</strong>visa in due fasi principali: nella prima, <strong>di</strong><br />
formazione, si è riflettuto su cosa significa fare volontariato e su<br />
quali opportunità offre la nostra zona. Tale fase si è conclusa<br />
con l’esperienza sul campo al centro <strong>di</strong>sabili “Noi Con Voi” ed<br />
alla Scuola <strong>di</strong> Italiano “Citta<strong>di</strong>ni del Mondo”. Nella seconda<br />
fase <strong>di</strong> progettazione, abbiamo organizzato l’evento finale <strong>di</strong><br />
sensibilizzazione rivolto a tutti gli studenti delle classi quarte,<br />
che si è tenuto il 10 aprile 2008. Durante la mattinata, tutte le<br />
classi hanno avuto l’occasione <strong>di</strong> ascoltare la preziosa testimonianza<br />
<strong>di</strong> volontari provenienti da note associazioni <strong>di</strong> volontariato<br />
che operano a livello locale ed internazionale.<br />
In questa fase <strong>di</strong> lavoro rientra anche la realizzazione <strong>di</strong> un<br />
cortometraggio in cui è presentata, come fosse un telegiornale,<br />
un’indagine sulle associazioni del territorio, con interviste<br />
<strong>di</strong> Elena Barbieri e i ragazzi <strong>di</strong> Volare Alto<br />
ai volontari e spunti d’azione per i giovani.<br />
È stata un’esperienza nuova e <strong>di</strong>vertente!<br />
Molte, in generale, sono state le emozioni e le sensazioni provate<br />
durante tutto il percorso. Inoltre, grazie alla guida e<br />
all’aiuto delle due educatrici, abbiamo aperto gli occhi su<br />
nuove opportunità all’interno del volontariato.<br />
Importanti sono state le <strong>di</strong>verse esperienze <strong>di</strong>rette che hanno<br />
contribuito, in modo o in un altro, a far crescere i ragazzi coinvolti<br />
ed a far capir loro quale strada, all’interno <strong>di</strong> questo vasto<br />
mondo, sia la più adatta ad ognuno.<br />
LE FOTO: per sensibilizzare gli studenti ai temi del volontariato<br />
i ragazzi <strong>di</strong> Volare alto hanno tappezzato <strong>di</strong> messaggi la scuola<br />
con cartelli, bigliettini, scritte alla lavagna, lanciando così<br />
domande e provocazioni che sono state poi approfon<strong>di</strong>te nell’evento<br />
finale. Nel corso della mattinata finale uno degli incontri<br />
più apprezzati è stata una <strong>di</strong>mostrazione operativa <strong>di</strong> soccorso<br />
condotta dal Corpo Volontari Ambulanze.
ARIETE<br />
Raccogli quello che hai seminato. Se nel<br />
cielo <strong>di</strong> nascita hai l'ascendente in un ulteriore<br />
segno <strong>di</strong> fuoco, si concretizza velocemente<br />
e inaspettatamente un progetto<br />
particolarmente ambito. Molto <strong>di</strong>pende<br />
dalla tua capacità ricettiva <strong>di</strong> essere nel<br />
luogo e nell'ora destinati che ti appariranno<br />
in modo inequivocabilmente chiaro<br />
come in un déjà-vu.<br />
TORO<br />
I transiti planetari ti sono amici soffiandoti<br />
nelle vene dei polsi quella sicurezza<br />
che potrebbe trasformarsi in impetuosità.<br />
Ricorda però che il successo estremo<br />
si può capovolgere nel suo opposto.<br />
All'imbrunire sie<strong>di</strong>ti, riponi la katana e<br />
guarda silenzioso attraverso i rossori del<br />
tramonto. Entrando nella pace della sera,<br />
saprai se all'indomani potrai avanzare o<br />
in<strong>di</strong>etreggiare.<br />
GEMELLI<br />
Sei stato folgorato da una verità semplice<br />
e suprema: un profumato abbraccio dona<br />
molta più dolcezza <strong>di</strong> tanti dorati pie<strong>di</strong>stalli.<br />
Allora lasciati andare perché sarà<br />
un bel viaggio tra la passione e la conoscenza<br />
senza inutili prudenze e astrazioni.<br />
Se hai nel cielo <strong>di</strong> nascita un segno<br />
d'acqua la tua sferzante intelligenza sarà<br />
in<strong>di</strong>ssolubilmente intrecciata ai battiti del<br />
"suo" cuore.<br />
CANCRO<br />
Interiormente viscerale fino all'estreme<br />
conseguenze fisiche e mentali. Stai assorbendo<br />
troppo. Peccato quel Giove represso<br />
che impe<strong>di</strong>sce <strong>di</strong> sfogarti aprendoti a<br />
nuovi orizzonti. Accontentati allora <strong>di</strong><br />
quello che hai. Impregna del tuo spirito<br />
gli spazi che occupi abitualmente affinché<br />
<strong>di</strong>ventino cerchi magici e protettivi. Cerca<br />
alleati tra gli amici sinceri. Poi ritorna a<br />
governare.<br />
LEONE<br />
Predestinato al successo. Ma non esagerare,<br />
non sei il Mah<strong>di</strong>. Ogni culmine procede<br />
verso un riequilibrio e la forza rigenerante<br />
del giorno declina lentamente ma inesorabilmente<br />
nell'introversa forza della<br />
notte. Dunque, raccogli umilmente per l'autunno<br />
legna da ardere per onorare i<br />
momenti <strong>di</strong> transito. Assicurerai così il ritorno<br />
ciclico della tua naturale grandezza.<br />
L'OROSCOPO<br />
DEL MATTO*<br />
ESTATE / AUTUNNO 2008<br />
VERGINE<br />
Esci da un periodo eccessivamente contratto.<br />
Del resto, non si può sfuggire dalle<br />
caratteristiche parsimoniose del segno.<br />
Dunque, tutto quello che era necessario<br />
ponderare, misurare, prevedere si è trasformato<br />
in un esteso ed articolato campo<br />
<strong>di</strong> battaglia. Ma il destino organizza le<br />
cose in modo più semplice delle nostre più<br />
sofisticate teorie. Mollati e lasciati semplicemente<br />
desiderare. Hai già vinto.<br />
BILANCIA<br />
L'eccessiva sicurezza avrebbe potuto farti<br />
uscire clamorosamente <strong>di</strong> strada. Per fortuna,<br />
sei capace <strong>di</strong> controbilanciare per<br />
tempo gli eccessi. E' un anno così, un poco<br />
faticoso in cui risanare la propria <strong>di</strong>mensione<br />
spirituale e soprattutto quella fisica<br />
segnata dagli eccessi ma inalterata nel<br />
fascino <strong>di</strong> fondo! La realtà delle cose non<br />
è sempre come la si pensa. Dunque, un bel<br />
taglio alle paranoie.<br />
SCORPIONE<br />
Stai camminando sull'affilata lama della<br />
tentazione, reprimendoti. A volte, gli<br />
slanci angelici verso il cielo hanno bisogno<br />
<strong>di</strong> inferni lavici da cui spiccare il volo. Come<br />
<strong>di</strong>rebbe Dostoevskij la santità non consiste<br />
nel non aver mai sbagliato. Forse è necessario<br />
attraversare anche il peccato. Osa,<br />
senza lasciarti prendere troppo la mano!<br />
C'è tempo per bilanci e pentimenti.<br />
SAGITTARIO<br />
Urano catalizza il cambiamento. Ma è<br />
un'evoluzione caratterizzata dalla presenza<br />
coatta <strong>di</strong> Saturno, l'inflessibile maestro.<br />
Hai cercato troppo lontano risposte<br />
che avevi sotto gli occhi. Cerca <strong>di</strong> riallacciare<br />
rapporti tralasciati con una certa<br />
insofferenza intellettuale. Mo<strong>di</strong>fica il tuo<br />
orientamento recuperando con umiltà<br />
Shakespeare: "vi sono più cose fra cielo e<br />
terra <strong>di</strong> quante ne possa sognare tutta la<br />
nostra filosofia" (Amleto, Atto primo).<br />
CAPRICORNO<br />
L'ingresso favorevolissimo <strong>di</strong> Giove fa<br />
finalmente esplodere tutto il tuo potenziale<br />
in ogni campo. Avrai la tua rivincita<br />
lasciandoti alle spalle qualche umiliazione<br />
<strong>di</strong> troppo. Ottime prospettive per il lavoro<br />
grazie al tuo fiuto. Saturno, pianeta del<br />
segno, è sicuramente favorevole in virtù<br />
<strong>di</strong> un'ottima partnership con Giove. Il<br />
primo, prudente per natura, si lascia tuttavia<br />
coinvolgere dalla pro<strong>di</strong>galità del<br />
secondo senza farti perdere il senso della<br />
misura.<br />
ACQUARIO<br />
La poca stabilità sul piano sentimentale<br />
viene compensata da un netto miglioramento<br />
nella sfera della vita professionale.<br />
Ricordati, il libero arbitrio non può mai<br />
mo<strong>di</strong>ficare ra<strong>di</strong>calmente l'impronta ancestrale<br />
attraverso la quale si manifesta la<br />
tua originalità. Non forzare sentimentalmente.<br />
Infatti, grazie a una <strong>di</strong>screta<br />
influenza <strong>di</strong> Venere, si ripresenteranno<br />
spontaneamente situazioni e persone che<br />
pensavi perdute per sempre.<br />
PESCI<br />
Il dualismo tra Saturno e Urano assomiglia<br />
a ciò che impone il sesto arcano maggiore<br />
dei Tarocchi "L'innamorato" : la necessità <strong>di</strong><br />
scegliere sotto la spinta della passione. Sei<br />
tentato ad abbandonare la vecchia (ma rassicurante)<br />
strada per qualcosa che ti attrae<br />
fortemente. In questo momento sei sostanzialmente<br />
puro <strong>di</strong> cuore. Quin<strong>di</strong>, esplora il<br />
cambiamento in atto e sciogli gli ormeggi!<br />
Comunque dovessero andare le cose, ne<br />
sarà valsa la pena.<br />
* Il Matto o Folle, 22° arcano maggiore dei Tarocchi. Rappresenta lo zero (o il nulla) attraverso il quale si manifestano le forme dell'essere<br />
27
28<br />
TEST<br />
CUBE<br />
Il cubo o "The Cube" è un gioco d'immaginazione,<br />
ma non solo, è anche qualcosa <strong>di</strong><br />
più... non si sa da dove venga e chi l'abbia<br />
inventato.<br />
Alcuni sostengono che sia un antico passatempo<br />
Sufi, altri che esista da secoli e ricompaia<br />
dove ve n'è il bisogno.<br />
Certo è che attraverso il gioco potrai scoprire<br />
qualcosa <strong>di</strong> nuovo sulla tua personalità e<br />
sul tuo rapporto con il mondo.<br />
Basta che ora ti rilassi, e visualizzi le immagini<br />
descritte sotto.<br />
Alla fine del percorso potrai guardare cosa<br />
rappresentano i simboli che ti è stato chiesto<br />
<strong>di</strong> visualizzare e potrai, forse, capire qualcosa<br />
in più su <strong>di</strong> te... ricorda, così come nei<br />
sogni, tu sei la persona che più è in grado <strong>di</strong><br />
capire il proprio inconscio ed i suoi simboli,<br />
non hai bisogno <strong>di</strong> lauree o <strong>di</strong> libri ma solo<br />
<strong>di</strong> guardarti nel profondo...<br />
Per scoprire come interpretare la tua "visione" scrivi una mail a<br />
igmagazine@provincia.va.it con oggetto "cubo-ig5".<br />
Tu sei il cubo, la scala rappresenta i tuoi amici, il cavallo è la persona<br />
che ami, la tempesta rappresenta le <strong>di</strong>fficoltà della vita<br />
ed i fiori sono i bambini.<br />
SOLUZIONI:<br />
a cura della Redazione <strong>di</strong> <strong>Varese</strong><br />
IL DESERTO<br />
Immagina una landa deserta...<br />
Basta un orizzonte infinito...<br />
Tanta sabbia e cielo...<br />
IL CUBO<br />
Nel deserto c'è un cubo...<br />
Osservalo. Descrivilo.<br />
Quanto è grande?<br />
Dove si trova?<br />
Di cosa è fatto?<br />
LA SCALA<br />
Nel deserto, oltre al cubo c'è una scala...<br />
Qual è la sua forma, quanto è grande?<br />
Dov'è? Di cosa è fatta?<br />
IL CAVALLO<br />
Nel deserto c'è anche un cavallo...<br />
Descrivilo.<br />
Di che cavallo si tratta?<br />
Quanto è grande? Di che colore è?<br />
In che posizione si trova rispetto alla scala e al cubo?<br />
Cosa sta facendo?<br />
LA TEMPESTA<br />
Da qualche parte nel deserto sta<br />
infuriando una tempesta...<br />
In che zona è?<br />
Che tipo <strong>di</strong> tempesta è?<br />
Che effetti produce sul cubo,<br />
sulla scala e sul cavallo?<br />
I FIORI<br />
Alla fine, nel deserto troviamo dei fiori...<br />
Quanti sono?<br />
Di che tipo? Quali sono i loro colori?<br />
In che relazione stanno con il cubo, la scala,<br />
il cavallo e la tempesta?
a cura della Redazione <strong>di</strong> <strong>Varese</strong><br />
SEI UN CREATIVO?<br />
Ti sei mai chiesto se c'è un artista in te o se semplicemente sai guardare le cose anche attraverso<br />
<strong>di</strong>versi punti <strong>di</strong> vista?<br />
Scoprilo attraverso questo test, farlo è semplicissimo. Assegnati un punto per ogni risposta positiva,<br />
(zero per ogni risposta negativa) controlla poi qual è il tuo profilo che <strong>di</strong>penderà dalla somma <strong>di</strong> tutte<br />
le risposte positive.<br />
1. Suona il telefono, ti è mai capitato <strong>di</strong> sapere già<br />
chi fosse prima <strong>di</strong> rispondere?<br />
2. Ti è mai capitato <strong>di</strong> osservare persone sconosciute<br />
(in metropolitana, per la strada, dal dentista...) e fantasticare<br />
su chi siano, cosa facciano, da dove vengano ecc.?<br />
3. Ti è mai capitato <strong>di</strong> piangere per un film, un libro, un'opera d'arte?<br />
4. Ti capita mai <strong>di</strong> "sognare ad occhi aperti" mentre dovresti fare altro?<br />
5. Ti sei mai chiesto come sarebbe vivere in un secolo <strong>di</strong>verso?<br />
6. Hai mai sognato qualcosa che poi è accaduto nella realtà?<br />
7. Sei mancino?<br />
8. Ti piace visitare posti nuovi?<br />
9. Hai mai pensato ad una persona che non sentivi da tempo<br />
per poi ricevere una mail, un sms da lui/lei o incontrarla?<br />
10. Ti è capitato <strong>di</strong> perdere il controllo?<br />
11. Hai mai provato a rintracciare i tuoi antenati?<br />
12. Detesti la routine?<br />
13. Ti è mai capitato un deja vu?<br />
14. Dici sempre alle persone che ami quello che provi?<br />
15. Ti piace indossare vestiti strani?<br />
16. Odori e suoni ti evocano spesso ricor<strong>di</strong>?<br />
1. SE HAI TOTALIZZATO<br />
TRA 0 E 10 PUNTI:<br />
Non si può certo <strong>di</strong>re che tu sia molto creativo,<br />
probabilmente sei una persona logica e<br />
razionale, estremamente seria e affidabile<br />
con i pie<strong>di</strong> ben piantati "in terra" e questo è<br />
un bene. Il rischio è quello che, talvolta, tu<br />
sia un po' troppo conformista e che ti faccia<br />
con<strong>di</strong>zionare molto dagli altri. Potresti provare<br />
a ritagliarti un piccolo spazio <strong>di</strong> "libertà" in<br />
quello che fai sperimentando soluzioni o cose<br />
<strong>di</strong>verse dal solito, potresti essere stupito da te<br />
stesso!<br />
2. SE HAI TOTALIZZATO<br />
TRA I 10 E I 20 PUNTI:<br />
La creatività fa sicuramente parte della tua<br />
vita, anche se non è la tua caratteristica predominante,<br />
potresti pensare <strong>di</strong> sfruttare questa<br />
tua dote per de<strong>di</strong>carti a qualche hobby<br />
particolare o per portare un po' <strong>di</strong> "originalità"<br />
in quello che normalmente fai e capire se<br />
anche in te c'è un potenziale artista…<br />
TEST<br />
17. Hai mai tradotto un testo, una versione o fatto un compito<br />
<strong>di</strong> matematica in modo completamente <strong>di</strong>verso dai tuoi compagni<br />
ma arrivando allo stesso risultato?<br />
18. Non ti imbarazza piangere in pubblico?<br />
19. Ti è mai capitato <strong>di</strong> non fidarti <strong>di</strong> una persona<br />
del tutto inspiegabilmente?<br />
20. Ti piace essere in<strong>di</strong>pendente?<br />
21. Hai senso del colore e buon gusto nel vestirti?<br />
22. Hai un hobby insolito?<br />
23. Ti piace essere massaggiato o fare massaggi?<br />
24. Ti piacciono le persone "strane" ed anticonvenzionali?<br />
25. Vedendo per la prima volta una casa hai mai avuto<br />
l'impressione che fosse "giusta" o felice?<br />
26. Ti <strong>di</strong>verte risolvere problemi?<br />
27. Ti piace mangiare o cucinare cibi strani?<br />
28. Riesci a ricordare qual è l'ultima volta che<br />
hai riso sino a farti venire il mal <strong>di</strong> pancia?<br />
29. Ti piacerebbe <strong>di</strong>segnare i tuoi vestiti?<br />
30. Ti piacerebbe presentare un programma televisivo?<br />
3. SE HAI TOTALIZZATO<br />
DA 20 A 30 PUNTI:<br />
Complimenti, sei decisamente un creativo!<br />
Possie<strong>di</strong> una buona dose <strong>di</strong> immaginazione,<br />
<strong>di</strong> intuito e curiosità inoltre hai un ottimo rapporto<br />
con le tue emozioni e con quelle degli<br />
altri. Se già non lo fai potresti pensare <strong>di</strong><br />
de<strong>di</strong>carti ad una qualche attività artistica<br />
(suonare uno strumento, <strong>di</strong>segnare, scrivere,<br />
recitare, fotografare) o anche solo dar sfogo<br />
alla tua creatività vestendoti in modo particolare<br />
o cucinando nuove ricette. Se ancora non<br />
hai deciso che stu<strong>di</strong> intraprendere o che lavoro<br />
fare tieni in considerazione questa tua<br />
dote.potresti sfruttarla al meglio anche in<br />
una futura professione! 29
30<br />
PATENTE<br />
Cari colleghi, ragazzi e ragazze dell'ultimo e penultimo anno delle superiori,<br />
siamo in molti a far parte della categoria dei neopatentati. Non<br />
credo ci possano ad<strong>di</strong>tare come un pericolo per il traffico, spesso siamo<br />
ancora freschi <strong>di</strong> "stu<strong>di</strong>" e rispettiamo le regole della strada. Piuttosto dobbiamo<br />
abituarci alla svelta ai “nemici giurati degli automobilisti in erba”:<br />
nonnini concentrati al volante, mamme con figlioletti e pedoni. Ma se per<br />
migliaia <strong>di</strong> neopatentati la vita con il proprio mezzo trascorre come una<br />
piacevole convivenza <strong>di</strong> sorprese, per molti che attendono <strong>di</strong> iscriversi alle<br />
scuole guida della nostra provincia l'attesa appare meno rosea del previsto.<br />
Infatti, dal primo luglio 2008 entreranno in vigore delle nuove limitazioni,<br />
che interesseranno solo i ragazzi patentati da quella data in poi.<br />
Conosciamole insieme:<br />
■ dal 1 luglio chi prenderà la patente B non potrà guidare per un anno<br />
un’auto con una potenza specifica (riferita alla tara) superiore ai 50 kW<br />
per tonnellata;<br />
■ i neopatentati non potranno superare i 100 km/h in autostrada (90<br />
sulle strade extraurbane) per tre anni;<br />
■ i neopatentati per tre anni, in caso <strong>di</strong> sanzione, perdono il doppio<br />
dei punti della patente e in caso <strong>di</strong> gravi infrazioni saranno passibili <strong>di</strong><br />
una sospensione della patente da 3 a 6 mesi.<br />
<strong>di</strong> Marco Bonaglia<br />
LA CATEGORIA<br />
DEL NUOVO PATENTATO:<br />
SOGNI E LIMITI<br />
Un <strong>di</strong>ciassettenne che si avvicina al prossimo compleanno,<br />
spinto dall'invi<strong>di</strong>a e dall'impazienza, da anni <strong>di</strong><br />
attesa snervante, desidera solo una cosa: la patente.<br />
Si prepara all'esame con attenzione, cerca <strong>di</strong> carpire ogni<br />
segreto della guida dai parcheggi del babbo, in autostrada<br />
consiglia i sorpassi da eseguire. Arriva al giorno dell'esame<br />
tremante, osserva il touch screen della motorizzazione come<br />
se fosse un alieno, controlla <strong>di</strong>ecimila volte la propria scheda<br />
e poi esce dalla stanza incrociando le <strong>di</strong>ta. Mentre i risultati<br />
vengono esposti non guarda il foglio, ma i volti degli altri<br />
ragazzi. Fino a quando si decide, con il groppo in gola si<br />
avvicina alla lista <strong>di</strong> nomi e scopre che è passato.<br />
Sì, ora anche lui è un neopatentato. Anche lui può mostrare<br />
con orgoglio un paio <strong>di</strong> chiavi, che siano della macchina dei<br />
genitori, del fratello, dello zio, della domestica. L'importante è<br />
giochicchiarci baldanzoso e sorridere, stimolando gli amici a<br />
chiedere: “Hai la patente?”. La risposta non può che essere<br />
questa, dopo aver fatto brillare la dentatura: “Cerrrrto, al<br />
primo colpo... ti dò un passaggio?”. L'occhiolino è consigliabile<br />
in caso <strong>di</strong> interlocutore femminile.<br />
Certo, l'inasprimento delle pene e la maggiore attenzione al rispetto<br />
della velocità potranno garantire più sicurezza. Ma il punto della potenza<br />
specifica sarà efficace?<br />
Andando a indagare on-line e sfogliando i quoti<strong>di</strong>ani, si scopre che<br />
molte autovetture <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni non potranno più essere utilizzate<br />
dai neopatentati, mentre altre, <strong>di</strong> alcune tonnellate più pesanti e<br />
più potenti, invece sì. Tra quella vietate figurano la Citroen C1, la Toyota<br />
Aygo, la Chevrolet Matiz, Fiat 500 e Smart Fortwo. Consentita la guida<br />
<strong>di</strong> colossi come la Mitsubishi Pajero, Nissan Patrol, Land Rover Defender<br />
e Fiat Ulysse.<br />
Risulta spontaneo chiedersi: ma l'obiettivo non era quello <strong>di</strong> limitare ai<br />
neopatentati l'approccio a macchine potenti e ingombranti? Bel problema,<br />
<strong>di</strong>fficilmente risolvibile se non ci saranno interventi.<br />
Per coloro che siano ancora in tempo non resta altro che sbrigare la faccenda<br />
patente il prima possibile, mentre i nati dopo il 1 luglio dovranno<br />
accettare senza riserve le con<strong>di</strong>zioni stabilite dalla legge italiana. Anche<br />
se per solo un anno, gireranno con mezzi meno potenti, facendosi le<br />
ossa e imparando a gestire le curve a minor velocità.<br />
Certamente il suono <strong>di</strong> un paio <strong>di</strong> chiavi che tintinnano liete, quello non<br />
perderà mai il proprio fascino.
<strong>di</strong> Marilisa Menegatti<br />
MILANO A. BRANDELLI<br />
Ecco qua il seguito del brano tratto da<br />
"Milano A. Brandelli" (autore<br />
Andrea Ferrari - Eclissi e<strong>di</strong>trice 2007)<br />
proposto sul precedente numero <strong>di</strong> <strong>IG</strong><br />
<strong>Magazine</strong>, che è stato scritto per noi da<br />
Marilisa Menegatti.<br />
...Continuò a correre imperterrito, le gambe non<br />
reggevano più e la milza sembrava stesse per<br />
esplodere.<br />
Arrivò alla grossa chiesa ansimante dalla fatica e<br />
girò a sinistra, verso l'ingresso del parco.<br />
Non poteva credere <strong>di</strong> essere arrivato finalmente.<br />
La telefonata era stata chiara.<br />
"Alle 16 al parco delle Basiliche, puntuale altrimenti<br />
non ci sarà più niente da fare". Nient'altro.<br />
Continuò a correre, doveva farcela...mancava un<br />
minuto e non sapeva dove cazzo sarebbe dovuto<br />
andare.<br />
Erano le 16.01 quando si bloccò sul posto.<br />
Non c'era nessuno, era troppo tar<strong>di</strong>.<br />
Ad un tratto alle sue spalle una voce lo chiamò.<br />
Si voltò <strong>di</strong> scatto e finalmente la vide.<br />
Erano passati quattro anni dall'ultima volta e nessuno<br />
sapeva che fine avesse fatto. Fino a due ore<br />
prima tutti pensavano, compreso lui, che se ne fosse<br />
andata. Qualcuno ad<strong>di</strong>rittura vociferava che fosse<br />
stata rapita, ma era la solita stronzata <strong>di</strong> paese.<br />
"Sei arrivato finalmente!" <strong>di</strong>sse lei.<br />
"L-Laura.... ma che..." balbettò lui. Aveva il fiato<br />
corto e il petto gli esplodeva dalla stanchezza, non<br />
riusciva a tirar fuori una frase sensata, nè un suono,<br />
solo respiri affannati e lacrime che si mischiavano<br />
alla pioggia e al sudore.<br />
"Te l'ho detto che sarei tornata per poco", continuò<br />
Laura.<br />
"Se mi vuoi, seguimi, altrimenti non mi vedrai più!<br />
Vieni con me?" chiese lei.<br />
"Ma qui ho la mia vita....e poi...", era troppo stanco<br />
per riuscire a respirare.<br />
"Deci<strong>di</strong>ti... hai fatto quattro anni a cercarmi, lo so,<br />
tra mail e telefonate. Ora ti sto <strong>di</strong>cendo <strong>di</strong> venire<br />
con me!".<br />
Silenzio totale. I due si guardarono.<br />
….continua la storia….<br />
CULTURA<br />
La pioggia continuò a cadere incessantemente e<br />
sempre <strong>di</strong> più, mentre il parco si faceva sempre più<br />
buio.<br />
Lei si avvicinò a lui e lo baciò.<br />
"Ad<strong>di</strong>o! E' stato bello rivederti, non ti <strong>di</strong>menticherò<br />
mai!" gli sussurrò all'orecchio.<br />
Lui rimase immobile. Fisso nel vuoto, come inebetito,<br />
ma non la raggiunse, nè la cercò più.<br />
Tornò a casa e gli aprì sua sorella Marzia.<br />
"Ma che <strong>di</strong>avolo ti è successo???" gli chiese.<br />
Alberto era in stato confusionale.<br />
"Ho visto Laura" <strong>di</strong>sse sconvolto.<br />
Pallido, non respirava, fissava solo il vuoto, ma<br />
sapeva che aveva fatto la scelta giusta.<br />
Dopotutto lei non aveva mai risposto alle sue chiamate,<br />
nè alle mail.<br />
Era sparita dalla sua vita all'improvviso per andarsene<br />
con il suo migliore amico.<br />
"L'hai lasciata andare non è vero?" domandò<br />
Marzia.<br />
Lui annuì.<br />
"Hai fatto bene. Dopotutto<br />
la tua vita è qui ormai. Non<br />
si torna mai in<strong>di</strong>etro e la piccola<br />
Lisa ne avrebbe sofferto<br />
molto. Poi è stata lei ad<br />
andarsene."<br />
"Tanto sapevo che non era<br />
tornata per restare" <strong>di</strong>sse<br />
lui.<br />
Si alzò dal <strong>di</strong>vano e con le<br />
lacrime agli occhi, si <strong>di</strong>resse<br />
verso la piccola stanza<br />
al piano <strong>di</strong> sopra e si avvicinò<br />
al lettino.<br />
Una bimba <strong>di</strong> quattro anni<br />
stava dormendo intensamente.<br />
Lui vide il sorrisino sulle<br />
labbra <strong>di</strong> quel dolce<br />
angioletto e si tranquillizzò.<br />
Si avvicinò a sua figlia e la baciò sulla fronte.<br />
"Non ti lascerò mai piccola!" sussurrò.<br />
Così si allontanò dalla stanza e andò a farsi una<br />
doccia.<br />
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Lunedì 22 settembre CERIMONIA INAUGURALE<br />
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