RINASCE PORTOVESME - Gazzetta del Sulcis Iglesiente

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4 numero 514 del 16 Dicembre 2010 Lavoro PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA SOCIETA’ PORTOVESME SRL INVIANO IL MESSAGGIO DI FINE ANNO AI LAVORATORI Cari colleghi e cari operatori Anche quest’anno ci ritroviamo a fare un bilancio su quello che l’anno 2010 ha significato per la vita della nostra Azienda e per noi tutti. Sono ancora evidenti le devastanti conseguenze della gravissima crisi economica internazionale che ha prodotto e sta producendo sconquassi nel tessuto industriale di ogni nazione, generando forti contrasti sociali in termini di crescita ed occupazione. Tale situazione, ancora oggi, condiziona tutte le attività del Sulcis-Iglesiente e del Medio Campidano, e la temporanea fermata di una quota delle nostre attività produttive (linea Piombo) e di quelle di altre realtà industriali a noi vicine, ne è il triste e sconsolante riscontro. Essere stati costretti a dovere rinnovare il ricorso alla CIGS esprime, più d’ogni altra cosa, quanto anche la nostra Società abbia sofferto, e stia, ancora soffrendo, questa situazione, sia nella Unità Produttiva di Portovesme che in quella di San Gavino. E’ però doveroso ribadire come, attraverso una solidale partecipazione e con il sacrificio di tutti, l’Azienda sia riuscita a garantire una serie di attività produttive, fondamen- tali, per potere tracciare un futuro diverso, di speranza, che tutti noi meritiamo. Come a Voi noto, anche attraverso i contenuti espressi negli incontri diretti, che ci hanno consentito di valutare congiuntamente lo stato della Società, abbiamo la convinzione che mettendo insieme i segnali di ripresa economica, seppur ancora, deboli, e la nostra intenzione di puntare su una nuova tecnologia produttiva, possano definirsi i nuovi assetti della società. E’chiaro ed eviderte che la capacità produttiva fin qui espressa dovrà essere riconfermata e migliorata in termini di volumi, accompagnata da una costante attenzione al controllo dei costi al fine di garantire la posizione della società, sia all’interno del gruppo, sia verso le altre realtà che con noi competono, Questo è il nostro compito, che deve considerare, all’interno delle sue strategie economiche e produttive, anche la linea piombo di Portovesme e S.Gavino, solo temporaneamente sospesa in attesa di sviluppi, in virtù degli studi avviati alla ricerca di nuovi indirizzi produttivi e delle conseguenti redditività economiche. ABBANOA SPA BANDO DI GARA Lavori inerenti: “ADEGUAMENTO SCHEMA FOGNARIO DEPURATIVO ESISTENTE N° 316 SANTADI” L’appalto consiste nella realizzazione di tutte le opere e provviste occorrenti per eseguire e dare completamente ultimati i lavori di Adeguamento delle strutture depurative preesistenti degli impianti di Giba e Santadi in modo da consentire una migliore funzionalità degli stessi Importo complessivo dell’appalto (compresi oneri per la sicurezza) € 855.000,00 + IVA di cui € 840.000,00+ IVA a base d’asta ed € 15.000,00 + IVA per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso d’asta. Termine per il ricevimento delle offerte e delle domande di partecipazione Data 28/12/2010 Ora: 13:00 Il Direttore Generale Dott. Sandro Murtas I nostri sforzi, fin qui sostenuti dall’attenta anche se critica partecipazione delle forze sociali (OOSS e Istituzioni), necessitano ulteriormente di quel supporto che solamente le competenti funzioni politiche possono governare, con l’obbiettivo di rendere praticabile in Sardegna una vera rivoluzione dei termini produttivi, con un netto e misurabile miglioramento del comparto “ambiente” in termini generali. Abbandonare quote di produzioni termiche come è avvenuto nel 2005, avere il coraggio di non escludere nessun lavoratore in questi anni, trovare alternative produttive (rame, pieno riutilizzo dell’ossido Waelz con il nuovo processo SX, crescita delle produzioni elettrochimiche) assumono pienamente valore e significato se accompagnate dalla presenza certa di “wind farm” di autoproduzione allo scopo destinate. Sarebbe la prima volta che una società destina direttamente all’utilizzo interno, quote di energia prodotte totalmente da fonte rinnovabile. E’ un processo complesso che necessita, per esser portato a termine e comprenderne appieno il valore, di tempi medio-lunghi, ma rappresenta quanto di meglio una società privata potesse proporre in questo nostro territorio. In questa nostra regione. E’ per questo che riteniamo che i nostri progetti, bisognosi ancora di quell’accompagnamento che solo le istituzioni possono garantire, attraverso tutti gli impegni sottoscritti e attesi (autorizzazione unica, accordi energia, conclusione iter integrazione parco eolico di autoproduzione) possano essere gli unici in grado di farci uscire da questo periodo lunghissirmo di difficoltà. Abbiamo tutti bisogno di avere di fronte a noi un periodo migliore e la Società non avrà difficoltà, di fronte ad un risultato economico positivo negli anni fututi, a riconoscere a tut- Portovesme srl ti i lavoratori, secondo criteri e metodi concordati, un giusto ritorno. Questo perché ci aspettiamo che mettendo insieme tutto quanto abbiamo pensato, proposto, progettato, e parzialmente già in fase di esecuzione, si possa finalmente completare questo percorso comune che veda la nostra Società proporsi come entità capace di produrre utili, tali da garantire la permanenza in questa Isola, e perciò disponibile a riversare una parte di benessere verso chi, come tutti Voi, tutti i giorni partecipa per ottenere un risultato. Non riusciamo ad immaginare un augurio migliore di questo, a Voi e alle Vostre famiglie per queste imminenti festività. La voglia e la capacità di condurre insieme un progetto siano per tutti Noi la garanzia di un futuro migliore. BUON NATALE. IL PRESIDENTE Portovesme s.r.l. GLENCORE INTERNATIONAL AG Aristotelis Mistakidis L’AMMINISTRATORE DELEGATO Carlo Lolliri Via Su Pranu, 12 09010 Santadi (CA) tel. 0781.950127 fax 0781.950012 www.cantinasantadi.it
Lavoro numero 514 del 16 Dicembre 2010 IGLESIAS LA BIOEDILIZIA PUO’ DARE UNA MANO ALL’AMBIENTE CREANDO CONDIZIONI MIGLIORI PER LA SOCIETA’ Sergio Rombi L’efficienza energetica è la base di un’edilizia sostenibile. Se non è un postulato, poco ci manca. A pronunciare a voce alta la riflessione in argomento è stato il Preside della Facoltà di Architettura dell’Università di Cagliari Antonello Sanna nel corso del seminario sullo sviluppo dell’edilizia sostenibile nel territorio, svoltosi presso l’Istituto “Fermi” di Iglesias. “Per il Prof. Sanna “la sostenibilità fa parte del nuovo modello di sviluppo di cui l’energia, ma soprattutto il modo di produrla ed utilizzarla, farà sempre di più la differenza”. Al seminario, organizzato dalla Confcooperative Cagliari, unitamente a Federabitazione Sardegna, hanno preso parte i più illustri studiosi della materia i quali si sono confrontati anche con le istituzioni locali. D) Bioedilizia è una questione, soprattutto, di cultura, perché di fronte alla comparazione dei costi, si tratta di trovare una nuova via che faciliti l’adozione di accorgimenti ecocompatibili. R) Con me, su questo, sfonda porte aperte. Io penso che fondamentalmente tutte le questioni più importanti che abbiamo abbiano origine da un problema culturale, ossia di valori. Nel momento in cui la società si convince che ci L’incontro, coordinato da Virgilio Condello della Confcooperative di Cagliari, ha messo a confronto tutti i portatori d’interesse, gli amministratori e l’università, i tecnici e le imprese, i consumatori e gli attori sociali, sulle tematiche dell’edilizia innovativa, con particolare riguardo alla sostenibilità ambientale e sociale, e alle politiche d’intervento urbano. L’evento s’inseriva nel più ampio progetto, finanziato dalla Camera di Commercio di Cagliari, che affida alle Organizzazioni di categoria datoriali Confcooperative, Confartigianato, Casartigiani, Adiconsum, in collaborazione con gli ordini professionali del settore, l’animazione, la promozione e la sensibilizzazione sulle tematiche legate al risparmio energetico, alle fonti rinnovabili di energia e dell’edilizia sostenibile. I lavori, cui hanno assistito un centinaio di studenti del corso geometri del “Fermi”, hanno preso avvio con Felice Carta, responsabile Opere Pubbliche del Comune di Iglesias; quindi, Antonio Mattana della Confcooperative-Federabitazione; Gaetano Nastasi dell’Ordine degli Ingeneri Cagliari; Giorgio Saba dell’Ordine degli Architetti; Antonello Sanna Preside Facoltà di Architettura UNICA; don Salvatore Benizzi della pastorale del lavoro e dei problemi ambientali della Diocesi di Iglesias; Guido Vacca Assessore Pianificazione Territorio della Provincia CI; Giuseppe Madeddu Presidente Cooperativa San Lorenzo; Salvatore Mura, Facoltà di Architettura UNICA. Di particolare interesse pratico PRESIDE PROF. ANTONELLO SANNA Antonello Sanna sono alcune priorità, come in questo caso, per esempio, la responsabilità verso il futuro, verso il futuro energetico del pianeta, allora farà anche le cose giuste per risolverle. Gli strumenti ce li abbiamo. Siamo consapevoli, come nel caso dei temi di cui mi occupo, di aver costruito un enorme patrimonio assolutamente energivoro, come si dice, cioè poco adatto all’equilibrio energetico nuovo che si prospetta per il pianeta. D) Lei ha parlato di nuova cultura energetica. R) Questo è il punto. Perché non si tratta soltanto di attivare nuove tecnologie, quanto di socializzarle, di condividerle, di applicarle, di avere una società di tecnici, delle categorie professionali, delle istituzioni che abbiano la percezione della posta in gioco e che si attrezzino per risolvere quei problemi. D) Lei ha parlato anche della rivalutazione delle terre crude. Si potrà arrivare alla creazione di un Distretto della bioedilizia? R) Si dovrebbe. Ci sono tutte le condizioni culturali e tecniche. Naturalmente tutte le intraprese imprenditoriali hanno le loro difficoltà e i loro tempi. Noi lo comprendiamo. Però ci sembra che vi siano dei segnali molto interessanti e anche provenienti da questo territorio. C’è l’interesse a legare la ricerca industriale applicata con la ricerca universitaria. Tutto lascia ben sperare. è stato intervento di Giuseppe Madeddu, la cui Cooperativa sociale San Lorenzo sta mettendo in piedi un progetto mirato a rilevare gli spazi della ex Rockwool di Iglesias per impiantarvi una iniziativa di bioedilizia. “Il nostro obiettivo, ha spiegato Giuseppe Madeddu, è di impostare un discorso ecocompatibile sia nelle produzioni che nella cultura, perché annesso allo stabilimento sorgerà anche un Centro Studi-Ricerca che guarderà proprio verso i materiali e i manufatti ecocompatibili”. Madeddu ha anche spiegato che le produzioni s’interesseranno di terre naturali, di terre crude, di pannelli isolanti mediante l’utilizzo di lana di pecora e di altri prodotti per le case. Il discorso è parso a tutti assai innovativo e ha ricevuto il più largo consenso dei presenti, che hanno auspicato anche la nascita di un Distretto della bioedilizia, con la collaborazione dell’Università e delle istituzioni. Non a caso, il ritorno per il territorio in termini di migliore qualità della vita, occupazione, impiego delle risorse disponibili per la produzione di materiali innovativi, è l’obiettivo su cui Università e imprenditori stanno indirizzando le loro risorse. L’esperienza lavorativa e professionale del settore nella zona industriale di Iglesias, ora in crisi occupazionale, potrebbe essere un valore aggiunto per questo settore, secondo quanto affermato da Giuseppe Madeddu, Presidente Cooperativa San Lorenzo di Iglesias: “Il futuro di sviluppo e lavoro nel nostro territorio passa attraverso la creazione di un Distretto per l’edilizia biosostenibile dove Università e imprenditori, a partire dalla ricerca e dalla sperimentazione, sono in grado di realizzare una vera e propria filiera per la produzione di materiali innovativi”. 5
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