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30.05.2013 Views

271. Famam curant multi pauci conscientiam. Molti si preoccupano del loro buon nome, pochi della propria coscienza. 272. Famulatur dominus ubi timet quibus imperat. È un servo il padrone che teme coloro a cui deve comandare. 273. Fatetur facinus quisquis iudicium fugit. Chi si sottrae al giudice confessa la sua colpa. 274. Felix improbitas optimorum est calamitas. La felicità del malvagio è sciagura per gli onesti. 275. Feminae naturam regere desperare est otium. Non avrà più pace che pretende di governare le donne. 276. Feras difficilia ut facilia perferas Abituati alle cose difficili e quelle facili saranno ancora più facili. 277. Feras quod laedit ut quod prodest perferas. Sopporta ciò che ferisce per poter sopportare ciò che ti favorisce. 278. Feras non culpes quod mutari non potest. Non te la prendere per ciò che non puoi cambiare. 279. Fidem nemo umquam perdit nisi qui non babet. Non riscuote fiducia chi non ne ha negli altri.

280. Fidem qui perdit nihil pote ultra perdere. Chi si è giocata la fiducia degli altri, si è giocato tutto. 281. Fidem qui perdit quo se servet relicuo? Che cosa si salva dopo che si persa la fiducia degli altri? 282. Fides in animum unde abiit vix umquam redit. Credito perduto ben difficilmente si ritrova. 283. Fides sicut anima unde abiit numquam redit. Il credito è come la vita; quando se ne va, non torna. 284. Formosa facies muta commendatio est. Un bell’aspetto si raccomanda senza bisogno di parole. 285. Fortuna cum blanditur captatum venit. Quando la fortuna ci accarezza, forse vuol catturarci (ingannarci). 286. Fortuna hominibus plus quam consilium valet. Serve più in po’ di fortuna che la capacità. 287. Fortuna obesse nulli contenta est semel. La sorte non si accontenta mai di una sola disgrazia.

271. Famam curant multi pauci conscientiam.<br />

Molti si preoccupano del loro buon nome, pochi<br />

della propria coscienza.<br />

272. Famulatur dominus ubi timet quibus imperat.<br />

È un servo il padrone che teme coloro a cui deve<br />

comandare.<br />

273. Fatetur facinus quisquis iudicium fugit.<br />

Chi si sottrae al giudice confessa la sua colpa.<br />

274. Felix improbitas optimorum est calamitas.<br />

La felicità del malvagio è sciagura per gli onesti.<br />

275. Feminae naturam regere desperare est otium.<br />

Non avrà più pace che pretende di governare le<br />

donne.<br />

276. Feras difficilia ut facilia perferas<br />

Abituati alle cose difficili e quelle facili saranno<br />

ancora più facili.<br />

277. Feras quod laedit ut quod prodest perferas.<br />

Sopporta ciò che ferisce per poter sopportare<br />

ciò che ti favorisce.<br />

278. Feras non culpes quod mutari non potest.<br />

Non te la prendere per ciò che non puoi cambiare.<br />

279. Fidem nemo umquam perdit nisi qui non babet.<br />

Non riscuote fiducia chi non ne ha negli altri.

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