Scienze sociali e dottrina sociale della Chiesa Carlo ... - Meic Marche
Scienze sociali e dottrina sociale della Chiesa Carlo ... - Meic Marche
Scienze sociali e dottrina sociale della Chiesa Carlo ... - Meic Marche
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
) A proposito dell’opinione pubblica più generale, appare talvolta difficile distinguere tra<br />
l’efficacia degli insegnamenti <strong>della</strong> <strong>dottrina</strong> <strong>sociale</strong> <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong> e un pacifismo di altro genere. È<br />
appena il caso di ricordare in questo caso l’uso strumentale fatto delle posizioni umanitarie <strong>della</strong><br />
Santa Sede da diverse parti politiche, certamente poco interessate ad approfondire l’importanza<br />
del legame, considerato dalla <strong>Chiesa</strong> necessario, tra la pace e la giustizia. Deve essere<br />
comunque sottolineata in questi ultimi decenni l’enfasi sull’educazione alla pace, simbolicamente<br />
collocata dalla <strong>Chiesa</strong> al primo posto come tema di riflessione all’inizio di ogni nuovo anno.<br />
Sembra piuttosto arduo identificare gli apporti precisi che la sociologia potrebbe offrire alla<br />
<strong>dottrina</strong> <strong>sociale</strong> <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong> sul tema <strong>della</strong> pace: si tratta forse di un argomento dove al sociologo<br />
conviene piuttosto recepire lo stimolo all’approfondimento e alla ricerca, ad esempio sugli aspetti<br />
più vari <strong>della</strong> conflittualità. Il conflitto <strong>sociale</strong> è peraltro un tema classico di studio, che potrebbe<br />
essere interessante sviluppare sia a livello internazionale sia all’interno di singoli stati (si pensi<br />
oggi alle ricorrenti guerre civili in alcuni paesi africani).<br />
5. Democrazia<br />
Come già accennato, i principi democratici sono riecheggiati solo indirettamente nella <strong>dottrina</strong><br />
<strong>sociale</strong> <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong> per un lungo periodo, stante la necessità di una compiuta riflessione sui<br />
diversi significati assunti dal termine (si pensi alle «democrazie popolari» dei paesi ex-comunisti).<br />
Ora il consolidamento dei principi democratico-formali a livello politico appare generalmente<br />
condiviso e la <strong>Chiesa</strong> in certe occasioni ha dato un impulso decisivo (ad esempio in Polonia o<br />
nelle Filippine) alla caduta di regimi dittatoriali. Ma ancor prima, alla fine <strong>della</strong> seconda guerra<br />
mondiale, forze politiche di ispirazione cristiana avevano guidato in Europa la ricostruzione dei<br />
rispettivi paesi, promuovendo in particolare il ritorno alla democrazia in Italia e in Germania.<br />
Si può ritenere che la <strong>dottrina</strong> <strong>sociale</strong> <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong> abbia avuto ulteriori occasioni di incidere<br />
sul dibattito relativo alla democrazia economica, sia accettando fin dalle origini le organizzazioni<br />
sindacali, sia riconoscendo la validità di forme volontarie di cooperazione e mutualità, cogestione e<br />
autogestione.<br />
Il pensiero <strong>sociale</strong> di autorevoli scienziati <strong>sociali</strong> cattolici (si pensi per l’Italia, tra gli altri, a<br />
Toniolo o a Sturzo) appare fortemente collegato allo sviluppo <strong>della</strong> <strong>dottrina</strong> <strong>sociale</strong> <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong>,<br />
tanto che in più casi appare arduo discernere la direzione dei reciproci influenzamenti. Le<br />
controverse interpretazioni delle forme di democrazia, dei modelli di partito, del conflitto<br />
industriale sono state talvolta esplicitamente discusse e valutate dalla <strong>dottrina</strong> <strong>sociale</strong> <strong>della</strong><br />
<strong>Chiesa</strong>, che progressivamente ha sostenuto con sempre maggiore precisione i vantaggi <strong>della</strong><br />
partecipazione perché sia possibile superare un concetto puramente giuridico-formale dei<br />
meccanismi democratici. Non è stata accolta invece la radicalizzazione del conflitto fino a forme<br />
di lotta violenta, come dimostra il rifiuto delle interpretazioni sociologiche di derivazione marxiana,<br />
mentre la resistenza civile (ad esempio attraverso lo sciopero) è stata considerata ammissibile in<br />
certe circostanze.<br />
Tra gli stimoli alla ricerca sui temi <strong>della</strong> democrazia che la sociologia può ricavare dalla<br />
<strong>dottrina</strong> <strong>sociale</strong> <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong>, si impongono oggi i necessari approfondimenti sul sistema dei mass<br />
media: da un lato, l’analisi di questa forma pervasiva di potere si collega direttamente al tema<br />
<strong>della</strong> comunicazione 92 ; dall’altro, si colloca sulla pista già esplorata del cammino verso una<br />
democrazia sostanziale.<br />
Infatti la sociologia, dopo gli studi sugli aspetti problematici <strong>della</strong> democrazia politica (si pensi,<br />
negli anni Quaranta, alle ricerche sull’autoritarismo; o ancora negli anni Cinquanta alle ricerche<br />
sulla segregazione razziale) e sulle accennate proposte di democrazia economica (soprattutto<br />
92 Cfr. infra, n. 7.