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Scienze sociali e dottrina sociale della Chiesa Carlo ... - Meic Marche

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dai condizionamenti di un confronto ravvicinato con i grandi sistemi ideologici, tale <strong>dottrina</strong> si è<br />

inoltre trovata davanti alla possibilità di riscoprire meglio le sue radici. E mentre l’interesse per la<br />

società e per l’uomo in quanto tali hanno acquistato nel magistero <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong> crescente<br />

evidenza, anche per l’influenza <strong>della</strong> <strong>dottrina</strong> <strong>sociale</strong> si sono delineati nuovi orizzonti.<br />

2. Influenze <strong>della</strong> storia contemporanea sulla <strong>dottrina</strong> <strong>sociale</strong><br />

Il contributo <strong>della</strong> disciplina «storia contemporanea» alla <strong>dottrina</strong> <strong>sociale</strong> <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong> si<br />

colloca nel contesto <strong>della</strong> più ampia questione del rapporto fra approccio storico e cultura<br />

cattolica. È noto che a partire dalla seconda metà dell’800, cultura cattolica ed in particolare<br />

quella ecclesiastica sono diventate più impermeabili all’influenza delle discipline storiche<br />

(Traniello). Questa tendenza ha coinvolto anche la <strong>dottrina</strong> <strong>sociale</strong>, anche se questa si è spesso<br />

occupata di questioni specifiche <strong>della</strong> società contemporanea e dei suoi sviluppi. Su tale <strong>dottrina</strong><br />

hanno pesato in modo particolare i legami con l’approccio lammenaisiano ai principali problemi<br />

contemporanei che, seppure colpito da condanne pontificie, ha esercitato comunque larga<br />

influenza sulla cultura cattolica XIX secolo.<br />

Il momento di maggior tensione è stato raggiunto con il modernismo, quando l’irrigidimento<br />

disciplinare ha colpito una effervescenza culturale molto sensibile agli apporti del metodo storico.<br />

La temperie modernista ha posto soprattutto in modo acuto il problema del rapporto fra analisi<br />

storica ed ispirazione scritturistica: in questa fase, cioè, è emerso soprattutto il problema del<br />

confronto con la storia antica e con discipline affini come l’archeologia, l’orientalistica, l’esegesi<br />

e via dicendo. Anche nel modernismo però - malgrado l’attenzione verso tendenze specifiche<br />

<strong>della</strong> società contemporanea, dal <strong>sociali</strong>smo al pacifismo, dal cosmopolitismo all’«americanismo»<br />

- il problema del rapporto con la storia moderna o contemporanea non è stato affrontato in modo<br />

organico.<br />

Gradualmente, la storia ecclesiastica ha cominciato a riconquistare uno spazio maggiore in<br />

istituzioni formative come i seminari e le facoltà teologiche. Particolare rilievo ha avuto ad<br />

esempio l’esperienza romana, caratterizzata da figure come quella di mons. Pio Paschini.<br />

Altrove, dalla storia ecclesiastica si è passati ad un’ampia serie di studi sulla storia medievale (lo<br />

stesso Pio XI aveva effettuato ricerche in questo campo prima di diventare papa). Nella<br />

direzione di un nuovo interesse per la storia hanno cominciato intanto a convergere filoni<br />

importanti del rinnovamento cattolico del XX secolo, come il movimento liturgico o quello biblico.<br />

Molteplici sollecitazioni - come quelle provenienti dal campo missionario e dalla questione <strong>della</strong><br />

decolonizzazione - hanno portato a considerare con attenzione le diverse configurazioni assunte<br />

dalla <strong>Chiesa</strong> nei diversi contesti storici. Lo stesso lavoro dei teologi si è avvalso con più<br />

frequenza di un ricco materiale storico (Congar, Chenu, De Lubac). A suggestioni provenienti dal<br />

mondo protestante ha corrisposto anche in campo cattolico una intensa discussione su fede e<br />

storia. Particolarmente in Germania, la storia <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong> è stata assunta in modo centrale da<br />

una riflessione teologica che l’ha valorizzata in una prospettiva incarnazionista, pneumatologica,<br />

trinitaria (Kasper). Ulteriore impulso è venuto poi dal recupero <strong>della</strong> tensione escatologica<br />

(Metz). Nel corso del XX secolo, inoltre, le nuove problematiche socio-economiche<br />

contemporanee hanno sollecitato, soprattutto da parte dei laici, una nuova attenzione per la<br />

dimensione storica: si pensi alla tradizione di storia economica fiorita all’interno dell’Università<br />

cattolica. Ed infine, il ritorno dei cattolici all’impegno politico in vari paesi ha favorito anche una<br />

larga produzione di ricerche sulla storia del movimento cattolico. Dagli anni ’20 agli anni ’60,<br />

insomma, per molte vie i cattolici sono tornati ad interessarsi di storia, con una inedita attenzione<br />

anche per quella contemporanea.<br />

Questi diversi filoni sono giunti a maturazione con Giovanni XXIII - in gioventù studioso di<br />

storia e sempre attento a questa dimensione - e con il Concilio. Il ritorno <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong> alla storia,

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