LO SPIRITO SANTO NELLA VITA DELL ... - Sante Babolin

BABOLIN SANTE (Collevalenza, 23 luglio 2010)
1. Lo Spirito di Gesù Cristo (premessa)
Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene - e„ tij pneàma Cristoà oÙk
œcei, oátoj oÙk œstin aÙtoà (Rm 8, 9b).
Riceviamo lo Spirito Santo che realizzò l’incarnazione del Figlio di Dio, che scese su Gesù di Nazareth
nel Giordano e lo consacrò Cristo, accompagnandolo nel ministero e nella passione e morte, e
lo risuscitò dopo tre giorni. Ai seguaci di Gesù Cristo è dato lo stesso Spirito: “è in Cristo che abita
corporalmente tutta la pienezza della divinità, e noi abbiamo in lui parte alla sua pienezza” (Col 2,
9-10).
Questa pienezza di divinità è stata effusa sull’universo creato dalla croce: “È piaciuto a Dio che abiti
in lui tutta la pienezza e che per mezzo di lui e in vista di lui siano riconciliate tutte le cose, avendo
pacificato con il sangue della sua croce sia le cose che stanno sulla terra sia quelle che stanno
nei cieli. Un tempo anche voi eravate stranieri e nemici, con la mente intenta alle opere cattive;
ora egli vi ha riconciliati nel corpo della sua carne mediante la morte, per presentarvi santi, immacolati
e irreprensibili dinanzi a lui, purché restiate fondati e fermi nella fede, irreprensibili nella speranza
del Vangelo che avete ascoltato, il quale è stato annunciato in tutta la creazione che è sotto il
cielo, e del quale io, Paolo, sono diventato ministro” (Col 1, 19-24).
1.1 SPIRITO SANTO INTIMO OSPITE DEI CUORI
Voi non siete sotto il dominio della carne ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita
in voi - o„ke‹ n Øm‹n (Rm 8, 9°).
Lo Spirito Santo dimora nell’intimo dei cuori, come ospite, come uno che accoglie e si lascia accogliere.
Per capire questa relazione tra noi e lo Spirito Santo, ci può aiutare il tipo di relazione che
realizzò l’apostolo Giovanni con Maria, la madre di Gesù. Gesù dona Maria come madre a Giovanni;
e dona Giovanni come figlio a Maria; “e da quell’ora il discepolo l’accolse con sé - la introdusse
nella sua casa (kaˆ ¢p’ke…nhj tÁj éraj œlaben Ð maqht¾j aÙt¾n e„j t¦ ‡dia
- in sua: la rese partecipe di tutta la sua vita)” (Gv 19, 27).
1.2 SPIRITO SANTO DOLCE GUIDA INTERIORE
Lo Spirito che abbiamo da Gesù, ci guida dolcemente (con tenerezza irresistibile) verso la piena
somiglianza con Cristo, come in una progressiva ri-generazione; siamo voluti figli (tškna) dal Padre
per una nuova creazione in Cristo, ma diventiamo figli (uƒoˆ) anche per nostra volontà, che riconosce
il dono di Dio, se ne rallegra e lo vive con gioia e umiltà. In modo analogo, si rinnova per
noi una nuova creazione, a sua immagine e somiglianza di Dio, però in Cristo Gesù nuovo Adamo.
Tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio (uƒoˆ qeoà). E voi non
avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi
per mezzo del quale gridiamo: «Abbà, Padre!». Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta
(summarture‹ tù pneÚmati ¹mîn) che siamo figli di Dio (tškna qeoà) (Rm 8, 14-16).
La dolcezza della guida dello Spirito Santo, di cui si parla, è attenzione, rispetto, pazienza, intercessione
verso di noi:
Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza (tÍ ¢sqene…v ¹mîn); non sappiamo infatti come pregare
in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i
cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi, secondo i disegni di Dio (Rm 8,
26-27).
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