Untitled - The Vampire Inside

Karl aveva appena iniziato a discutere delle sue telefonate, del
tracciare Gerlinde, nella speranza di discutere poi i risultati delle
analisi del sangue, quando suonò il campanello della porta. Carol
andò a rispondere e tornò dopo un istante con David e Kathy.
Karl sollevato si precipitò ad abbracciarli. André, Carol e Michel
provarono lo stesso sollievo, e presto furono tutti riuniti sulla soglia
del salotto, mentre Karl faceva loro domande a raffica.
David disse: «Abbiamo ricevuto il tuo messaggio stasera. Come
sai, eravamo comunque diretti qui».
«Diretti qui?», disse Karl. «Come sapevate di dover venire?»
Tanto David quanto Kathy rimasero un istante in silenzio,
guardandosi l'un l'altra, poi Kathy disse: «Be', Gerlinde ci ha detto di
venire qui. Ha detto che voi tutti stavate aspettando».
«Quando avete visto Gerlinde?», chiese con ansia Karl.
«Non l'abbiamo vista», disse David, «ma ci ha contattato, quando?
Tre sere fa?». Guardò Kathy in cerca di conferma, e lei annuì.
«È la notte in cui è partita», disse Karl. «La notte in cui è morta
Chloe».
«Cosa?», gridò David e Kathy ansimò. «Chloe è morta?».
David si girò verso André che fino a quel momento aveva retto
abbastanza bene. Improvvisamente, come Karl immaginava, André
ebbe un crollo.
Nella stanza seguì il caos generale. David, Carol e Michel
confortarono André che non riusciva a smettere di piangere. André
di rado perdeva il controllo. In tutti i decenni da quando si
conoscevano, quella poteva essere soltanto la terza volta in cui Karl
vedeva emergere da lui le emozioni più delicate. La sua forza era
nella rabbia, ma quella era anche la sua debolezza. Sotto la superficie
giacevano emozioni che facevano di lui forse il più vulnerabile della
loro razza. Come molti altri, André a modo suo rappresentava un
enigma.
La stanza era in preda al caos, tutti si agitavano e André era il
fulcro di tutto. Kathy però prese da parte Karl. «Non sapevamo di
Chloe», disse con voce tremante. «È terribile. Chloe era così amabile.