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minuscoli vasi sanguigni come un fiume impetuoso finché, alla fine, il<br />
suo cuore fu colmo, traboccò, e la presenza liquida fluì eternamente<br />
in lui, come un pozzo artesiano che per sempre avrebbe nutrito e<br />
sempre sarebbe stato rifornito.<br />
Era solo perché aveva ingerito il suo sangue quando l'aveva<br />
trasformata che adesso poteva seguirne le tracce come un magnete<br />
"sente" il ferro, o così la vedeva lui. Qualsiasi traccia del sangue di lei<br />
che Karl aveva consumato e che ancora risiedeva nelle cellule del suo<br />
corpo riconosceva Gerlinde e si sintonizzava su di lei. Loro<br />
rappresentavano ciascuno un suono diverso, un'orchestra che<br />
accorda gli strumenti, creando dissonanza, una cacofonia che si<br />
dissolveva istantaneamente quando iniziavano a suonare insieme<br />
come una sinfonia, quando diventavano un unisono, due parti che si<br />
mescolavano fino a formare un tutt'uno. La sua anima e quella di<br />
Gerlinde divennero una cosa sola sovrapponendosi, e alla fine<br />
comprese, non tanto per un processo mentale quanto per un<br />
meccanismo innato, dove lei fosse, perché poteva "vedere"<br />
attraverso i suoi occhi e sentire l'odore di ciò che la circondava per<br />
mezzo dei suoi sensi.<br />
Con un sussulto, i suoi occhi si aprirono di scatto. Gerlinde era in<br />
Germania! Da qualche parte a occidente, lungo il Reno!<br />
Invece che rassicurarlo, quella consapevolezza gli causò ancor più<br />
terrore. Non vi era motivo per cui dovesse trovarsi in Germania,<br />
nessun motivo davvero. Era diretta a Vienna, magari poteva fermarsi<br />
a Manchester, e la Germania non era comunque di strada.<br />
Ovviamente, poteva aver trovato un volo che l'aveva portata più<br />
lontano da Manchester, ma non lontano come a Vienna: dopotutto,<br />
Karl non conosceva tutte le tratte aeree da Montreal verso l'Europa.<br />
Ma a Gerlinde non piaceva la Germania. E perché il Reno? Se avesse<br />
fatto tappa in Germania, avrebbe avuto senso che si trattasse di<br />
Monaco, o persino Francoforte. O Berlino, il luogo dov'era nata.<br />
Gerlinde era impulsiva, ma prevedibile nella sua spontaneità, o<br />
almeno abbastanza perché Karl potesse contare su di lei. E, dopo<br />
quarant'anni, la conosceva molto bene. Poteva essere andata in<br />
Germania. Poteva aver avuto un motivo per andare nella Germania<br />
Occidentale, anche se non gli aveva riferito tale motivo, cosa che