Untitled - The Vampire Inside

contatto. Tutti si sarebbero incontrati a Montréal nell'arco di due
giorni.
Adesso Carol era sveglia, seduta nel salotto con il resto di loro, di
fianco a Michel che era pallido come tutti quelli della loro razza che
Karl aveva visto.
Carol insistette affinché il ragazzo si nutrisse. Tutti bevvero un
bicchiere di sangue della scorta d'emergenza. E quella era
un'emergenza, che richiedeva che tutti riflettessero con chiarezza
nonostante le emozioni che imperversavano.
Michel riferì gli avvenimenti che aveva già riportato due volte, e
Karl gli chiese in particolare dei dettagli. André sembrava meno
capace delle altre volte di fare domande. Chloe era la zia di André,
la sorella di suo padre, prozia di Michel, una familiare nel senso
umano del termine. L'unica antenata di André ancora in vita. Karl
vedeva che André stava prendendo la cosa molto male, molto
peggio del resto di loro, e tutti erano devastati. Nel caso di André
però le emozioni si affacciavano con rapide esplosioni di oscuro
turbamento, come un gas velenoso emesso quando meno lo si
aspetti. In quel momento stava tenendo tutto sotto controllo, ma
non sarebbe durata.
«Hai avvertito la presenza di qualcuno oltre a te e Chloe mentre
camminavate verso il Columbarium?»
«Soltanto la coppia che stava facendo l'amore sulla tomba».
«E sei sicuro che si trattasse di mortali?»
«Sì... almeno penso... io... non so...».
«Basati su quello che ricordi», scattò André. Nello stesso tempo,
mise un braccio in segno di protezione intorno al figlio. Karl lo
vedeva affranto, forse ancor più degli altri - conosceva André da così
tanto tempo... Cominciò a sentirsi come il suo amico.
«Devono essere stati dei mortali», disse Carol. «Chloe se ne
sarebbe accorta».
«Sì», convenne Karl: ci aveva già pensato. «Michel, cos'è successo
quando Chloe ha aperto la porta ed è entrata nel Columbarium? In
quel momento hai avvertito qualcosa?»