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Untitled - The Vampire Inside

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CAPITOLO 3<br />

Per una volta Karl si stiracchiò a dovere. Di solito era fedele a<br />

quella che Gerlinde chiamava la sua "minimalista natura teutonica" e<br />

balzava giù dal letto, sistemava rapidamente ciò che gli serviva per<br />

prepararsi alle ore notturne di veglia e poi, senza attardarsi, si<br />

dedicava a qualunque cosa avesse progettato di fare una volta in<br />

piedi. E di solito era il primo a svegliarsi nella casa. Però stavolta, per<br />

qualche motivo sconosciuto, se la prese comoda. Si sentiva un po'<br />

disorientato, non una sensazione insopportabile, ma neppure una<br />

del tutto gradevole. Forse perché Gerlinde se n'era andata, e lui<br />

aveva il letto tutto per sé, pur non trattandosi di una cosa<br />

necessariamente piacevole.<br />

Si chiese se la donna aveva trascorso la giornata a Manchester,<br />

dormendo come aveva detto nella vecchia proprietà di David, dove<br />

David e Kathleen erano andati per alcune settimane. Era quasi<br />

impossibile trovare un volo da Montréal a Vienna evitando la luce<br />

del giorno. Se non aveva telefonato quella notte, probabilmente si<br />

era fermata a Manchester o aveva trovato un volo di collegamento<br />

che partiva dopo il tramonto, e quindi non aveva potuto chiamare.<br />

Karl avrebbe potuto telefonare a casa di Julien, ma il fuso orario di<br />

sei ore tra Montréal e Vienna significava che avrebbe dovuto farlo a<br />

mezzanotte per trovarli prima dell'alba. Erano solo le otto di sera.<br />

C'erano ancora alcune ore per avere notizie di Gerlinde. Poteva<br />

anche aver lasciato un messaggio in segreteria.<br />

Si stiracchiò nuovamente, sbadigliò, e premette l'interruttore che<br />

comandava le tende verticali. Non aveva bisogno di vedere che il<br />

sole era tramontato. Ogni cellula che componeva il suo corpo<br />

modificato glielo faceva percepire perfettamente. Se non fosse<br />

tramontato sarebbe stato ancora addormentato.<br />

Si era spesso interrogato in merito allo strano effetto che il sole<br />

aveva sui loro corpi. L'influsso era intenso quanto quello della luna<br />

sulle maree.<br />

Gerlinde pensava fosse semplicemente parte della loro<br />

condizione, come molti degli altri punti di forza e debolezza. Molti

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