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Untitled - The Vampire Inside

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Non aveva senso andare in macchina. I cancelli sarebbero rimasti<br />

chiusi ai veicoli ancora per un'altra ora, ma aprivano all'alba per i<br />

visitatori a piedi. E le strade erano talmente tortuose che avrebbe<br />

impiegato un'eternità. Optò per la bicicletta. Era il modo più diretto<br />

per arrivare all'ingresso del Còte-des-Neige, e pedalando avrebbe<br />

fatto prima che se fosse passato a piedi per le strade del quartiere poi<br />

attraverso i boschi, e molto prima che in macchina, potendo tagliare<br />

per le viuzze secondarie. Inoltre, non aveva ancora la patente.<br />

Sapeva guidare, ma quella non era una circostanza in cui correre il<br />

rischio di essere fermato.<br />

La mountain-bike sfrecciò lungo le tranquille strade cittadine<br />

ancora per lo più addormentate. Decise di lasciarla alla rastrelliera<br />

fuori da un caffè dall'altra parte rispetto i cancelli d'ingresso. Era un<br />

buon posto: il Columbarium non era lontano dal cancello principale,<br />

e poteva prendere la bici in qualsiasi momento.<br />

Non appena l'edificio fu in vista, i suoi nervi cominciarono a<br />

vibrare come le corde di uno strumento musicale. Non riusciva a<br />

smettere di tremare. Con la coda dell'occhio intravide del<br />

movimento. Con suo grande orrore, vide uno dei giardinieri che si<br />

dirigeva verso il Columbarium. Era un uomo vecchio e lento. Si<br />

spostava lungo il viale ampio e curvo vicino l'edificio piuttosto che<br />

attraversare il prato erboso, un tragitto più diretto. Forse quel posto<br />

non piaceva nemmeno a lui, pensò Michel.<br />

La porta d'ingresso, dietro la quale giaceva il corpo di Chloe, era<br />

a un centinaio di metri da dove l'uomo si era fermato per accendersi<br />

una sigaretta e guardare gli scoiattoli. Per il suo tremendo sgomento,<br />

l'uomo poi si voltò e s'incamminò per il prato verso la porta d'uscita.<br />

Probabilmente aveva deciso di entrare nell'edificio di là, salire al<br />

livello superiore, attraversare lungo il corridoio fino alla sala<br />

circolare, proseguire poi nell'altro corridoio fino all'ingresso e aprire<br />

quella porta dall'interno.<br />

Michel corse per i prati, muovendosi più velocemente di quanto<br />

non si tosse mai mosso prima di allora, come una luce nera, ma<br />

passando da un'ombra all'altra, servendosi degli alberi per restare<br />

nascosto alla vista, piegandosi dietro le lapidi più alte, nel disperato<br />

tentativo di non essere scoperto. Una volta raggiunte le porte

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