Untitled - The Vampire Inside

della notte e infine tornare a casa. C'era qualcosa di sinistro in quella
sequenza. Se non l'avesse trovata, se ne sarebbe andato sentendosi
tutt'altro che sollevato. Traballò e cercò di riacquistare l'equilibrio.
Quando fu nuovamente stabile, sollevò lo sguardo e scagliò di
nuovo la maglietta verso il pipistrello. Questo eluse il colpo.
All'improvviso, si appollaiò sulla ringhiera, proprio dalla parte
opposta rispetto a Michel. Il piccolo pipistrello, così simile a un
roditore, era perfettamente immobile. Poi girò la testa e lo fissò con
un occhio piccolo e lucente.
Michel fu pervaso dalla paura. Una paura che cercò di scuotersi di
dosso. Perché sentiva che raggiungere l'ingresso fosse l'inizio e non il
completamento di qualcosa? Non poteva ignorare quella sensazione
mentre si spostava di qualche passo verso la sua sinistra, in modo da
ritrovarsi di fronte al corridoio d'ingresso.
In quel momento, il pipistrello volò nuovamente per aria, appena
sulla sua testa, svolazzando verso il vetro sopra di lui, librandosi
avanti e indietro, facendogli venire il capogiro. Michel pensò che
avrebbe potuto scagliare la maglietta verso l'alto per farlo cadere e
afferrarlo ma, mentre pensava questo, qualcosa attirò la sua
attenzione.
Nell'istante esatto prima di cadere, Michel gridò.
Poi l'istinto ebbe il sopravvento e si aggrappò alla scultura mentre
veniva proiettato in basso, e fu soltanto la sua rapida reazione ad
aiutarlo ad interrompere la caduta e atterrare in piedi, con soltanto
un taglio all'interno dell'avambraccio e nessun altro danno.
Ma non era preoccupato delle ferite del corpo. Rapidamente
trovò le scale, corse su e intorno alla circonferenza, poi lungo il
corridoio diretto verso l'ingresso... e rimase paralizzato.
Non riusciva a comprendere quello che si trovava davanti a lui.
La sua mente si era spenta completamente. Il corpo era bloccato. Il
tempo congelato. Poi, in un solo istante, la realtà gli soffiò contro
come una folata di vento gelido. Il suo corpo sprigionò un sudore
ghiacciato.
Non lontano dall'entrata giaceva... che cosa? Tutto quello che era
in grado di riconoscere con certezza era il sangue. Una gran quantità.