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Untitled - The Vampire Inside

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CAPITOLO 2<br />

Nell'istante in cui le porte interne si chiusero dietro Michel, l'aria<br />

gli si strinse addosso. Era come essere dentro una gigantesca sacca di<br />

plastica in un freezer. Ogni molecola si congelò, trasformandosi da<br />

gassosa o liquida in solida, o almeno così gli parve. Non riusciva a<br />

respirare. Anche se lo stava facendo. E ciò che stava inalando gli<br />

dava i conati di vomito. Un opprimente odore di fluido per<br />

l'imbalsamazione sovrastava l'odore della carne marcia.<br />

«Chloe?», chiamò. Silenzio. Il raziocinio, bloccato dal panico, si<br />

fece da parte per dar via libera alle reazioni istintive. "Lascia che il<br />

corpo faccia quello che sta comunque facendo, non rendere tutto<br />

più difficile", pensò. E poi, "È pazzesco! Questo è solo un posto per i<br />

cadaveri. Riprenditi!". Con la sola volontà, fece dieci passi avanti nel<br />

lungo corridoio, benché gli elementi sembrassero agire contro di lui<br />

nel tentativo di trattenerlo.<br />

Diede un'occhiata alla sua sinistra, verso l'estremità più breve del<br />

corridoio, non più di dieci metri, laddove formava il cerchio. Il<br />

Columbarium erano due corridoi rettangolari con una sezione<br />

circolare in corrispondenza dell'uscita e un'altra che collegava i due<br />

rami al centro. Ogni corridoio aveva un eguale numero di piccole e<br />

strette diramazioni verso l'esterno, tre per ogni parte. Il corridoio<br />

numero uno, dove c'era l'entrata, portava alla rotonda che lo<br />

congiungeva ad angolo retto al corridoio numero due. Quest'ultimo<br />

portava alla rotonda verso l'uscita, da dove era entrato lui.<br />

Era già stato là - in quel momento gli sembrava che fosse stato<br />

anche troppo spesso - e sapeva che il secondo corridoio - quello nel<br />

quale si trovava - era composto da un livello superiore e da uno<br />

inferiore. Girò a sinistra e si costrinse a proseguire nel livello<br />

inferiore, ma era come spostarsi al rallentatore, o in mezzo a una<br />

sostanza pesante e fitta che non permetteva ai sui arti libertà di<br />

movimento.<br />

Su entrambi i lati c'erano mura formate da grossi quadrati di<br />

marmo, come cassetti, abbastanza grandi da contenere una bara,<br />

cioè proprio quello che c'era. Ogni quadrato di marmo bianco era

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