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Untitled - The Vampire Inside

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qualcosa di quello che stava dicendo. «Io... non so che cosa mi è<br />

successo», disse.<br />

«Lui ti controllava», rispose lui, parole che entrambi volevano<br />

sentire, volevano credere.<br />

Lei scosse la testa. «No. Ero io. Sono responsabile delle mie<br />

decisioni. Karl, io non so se potrai mai perdonarmi...».<br />

La guardò come se fosse un'estranea, e quello sguardo l'ammutolì.<br />

Era un'estranea per lui. Entrambi lo sentivano. La donna che aveva<br />

conosciuto quando lei era mortale, quella che aveva trasformato,<br />

che era stata con lui per così tante notti nel corso di tanti decenni,<br />

con la quale aveva condiviso così tanto, quella donna non c'era più.<br />

Si sentiva freddo nei suoi confronti, quello era l'unico modo per<br />

descrivere a se stesso ciò che provava. Tutto quello che lei aveva<br />

significato per lui era svanito. Al suo posto c'era una traditrice.<br />

Qualcuno di cui non solo non poteva più fidarsi, ma una donna che<br />

aveva distrutto la sua capacità di fidarsi.<br />

Si scostò e si diresse verso la porta del bagno. Provò a muovere la<br />

maniglia, ma era ancora chiusa dall'interno. Fece forza con il piede e<br />

dopo una dozzina di calci scardinò la porta.<br />

La tendina della doccia cingeva ancora la vasca. Karl non sapeva<br />

che cosa avrebbe trovato, ma si preparò a un attacco. Si scostò<br />

leggermente dalla vasca e con un rapido movimento, spinse da parte<br />

la tenda di plastica.<br />

Quello che giaceva dentro la vasca lo scioccò, anche se era così<br />

chiaro. Antoine era già divenuto mortale: il sangue di Michel aveva<br />

fatto effetto. Ma anche il sangue di Donata.<br />

Quell'essere che era sempre stato così incredibile, che era sempre<br />

parso alto più di due metri e mezzo, capace dell'impossibile, giaceva<br />

pallido e raggrinzito. Piccolo come un bambino. La pelle secca e le<br />

labbra bianche, il corpo coperto di lesioni. Gli occhi privi di<br />

espressione, spenti, sprofondavano in quella testa simile a un teschio.<br />

Solo una cavità per la bocca, il resto della carne che già marciva. Un<br />

volto scavato e appassito. Le mani già morte. Ansimava e sibilava,<br />

incapace di respirare in maniera normale.<br />

Chiaramente Antoine aveva contratto il male di Donata. Il sangue

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