Untitled - The Vampire Inside

entrare, vedrebbero che è tutto in ordine, giusto?», disse Donata.
«Di più. Penseranno che il tessuto insanguinato proviene dall'altra
stanza. È sullo stesso piano dove troveranno Michel. Con un po' di
fortuna questo li terrà lontani per qualche tempo. Dopo che vi siete
registrati all'albergo è mai uscito Michel?»
«Uh, no, non credo».
«E il servizio in camera?»
«Io ho preso il cibo. Non credo che la cameriera abbia visto
Michel».
«Be', resta comunque l'impiegato della reception...».
«Non proprio. Michel mi aspettava all'ascensore mentre mi
registravo».
«Con quale nome hai firmato?»
«Il signore e la signora Michel Blak».
Karl sollevò un sopracciglio. Alla ragazza piaceva essere teatrale.
Aprì la porta e si mosse circospetto nel corridoio, come un gatto.
Non avevano ancora cominciato a pulire quel piano, ma presto la
cameriera sarebbe stata là, e forse la polizia avrebbe voluto
controllare l'intero edificio. Il secondo piano e il terzo ovviamente
erano attigui. All'improvviso, ricordò l'I Ching e l'esagramma 23
ottenuto da Wing. Qual era la fine di quell'esagramma? Che fosse
dannato se riusciva a ricordarlo.
Si mosse in silenzio per il corridoio, provando piano le porte sul
lato ovest del piano di fronte alla loro stanza, ma erano tutte chiuse.
«Io posso entrare», disse una voce dietro di lui e si voltò
trovandosi davanti Donata.
«Ti avevo detto di restare nella stanza», sussurrò lui.
Donata, appoggiata alla parete per sostenersi, alzò una delle
chiavi magnetiche in plastica.
«Come l'hai avuta?»
«L'ho trovata al terzo piano quando abbiamo lasciato Michel».
«Ma non andrà bene per questa stanza».