Untitled - The Vampire Inside

CAPITOLO 20
L'Eisenbergerstrasse era una normale stradina fatta di una dozzina
di edifici industriali, sei su un lato della strada e sei sull'altro.
Ordinaria. Tedesca.
Karl non aveva i suoi sensi straordinari a guidarlo. Adesso era
mortale, con cinque semplici sensi, nessuno dei quali in grado di
dirgli quale edificio nascondesse Gerlinde e Antoine, così sperava,
dalla luce del sole. Se possedeva un sesto senso, non era in funzione.
Avrebbe dovuto setacciare ogni edificio, in particolare i livelli
interrati. Quei due potevano essere dovunque, finché si trattava di
un posto sicuro e buio grande abbastanza per un corpo o due.
Non c'era altro da fare che cominciare dall'inizio. L'edificio alla
sua sinistra era una fabbrica, con due piani sopra il suolo e, quando
fu entrato, vide un profondo interrato con altri macchinari.
Sembrava una fabbrica tessile, e si meravigliò di come venisse
eseguita la tessitura, in un modo così diverso da come accadeva ai
suoi tempi, quando le donne preparavano la lana a mano e poi la
facevano girare sui rotoli con un pedale. Ovviamente si trattava
anche di materiale sintetico, più adatto al funzionamento di quei
macchinari.
Gli enormi macchinari per la tessitura erano fermi. A quanto
pareva il moderno processo di tessitura non era un lavoro che si
svolgeva ventiquattr'ore al giorno. Non faceva differenza. Avrebbe
avuto bisogno di tutta la fortuna possibile.
Trovò una tuta con il logo della compagnia sul petto e la indossò.
Sarebbe servito del tempo per ispezionare tutto lo stabilimento
tessile. Il piano interrato conteneva diversi magazzini e stanzini.
Sarebbe stato decisamente utile avere capacità sensoriali
sovrannaturali: l'olfatto in particolar modo sarebbe stato utile. Ma se
avesse posseduto ancora quel senso dell'olfatto, adesso non se ne
sarebbe andato in giro di giorno.
Gli operai cominciarono a entrare nell'edificio intorno alle 8:00 e
Karl