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Untitled - The Vampire Inside

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Voglio dire, è mezzanotte. Non ci saranno molte persone in giro<br />

dove si trova Karl. Devi stare attenta».<br />

Be', lei era arrivata da Karl senza problemi, ed erano tornati<br />

indietro senza essere scoperti, o almeno questo pensava lui. Aveva<br />

tracciato Gerlinde e non era nelle vicinanze dell'hotel, quindi aveva<br />

immaginato che non ci fosse neppure Antoine, o almeno lo sperava.<br />

Adesso Gerlinde e Antoine stavano dormendo. Proprio come<br />

stava dormendo Karl. Lui e Donata erano seduti insieme sul letto in<br />

una stanza d'albergo e lui era molto concentrato sul corpo di lei, sul<br />

suo profumo, su ogni cosa di lei. Sentiva il suo stesso corpo reagire, e<br />

non soltanto al sangue. Era per lei in quanto femmina. Quella<br />

reazione era potente, quasi incontrollabile, ma allo stesso tempo<br />

fantastica. Non sapeva che cosa fare. Non sapeva se lei provava<br />

qualcosa di simile a quello che provava lui. Lei era più grande di due<br />

anni, be', un anno e mezzo, dato che lui ne avrebbe compiuti sedici<br />

entro pochi mesi; glielo aveva domandato, e Donata aveva risposto<br />

che ne avrebbe compiuti diciotto a giugno, e quindi adesso ne aveva<br />

diciassette, e giugno faceva di lei un Cancro. Non sapeva se Cancro e<br />

Capricorno erano segni compatibili, ma lei aveva introdotto<br />

l'argomento dicendo di sì. Be', una era fatta. Forse avevano dell'altro<br />

in comune. Forse non aveva importanza.<br />

«Come pensi che sia la morte?», aveva chiesto Donata.<br />

«Non lo so. Non ci ho pensato molto. Diciamo che preferisco<br />

provare e vedere».<br />

«Io penso che sia come entrare in una stanza liquida, in cui ti<br />

mescoli con l'arredamento, fino a diventare parte del tutto».<br />

«Io credo sia più come passare attraverso qualcosa d'invisibile e<br />

uscire dall'altra parte, in qualche altro luogo», disse lui.<br />

«Forse», gli concesse lei. «Penso sia un posto nel quale finisci col<br />

restare, e che non è poi tanto male. Almeno sei al sicuro».<br />

A Michel venne improvvisamente in mente che lei non si sentiva<br />

al sicuro. «Al sicuro da cosa?», chiese, sperando che l'essere tanto<br />

diretto non la spaventasse.<br />

«Be', nessuno può farti del male là».

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