Untitled - The Vampire Inside

irritando. Che cosa vuoi?»
«Sono qui per aiutarti».
«Smettila di aiutarmi. Mi stai facendo del male. Tornatene nel tuo
piccolo tempio nelle fogne di Parigi e venera le tue divinità antiche.
Tu e il tuo gruppo lo fate così bene».
Era stato crudele con lei. O quello o succhiarle il sangue dalle
vene. Ci aveva pensato, ma lei probabilmente lo desiderava, e
questo l'avrebbe reso soltanto più vivo, più cosciente della propria
agonia. Forse avrebbe dovuto semplicemente gettarla nel fiume e
annegarla nel ricordo di Fritz Haarmann. Il fatto che potesse solo
concepire un'idea simile mostrava che quel mostro di Antoine aveva
penetrato le sue difese. "Proprio come fosse mio padre!", pensò con
orrore. Ma che cosa poteva fare riguardo quella o qualsiasi altra
cosa?
«Karl, io non so come aiutarti, ma so che devo aiutarti. Mi è stato
ordinato. Da un potere più grande».
Lui scosse la testa e cominciò ad allontanarsi. Non tollerava le
frivole sciocchezze new age.
«C'è Michel insieme a me».
Karl rimase come paralizzato.
«Quando ti ho seguito a Montréal l'ho conosciuto. Siamo partiti
subito dopo di te. Abbiamo preso un volo diurno. Ovviamente io
sapevo che cosa fosse lui».
«Suppongo tu abbia effettuato una sorta di viaggio astrale
all'interno della casa di Montréal», disse lui sardonico.
«Non ne ho avuto bisogno. Ero dall'altra parte della strada e
Michel è uscito correndo dalla porta principale. L'ho raggiunto, gli
ho detto chi ero, come facevo a conoscerti e mi ha voluto aiutare.
Abbiamo deciso di seguirti qui. Penso che tu abbia bisogno di
entrambi».
«Andiamo», disse Karl, ben più che irritato. «Portami da Michel».
Arrivarono all'hotel prima dell'alba, ma non di molto. Lei lo
condusse alla stanza numero 23, e lui si limitò a fissare quel numero,
sapendo che avrebbe dovuto significare qualcosa per lui, anche se