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Untitled - The Vampire Inside

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gente sembrava più nervosa, in generale, e non fu sorpreso del fatto<br />

che Hannover fosse divenuta così industrializzata: l'indole della<br />

popolazione si confaceva maggiormente all'industria che non<br />

all'agricoltura.<br />

Rimase macabramente divertito del fatto che Hannover, come<br />

Düsseldorf, avesse generato un altro vampiro. Fritz Haarmann, un<br />

pederasta, dopo la prima guerra mondiale andava in cerca di<br />

giovani ragazzi alla stazione ferroviaria, quando i rifugiati avevano<br />

invaso la città. Haarmann, insieme a una prostituta di nome Hans<br />

Grans, che era divenuta la sua amante, molestavano questi ragazzi e<br />

li massacravano. Haarmann e la Grans erano pieni di risorse.<br />

Vendevano di nascosto gli abiti e la carne, precisando che si trattava<br />

di "carne di cavallo". Le ossa, le gettavano nel fiume Leine.<br />

Alla fine Haarmann venne processato e condannato per ventisette<br />

omicidi, benché si stimava che le sue vittime in totale arrivassero<br />

quasi a cinquanta. Su sua richiesta, venne decapitato nella piazza del<br />

mercato cittadino. L'università di Gottinga ottenne il suo cervello per<br />

studiarlo, e Karl aveva spesso pensato che gli sarebbe piaciuto<br />

esaminarlo.<br />

Ciò che faceva di Haarmann un vampiro era il modo in cui<br />

assaliva le sue vittime. Soggiogava i ragazzi e li aggrediva alla gola<br />

mordendoli, e masticando fin quando la testa non si era quasi<br />

separata dal corpo. Dichiarò di amare il sangue.<br />

La mezzanotte era già passata da parecchio quando Karl si mise a<br />

vagare lungo l'argine del fiume Leine sul ciottolato ben levigato dal<br />

passaggio di milioni di passanti. Anche i piedi di Haarmann e della<br />

Grans erano passati di lì, mentre trasportavano gli scheletri fatti a<br />

pezzi per gettarli nelle acque gelide.<br />

In quel luogo di morte, Karl percepì le vibrazioni di Gerlinde<br />

come increspature dentro e lungo il suo corpo, tra la pelle e i<br />

muscoli. Era vicina. Presumibilmente anche Antoine. Karl non si sentì<br />

affatto sorpreso quando sbucarono dall'ombra come neri spettri.<br />

Antoine teneva in modo possessivo il braccio intorno alle spalle di<br />

Gerlinde, un gesto non necessario, come parve a Karl. Primitivo.<br />

Ovvio. Ma avvertì comunque una scossa di gelosia, benché sapesse<br />

che il gesto mirava proprio a quello. Si sentì anche inorridito.

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