Untitled - The Vampire Inside

destra. «Karl, devi sapere, come me, che ci sono delle particelle
subatomiche che non si comportano come ci aspettiamo che
facciano».
«Se stai parlando delle particelle messe in moto dall'osservatore,
sì, le conosco».
«Allora conosci la risposta al tuo piccolo dilemma».
Deluso, Karl si alzò. «Non la conosco. Il mio "piccolo dilemma",
come lo chiami tu, non è proprio un dilemma. È un vicolo cieco.
Non ci sono risposte. Non c'è nulla che io possa fare riguardo questa
situazione, e non penso di poter continuare per come stanno le
cose».
Lei allungò un braccio. «Quello che ti offro è poco, lo so, ma forse
puoi soddisfare la tua sete qui. Ci sono altre cose che devo dirti.
Altre cose che tu devi sapere».
Qualcosa nel suo tono lo fece irritare. Sentì l'impulso di
aggredirla, di prendere il suo sangue, tutto quanto. Si stava
comportando come il personaggio di un romanzo di Anne Rice. "I
mortali sono talmente presuntuosi", pensò. "Pensano che tutto possa
essere modificato. E poi comincerà a vomitare frasi fatte: segui la
corrente; la vita è nel cambiamento".
Sapeva di doversene andare adesso, prima di farle del male.
«Devo andare. Il sole sta per sorgere».
«Puoi dormire qui. Non viene nessuno tranne noi, e non c'è luce
del sole. Noi eseguiremo il nostro rituale in onore di Ecate, poi ce ne
andremo».
«No. Devo andarmene. Dimmi qual è la via d'uscita più breve».
«Certo. Non voglio trattenerti contro la tua volontà. Non sei
prigioniero o quant'altro. C'è una svolta a destra su, lungo il tunnel.
La seconda svolta a destra. Ti condurrà a una uscita della fogna: non
avrai problemi a trovarla».
Gli altri si erano avvicinati al punto in cui si erano seduti a
parlare. La ragazza più piccola cominciò a preparare un cerchio
intorno al tempio, spargendo da una grossa busta quello che
sembrava essere del sale. I due maschi erano impegnati a creare una