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Untitled - The Vampire Inside

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come se cercasse di comprendere che cosa fosse accaduto là.<br />

I due cani raggiunsero la fine della scalinata e trovarono la carne.<br />

La stavano ancora strappando a morsi quando giunse la Renault con<br />

la guardia del cimitero. Questi uscì, guardò brevemente i resti che le<br />

bestie stavano consumando, immaginò che si trattasse probabilmente<br />

di un coniglio o uno scoiattolo e disse: «Merde de chiens, vous avez<br />

interrompu mon souper!». Ma rise piano, risalì in macchina e si<br />

allontanò.<br />

Una volta terminato il cibo, i cani trotterellarono felicemente giù<br />

per la collina in cerca di altre bestiole uccise.<br />

Quando il veicolo raggiunse i cancelli dell'ingresso principale, Karl<br />

sentì il mortale che rientrava nell'edificio di guardia. I cani adesso<br />

erano nuovamente vicino al muro occidentale, dall'altra parte del<br />

cimitero, sperando forse che sarebbe spuntato fuori dal nulla<br />

dell'altro cibo.<br />

Karl si girò e guardò attraverso la grata nell'oscurità. Otto occhi lo<br />

fissarono, quattro da una parte di una bara e quattro dall'altra, come<br />

gli occhi di un ragno dal corpo rettangolare. «Siete salvi», disse.<br />

«Cosa sei?», disse la donna alta che aveva sentito la sua presenza.<br />

Senza rispondere, lui aprì la grata il più silenziosamente possibile e<br />

fece cenno a uno dei maschi. «Dammi la mano».<br />

L'altro maschio lo aiutò a salire da dietro, e ripeterono poi il<br />

processo, prima le due donne, poi l'altro maschio finché l'ultimo dei<br />

quattro non fu fuori.<br />

«Fareste meglio ad andarvene il prima possibile», disse. «I cani<br />

sentiranno di nuovo il vostro odore e tornerà la guardia». Karl si girò<br />

per allontanarsi. Il suo lavoro era terminato. Cosa avrebbero fatto<br />

adesso stava a loro. Potevano essere stupidi o intelligenti, per lui era<br />

lo stesso.<br />

«Aspetta» disse la donna alta, toccandogli un braccio.<br />

Karl sentì una corrente attraversarlo, come una scossa elettrica. Si<br />

girò per fissare quel volto. Aveva dei tratti adorabili, occhi scuri ben<br />

distanziati, e una bocca grande e piena. La sua pelle era quella che<br />

nei secoli precedenti sarebbe stata definita d'alabastro, per quanto

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