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Untitled - The Vampire Inside

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umorosamente con i piedi sul pavimento in pietra sottostante.<br />

Quello che indossava le catene fece anche rumore di ferraglia. Il<br />

salto era di due metri e mezzo buoni.<br />

«Forza», disse alla ragazza più alta, e ai due all'interno. «Dovrete<br />

afferrarla e aiutarla a entrare. Presto».<br />

Nel momento in cui sfiorò la ragazza, il corpo di lei ebbe un<br />

sussulto, come se avesse percepito qualcosa. Lo fissò. Gli occhi di lei<br />

si spalancarono, le labbra si schiusero, e un'espressione scioccata<br />

affiorò sui suoi lineamenti. Però non c'era tempo per indagare le sue<br />

paure, adesso i cani stavano ululando, e Karl sentì un veicolo che si<br />

spostava all'interno del cimitero.<br />

La sollevò attraverso l'apertura e gli altri all'interno la presero e<br />

l'aiutarono a scendere. Fece lo stesso con l'altra ragazza più bassa,<br />

poi risistemò in fretta la grata sulla finestra e si accovacciò contro<br />

l'apertura, usando il proprio corpo per bloccare la finestra: non era<br />

preoccupato di ciò che si poteva vedere quanto piuttosto di<br />

impedire all'odore dei mortali di giungere fino ai cani.<br />

Questi stavano adesso attraversando l'avenue Transversale. Fecero<br />

una breve pausa per annusare la nuova carne, ma, come aveva<br />

immaginato Karl, la ignorarono. Con pochi salti raggiunsero la<br />

scalinata, salirono e furono davanti a lui. E si fermarono. Il più<br />

grosso dei due ringhiò roco.<br />

La sua razza aveva sempre avuto uno strano effetto sugli animali.<br />

Quelli più selvaggi diventavano sottomessi. Gli animali domestici<br />

tendevano a legarsi, come il gatto che Julien aveva avuto per un<br />

decennio. Se possedeva o meno un potere sulle bestie, come<br />

dicevano le leggende, Karl non lo sapeva. Ma sapeva di poter<br />

instillare nella mente di quei due cani un messaggio che li avrebbe<br />

mandati per la loro strada.<br />

Delle due femmine di pastore tedesco, una era il capo. Fissò lo<br />

sguardo su quella. Il cane sostenne quello sguardo, ma Karl comprese<br />

che voleva disperatamente guardare altrove. Riusciva quasi a vedere<br />

i suoi processi mentali, messaggi che scattavano culminando nella<br />

comprensione: si girò e trotterellò giù per la collina; quella più<br />

giovane, più sottomessa, la seguì confusa. La giovane continuò a<br />

guardarsi indietro verso Karl, poi guardava in avanti verso l'altra,

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