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Untitled - The Vampire Inside

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aveva fatto un torto a Gerlinde trasformandola. Karl lo sentì nella<br />

parte più profonda di sé, e comprese che non poteva fare nulla per<br />

cambiarlo, come era anche impotente di fronte al potere di Antoine.<br />

Era come se quel primo incontro, quando Antoine si era avvicinato a<br />

lui così selvaggiamente, avesse creato un precedente con il suo<br />

creatore con cui lui non era in grado di rompere. E per quanto<br />

avesse trasformato Gerlinde nel modo più delicato possibile, restava<br />

il fatto che lui aveva distrutto la sua vita naturale rimpiazzandola<br />

con una innaturale. Perché lui la desiderava. Solo per egoismo.<br />

Si fermò a una cripta che attirò la sua attenzione, una struttura<br />

semplice grigio-bianca, con la volta ad arco ogivale, finestre gotiche,<br />

e un vetro a rosetta che gli ricordò il Rosace sud della cattedrale di<br />

Notre-Dame. All'interno, un soffitto a volta. C'era un inginocchiatoio<br />

davanti a un altare su due livelli. In cima all'altare erano sistemati dei<br />

crocifissi e dei portacandele che si erano ossidati, e una scultura in<br />

ceramica dipinta della Vergine, il suo volto pio alzato verso il cielo,<br />

le mani giunte in segno di supplica. Furono gli occhi a colpirlo, solo<br />

bianchi, mostruosi, pensò, poi pensò anche: no, è così che vedono i<br />

morti. Come vedo io. Attraverso occhi che non hanno colore.<br />

Molti morti famosi giacevano sepolti in quella terra. Mentre<br />

vagava su quei terreni, oltrepassò i luoghi del riposo eterno di<br />

Colette e Rosini, di Charles Nodier, lo scrittore di vampiri - il suo<br />

monumento era un busto di marmo con le sue sembianze - oltre la<br />

scultura di Epstein e la tomba di Oscar Wilde, poi oltre quella di<br />

Kardec, Gertrude Stein era sepolta là, ed Edith Piaf con suo marito.<br />

Molière e Maria Callas. Proust e Apollinare. Modigliani, Chopin e<br />

Héloise con Abélard. Jim Morrison riposava al Père-Lachaise, anche<br />

se sembrava che gli americani volessero riportarlo a casa, e i francesi<br />

non si fossero opposti all'idea. La sua era una tomba bassa e<br />

moderna, una pietra rettangolare e una sorta di cornice simile<br />

all'intelaiatura del letto, entrambe di marmo scuro. Dentro quella<br />

cornice c'erano fiori secchi, bigliettini, pietre, persino biglietti<br />

d'autobus, ricordi dei suoi fan. La tomba sarebbe stata irriconoscibile<br />

se non per le scritte di vernice spray sulle pietre, e su tutte le cripte<br />

delle vicinanze: «Jim, ho fatto 3000 miglia per vederti, ma ne valeva<br />

la pena!». Nessuna meraviglia che i francesi non volessero Morrison.<br />

Dalla tomba di Morrison, il terreno s'inerpicava dritto. Karl risalì

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