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Untitled - The Vampire Inside

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Chi li aveva messi lì? Chi si era inginocchiato su quella panca e per<br />

chi si erano afflitti? Per quanti anni quei fiori secchi erano rimasti<br />

sopra la bara di metallo ormai arrugginita? Per quanto tempo quel<br />

crocifisso d'argento annerito era rimasto appeso al muro a<br />

raccogliere la polvere del tempo? Inciso nella pietra sopra la porta<br />

c'era il nome Leblanc. Chi era venuto ad addolorarsi per i Leblanc?<br />

Veniva ancora qualcuno? Com'era soffrire per la perdita di qualcuno<br />

che si amava? Lui non aveva mai patito la perdita di nessuno,<br />

nessuna delle persone vicine a lui era morta. E aveva conosciuto solo<br />

una persona che era morta, si trattava di uno di quelli che l'avevano<br />

rapito, ma non aveva provato nulla, anche se lui era stato testimone<br />

della sua morte. Non aveva sentito nulla benché tutti gli altri della<br />

sua razza avessero avvertito quel trapasso in un modo personale,<br />

fisico, qualcosa che lui non riusciva a comprendere. Il suo mondo gli<br />

pareva piccolo, e desiderava uscirne per esplorare i più vasti reami<br />

della realtà fisica ed emotiva. Sentiva che qualcosa lo aspettava al di<br />

là di quello che conosceva, e percepiva un richiamo, come se una<br />

sirena lo stesse attirando. Non gli importava che fosse più verso la<br />

vita o verso la morte: il fatto che non poteva essere certo di quali<br />

potessero essere le conseguenze rendeva il tutto ancora più eccitante.<br />

Semplicemente voleva, aveva bisogno di andare e seguire quel<br />

canto, come fosse il richiamo del suo stesso cuore, e ignorarlo<br />

avrebbe significato la disgrazia.<br />

Avevano vagato lungo i vialetti principali, riscendendo verso<br />

valle. Così tante tombe. Così tanti morti.<br />

«Da questa parte», disse Chloe, e lui sapeva dove lo stava<br />

conducendo. Una leggera deviazione. Verso il monumento Cotroni,<br />

una grande scultura bianca di un angelo che bacia la testa della figura<br />

distesa. Era incredibilmente bella ed era la preferita di Chloe nel<br />

cimitero.<br />

Rimasero fermi davanti al monumento, a fissare le linee del<br />

marmo così fluide, la delicatezza di quel gesto davvero toccante.<br />

«Ero sola, ovviamente», disse all'improvviso Chloe.<br />

Michel si domandò di cosa stesse parlando, ma poi gli fu chiaro: il<br />

suo incontro con Antoine.<br />

«Venne da me una notte, nella mia camera da letto. Perché io,

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