Untitled - The Vampire Inside

falliva di nuovo. Si allontanò dalla stanza in fretta, lasciando in pace
quel patetico essere umano, rinunciando al sangue come l'angelo
della morte si libra su un uscio segnato. Karl non poteva bere
quando era preso dalla rabbia, perché avrebbe perso il controllo.
Ma era tentato, così tanto da dover fuggire via dalla chiesa prima
che accadesse l'impensabile.
Mentre tornava in fretta al castello, si chiese perché fosse tornato
nel posto dove era nato. Che cosa sperava di trovare là? I ricordi
della sua vita erano per la prima volta da molto tempo a portata di
mano, ma che cosa avevano da offrire se non un riacutizzarsi della
delusione che aveva sentito di essere per la sua famiglia e dello
scoramento causatogli da tutto quello che gli era stato insegnato.
Tornare indietro nel tempo non l'avrebbe aiutato ad andare avanti
nel futuro. Con un borbottio d'amarezza gridò: «Io non ho futuro!».
Non aveva ancora disfatto le valigie: sarebbe stato abbastanza
semplice saldare il conto e partire. La ragazza vietnamita al banco
divenne di buon grado una fontana alla quale saziare la sua sete.
Presto ci sarebbe stato un treno, diretto da qualche parte, e lui
voleva essere a bordo.