Untitled - The Vampire Inside

dolcemente ammaliando i pescatori giovani e vecchi i cui cuori
iniziano a vibrare e pulsare.
C'è un uomo in questa barca sul fiume, non può fare a meno di
ascoltare e guardare, un desiderio lo fa vibrare, attento alle rocce
che affiorano, oh attento!
Temo vi sia stato un impatto: la barca affonda. L'uomo sarà
inghiottito e perduto, e questo col suo canto melodioso avrà causato
la Lorelei.
Non era il più bel poema che fosse stato scritto, ma le parole
colpirono Karl dritto al cuore. Sì, lui era l'uomo sulla barca, che
ascoltava, fissava, desiderava... e che si dirigeva verso la propria
morte.
All'improvviso avvistò la piccola città di Oberwesel. Casa.
Era cambiata e no, dalla sua infanzia. Oberwesel per lui ancora
era soltanto un villaggio che non si era modificato da quando era
nato nel 1820 e, sospettò, non era cambiato molto nemmeno nei
cinque secoli precedenti. I suoi occhi ispezionarono selettivamente
quello che non si sovrapponeva con precisione ai suoi ricordi.
Quello che vedeva non era la Oberwesel odierna, bensì quella del
suo passato.
Era stata più piccola, ovviamente. Tutti questi paesi e queste città
lo erano stati. Quello stesso viaggio lungo il Reno avrebbe richiesto
forse una settimana o più. Allora non vi erano strade, e sentieri
appena battuti da paese a paese. Il fiume era la fonte di vita. Non vi
erano imbarcazioni di diporto sparse su quelle acque, ma solo
mercantili che si affidavano al vento per gonfiare le vele. E se non
c'era vento, dei cavalli sulla terraferma le tiravano con delle corde in
modo che potessero attraccare. Queste imbarcazioni giungevano
sporadicamente, principalmente caricavano e scaricavano prodotti
per le proprietà più isolate. A quel tempo c'era poco bisogno di
spostarsi, e la gente non viaggiava.