Untitled - The Vampire Inside

certo senso dell'umorismo.
Non poteva seguirli. Che senso avrebbe avuto? Gerlinde poteva
essere vittima di un incantesimo o meno, ma Antoine lo surclassava
di parecchio. Come poteva combattere il suo creatore? Be', avrebbe
potuto, ma sarebbe morto all'istante. Combattendo e morendo per
la donna che amava, attratto dal romanticismo sopito in lui, ma
quello era solo un sogno ad occhi aperti. In realtà si sarebbe trattato
di una morte orribile. Antoine l'avrebbe fatto a pezzi, e Karl
probabilmente sarebbe stato costretto a implorare pietà. Non era
una fine che avrebbe voluto divenisse il suo testamento. E nella sua
mente aveva un'immagine nitida di Gerlinde che sghignazzava di
fronte a una simile fine.
No, se l'esistenza non era possibile, l'unico elemento sul quale
avrebbe potuto esercitare ancora il controllo era la sua stessa morte.
Quando e come sarebbe morto. Antoine avrebbe potuto attaccarlo,
ma ne dubitava. Come aveva detto e pensato, c'erano state troppe
occasioni. E ad Antoine piacevano le sfide. Karl non era un
avversario adeguato. Antoine conosceva i suoi figli, e aveva
compreso che Karl, se lasciato a se stesso, si sarebbe ucciso.
Fare il gioco di Antoine era un'opzione che non allettava Karl, ma
qual era l'alternativa? Non sembravano essercene. Questo padre
onnipotente poteva fare e disfare a suo piacimento. E aveva fatto
entrambe le cose.
Col cuore oppresso, Karl prese un treno diretto verso sud, a
Oberwesel. Quale posto migliore per morire se non il luogo dov'era
nato?