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Untitled - The Vampire Inside

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chiaramente sessuali. In una circostanza Karl l'aveva osservato bene.<br />

La paura. Sul volto spaventato i tratti erano ancor più marcati.<br />

Kurten agiva come se in qualche modo si ritrovasse in una situazione<br />

particolare che gli impediva di ritrarsi, per così dire. Come se fosse<br />

stato qualcun altro a stuprare, a strangolare e uccidere così tante<br />

persone. Karl lo sapeva. Lui stesso aveva provato diverse volte<br />

quella dissociazione, all'inizio. Il Karl che era prima di bere, e quello<br />

che staccava le labbra dalla ferita lacerata che l'aveva nutrito, erano<br />

due esseri differenti. Questo gli consentiva di provare non pietà, ma<br />

almeno una certa empatia con Kurten che, anche se fosse stato in<br />

grado di spiegarlo a parole, nessun mortale avrebbe potuto capire.<br />

Kurten fu condannato a morte nove volte e, nel 1930, venne<br />

decapitato nella prigione di Klingelputz. Lo stesso anno il partito di<br />

Hitler fece un balzo in avanti e divenne il secondo per grandezza:<br />

ben presto sarebbe divenuto il partito che avrebbe creato il Terzo<br />

Reich, il Partito Nazista.<br />

Tutto questo aveva interessato Karl: il divenire della storia. Qui<br />

c'era un essere umano che trovava il sangue potente come lo era per<br />

lui. Che si sarebbe spinto ovunque per ottenerlo. Karl non aveva mai<br />

interferito nelle attività di Kurten: non riteneva fossero affari suoi.<br />

Gerlinde, quando le aveva raccontato la storia di Kurten, aveva<br />

detto: «È un approccio tipicamente tedesco. MYOB. Ecco come<br />

Hitler ha intrappolato un'intera nazione».<br />

Ovviamente aveva ragione lei, ma lui non poteva cambiare la sua<br />

natura. Era nato in Germania, e che cosa ci poteva fare? Non molto,<br />

a quanto pareva. Proprio come Kurten non era stato in grado di<br />

cambiare la sua natura, o Hitler la sua. Proprio come molti dei più<br />

illustri filosofi tedeschi avevano creduto che non possiamo cambiare<br />

chi siamo: il meglio che possiamo fare è cercare di far sì che ogni<br />

decisione sia quella giusta.<br />

Karl si fermò più o meno dove, se ricordava correttamente, un<br />

tempo si trovava la casa di Kurten. Doveva saperlo bene. Aveva<br />

vissuto lui stesso nella medesima casa, molto tempo prima che Peter<br />

Kurten spargesse sangue. E fu soltanto quando si ritrovò davanti<br />

all'edificio di cemento che nascondeva tutte le tracce della casa che<br />

c'era stata, che Karl si rese conto che non era giunto fin là per caso.

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