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Untitled - The Vampire Inside

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David disse: «Ho cercato di tracciare Antoine».<br />

«E?»<br />

David scosse la testa.<br />

«Non sono riuscito neppure io», aggiunse Karl, prima che André<br />

potesse continuare su quella strada.<br />

Karl ripensò a quando era stato trasformato, così bruscamente,<br />

violentemente, senza altro che un'immagine fugace dell'essere che<br />

l'aveva seguito per le strade di Düsseldorf, fino al molo sul Reno, che<br />

l'aveva colpito selvaggiamente, lasciandolo quasi incosciente, per poi<br />

prosciugarlo del sangue dalla giugulare così in fretta da causargli uno<br />

shock, tutto con una risata diabolica. E poi l'aveva lasciato a morire.<br />

Ma Karl non era morto, e in seguito aveva desiderato più volte di<br />

esserlo. Perché, malgrado l'odio e la paura che provava, Karl rimase<br />

ben presto da solo senza quell'essere che gli aveva causato un così<br />

grande danno, non solo prendendogli il sangue, ma costringendolo<br />

anche a bere il suo. Immaginò che fosse la stessa cosa per tutti i<br />

"figli", come aveva detto Morianna. Che il genitore fosse affettuoso<br />

o si rifiutasse di esserlo, fosse tenero o violento, non faceva<br />

differenza. Il figlio ne aveva bisogno.<br />

Aveva cercato Antoine, e ovviamente era stato soltanto in<br />

seguito, quando aveva conosciuto David, e Chloe, e ancora più tardi<br />

quando aveva incontrato alcuni degli altri che Antoine aveva<br />

trasformato che era giunto a comprendere quanti di quella comunità<br />

fossero stati creati da lui. Ma molto prima che incontrasse altri della<br />

sua razza, quando era da solo, in lotta con la sua "condizione" come<br />

l'aveva inizialmente identificata, Karl l'aveva cercato.<br />

In quei primi giorni era sempre scombussolato. Il poter esistere<br />

soltanto durante le ore notturne l'aveva gettato nel terrore, e non si<br />

accordava con la sua logica, ma la letargia si era dimostrata un<br />

alleato sotto mentite spoglie, costringendolo a stare sveglio e a<br />

dormire quando era più sicuro, nonostante la cosa non avesse senso.<br />

Quello che lo faceva impazzire era il bere sangue. Un essere umano<br />

tranquillo, adesso era devastato dalla sete di sangue. Era sempre<br />

riuscito a controllare i suoi impulsi e le sue reazioni, ma la bramosia<br />

di vita era un'altra cosa.

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