Untitled - The Vampire Inside

assomigliava a quelle casse rettangolari dove venivano sepolti papi,
cardinali e gli altri alti ecclesiastici. Quei blocchi di marmo di solito
erano ricchi di particolari. Ne aveva visti alcuni in ferro, ora
arrugginiti. Spesso quelle tombe erano isolate dal resto con una
catena.
Michel e Chloe avevano scelto l'ingresso orientale, non per la sua
vicinanza alla loro casa a Westmount, ma perché quella sera
avevano vagato per tutta la città finendo con l'aggirare la montagna.
Non aveva importanza. Mancavano ancora parecchie ore al sorgere
del sole. L'alba era il momento del riposo per Chloe, ma Michel
riusciva ancora a sopportare i raggi del sole, anche se non bene
come quando era un ragazzino.
Nel terso cielo autunnale, la luna nuova si stagliava alta,
riversando sulla terra la sua luce bianca che faceva brillare le lapidi
abbastanza perché sembrassero imbiancate.
Proseguirono in ossequioso silenzio, muovendosi meccanicamente
lungo il viale principale: a un incrocio deviarono nello stesso istante,
su un sentiero secondario piuttosto che su un altro, sincronizzati,
come sapessero per istinto dov'erano diretti.
«Ho letto che oggi ci sono più persone vive di quante ne siano
mai morte. Ho fatto i calcoli. Penso sia vero», disse Michel.
Con la coda dell'occhio intravide del movimento. Una volpe
rossa sfrecciò tra le tombe. I muscoli sinuosi dell'animale guizzavano
sotto il manto peloso. Gli occhi lampeggiarono rossi quando si
bloccò a fissarli, consapevole di essere in prossimità di predatori.
Michel non le avrebbe fatto del male, e neppure Chloe, ma
avrebbero potuto, e la volpe lo sapeva. Chloe una volta aveva detto
che, per quanto riguardava gli animali, le buone intenzioni non
portavano lontano, e lui era d'accordo.
Michel avverti la presenza di mortali, una strana energia che mutò
l'aria, in modo visibile e intangibile, rendendola più solida e al
contempo elettrica. Con la sua acuta vista notturna ispezionò la
collina dietro la volpe. Là! Sopra una tomba, circondata su tre lati da
alberi, sedeva una coppia. No, la femmina era seduta, o meglio
sdraiata sopra la lapide. Il maschio era tra le sue gambe aperte.
Erano nudi. Comprese quello che stava accadendo, una cosa che lo