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Vertenze Rivalutazione pensioni Rivalutazione pensioni - Aspenscrt.it

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INFORMAZIONE - ATTUALITÀ - SERVIZI - CULTURA - SVAGO ED ALTRO<br />

<strong>Rivalutazione</strong><br />

<strong>pensioni</strong><br />

DICEMBRE 2011<br />

37<br />

37<br />

<strong>Vertenze</strong>


34<br />

34<br />

Aderente a:<br />

Associazione Associazione Pensionati Pensionati e e Dipendenti<br />

Dipendenti<br />

della ex Cassa di Risparmio di Torino e di altre Banche<br />

ExCRT&Co.<br />

via Nizza, 150 - 10126 Torino<br />

Tel. 011.662.4668 - Fax. 011.663.13.94<br />

E-mail : aspenscrt@tiscali.<strong>it</strong> - S<strong>it</strong>o: www.aspenscrt.<strong>it</strong><br />

FAP FEDERAZIONE NAZIONALE SINDACALE<br />

CREDITO delle ASSOCIAZIONI dei PENSIONATI del CREDITO<br />

ORGANI SOCIALI (triennio 2011-2013)<br />

Consiglio Direttivo<br />

Burdese Piero (Presidente) - Delponte Rodolfo (V.Pres.Vicario) - Rosso Giulio (V.Pres.) - Balda Guglielmo (Segretario) - Dovolich<br />

Giuseppe (Tesoriere) - Alessandria Mario - Arborio Domenico - Cane Vincenzo - Chauvelot Carla - Della Chiesa Rosanna - Gallini<br />

Claudio - Pransani Re Matilde (in rappresentanza dei pensionati indiretti e di reversibil<strong>it</strong>à) - Seminara Giusto - Viotto Giorgio - Zorzin<br />

Piergiorgio – Per i soci in servizio: Gola Gianpiero - Sasso Giordana.<br />

Presidente onorario: Salza Franco.<br />

Com<strong>it</strong>ato Esecutivo<br />

Burdese Piero, Delponte Rodolfo, Rosso Giulio, Balda Guglielmo, Dovolich Giuseppe, Seminara Giusto, Viotto Giorgio.<br />

Revisori dei Conti<br />

Rocco Viscontini Cesare (Presidente) - Bringhen Virgilio - Poli Osvaldo.<br />

Supplenti: Chiarenza Paolo - Fazzolari Antonio.<br />

Probiviri<br />

Delsoglio Bartolomeo (Presidente) - Tomè Piermario - Clara Giovanna.<br />

Supplenti: Santi Pier Giorgio - Roccati Adelia.<br />

**************************************************************************************************************<br />

Gli Uffici dell’Associazione sono aperti al pubblico (escluso il mese di agosto):<br />

DA LUNEDÌ A VENERDÌ - DALLE 9,30 ALLE 11,30<br />

Per chiamate urgenti possono essere usati i seguenti recap<strong>it</strong>i telefonici:<br />

Presidente - Burdese Piero 338.68.47.072 e-mail: pieroburdese@yahoo.<strong>it</strong><br />

V. Presidente Vicario - Delponte Rodolfo 338.66.44.959<br />

V. Presidente - Rosso Giulio 335.83.52.324 e-mail: giulio.rosso@tiscali.<strong>it</strong><br />

Consigl. Fondo Pens. CRT - Viotto Giorgio 335.73.17.578 e-mail: giorgio.viotto@tiscali.<strong>it</strong><br />

Segretario - Balda Guglielmo 349.83.97.083 e-mail: balda.mola@tiscali.<strong>it</strong><br />

Tesoriere - Dovolich Giuseppe 335.23.11.58 e-mail: g.dovolich@tin.<strong>it</strong><br />

Presidente Onorario - Salza Franco 335.58.95.829 e-mail: franco.salza@tiscali.<strong>it</strong><br />

Recap<strong>it</strong>i dei Responsabili dei vari Gruppi operativi nell’amb<strong>it</strong>o dell’Associazione:<br />

PREVIDENZA<br />

Coordinatore: Delponte Rodolfo 338.664.49.59<br />

RIVISTA NUOVI INCONTRI<br />

GROUPEMENT DES RETRAITES ET DES PENSIONNES<br />

DES CAISSES D’EPARGNE EUROPEENNES,<br />

BANQUES ET INSTITUTIONS SIMILAIRES<br />

Direttore responsabile: Zorzin Piergiorgio 333.61.68.510 e-mail: piergiorgio.zorzin@alice.<strong>it</strong><br />

Coordinatore: Racca Claudio 011.661.07.57 - 347.221.22.37 e-mail: claudioracca@yahoo.<strong>it</strong><br />

PROSELITISMO - PROBLEMATICHE BANCARIE<br />

Coordinatore: Viotto Giorgio 011.568.17.64 - 335.731.75.78 e-mail: giorgio.viotto@tiscali.<strong>it</strong><br />

INIZIATIVE<br />

Coordinatore: Cane Vincenzo 349.080.53.33 e-mail: baronefox@alice.<strong>it</strong><br />

CONSULENZA FISCALE<br />

Coordinatore: Alessandria Mario 389.075.35.50 e-mail: mario.alessandria@libero.<strong>it</strong>


Sommario<br />

Ed<strong>it</strong>oriale<br />

Vi consigliamo di non perdervi il numero di Dicembre della nostra Rivista, che non ha notizie eclatanti come il precedente, ma<br />

quantomeno non è così triste, fatto salvo il grido di dolore che ci arriva dal Presidente e dall’Avv. Seminara (leggete “La parola<br />

al Presidente” e “Le dimensioni della torta”). In materia di sentinella del Fondo, vi sono aggiornamenti sia sullo stato delle<br />

controversie (Avv. Iacoviello), sia sul tema della rivalutazione delle <strong>pensioni</strong>, sia infine sul nuovo regime di decorrenza delle<br />

<strong>pensioni</strong> (Viotto). In materia di tassazione delle rend<strong>it</strong>e finanziarie ci informa Alessandria, mentre il commercialista si occupa<br />

di detrazioni d’imposta (ma ci saranno ancora?) sulle spese di manutenzione edilizia e di accertamenti esecutivi (che sicuramente<br />

ci saranno) nel prossimo futuro. In materia di controversie civili, ancora l’ottimo Avv. Seminara che vi illustra l’obbligo<br />

di preventivo tentativo di conciliazione prima del giudizio , procedura che probabilmente pochi conoscono. Fortunatamente c’è<br />

anche chi si preoccupa della vostra salute, a cominciare dai vostri denti caduchi per continuare con consigli e avvertimenti<br />

sicuramente molto utili. In tema di viaggi, Arborio vi racconta l’iniziativa del Sacro Monte di Varallo, mentre di sua grad<strong>it</strong>a<br />

iniziativa Elide Boero ci conduce sulle colline del Monferrato. Se avete un bagno da rifare, non perdetevi la nuovissima (anzi,<br />

antichissima) tecnica del tadelakt, presentata e illustrata riccamente da Daniela Re. Per la cultura (quella con la C maiuscola, e<br />

non solo perché c’è una recensione di Racca) spiccano un articolo di Daniela Cane Bonino int<strong>it</strong>olato “Venatio Regia” (per il<br />

popolo, Venaria Reale) e il racconto “Strategie” di Uberti, per la serie “La montagna racconta”, molto apprezzata da tutti. Pietro<br />

Rosso si sofferma ancora sul 150.mo mentre Giulio Rosso (non sono parenti) vi fornisce ricette per Natale ma ev<strong>it</strong>a di consigliarvi<br />

un ristorante sfizioso, in omaggio al noto proverbio.<br />

Non scandalizzatevi per il maldestro tentativo di farvi ridere con “Che cosa succederebbe se una potenza nemica attaccasse<br />

l’Italia”: la satira, sempre permessa in democrazia, in questo caso non ha risparmiato nessuno di una classe pol<strong>it</strong>ica che non<br />

scatena più gli entusiasmi popolari.<br />

Il tutto cond<strong>it</strong>o da tante fotografie e dalle ottime illustrazioni del bravo Simeoni. Buone Feste a tutti.<br />

La parola al Presidente Piero Burdese ............................................................................................................................ 2<br />

Assemblea e Pranzo Sociale - Incontro 2012 ................................................................................................................ 3<br />

La sentinella del (nostro) Fondo<br />

Aggiornamento sul tema rivalutazione <strong>pensioni</strong> ............................................................................................. 4<br />

Le dimensioni della torta .............................................................................................................................................. 5<br />

Perché associarsi? ......................................................................................................................................................... 5<br />

Nuovo regime di decorrenza delle <strong>pensioni</strong> ........................................................................................................ 6<br />

S<strong>it</strong>uazione delle cause ................................................................................................................................................... 7<br />

Varie fiscali, previdenziali e finanziarie<br />

Tassazione delle rend<strong>it</strong>e finanziarie ....................................................................................................................... 8<br />

La parola al Commercialista<br />

Ancora nov<strong>it</strong>à per le detrazioni d’imposta sulle spese di manutenzione edilizia .............................. 9<br />

Accertamenti esecutivi quasi pronti per il debutto ........................................................................................... 10<br />

La conciliazione facoltativa... è obbligatoria ................................................................................................................ 11<br />

Riflessione sui 150 anni dell’Un<strong>it</strong>à d’Italia .................................................................................................................... 13<br />

Pensa alla salute<br />

Implantologia in odontoiatria ................................................................................................................................... 14<br />

Cuore: gli Omega 3 ti allungano la v<strong>it</strong>a ................................................................................................................ 16<br />

Energie a terra? Ecco i rimedi utili ......................................................................................................................... 16<br />

Decalogo per l’uso corretto dei farmaci ............................................................................................................... 17<br />

Flash - Il maratoneta .................................................................................................................................................................. 17<br />

Dal baule delle vecchie cose<br />

Piazza Statuto....................................................................................................................................................................... 18<br />

Le nostre iniziative avvenute<br />

Sulle orme di Gaudenzio e Tanzio - Vis<strong>it</strong>a al Sacro Monte di Varallo .................................................... 19<br />

Sulle colline del Monferrato: Camino ......................................................................................................................... 20<br />

La magia del tadelakt, intonaco naturale impermeabile .................................................................................... 22<br />

Venatio Regia .............................................................................................................................................................................. 24<br />

Recensioni<br />

Culhwich, apprendista eroe alla corte di Artù ................................................................................................... 26<br />

Strategie (della serie “la montagna racconta”) ........................................................................................................... 28<br />

Prendiamoli per la gola...<br />

Pino natalizio e casetta .................................................................................................................................................. 30<br />

L’angolo del sorriso<br />

Cosa succederebbe se una potenza nemica attaccasse l’Italia? .............................................................. 31<br />

NUOVI INCONTRI<br />

Trimestrale - Riservato agli associati<br />

Periodico dell’Associazione<br />

Pensionati e Dipendenti della<br />

ex Cassa di Risparmio di Torino<br />

e di altre Banche<br />

ExCRT&Co.<br />

Via Nizza, 150 - Torino<br />

e-mail: aspenscrt@tiscali.<strong>it</strong><br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Piergiorgio Zorzin<br />

COMITATO DI REDAZIONE<br />

Coordinatore: Claudio Racca<br />

Piero Burdese - Giulio Rosso -<br />

Giusto Seminara - Giorgio Viotto<br />

Illustrazioni: Sergio Simeoni<br />

AUTORIZZAZIONE DEL<br />

TRIBUNALE DI TORINO<br />

N. 5949 del 3 Marzo 2006<br />

STAMPA<br />

S.r.l. F.lli Scaravaglio & C.<br />

Industria Grafica ed Ed<strong>it</strong>oriale<br />

Via Cardinal Massaia, 106 - 10147 Torino<br />

Tiratura 5.800 copie<br />

Articoli, lettere, pubblicazioni e varie<br />

impegnano tutta e solo la responsabil<strong>it</strong>à<br />

degli autori<br />

Copertina:<br />

Carosello Carabinieri<br />

(foto di P. Rosso)


2<br />

La parola al Presidente Piero Burdese<br />

Ancora una volta nell’accingermi a realizzare la mia consueta<br />

rubrica non posso sottrarmi dal rappresentare accoramento<br />

e preoccupazione per il futuro economico dei pensionati.<br />

Consapevolezza della fragil<strong>it</strong>à di una categoria<br />

considerata improduttiva, agiata, oggetto da tempo di una<br />

forte attenzione pol<strong>it</strong>ica ispirata all’obiettivo di recuperi<br />

finanziari.<br />

Mi riferisco alle manovre operate dagli alternanti Governi<br />

che testardamente perseguono l’obiettivo di ridurre o addir<strong>it</strong>tura<br />

annullare il sistema perequativo di aggiornamento<br />

delle nostre <strong>pensioni</strong>, metodo applicato annualmente per<br />

correggere il diminu<strong>it</strong>o potere d’acquisto della moneta.<br />

Ed anche questo Governo, con la manovra estiva, ha operato<br />

in tal senso con il fine di rastrellare denaro colpendo<br />

la categoria pol<strong>it</strong>icamente più debole. Spregevole ostinazione<br />

di governanti disperati che ancora una volta non si<br />

sono fatti scrupoli nel colpire coloro i quali hanno sempre<br />

concorso con trasparenza a pagare contributi e tasse, quelli<br />

già gravati da uno smodato carico fiscale.<br />

Ma la cosa che più indispettisce è che ancora una volta il<br />

provvedimento si riverbererà, nel caso nostro e parallelamente<br />

a coloro che si trovano ad avere un fondo integrativo,<br />

sull’intero trattamento <strong>pensioni</strong>stico, quello Inps e quello<br />

complementare. Ciò porterà beneficio finanziario alle<br />

casse in dissesto del nostro Stato ed un indeb<strong>it</strong>o arricchimento<br />

dei Fondi integrativi.<br />

Ad aggravare la s<strong>it</strong>uazione appare la mancata sensibil<strong>it</strong>à<br />

dell’opinione pubblica e degli Organi di informazione che,<br />

coinvolti dalle manifestazioni di protesta operate da alcune<br />

Associazioni, non hanno raccolto i sensi della contestazione.<br />

Gli attacchi sempre più aggressivi al mondo delle <strong>pensioni</strong><br />

tendono a costruire nuove regole che erodono i principi<br />

fondamentali delle stesse cercando con giustificazioni di<br />

mera cassa o demografiche di ridurre gli impegni presi da<br />

uno Stato che oggi si dimostra insolvente.<br />

Completamente nuova e direi tragica la pubblicazione di<br />

un articolo sul Corriere della Sera del 12 settembre c.a. a<br />

firma del giornalista Maurizio Ferrera int<strong>it</strong>olato “ Le ver<strong>it</strong>à<br />

nascoste dello Stato sociale”, dove l’autore esprime l’auspicio<br />

che lo Stato possa disimpegnarsi dal totem ideologico<br />

che fino ad oggi ha bloccato una seria riforma previdenziale:<br />

l’intangibil<strong>it</strong>à dei così detti dir<strong>it</strong>ti acquis<strong>it</strong>i.<br />

E su questo argomento il giornalista prosegue esprimendo<br />

che i dir<strong>it</strong>ti sono una cosa seria ma che non sono tutti uguali.<br />

Traccia la differenza tra quelli r<strong>it</strong>enuti intoccabili quali<br />

quelli civili e pol<strong>it</strong>ici che tutelano la libertà e la facoltà dei<br />

c<strong>it</strong>tadini e quelli sociali che “ conferiscono spettanze, ossia<br />

t<strong>it</strong>oli a partecipazione della spartizione del bilancio<br />

pubblico che a sua volta dipende dal gett<strong>it</strong>o fiscale e dal<br />

funzionamento dell’economia”.<br />

Asserisce in pratica che l’erogazione del dir<strong>it</strong>to alla corresponsione<br />

delle <strong>pensioni</strong> deve essere commisurato alle dimensioni<br />

della cassa, all’andamento dell’economia e della<br />

demografia.<br />

Nella conclusione il giornalista auspica che sul welfare<br />

venga fatta un’operazione ver<strong>it</strong>à che spieghi le motivazioni<br />

e come debbano essere cambiate le dissennate promesse<br />

del passato.<br />

Nei giorni successivi alla pubblicazione dell’articolo c<strong>it</strong>ato<br />

un paio di altri giornalisti “illuminati” hanno segu<strong>it</strong>o<br />

l’esempio scrivendo nelle loro testate altre sciocchezze e<br />

nefandezze sulla scia, lasciando i lettori stupefatti ed i pensionati<br />

incoller<strong>it</strong>i.<br />

Ma, al di là delle espressioni formulate, la preoccupazione<br />

sorge dalla mancata reazione che mi sarei aspettata da parte<br />

di un mondo consistente di milioni di pensionati che<br />

certamente non hanno colto il forte pericolo di quelle affermazioni.<br />

Solo alcune Associazioni, fra le quali la nostra, sono intervenute<br />

prontamente a rispondere alle scemenze espresse<br />

dimostrando ancora una volta la divisione di una categoria<br />

con scarsa capac<strong>it</strong>à di fare corpo unico.<br />

Una categoria che con la sua consistenza numerica potrebbe<br />

incidere pesantemente sulla pol<strong>it</strong>ica nazionale più di<br />

ogni altra ma che non riesce a coagularsi in una grande<br />

Confederazione.<br />

La mia esposizione non intende atterrire ma allertare tutti<br />

pensionati ed anche quelli futuri a seguire e vigilare attentamente<br />

l’evolversi degli accadimenti pol<strong>it</strong>ici- economici<br />

cercando di coinvolgere, anche nei rapporti interpersonali,<br />

l’opinione pubblica esprimendo proprie considerazioni<br />

sull’argomento con l’obiettivo di contrastare ogni tentativo<br />

di aggressione al mondo della quiescenza.<br />

Credo sia indispensabile che si sollevi una risoluta protesta<br />

dei pensionati per fare cessare tutte le mistificatorie<br />

campagne rivolte alle <strong>pensioni</strong> che superano 5 volte il minimo<br />

(da 2.341 Euro lordi mensili ca. in poi, le più colp<strong>it</strong>e),<br />

classificate dai governanti “d’oro”, dimenticando che<br />

gli interessati hanno versato 35-40 anni di contributi altrettanto<br />

d’oro.<br />

Ancora una volta sento il bisogno di rivolgere un appassionato<br />

inv<strong>it</strong>o anche ai Colleghi attualmente in servizio e<br />

particolarmente a quelli iscr<strong>it</strong>ti al nostro Fondo <strong>pensioni</strong>


affinchè curino maggiore interesse ed informazione per il<br />

mondo della quiescenza.<br />

È assurdo che la stragrande maggioranza dei Colleghi in<br />

servizio dimostri così poca attenzione e conoscenza del<br />

loro futuro previdenziale.<br />

...di non dimenticare l’<br />

3<br />

Banale rammentare loro che molto presto saranno fisicamente<br />

e socialmente componenti del nostro mondo, un<br />

mondo al quale noi ci dedichiamo offrendo volontariamente<br />

tempo e lavoro con vero interesse e passione.<br />

Assemblea e pranzo sociale - Incontro 2012<br />

Anche quest’anno per cercare di anticipare i tempi e, grazie al suggerimento del socio Gotta Enzo, abbiamo individuato<br />

locale e local<strong>it</strong>à ove organizzare la consueta Assemblea annuale dell’Associazione che si terrà il 12 maggio 2012<br />

a Casale Monferrato presso l’Hotel Candiani – Ristorante La Torre.<br />

Ovviamente sul prossimo numero di Nuovi Incontri il programma della giornata verrà ampiamente dettagliato e comprenderà<br />

anche l’intrattenimento per gli accompagnatori.<br />

È inoltre intenzione dell’Associazione agevolare il più possibile i partecipanti mettendo a loro disposizione un servizio di<br />

pullman che, oltre dal consueto punto di partenza di Torino, preveda anche partenze da Aosta, Pinerolo e Bra (con eventuali<br />

soste lungo il percorso).<br />

Poichè questa impostazione è certamente impegnativa, è necessaria una più tempestiva collaborazione degli interessati;<br />

sono pertanto grad<strong>it</strong>e le segnalazioni anticipate (indicative ma non impegnative) della scelta della local<strong>it</strong>à (iniziale o di<br />

trans<strong>it</strong>o) da cui intenderebbero usufruirne in modo da permetterci di quantificare gli utilizzatori e di programmare le fermate<br />

lungo i percorsi (all’uopo telefonare a Cane Enzo 3490805333).<br />

ExCRT&Co.<br />

Associazione Pensionati e Dipendenti<br />

della ex Cassa di Risparmio di Torino<br />

e di altre Banche<br />

Associazione di volontariato senza scopo di lucro


4<br />

Giorgio Viotto<br />

La sentinella del (nostro) Fondo<br />

Aggiornamento sul tema rivalutazione delle <strong>pensioni</strong><br />

per il biennio 2012-2013<br />

Nell’articolo da me predisposto per il numero di settembre<br />

della rivista, preparato in estate con le informazioni allora<br />

disponibili ed in attesa delle corrette interpretazioni della<br />

Legge di conversione, ho forn<strong>it</strong>o una indicazione non del<br />

tutto esatta, che vado a precisare con il presente articolo.<br />

Come noto la rivalutazione dei trattamenti di pensione, la<br />

così detta “perequazione” è una percentuale di incremento<br />

stabil<strong>it</strong>a con Decreto legge e calcolata sulla base dei prezzi<br />

al consumo dei beni inser<strong>it</strong>i in un paniere Istat.<br />

Il blocco, anche solo parziale, della perequazione è un ottimo<br />

strumento su cui i Governi possono intervenire per ridurre<br />

l’impatto del costo complessivo dei trattamenti <strong>pensioni</strong>stici<br />

e quindi contenere la spesa pubblica.<br />

Negli anni diversi interventi sulla materia hanno lim<strong>it</strong>ato la<br />

perequazione a favore dei pensionati dovuta all’aumento<br />

del costo della v<strong>it</strong>a, causando quindi una diminuzione del<br />

potere d’acquisto degli stessi, con un impatto che non è solo<br />

temporaneo lim<strong>it</strong>ato alla durata del provvedimento ma che<br />

si trascina per tutta la v<strong>it</strong>a del pensionato ed anche sulla<br />

pensione del coniuge superst<strong>it</strong>e.<br />

Ebbene la Legge n. 111/2011, tra gli altri interventi di contenimento<br />

della spesa pubblica, ha previsto una perequazione<br />

lim<strong>it</strong>ata per tutte le <strong>pensioni</strong> lorde superiori a 3 volte<br />

la pensione minima con una differenziazione in relazione<br />

al livello di pensione lorda percep<strong>it</strong>a che vado a sintetizzare<br />

nel riquadro che segue.<br />

I dati riportati sono stimati ipotizzando per il prossimo bi-<br />

ennio che l’indice ISTAT rimanga lo stesso di quello tendenziale<br />

attuale del 2,30% e che il livello di pensione minima<br />

INPS sia pari a quello attuale pari ad g 468,35; nella<br />

realtà i dati potranno essere un po’ differenti, ma lo scopo è<br />

quello di dare una indicazione di un ordine di grandezza<br />

stimata.<br />

Come si può vedere dalla tabella in calce, le <strong>pensioni</strong> ricomprese<br />

nella seconda fascia vedono lim<strong>it</strong>ata la parte eccedente<br />

i 1.406 g ed avranno come massimo un incremento<br />

di g 51,70 mentre è la terza fascia quella più penalizzata<br />

ed in sostanza, escluse le poche posizioni <strong>pensioni</strong>stiche<br />

comprese nella fascia da g 2.341 ad g 2.374, per le<br />

quali una così detta clausola di salvaguardia riserva un<br />

incremento superiore a quanto indicato nel prospetto, l’incremento<br />

delle <strong>pensioni</strong> della terza fascia per il biennio<br />

2012 – 2013 sarà lim<strong>it</strong>ato ad g 22,62 (sempre ipotizzando<br />

l’indice Istat tendenziale ed il livello di pensione minima<br />

Inps sopra indicati).<br />

Come al sol<strong>it</strong>o questo tipo di provvedimenti prevede qualche<br />

deroga ben illustrata da un articolo di Franco Panzolini<br />

sulla rivista “Esperienza” ove scrive:<br />

“Il meccanismo dei tagli è stato ideato solo per esigenze di<br />

cassa; ma non riguarda i pingui v<strong>it</strong>alizi dei nostri 2.200<br />

parlamentari, che vanno da un minimo di 2.300 g ad un<br />

massimo di 7.000 g mensili netti, ...con decorrenza dalla<br />

data di usc<strong>it</strong>a dal Parlamento e non dai 65 anni come i<br />

comuni mortali: per costoro un’alta autor<strong>it</strong>à ist<strong>it</strong>uzionale<br />

(si omette il nome per car<strong>it</strong>à di Patria) ha detto che non si<br />

possono toccare perchè sono dir<strong>it</strong>ti acquis<strong>it</strong>i; per i pensionati<br />

invece, che hanno lavorato una v<strong>it</strong>a, i dir<strong>it</strong>ti non sono<br />

mai acquis<strong>it</strong>i!”<br />

PEREQUAZIONE AUTOMATICA DA APPLICARE NEL BIENNIO 2012 - 2013<br />

Decorrenza 1° gennaio 2012<br />

Fasce di importo lordo<br />

Pensione mensile<br />

Percentuali dell’indice da applicare Importo perequazione<br />

Fino a g 1.405<br />

(pari a 3 volte il minimo)<br />

100% 2,30% g 32,32<br />

Da g 1.406 a g 2.341<br />

(pari a 5 volte il minimo)<br />

100% sull’importo della 1ª fascia<br />

90% sull’importo ricadente nella 2ª fascia<br />

2,30%<br />

2,07%<br />

g 51,70 (32,32 + 19,38)<br />

Oltre g 2.341<br />

(oltre 5 volte il minimo)<br />

70% sull’importo ricadente nella 1ª fascia<br />

0% sull’importo eccedente la 1ª fascia<br />

1,61%<br />

0%<br />

g 22,62


Giusto Seminara<br />

Alcuni giorni fa è apparso su uno dei quotidiani più diffusi<br />

in Italia un articolo, credo di un giornalista, che r<strong>it</strong>iene sia<br />

necessario intervenire sui trattamenti di quiescenza pregressi,<br />

e non solo sui futuri, per sanare l’evidente e oneroso<br />

gravame che gli stessi determinano sul bilancio pubblico.<br />

Chi ha scr<strong>it</strong>to l’articolo sostiene, in breve, che non esiste<br />

l’intangibil<strong>it</strong>à dei dir<strong>it</strong>ti acquis<strong>it</strong>i ma che “ogni patto sociale”<br />

deve essere commisurato alle dimensioni della torta<br />

di cui si dispone ed all’andamento dell’economia e della<br />

demografia.<br />

È proprio sulle dimensioni della “torta” che si è fermata la<br />

mia attenzione, quella che con i nostri contributi avevamo<br />

formato e che avrebbe dovuto liev<strong>it</strong>are, con i giusti investimenti,<br />

assicurando in tal modo il trattamento dovuto. La<br />

contribuzione versata da dipendenti e non, il cui importo<br />

era stato ed è calcolato in funzione della riserva matematica<br />

necessaria a formare la “torta”, in effetti è stata utilizzata<br />

per sopperire ad altre necess<strong>it</strong>à “sociali”, gratu<strong>it</strong>e, poche<br />

volte giuste e spesso pol<strong>it</strong>iche.<br />

Giordana Sasso e Gianpiero Gola<br />

Le dimensioni della torta<br />

Perché associarsi?<br />

5<br />

Insomma non sono bastate le entrate provenienti dalle varie<br />

imposizioni a coprire gli oneri che gravano sul bilancio pubblico<br />

e si è fatto ricorso alla “torta”!<br />

Vero è che la durata della v<strong>it</strong>a è fortunatamente cresciuta e<br />

r<strong>it</strong>engo che proprio in conseguenza di ciò il legislatore si<br />

sia preoccupato di modificare i termini per la concessione<br />

del trattamento previdenziale, prolungando il periodo di attiv<strong>it</strong>à<br />

lavorativa, modificando la metodologia del calcolo<br />

del trattamento previdenziale e ciò gradualmente.<br />

Non r<strong>it</strong>engo che attuando una ulteriore “espropriazione” si<br />

riesca a sanare il bilancio pubblico, ma modificando le fonti<br />

da cui attingere risorse destinate alla cassa integrazione<br />

ed assistenza, dovuta ma solo là dove necessaria, combattendo<br />

l’evasione, e se necessario chiedendo un contributo a<br />

tutti i c<strong>it</strong>tadini proporzionalmente ai redd<strong>it</strong>i di ciascuno, nel<br />

rispetto delle norme cost<strong>it</strong>uzionali.<br />

Il ricorso ad una modifica dei cosiddetti “dir<strong>it</strong>ti acquis<strong>it</strong>i”<br />

(in altri termini espropriazione!) determinerebbe reazioni<br />

certamente incontrollabili.<br />

Come si può leggere sfogliando le pagine di questo numero della rivista molti sono gli argomenti di interesse generale che<br />

l’Associazione segue e cerca di rendere comprensibili a tutti, pur nella compless<strong>it</strong>à ad esempio della materia previdenziale, che<br />

è materia sì di specialisti ma sicuramente di interesse di ognuno.<br />

Diventa sempre più importante capire cosa può cambiare per chi in pensione c’è già e soprattutto per chi ci dovrà , prima o<br />

poi, andare.<br />

Tutti i colleghi ex Banca CRT che erano in servizio già nel 1990 risultano iscr<strong>it</strong>ti al Fondo Pensioni integrativo Banca CRT<br />

che, come dice la parola, integra la pensione principale che è quella dell’INPS, per un importo non trascurabile che può<br />

rappresentare circa il 15% della pensione; è quindi importante essere aggiornati su cosa succede al Fondo Pensione.<br />

I soci possono trovare ogni giorno lavorativo della settimana qualche collega del direttivo dell’Associazione nei locali della<br />

segreteria di Via Nizza (nel corridoio che porta al CRAL) disponibili a fornire consulenza o farsi carico di approfondire con<br />

strutture della Banca e del Fondo Pensione problematiche dei singoli soci.<br />

La rivista “Nuovi incontri” viene solo a fine anno inviata a tutti gli iscr<strong>it</strong>ti al Fondo Pensione (circa 6.000) ma viene pubblicata<br />

ed inviata ai soli associati alla Associazione con cadenza trimestrale: molti quindi perdono notizie utili od interessanti.<br />

Noi che vi scriviamo, e che siamo i rappresentanti nella Associazione dei colleghi ancora in servizio, r<strong>it</strong>eniamo che proprio<br />

questi colleghi dovrebbero avere a cuore le sorti del nostro Fondo Pensioni, per cui inv<strong>it</strong>iamo i non associati a valutare<br />

l’util<strong>it</strong>à di associarsi ed a tutti confermiamo la nostra disponibil<strong>it</strong>à per portare all’attenzione della Associazione eventuali<br />

problematiche o fornire informazioni di cui necess<strong>it</strong>ino.<br />

I motivi non mancano sia per i pensionati che per i colleghi in servizio non iscr<strong>it</strong>ti per decidere di associarsi; ci potete trovare<br />

ai seguenti numeri telefonici: Sasso Giordana 348.5865635 e Gola Gianpiero 348.0117102.<br />

Per quanto riguarda l’iscrizione come soci vi segnaliamo la presenza del modello di adesione sul s<strong>it</strong>o dell’Associazione<br />

all’indirizzo: www.aspenscrt.<strong>it</strong> alla voce modulistica, oppure richiederlo alla segreteria dell’Associazione al n. telefonico<br />

011.6624668 o direttamente agli scriventi, trasmettendolo poi compilato alla segreteria della Associazione stessa; vi ricordiamo<br />

che per i soci in servizio il costo annuo è veramente piccola cosa, essendo ancora contenuto in g 20.


6<br />

Giorgio Viotto<br />

Nuovo regime di decorrenza delle <strong>pensioni</strong>:<br />

quali effetti economici comporta<br />

Come si ricorderà, in questi ultimi 2 anni ripetuti interventi<br />

del Governo hanno spostato in avanti la data di accesso<br />

alla pensione.<br />

Nel 2010, con la creazione delle così dette “finestre mobili”<br />

che si applicano a chi matura i requis<strong>it</strong>i dal 1 gennaio 2011 in<br />

poi, i lavoratori dipendenti conseguono il dir<strong>it</strong>to alla decorrenza<br />

del trattamento <strong>pensioni</strong>stico, di anzian<strong>it</strong>à o di vecchiaia,<br />

trascorsi 12 mesi dalla data di maturazione dei requis<strong>it</strong>i<br />

anagrafici e contributivi; la Legge 111/2011 ha provveduto a<br />

spostare ulteriormente in avanti la finestra di usc<strong>it</strong>a per i lavoratori<br />

che raggiungeranno i 40 anni di contributi dal 1 gennaio<br />

2012 in poi, aggiungendo un mese per ognuno degli anni compresi<br />

tra il 2012 e il 2014, quindi sino a 3 mesi; da settembre si<br />

è anche aggiunto l’incremento per le sole donne al fine di equiparare<br />

dal 2025 agli uomini l’usc<strong>it</strong>a dal lavoro a 65 anni.<br />

Ma tutto questo che effetto economico ha sui colleghi/e esodati<br />

che andranno in pensione in una data successiva a quando<br />

previsto al momento della scelta di adesione all’esodo?<br />

La legge 122 del 30 luglio 2010 aveva previsto che la precedente<br />

normativa, che riservava una salvaguardia economica<br />

ai lavoratori in mobil<strong>it</strong>à, venisse applicata ai primi 10.000<br />

lavoratori, di qualunque settore – dell’industria, artigianato o<br />

dei servizi – che maturavano i requis<strong>it</strong>i di accesso alla pensione<br />

a decorrere dal 1 gennaio 2011.<br />

Alla fine di ottobre l’INPS ha emanato una circolare alle pro-<br />

Dove siamo<br />

prie sedi al fine di chiarire le modal<strong>it</strong>à di applicazione della<br />

salvaguardia del nuovo regime delle decorrenze del dir<strong>it</strong>to alla<br />

pensione, spiegando chi sono i 10.000 fortunati, individuandoli<br />

in quelli che hanno cessato il lavoro alla data del 30<br />

ottobre 2008; per gli altri si auspica un provvedimento del<br />

Governo che preveda la copertura economica per soddisfare<br />

le altre posizioni che si trovano nella stessa s<strong>it</strong>uazione (qualche<br />

decina di migliaia).<br />

Il provvedimento del 2010 con lo sl<strong>it</strong>tamento dei 12 mesi in<br />

Unicred<strong>it</strong> dovrebbe essere stato in buona parte neutralizzato,<br />

facendo uscire per esodo i colleghi alcuni mesi dopo rispetto<br />

alla data a suo tempo prevista, ma per l’ultimo provvedimento<br />

di settembre 2011 nulla risulta ancora deciso. Quindi tutti gli<br />

esodati Unicred<strong>it</strong> cessati dal lavoro dal 1° novembre 2008 e<br />

che devono ancora maturare il requis<strong>it</strong>o alla pensione non hanno<br />

per ora certezza che i mesi di sl<strong>it</strong>tamento siano remunerati.<br />

Nel frattempo la Banca non ha assunto nessun provvedimento,<br />

per cui allo stato attuale, raggiunta la data di previsto pensionamento<br />

determinato al momento della adesione all’esodo,<br />

si apre un periodo di durata variabile per ogni esodato ove<br />

non è per ora prevista l’erogazione di assegno nè da parte<br />

dell’INPS nè da parte della Banca.<br />

Questa è la s<strong>it</strong>uazione al momento in cui scrivo e resta quindi<br />

la speranza che possa arrivare successivamente o un provvedimento<br />

legislativo o un intervento da parte Unicred<strong>it</strong>, senza<br />

dimenticare però che la s<strong>it</strong>uazione economico-finanziaria generale<br />

non è favorevole.<br />

Per raggiungere i locali dell’Associazione si entra da Via Nizza 150, tram<strong>it</strong>e il passaggio pedonale,<br />

si resta all’aperto e, andando sempre dr<strong>it</strong>to, si attraversano i due cortili, fino a raggiungere<br />

il basso fabbricato s<strong>it</strong>uato sulla sinistra in fondo al secondo cortile. Poi si sale una scala metallica<br />

che porta al primo piano (c’è anche un ascensore). Di fronte la Biblioteca. Si prosegue per un<br />

breve corridoio ed una svolta a sinistra e si è arrivati: sulla prima porta rossa sulla destra c’è la<br />

nostra insegna<br />

ExCRT&Co.<br />

Infine, ma importante, non occorre più trans<strong>it</strong>are dalle hostess dell’ingresso per farsi rilasciare il<br />

“badge” da inserire nei tornelli.


S<strong>it</strong>uazione delle cause<br />

a cura dello Studio Legale Iacoviello e Santilli<br />

Causa sul ricalcolo della pensione in base all’indenn<strong>it</strong>a’<br />

di vacanza contrattuale<br />

Altri Colleghi hanno vinto le cause per il ricalcolo della pensione<br />

in base all’indenn<strong>it</strong>à di vacanza contrattuale percep<strong>it</strong>a<br />

da coloro che sono stati collocati in pensione dal 1° gennaio al<br />

31 dicembre 1993 (come impiegati) oppure dal 1° gennaio 1993<br />

al 30 giugno 1995 come Dirigenti o Funzionari.<br />

Tutte le cause sono state vinte dai pensionati sia in primo grado<br />

che in appello, ed i Colleghi interessati hanno percep<strong>it</strong>o sia<br />

l’aumento mensile che gli arretrati con interessi e rivalutazione.<br />

Il Fondo Pensioni CRT ha proposto ricorso per Cassazione,<br />

ma questo per legge non sospende l’efficienza della sentenza,<br />

e quindi ha dovuto pagare.<br />

Non è stata ancora fissata (e ci vorranno circa tre anni) l’udienza<br />

in Cassazione sui ricorsi del Fondo.<br />

Vi sono ancora Colleghi che non hanno avviato alcuna iniziativa<br />

per ottenere questo loro dir<strong>it</strong>to.<br />

Ricordiamo a costoro che possono a loro scelta:<br />

a. avviare la causa, ricordando che l’Associazione Pensionati<br />

ha in propos<strong>it</strong>o stipulato una convenzione con Studio Legale<br />

Iacoviello, che la assiste dal 1994;<br />

b. aspettare l’es<strong>it</strong>o della Cassazione confidando che in caso<br />

di v<strong>it</strong>toria poi il Fondo si decida a pagare spontaneamente,<br />

anche se non vi sono impegni formali in questo senso. Nel<br />

frattempo occorre fare attenzione ad interrompere la prescrizione<br />

ogni 5 anni, poiché altrimenti si perde il dir<strong>it</strong>to agli arretrati.<br />

L’Associazione Pensionati è a disposizione degli iscr<strong>it</strong>ti per<br />

assisterli, quale che sia loro libera scelta fra le due ipotesi<br />

suddette.<br />

TFR - Ricalcolo<br />

Allo stesso modo stanno andando molto bene le cause sul ricalcolo<br />

del TFR, e parte degli Iscr<strong>it</strong>ti hanno già incassato le<br />

relative somme.<br />

Per coloro che avevano conservato le buste paga, le cause non<br />

hanno presentato problemi, salvo l’ipotesi che il lavoratore<br />

avesse firmato con la Banca un accordo “tombale” in cambio<br />

di un incentivo.<br />

Naturalmente le dichiarazioni firmate dai lavoratori andranno<br />

esaminate caso per caso, essendo diverse una dall’altra.<br />

Su richiesta dell’ Associazione pensionati CRT lo Studio Iacoviello<br />

è disponibile ad esaminare le singole dichiarazioni gratu<strong>it</strong>amente<br />

per gli Iscr<strong>it</strong>ti e ad esprimere un parere individuale<br />

in propos<strong>it</strong>o.<br />

Restano da definire le cause per coloro che erano privi di bu-<br />

7<br />

ste paga.<br />

In propos<strong>it</strong>o lo Studio Iacoviello ha già avviato le opportune<br />

iniziative legali per ottenere la consegna delle buste paga dalla<br />

Banca, che è tenuta a farlo per legge essendo dati personali<br />

del lavoratore ai sensi della legge sulla privacy, e provvederà<br />

ad informarVi dei relativi sviluppi.<br />

La Banca per alcune di queste cause ha già perso anche in<br />

Cassazione; malgrado ciò per i restanti casi in <strong>it</strong>inere processuale<br />

si ostina a non pagare.<br />

Quindi chi vorrà recuperare quanto dovuto dovrà necessariamente<br />

rivolgersi alla legge, oppure rinunciare al dovuto.<br />

in commissione tributaria per la tassazione della cap<strong>it</strong>alizzazione<br />

Dopo l’es<strong>it</strong>o favorevole della causa pilota in primo grado, si<br />

attende l’appello che confidiamo sia favorevole. Non dovrebbe<br />

mancare molto per la discussione.<br />

Causa solidarietà<br />

È in preparazione l’appello sulla causa promossa da numerosi<br />

Iscr<strong>it</strong>ti per condannare la Banca Unicred<strong>it</strong> a garantire i deb<strong>it</strong>i<br />

del Fondo Pensioni CRT, che al momento è stata sfavorevole.<br />

Vi daremo notizia della data dell’udienza di discussione.


8<br />

Varie fiscali, previdenziali e finanziarie<br />

Mario Alessandria<br />

La Legge 148/11 della scorsa estate prevede per le rend<strong>it</strong>e<br />

finanziarie l’accorpamento nell’unica aliquota di tassazione del<br />

20% delle aliquote precedentemente stabil<strong>it</strong>e al 12,5% e al 27%.<br />

La decorrenza viene fatta coincidere con il 1 gennaio 2012 e<br />

appos<strong>it</strong>e disposizioni trans<strong>it</strong>orie assicurano una neutral<strong>it</strong>à di<br />

imposizione per i “redd<strong>it</strong>i maturati” sino al 31 dicembre 2011.<br />

Si fa riferimento, ad esempio, a “rendimenti relativi al periodo<br />

successivo al 31/12/2011”, oppure a “risultati pos<strong>it</strong>ivi di<br />

gestione maturati a partire dal 01/01/2012”, od a “proventi<br />

divenuti esigibili a partire dal 01/01/2012”, ... ecc; si tratta di<br />

regole specifiche per ogni fattispecie di strumenti finanziari.<br />

La normativa esclude alcune categorie di t<strong>it</strong>oli e non intacca i<br />

redd<strong>it</strong>i delle forme di previdenza complementare di cui al D.<br />

Lgs. n. 252/05 (fondi pensione/pip) per i quali l’imposizione<br />

rimane all’11%.<br />

Indichiamo alcuni strumenti finanziari/prodotti sui quali si<br />

applicano gli effetti della nuova tassazione, sempre con<br />

riferimento a percettore persona fisica:<br />

Tassazione Tassazione<br />

Fino 31.12.11 Dal 01.01.12<br />

Conti Correnti<br />

Certificati di depos<strong>it</strong>o<br />

Buoni di risparmio<br />

27% 20%<br />

Pronti contro termine<br />

(a seconda<br />

12,5% 20%<br />

dell’aliquota<br />

applicata al<br />

t<strong>it</strong>olo sottostante)<br />

27%<br />

Polizze Finanziarie 12,5% 20%<br />

Gestioni patrimoniali 12,5% 20%<br />

Fondi comuni e Sicav<br />

<strong>it</strong>aliani ed esteri<br />

12,5% 20%<br />

T<strong>it</strong>oli obbligazionari 12,5% 20%<br />

e t<strong>it</strong>oli atipici<br />

(a seconda delle<br />

caratteristiche,<br />

fra cui la “durata”)<br />

27%<br />

Dividendi<br />

da partecipazioni<br />

non qualificate<br />

12,5% 20%<br />

Plusvalenze 12,5% 20%<br />

La nuova aliquota del 20% si applica sui realizzi di plusvalenze<br />

effettuati a partire dal 01/01/2012 e, per ev<strong>it</strong>are che l’aumento<br />

dell’aliquota colpisca anche le plusvalenze latenti al 31/12/<br />

2011, si potrà procedere alla rivalutazione del proprio<br />

portafoglio ai valori del 31/12/2011 (c.d. “affrancamento”) a<br />

Tassazione rend<strong>it</strong>e finanziarie<br />

condizione che la medesima scelta venga effettuata anche per<br />

eventuali fondi comuni mobiliari e SICAV.<br />

L’opzione potrà essere eserc<strong>it</strong>ata entro il 31 marzo 2012.<br />

Va da sé che eventuali minusvalenze potranno essere portate<br />

in deduzione dalle plus e dagli altri redd<strong>it</strong>i realizzati<br />

successivamente per una quota pari al 62,5% del loro<br />

ammontare.<br />

Gli effetti della c<strong>it</strong>ata Legge n. 138 non si applicano in alcuni<br />

casi molto significativi:<br />

Tassazione Tassazione<br />

Fino 31.12.11 Dal 01.01.12<br />

T<strong>it</strong>oli di Stato<br />

<strong>it</strong>aliani ed equiparati<br />

12,5% 12,5%<br />

T<strong>it</strong>oli emessi da Stati<br />

inclusi nella wh<strong>it</strong>e list<br />

12,5% 12,5%<br />

T<strong>it</strong>oli emessi da Enti<br />

terr<strong>it</strong>oriali <strong>it</strong>aliani<br />

12,5% 12,5%<br />

T<strong>it</strong>oli di risparmio<br />

per l’economia<br />

meridionale<br />

5% 5%<br />

Nel contempo, è stata rimodulata l’imposta di bollo sul depos<strong>it</strong>o<br />

t<strong>it</strong>oli tenendo conto degli strumenti finanziari immessi in base<br />

a contratti di custodia e amministrazione.<br />

L’importo viene calcolato per scaglioni in base al valore<br />

nominale o, in assenza dello stesso, con riferimento al valore<br />

di rimborso o, in ultima istanza, al costo di acquisto.<br />

Gli importi previsti restano invariati, rispetto ai valori premanovra,<br />

se il valore complessivo dei depos<strong>it</strong>i è inferiore ad<br />

euro 50.000 (euro 35,29). Si ricorda che se il valore<br />

complessivo dei depos<strong>it</strong>i è inferiore ad euro 1.000 è dovuta<br />

l’imposta di euro 1,81 mentre per ammontare inferiore ad euro<br />

77,46 si è in regime di esenzione del bollo. Occorre fare<br />

riferimento alla data di chiusura del periodo rendicontato.<br />

Nel caso invece di importi nominali o di rimborso da 50.000<br />

sino a < 150.000 euro l’imposta passa a 70,00 euro per gli anni<br />

2011/2012 e a 230,00 euro per l’anno 2013 e successivi. Per<br />

importi da 150.000 e sino a < 500.000 euro l’imposta passa a<br />

240,00 euro per gli anni 2011/2012 e a 780,00 euro per l’anno<br />

2013 e successivi.<br />

Nel caso di importi superiori a 500.000 euro l’imposta sale a<br />

680,00 euro per gli anni 2011/2012 e a 1.100,00 euro per l’anno<br />

2013 e successivi.<br />

Nel caso di t<strong>it</strong>olar<strong>it</strong>à di più depos<strong>it</strong>i presso il medesimo<br />

intermediario, l’imposta è dovuta in relazione a ciascun<br />

depos<strong>it</strong>o cumulando però i depos<strong>it</strong>i che fanno riferimento alla<br />

medesima intestazione (ogni depos<strong>it</strong>o sconta il bollo in base<br />

al saldo che presenta e su quello di maggiore consistenza viene<br />

applicata l’imposta in base al valore complessivo).


9<br />

La parola al commercialista<br />

Ancora nov<strong>it</strong>à per le detrazioni d’imposta sulle spese<br />

di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo<br />

ovvero una ristrutturazione edilizia<br />

In collaborazione con lo Studio Commercialistico Dal Zotto<br />

(studiodalzotto@fastwebnet.<strong>it</strong>).<br />

Può rimanere al vend<strong>it</strong>ore la detrazione residua del 36%<br />

Lo prevede la modifica introdotta dal Ddl. di conversione del<br />

DL 138/2011 approvato in Senato, in caso di vend<strong>it</strong>a dell’un<strong>it</strong>à<br />

immobiliare.<br />

Il testo Ddl. di conversione del DL n. 138/2011 approvato dal<br />

Senato contiene anche una misura sulla disciplina concernente<br />

gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, che danno dir<strong>it</strong>to<br />

all’ormai nota detrazione IRPEF del 36%. Si tratta, invero,<br />

di una nov<strong>it</strong>à inser<strong>it</strong>a in uno degli emendamenti approvati in<br />

Commissione Bilancio e poi riconfermata con il maxiemendamento<br />

su cui il Governo ha posto ed ottenuto la fiducia in Aula.<br />

La novella legislativa è recata dai nuovi commi 12-bis e 12-ter,<br />

che, in caso di approvazione defin<strong>it</strong>iva dell’attuale ddl di conversione,<br />

seguiranno il comma 12 dell’art. 2 del DL n. 138/2011.<br />

La prima disposizione interviene sull’art. 1, comma 7 della L.<br />

449/1997, in base al quale, in caso di vend<strong>it</strong>a dell’un<strong>it</strong>à immobiliare<br />

su cui sono stati realizzati gli interventi agevolati, la<br />

detrazione del 36% non utilizzata in tutto o in parte dal vend<strong>it</strong>ore<br />

spetta per i rimanenti periodi di imposta all’acquirente<br />

persona fisica dell’un<strong>it</strong>à immobiliare. Ciò significa che, in caso<br />

di cessione dell’immobile su cui è stata effettuata una manutenzione<br />

straordinaria o un restauro o un risanamento conservativo<br />

ovvero una ristrutturazione edilizia – tutti interventi agevolati –<br />

il dir<strong>it</strong>to alla detrazione del 36% sulle spese sostenute dal vend<strong>it</strong>ore<br />

si trasferisce al nuovo acquirente. Quest’ultimo può proseguire<br />

nella detrazione di tali spese, sino alla conclusione del periodo<br />

di rateazione, che attualmente è stabil<strong>it</strong>o in dieci rate annuali<br />

ovvero, su opzione, in cinque quote annue per gli over 75<br />

o tre rate annuali per gli over 80.<br />

Con la modifica normativa approvata dal Senato viene cambiato<br />

il testo di tale art. 1 in modo tale che, nel caso di vend<strong>it</strong>a dell’un<strong>it</strong>à<br />

immobiliare, la detrazione del 36% per i rimanenti periodi<br />

d’imposta possa o essere trasfer<strong>it</strong>a al nuovo acquirente<br />

o rimanere in capo al vend<strong>it</strong>ore, circostanza quest’ultima non<br />

consent<strong>it</strong>a in precedenza.<br />

Il comma 12-ter previsto dal testo licenziato dal Senato introduce,<br />

invece, una modifica all’art. 2, comma 5 della Finanziaria 2003<br />

(L. n. 289/2002). Tale articolo, allo stato attuale, prevede che, in<br />

caso di trasferimento per atto tra vivi dell’un<strong>it</strong>à immobiliare oggetto<br />

degli interventi di recupero del patrimonio edilizio di cui<br />

all’art. 1 della L. n. 449/1997, spettano all’acquirente persona fisica<br />

dell’un<strong>it</strong>à immobiliare esclusivamente le detrazioni non utilizzate<br />

in tutto o in parte dal vend<strong>it</strong>ore.<br />

La novella normativa recata dal comma 12-ter, coerentemente<br />

con quanto stabil<strong>it</strong>o dal comma precedente, prevede una sost<strong>it</strong>uzione<br />

del testo poc’anzi riportato, in modo tale che sia previsto,<br />

al predetto articolo 2, comma 5, che la detrazione del 36% possa<br />

essere utilizzata dal vend<strong>it</strong>ore oppure trasfer<strong>it</strong>a all’acquirente<br />

persona fisica per la parte residuante.<br />

Le modifiche normative sopra illustrate, di fatto, non alterano in<br />

alcun modo il gett<strong>it</strong>o, atteso che la detrazione del 36% rimane<br />

sempre la stessa e nella medesima misura, ma aggiungono un<br />

nuovo elemento di valutazione nelle compravend<strong>it</strong>e immobiliari.<br />

Così, il vend<strong>it</strong>ore potrebbe pattuire con l’acquirente di<br />

riservare a sé il dir<strong>it</strong>to di proseguire la detrazione già iniziata,<br />

in cambio di una riduzione del prezzo di vend<strong>it</strong>a dell’immobile.<br />

La misura, quindi, potrebbe anche finire per stimolare, in qualche<br />

modo, le transazioni immobiliari.<br />

Al di là di tale aspetto, ciò che è forse più importante, in attesa di<br />

chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate e sempreché la misura<br />

venga defin<strong>it</strong>ivamente approvata nell’<strong>it</strong>er di conversione del<br />

decreto, è che le parti contraenti formalizzino, magari nel compromesso<br />

o nel rog<strong>it</strong>o notarile, l’eventuale accordo con cui si<br />

è scelto di attribuire il dir<strong>it</strong>to alla prosecuzione della detrazione<br />

del 36% al vend<strong>it</strong>ore piuttosto che all’acquirente, al fine di ev<strong>it</strong>are<br />

possibili recuperi da parte del Fisco, in sede di controllo<br />

formale ex articolo 36-ter del DPR 600/1973, ed eventuali contenziosi<br />

con l’altra parte contraente.<br />

Ancora nov<strong>it</strong>à per quanto riguarda la procedura per poter<br />

accedere alla agevolazione fiscale, finalmente una<br />

semplificazione ma con attenzione alla documentazione<br />

da tenere.<br />

In relazione alla detrazione IRPEF del 36% per gli interventi di<br />

recupero del patrimonio edilizio, l’art. 7, comma 2 del<br />

DL n. 70/2011 (c.d. “Decreto Sviluppo”) pubblicato nella G.U.<br />

n. 11, sopprime:<br />

- l’obbligo di inviare la comunicazione di inizio lavori al Centro<br />

Operativo dell’Agenzia delle Entrate di Pescara;<br />

- l’obbligo di indicare distintamente, nelle fatture relative ai lavori<br />

agevolati, il costo della manodopera.<br />

In mer<strong>it</strong>o all’abolizione della comunicazione preventiva al Centro<br />

Operativo di Pescara, la lett. q) del c<strong>it</strong>ato art. 7, comma 2,<br />

modificando l’art. 1, comma 1, lett. a) del DM 18 febbraio 1998<br />

n. 41, dispone che, ai fini dell’agevolazione in questione, è obbligatorio<br />

indicare nella dichiarazione dei redd<strong>it</strong>i alcuni dati<br />

prima contenuti nella comunicazione di inizio lavori ed in particolare:<br />

- i dati catastali identificativi dell’immobile oggetto di intervento;<br />

- nel caso in cui i lavori siano effettuati dal detentore (es. conduttore),<br />

anziché dal possessore, gli estremi di registrazione


10<br />

10<br />

dell’atto che cost<strong>it</strong>uisce il t<strong>it</strong>olo per la detenzione (es. contratto<br />

di locazione);<br />

- gli altri dati richiesti ai fini del controllo della detrazione (la<br />

locuzione utilizzata dal decreto appare generica e non viene specificato<br />

quali siano gli ulteriori dati che devono essere indicati<br />

nella dichiarazione).<br />

Alcuni dati vanno ora indicati nella dichiarazione dei redd<strong>it</strong>i<br />

Dovranno essere conservati ed esib<strong>it</strong>i, su richiesta degli uffici,<br />

i documenti che saranno indicati in un appos<strong>it</strong>o provvedimento<br />

dell’Agenzia delle Entrate. Tale provvedimento dovrebbe chiarire<br />

se i documenti che cost<strong>it</strong>uivano allegati obbligatori alla comunicazione<br />

di inizio lavori (soppressa) rientrino comunque tra<br />

quelli da conservare ed esibire su richiesta degli uffici a cura del<br />

contribuente, un<strong>it</strong>amente alle fatture o ricevute fiscali comprovanti<br />

le spese sostenute per gli interventi agevolati ed alla ricevuta<br />

dei bonifici di pagamento, per cui l’obbligo di conservazione<br />

è stabil<strong>it</strong>o, ora come allora, dall’art. 1, comma 1, lett. b) del<br />

DM 18 febbraio 1998 n. 41.<br />

In relazione alla soppressione dell’obbligo di indicare in fattura<br />

Qualcuno di noi avrà certamente ricevuto una cartella esattoriale:<br />

cosa cambia?<br />

Dagli atti emessi dal 1° ottobre 2011 parte il nuovo sistema, e<br />

occorrerà versare le somme entro il termine per il ricorso.<br />

Si avvicina il momento di decorrenza dei nuovi accertamenti<br />

“esecutivi”: infatti, in base all’art. 29 del DL 78/2010, così come<br />

modificato dal DL 98/2011, per gli avvisi di accertamento emessi<br />

dal 1° ottobre 2011 e relativi ai periodi d’imposta in corso al<br />

31 dicembre 2007 scatta il nuovo sistema.<br />

Come nov<strong>it</strong>à preminente, dunque, il contribuente dovrà versare<br />

le somme entro il termine per il ricorso. Presumibilmente, occorrerà<br />

utilizzare il modello F24, con i codici tributo che l’Agenzia<br />

delle Entrate provvederà ad ist<strong>it</strong>uire.<br />

Vale la pena di rammentare che lo spartiacque è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o dall’emissione<br />

del provvedimento, quindi dalla data in cui il funzionario<br />

competente ha sottoscr<strong>it</strong>to l’atto, essendo, di conseguenza,<br />

priva di rilievo la data di notifica.<br />

Inoltre, è importante ricordare che la cartella di pagamento non<br />

scomparirà del tutto, anzi, rimarrà in vigore per una gran parte<br />

delle procedure impos<strong>it</strong>ive.<br />

Schematizzando:<br />

- negli avvisi di accertamento imposte sui redd<strong>it</strong>i, IVA, IRAP,<br />

scatterà il nuovo sistema;<br />

- negli avvisi di accertamento sulle imposte d’atto (registro,<br />

successioni, donazioni, ipocatastali), rimane in vigore il “vecchio”<br />

sistema, almeno per ora, quindi alla notifica dell’atto seguiranno<br />

il ruolo e la cartella esattoriale;<br />

- nelle liquidazioni e nei controlli formali delle dichiarazioni,<br />

nulla muta, quindi ci potrà essere la diretta notifica della cartella<br />

di pagamento.<br />

Ora può essere utile riepilogare, per sommi capi, le caratteristiche<br />

salienti del nuovo assetto esattivo.<br />

il costo della manodopera, si osserva che tale obbligo è stato<br />

introdotto a decorrere dalle spese sostenute dal 4 luglio 2006 (si<br />

veda l’art. 35, commi 19 e 20 del DL 4 luglio 2006 n. 223, convert<strong>it</strong>o<br />

nella L. 4 agosto 2006 n. 248) ed è stato in segu<strong>it</strong>o confermato<br />

dall’art. 1, comma 388 della L. n. 296/2006 (Finanziaria 2007), in<br />

relazione alla proroga dell’agevolazione per l’anno 2007, dall’art. 1<br />

comma 19 della L. n. 244/2007 (Finanziaria 2008), in relazione alla<br />

proroga dell’agevolazione per gli anni 2008-2010 (e 2011) e dall’art.<br />

2, comma 10, lett. a) e b) della L. n. 191/2009 (Finanziaria<br />

2010), in relazione alla proroga dell’agevolazione per l’anno<br />

2012. Poiché il DL n. 70/2011 abroga l’art. 1, comma 19 della L. n.<br />

244/2007, sembrerebbe che per le spese sostenute in relazione a<br />

fatture emesse tra il 4 luglio 2006 ed il 31 dicembre 2007 permanga<br />

l’obbligo di indicare il costo della manodopera in fattura.<br />

Si ricorda che l’indicazione del costo della manodopera cost<strong>it</strong>uiva<br />

una condizione indefettibile (a pena di decadenza) per il dir<strong>it</strong>to<br />

alla detrazione.<br />

Quindi semplificazione sì, ma conserviamo tutta la documentazione<br />

con attenzione.<br />

Accertamenti «esecutivi» quasi pronti per il debutto<br />

In primo luogo, le somme contestate nell’atto dovranno essere<br />

versate entro il termine per il ricorso, di norma entro sessanta<br />

giorni dalla notifica del provvedimento, termine che può divenire<br />

“mobile” a causa delle diverse ipotesi di sospensione previste<br />

dalla legge, prime fra tutte la sospensione di 90 giorni da domanda<br />

di adesione e la sospensione feriale dei termini. L’intens<strong>it</strong>à<br />

degli importi da versare è legata al fatto che il contribuente<br />

abbia o meno presentato ricorso, non a caso:<br />

- se il ricorso non viene fatto, il contribuente deve versare tutte<br />

le somme contestate;<br />

- se il ricorso viene notificato, occorre versare un terzo delle<br />

somme vantate a t<strong>it</strong>olo di imposta e nulla per le sanzioni, che<br />

verranno richieste nella misura dei due terzi dopo la sentenza<br />

della Provinciale.<br />

Esecuzione sospesa per 270 giorni.<br />

Sul versante più propriamente esattivo, decorsi trenta giorni<br />

dal termine ultimo per il pagamento (di norma, novanta giorni<br />

dalla notifica dell’accertamento), gli importi verranno dati in<br />

carico a Equ<strong>it</strong>alia, che, se del caso, procederà con la riscossione<br />

coattiva. E qui emerge la principale anomalia del sistema: solo a<br />

questo punto il contribuente potrà chiedere di versare le somme<br />

in forma dilazionata.<br />

Per espressa previsione dell’art. 29 del DL 78/2010, la sola espropriazione<br />

è sospesa, automaticamente, per un periodo di 180 giorni<br />

dal momento di affidamento del cred<strong>it</strong>o, quindi per un periodo<br />

che, di norma, coincide con 270 giorni dalla data di notifica<br />

dell’accertamento.<br />

La sospensione riguarda la sola espropriazione, pertanto Equ<strong>it</strong>alia<br />

ha il via libera, in costanza dei presupposti di legge, per bloccare<br />

i veicoli del contribuente e per disporre le ipoteche. La suddetta<br />

sospensione si verifica in via automatica ed è insensibile<br />

alla presentazione del ricorso.


Giusto Seminara<br />

La conciliazione facoltativa... è obbligatoria<br />

Con decorrenza dal 20 marzo 2011 è entrata in vigore la<br />

normativa, contenuta nel decreto legislativo 4 marzo 2010<br />

n. 28, che obbliga i c<strong>it</strong>tadini, le Società, gli Enti, ecc., insomma<br />

tutti, a ricorrere al “mediatore” per un tentativo<br />

di conciliazione delle l<strong>it</strong>i. Tale obbligo, tuttavia, sino al 19<br />

marzo 2012 sarà relativo alle l<strong>it</strong>i concernenti i dir<strong>it</strong>ti reali<br />

(proprietà, usufrutto, ipoteche, …), successioni e divisioni,<br />

patti di famiglia, locazioni, comodati, aff<strong>it</strong>to di aziende, risarcimento<br />

dei danni derivanti da responsabil<strong>it</strong>à medica e<br />

da diffamazione a mezzo stampa o con altro mezzo di pubblic<strong>it</strong>à,<br />

contratti assicurativi, bancari e finanziari. Dal 20<br />

marzo 2012 sarà anche obbligatorio rivolgersi al “mediatore”<br />

per il tentativo di conciliazione relativo alle controversie<br />

in materia di condominio e di risarcimento dei danni<br />

derivanti dalla circolazione di veicoli e natanti.<br />

Restano esclusi dall’obbligo del ricorso al tentativo di conciliazione<br />

i procedimenti che riguardano le ingiunzioni (di<br />

pagamento e di consegna) e le relative eventuali opposizioni,<br />

le convalide di licenza o di sfratto, i procedimenti possessori,<br />

le opposizioni e gli incidenti di cognizione relativi<br />

all’esecuzione forzata, i procedimenti in camera di consiglio<br />

e le azioni civili eserc<strong>it</strong>ate nei procedimenti penali.<br />

Il motivo che ha spinto il Governo ad assumere il provvedimento<br />

in esame, auspicato e sugger<strong>it</strong>o dalla direttiva comun<strong>it</strong>aria<br />

2008/52/CE, è fondamentalmente la consapevolezza<br />

dei danni determinati alla economia privata e alle aziende<br />

dai r<strong>it</strong>ardi della amministrazione della giustizia, da cui la<br />

necess<strong>it</strong>à di ricorrere ad una risoluzione extragiudiziale in<br />

materia civile e commerciale più rapida e risolutiva. Basti<br />

pensare che per ultimare una procedura di recupero cred<strong>it</strong>i<br />

in Italia sono necessari in media 1210 giorni (da uno studio<br />

della Banca Mondiale si evince che in tema l’Italia è prima<br />

in classifica, segu<strong>it</strong>a dalla Spagna con 515 giorni, dalla Cina<br />

con 406 giorni ecc. sino agli USA con 300 giorni!). Inoltre,<br />

in Italia risultano pendenti 11 milioni di processi di cui oltre<br />

la metà riguardano cause civili e che, anche solo in primo<br />

gardo, per risolvere un giudizio in media sono necessari tre<br />

anni; un po’ meno per le cause di previdenza, molto di più<br />

per i procedimenti esecutivi immobiliari (circa 5 anni!).<br />

Altro motivo determinante il ricorso alla “mediazione” è il<br />

costo elevatissimo dell’amministrazione della giustizia che<br />

in Italia, dalle indagini esper<strong>it</strong>e dalla Banca Mondiale a mezzo<br />

delle proprie speciali Commissioni, ammonta a ben 4<br />

miliardi e 88 milioni di euro, con la conseguenza che anche<br />

in questo siamo primi nella classifica rispetto a Francia (3<br />

miliardi e 350 milioni), Spagna (2 miliardi e 983 milioni),<br />

11<br />

11<br />

Olanda (1 miliardo e 13 milioni).<br />

Il mancato ricorso all’organismo di mediazione determina<br />

la improcedibil<strong>it</strong>à della domanda giudiziale.<br />

In altri termini, il fatto che parte attrice non abbia fatto ricorso<br />

al tentativo di conciliazione, rilevato dal magistrato<br />

ad<strong>it</strong>o d’ufficio o a segu<strong>it</strong>o di eccezione della parte convenuta,<br />

fa sospendere il giudizio ed in conseguenza il giudice<br />

inv<strong>it</strong>a le parti a proporre l’istanza di mediazione entro 15<br />

giorni e rinvia il proseguo del giudizio, in mancanza di conciliazione,<br />

sino alla scadenza del termine previsto per la detta<br />

procedura. Qualora la domanda giudiziale sia stata proposta<br />

in pendenza del tentativo di conciliazione, il magistrato,<br />

sospeso il giudizio, rinvia ad una udienza in data successiva<br />

allo scadere dei quattro mesi previsti.<br />

A nessuno sfugge l’importanza data dal legislatore al nuovo<br />

ist<strong>it</strong>uto, il che è confermato dalla disposizione contenuta<br />

al punto 2 dell’art. 5, là dove è prevista la facoltà anche del<br />

giudice d’appello di inv<strong>it</strong>are le parti a ricorrere alla mediazione<br />

quando r<strong>it</strong>iene che possano esserci i presupposti, tenuto<br />

conto del comportamento delle parti, della natura della<br />

causa, ecc.<br />

Prima di procedere alla analisi del nuovo ist<strong>it</strong>uto, è bene<br />

sottolineare come lo stesso provvedimento in esame confermi<br />

valido il ricorso facoltativo alla mediazione per la<br />

conciliazione delle controversie civili e commerciali e delle<br />

procedure di reclamo previste dalle carte dei servizi: la differenza<br />

sostanziale tra la mediazione obbligatoria e la facoltativa<br />

sta oltre che nella procedura, disciplinata dalla carta<br />

dei servizi, nel fatto che a mediare, nella obbligatoria, sarà<br />

un organismo terzo ed imparziale.<br />

Iter formativo del D.L.<br />

La Legge 18 giugno 2009, n.69, in tema di “sviluppo economico,<br />

semplificazione, compet<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à nonché in materia<br />

di processo civile” all’art.60 delega al Governo di emanare<br />

le norme in “materia di mediazione e conciliazione delle<br />

controversie civili e commerciali”. Nel detto provvedimento<br />

sono dettati i principi cui devono uniformarsi le disposizioni<br />

delegate, non ultimi quelli dettati dalla normativa<br />

comun<strong>it</strong>aria; e a tali disposizioni puntualmente si attiene<br />

il Governo (vista la direttiva 2008/52/CE, vista la<br />

preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri del<br />

28.10.2009, acquis<strong>it</strong>i i pareri delle competenti Commissioni<br />

della Camera e del Senato, vista la deliberazione del<br />

Consiglio dei Ministri in data 19.2.2010 e sulla proposta<br />

del Ministro della Giustizia) nell’emanare il decreto legislativo<br />

28/2010.


12<br />

12<br />

La conciliazione obbligatoria<br />

Lim<strong>it</strong>iamo l’informativa alla procedura indicata dal D.L. in<br />

esame.<br />

\Il legale al quale si è rivolto chi ha interesse alla tutela di<br />

un dir<strong>it</strong>to disponibile, all’atto del conferimento dell’incarico<br />

deve informare il cliente dell’obbligo del ricorso alla<br />

conciliazione (procedura, durata, agevolazioni fiscali,<br />

ecc.), facendo sottoscrivere una dichiarazione dalla quale<br />

risulti l’avvenuta completa informativa: tale documento<br />

dovrà essere prodotto un<strong>it</strong>amente all’atto introduttivo del<br />

giudizio.<br />

La domanda di mediazione deve essere presentata mediante<br />

depos<strong>it</strong>o presso un organismo di mediazione, la cui<br />

scelta è devoluta, concordemente o singolarmente, alle parti<br />

interessate, senza attribuzione di competenza per terr<strong>it</strong>orio,<br />

bensì a giudizio delle stesse parti o del singolo. L’istanza<br />

di mediazione, ovviamente, deve indicare, oltre che l’organismo,<br />

le parti e l’oggetto della pretesa. Se esistono più<br />

istanze di mediazione relative allo stesso oggetto o controversia,<br />

la mediazione si svolge davanti all’organismo che è<br />

stato per primo interessato della questione ed a tal fine si fa<br />

riferimento alla data di ricezione dell’istanza.<br />

La durata del procedimento di mediazione non può essere<br />

superiore a quattro mesi, che decorrono dalla data di presentazione<br />

dell’istanza.<br />

La nomina del mediatore ad opera del capo dell’organismo<br />

cui è stata rivolta l’istanza ha luogo entro 15 giorni dal<br />

suo depos<strong>it</strong>o un<strong>it</strong>amente alla fissazione della data del primo<br />

incontro tra le parti.<br />

Del depos<strong>it</strong>o dell’istanza e del provvedimento del capo dell’organismo<br />

viene data notizia all’altra parte “con qualsiasi<br />

mezzo idoneo ad assicurarne la recezione, anche a cura della<br />

parte istante”.<br />

Il procedimento è informale e si svolge presso la sede indicata<br />

dal regolamento di procedura dell’organismo.<br />

Comp<strong>it</strong>o del mediatore, ovviamente, è quello di adoperarsi<br />

“affinchè le parti raggiungano un accordo amichevole”<br />

per la definizione della controversia. Il mediatore può avvalersi<br />

di esperti iscr<strong>it</strong>ti negli albi dei consulenti dei tribunali:<br />

essi vengono retribu<strong>it</strong>i secondo quanto stabil<strong>it</strong>o nei regolamenti<br />

di procedura dell’organismo.<br />

La mancata comparizione della parte convocata, senza un<br />

giustificato motivo, può essere valutata quale argomento di<br />

prova nel successivo giudizio.<br />

Conciliazione –<br />

Se si raggiunge un accordo, al processo verbale si allega<br />

il testo dell’accordo stesso. Se non si raggiunge l’accordo<br />

il mediatore può formulare una proposta di conciliazione,<br />

atto che può in qualsiasi momento della procedura<br />

essere richiesta dalle parti. Entro sette giorni dalla<br />

comunicazione della proposta le parti devono far pervenire<br />

la propria accettazione; il mancato riscontro cost<strong>it</strong>uisce<br />

rifiuto.<br />

L’accordo, per avere efficacia di t<strong>it</strong>olo esecutivo deve essere<br />

omologato con decreto dal Presidente del Tribunale nel<br />

cui circondario ha sede l’organismo chiamato a mediare.<br />

Le conseguenze della mancata definizione della controversia<br />

mediante accordo od accettazione della proposta<br />

di conciliazione avanzata dal mediatore sono varie, forse<br />

anche non in ordine di importanza: le lungaggini procedurali<br />

del giudizio ordinario, le spese legali e di procedura,<br />

nessuna agevolazione fiscale, maggiori spese per la mancata<br />

accettazione della proposta di conciliazione, il fatto che<br />

la mancata comparizione nella procedura di mediazione può<br />

cost<strong>it</strong>uire prova a sfavore di chi non è comparso.<br />

Costi e agevolazioni fiscali.<br />

La procedura di mediazione non è oggetto di gravami fiscali<br />

di qualsiasi natura (bolli, tasse, dir<strong>it</strong>ti). Il verbale di accordo,<br />

se il valore non supera i 50.000 euro, è esente da<br />

tassa di registro. Le spese della procedura sono deducibili<br />

ai fini IRPEF.<br />

Spetta all’organismo pubblico ed a quello privato, se la materia<br />

da trattare è una di quelle per le quali è previsto l’obbligo<br />

del ricorso alla procedura di conciliazione, una indenn<strong>it</strong>à<br />

fisata con decreto ministeriale: allo stato è previsto un<br />

minimo di 65 euro per ciascuna parte se la causa non supera<br />

il valore di 1000 euro, sino a 92oo euro se il valore della<br />

causa supera i 5 milioni di euro.<br />

Per il ricorso alla mediazione facoltativa valgono le tariffe<br />

che i privati prevedono nel loro<br />

regolamento.<br />

Comunque, se l’affare trattato è importante e complesso od<br />

in caso di successo della mediazione l’indenn<strong>it</strong>à può essere<br />

aumentata sino ad un quinto ed in caso di mancata comparizione<br />

delle parti può essere ridotta di un terzo.<br />

In caso di successo della mediazione alle parti spetta un<br />

cred<strong>it</strong>o di imposta nella misura che anno per anno viene<br />

determinata dal Ministero della Giustizia in base alle risorse<br />

economiche destinate all’amministrazione della giustizia<br />

stessa ed all’importanza dell’affare trattato: in ogni caso,<br />

detto cred<strong>it</strong>o non può superare i 500 euro.<br />

CONSIDERAZIONI FINALI<br />

Il provvedimento esaminato evidenzia, in effetti, l’insuccesso<br />

del sistema giudiziario e tenta di arginarne le conseguenze,<br />

ma anche di attenuare la l<strong>it</strong>igios<strong>it</strong>à che non è solo<br />

caratteristica della civiltà med<strong>it</strong>erranea, ma può anche essere<br />

il risultato di uno stato di disagio sociale, economico,<br />

etico, pol<strong>it</strong>ico, finanziario.


Riflessione sui 150 anni dell’un<strong>it</strong>à d’Italia<br />

di Pietro Rosso<br />

Da giovanotto, poco più che imberbe, ho partecipato con entusiasmo<br />

alla celebrazione del centenario dell’un<strong>it</strong>à d’Italia. Era un’Italia<br />

diversa dall’attuale. Il 1961 rappresentava il punto d’arrivo di<br />

quel periodo storicamente chiamato “della ricostruzione”. L’Italia<br />

era usc<strong>it</strong>a dalla seconda guerra mondiale in macerie, anche se, successivamente,<br />

qualche revisionista affermò che le macerie non erano<br />

poi così tante, io, a Torino, le ho viste e posso dire che c’erano<br />

ed erano molte. La ricostruzione, dal 1945 in poi, avvenne prima di<br />

tutto sul piano pol<strong>it</strong>ico-ist<strong>it</strong>uzionale, con una nuova Cost<strong>it</strong>uzione<br />

repubblicana e democratica e poi su quello economico. Lavoravano<br />

tutti, in quei tempi, contadini, operai e dirigenti con l’unico obiettivo<br />

di risollevare le sorti del Paese.<br />

L’esposizione di Italia 61 con i due palazzi, Nervi e Vela, la monorotaia,<br />

la teleferica di Cavoretto e tutti quei padiglioni zeppi di<br />

meraviglie tecniche, rappresentava un messaggio al mondo intero<br />

che l’Italia c’era, era risorta e che era proiettata verso un futuro<br />

migliore.<br />

In effetti si può dire che, tra l’inconsapevolezza della maggior parte<br />

degli <strong>it</strong>aliani, stava iniziando il “boom economico” periodo in cui<br />

si sarebbero ridotte, lentamente ma costantemente, le sacche di povertà<br />

e di ignoranza ed una più equa distribuzione del redd<strong>it</strong>o avrebbe<br />

migliorato la v<strong>it</strong>a di tutti gli <strong>it</strong>aliani.<br />

Tutt’altra Italia quella che celebra il centocinquantenario dell’Un<strong>it</strong>à:<br />

la crisi economica, l’etica della pol<strong>it</strong>ica ai minimi,il deb<strong>it</strong>o pubblico<br />

al massimo livello, la disoccupazione giovanile, il precariato,<br />

ponti che non si fanno, trafori che non si vogliono, gente che inneggia<br />

alla secessione, il problema non risolto dell’immigrazione, clandestina<br />

e non, giudici corrotti e corruttori di giudici, Ministri della<br />

Repubblica che appenna sentono l’inno nazionale alzano il d<strong>it</strong>o<br />

medio. La lista sarebbe ancora lunga, ma tanto basterebbe per r<strong>it</strong>e-<br />

13<br />

13<br />

nere che, se dopo 150 anni l’Italia è questa, ci sarebbe ben poco da<br />

festeggiare e che tutti quei morti per l’Un<strong>it</strong>a e per la Resistenza<br />

sarebbero morti invano.<br />

Ma poi è arrivato quel fatidico 17 Marzo e vi è stata un’esplosione<br />

di patriottismo. Esplosione, tanto inattesa quanto benefica, quasi ad<br />

esorcizzare i gravi problemi che affliggono il Paese. Bandiere tricolori<br />

ovunque, inno nazionale suonato e cantato come mai prima. Io<br />

stesso, malgrado il mio scetticismo, mi sono lasciato coinvolgere in<br />

questa ondata di patriottismo ed ho partecipato con entusiasmo a<br />

parecchie delle tante celebrazioni e raduni: la festa della Repubblica<br />

con le frecce tricolori, il raduno degli alpini con la loro immensa<br />

(con qualche aiuto esterno) simpatia, il raduno della Cavalleria o<br />

perlomeno quello che è rimasto della Cavalleria, i Lancieri di Montebello<br />

con i loro magnifici cavalli, il raduno dei Bersaglieri con le<br />

loro splendide fanfare, il raduno dei Carabinieri ed in particolare lo<br />

spettacolare carosello del loro reparto a cavallo. È stato ed è, perché<br />

non è ancora fin<strong>it</strong>a, un tripudio di folla. Mai avrei pensato ad una<br />

partecipazione popolare così massiccia e soprattutto intrisa di un<br />

sentimento patriottico che si credeva ormai sop<strong>it</strong>o. Devo dire che<br />

ho rivissuto la magica atmosfera del 1961 e quella delle Olimpiadi<br />

del 2006. Tutto ciò ha coinvolto in modo particolare i torinesi, i<br />

quali, da sempre sono fieri che la loro c<strong>it</strong>tà sia stata tra le maggiori<br />

artefici del Risorgimento; ma ormai, dei cosiddetti torinesi, quelli<br />

che risiedono nella c<strong>it</strong>tà da più generazioni, non è rimasto che una<br />

minoranza e quindi tutta quella folla è parte di una società eterogenea,<br />

composta da c<strong>it</strong>tadini provenienti da tutt’Italia e non solo. Ho<br />

visto etnie provenienti da tutto il mondo: dall’Africa, dal Mediooriente<br />

e dall’Asia, dall’America del Sud ed altre ancora. Trattasi<br />

ormai di una società multietnica e secondo alcuni Torino è per questo<br />

la più europea delle c<strong>it</strong>tà <strong>it</strong>aliane. Non so se sia vero, verrebbe<br />

da dire “esageruma nen”, però questa è la realtà e con questa ci si<br />

deve confrontare.<br />

Tale entusiastica partecipazione, manifestatasi con la quasi totale,<br />

salvo qualche servizio del TG Regionale, assenza della Rai, mi ha<br />

fatto superare lo scetticismo iniziale, è stata come un’iniezione di<br />

fiducia per il futuro. Con una popolazione del genere sarebbe del<strong>it</strong>tuoso<br />

non risolvere i problemi che prima ho, sia pur parzialmente,<br />

elencato e che comunque devono essere affrontati nel migliore dei<br />

modi per i bene di tutti gli <strong>it</strong>aliani (come Cost<strong>it</strong>uzione comanda),<br />

altrimenti l’alternativa è il fallimento del Paese Italia.


14<br />

14<br />

Dott. Davide Libro - Odontoiatra<br />

L’implantologia è una tecnica chirurgica<br />

atta a sost<strong>it</strong>uire gli elementi dentari<br />

mancanti attraverso l’inserimento di impianti<br />

nell’osso mandibolare o mascellare.<br />

L’impianto è una v<strong>it</strong>e in t<strong>it</strong>anio filettata<br />

all’esterno e all’interno che, inser<strong>it</strong>a<br />

nell’osso, permette di sostenere nel<br />

tempo una riabil<strong>it</strong>azione protesica fissa<br />

come una corona dentale in ceramica, o<br />

mobile come una protesi totale e di sottoporla<br />

al carico masticatorio. La possibil<strong>it</strong>à<br />

di inserire impianti in t<strong>it</strong>anio all’interno<br />

dell’osso e di ottenere una osteointegrazione<br />

è stata scoperta casualmente<br />

circa 40 anni fa dal chirurgo svedese Per<br />

Ingvar-Branemark.<br />

Egli fu il primo a studiare l’osteointegrazione, cioè l’integrazione<br />

del t<strong>it</strong>anio con il tessuto osseo, e ancora oggi è considerato<br />

dagli odontoiatri di tutto il mondo il padre dell’implantologia<br />

moderna.<br />

Da allora sono stati inser<strong>it</strong>i milioni di impianti nel mondo, permettendo<br />

la riabil<strong>it</strong>azione protesica di altrettanti pazienti.<br />

L’adozione di sistemi implantari e di protocolli operativi ben<br />

collaudati ha permesso di lim<strong>it</strong>are gli insuccessi e di ampliare<br />

le ricerche in amb<strong>it</strong>o mondiale.Tra le diverse tecniche implantari<br />

è però opportuno<br />

ricordare che la metodica<br />

Branemark, sviluppata<br />

dall’azienda<br />

Nobelbiocare, è la più<br />

testata e studiata con<br />

oltre 40 anni di studi<br />

scientifici sull’osteointegrazione,<br />

anche se si<br />

possono ricordare numerose<br />

altre aziende<br />

come la 3I, la Strauman<br />

(oggi sono circa 300)<br />

ognuna con la propria<br />

valida tecnologia.<br />

Il presupposto per l’inserimento dell’impianto è la presenza di<br />

una adeguata quant<strong>it</strong>à di osso, e poi vi sono delle controindicazioni<br />

relative quali il fumo (riduce notevolmente la percentuale<br />

di successi), malattie sistemiche non compensate (diabete,<br />

ipertensione, malattie cardiache sono le principali) l’utilizzo<br />

di alcuni farmaci (difosfonati), giovani con meno di 18 anni.<br />

Pensa alla salute!<br />

Implantologia in odontoiatria<br />

In caso di grave carenza ossea è possibile valutare interventi<br />

di ricostruzione maxillo-facciale, anche se molto complessi<br />

come il prelievo dalla cresta Iliaca.In caso di lieve carenza è<br />

possibile attuare la rigenerazione ossea guidata, tram<strong>it</strong>e l’apposizione<br />

di appos<strong>it</strong>e membrane protettive che favoriscono la<br />

ricresc<strong>it</strong>a del proprio osso.<br />

La pianificazione implantare è fondamentale, ed è alla base<br />

del successo a breve e<br />

lungo termine. Si attua<br />

attraverso una valutazione<br />

radiografica esegu<strong>it</strong>a<br />

con la Tac Dentascan<br />

che ci dà con assoluta<br />

precisione la<br />

qual<strong>it</strong>à e quant<strong>it</strong>à di<br />

osso e ci orienta sulla<br />

scelta dell’impianto, del<br />

suo posizionamento tridimensionale nell’osso e in un’ampia<br />

gamma di opzioni protesiche personalizzate.<br />

Le applicazioni cliniche implantologiche sono rivoluzionarie<br />

e passano dalla riabil<strong>it</strong>azione del singolo dente mancante a<br />

tutta l’arcata dentaria completa. Inserire un impianto dove manca<br />

un dente significa non dover preparare i denti adiacenti (spesso<br />

sani) per poi inserire un ponte, con vantaggi estetici e funzionali.<br />

Realizzare una dentiera sorretta dagli impianti significa<br />

non aver problemi legati al movimento della stessa durante<br />

le normali attiv<strong>it</strong>à (dal parlare al masticare) con notevole miglioramento<br />

della qual<strong>it</strong>à della v<strong>it</strong>a.<br />

Le fasi di inserimento e carico degli impianti sono le seguenti:<br />

Prima fase chirurgica: cioè l’intervento chirurgico di inserimento<br />

implantare. Si esegue ambulatoriamente, in anestesia locale,<br />

attraverso una piccola incisione gengivale e la realizzazione di un<br />

piccolo foro all’interno dell’osso dove viene “avv<strong>it</strong>ato” con una<br />

certa forza (Torque) l’impianto. Si richiude l’incisione<br />

con un paio di punti di sutura.<br />

Seconda fase chirurgica: cioè la riapertura<br />

della testa dell’impianto a osteointegrazione<br />

avvenuta (2-4 mesi per la mandibola, 4-6 mesi<br />

per la mascella). Si esegue una piccola incisione<br />

in anestesia locale, e si avv<strong>it</strong>a sulla testa<br />

dell’impianto un cappuccio di guarigione.<br />

Prima fase protesica: cioè l’avv<strong>it</strong>amento del<br />

moncone sull’impianto e la realizzazione del<br />

provvisorio. Il moncone è un componente<br />

protesico che si unisce all’impianto attraverso<br />

una v<strong>it</strong>e interna e permette l’ancoraggio<br />

del dente. Il provvisorio è un dente realizza-


to in materiale compos<strong>it</strong>o (resina) che serve per valutare la<br />

capac<strong>it</strong>à funzionale ed estetica dell’impianto e normalmente<br />

si mantiene per qualche mese.<br />

Nel caso di una protesi rimovibile vi sono varie componenti<br />

che si possono utilizzare, dalla clips (ball aboutment) alle barre<br />

di collegamento tra più impianti.<br />

Seconda fase protesica: cioè la realizzazione della corona in<br />

ceramica defin<strong>it</strong>iva nel caso di protesi fissa, o la realizzazione<br />

della protesi totale defin<strong>it</strong>iva nel caso della protesi rimovibile.<br />

Si esegue rilevando l’impronta della bocca, dalla quale si ottiene<br />

un modello in gesso fedele riproduzione della bocca e sul<br />

quale il tecnico di laboratorio produrrà il manufatto protesico.<br />

La ricerca continua permette oggi di eseguire interventi rapidi,<br />

sicuri, predicibili.<br />

Oggi si parla di carico immediato degli impianti, cioè la possibil<strong>it</strong>à<br />

di montare un dente provvisorio sub<strong>it</strong>o dopo l’inserimento<br />

dell’impianto.<br />

Cap<strong>it</strong>olo a parte mer<strong>it</strong>a l’edentulia totale (cioè la perd<strong>it</strong>a di<br />

tutti i denti). Nel caso di una protesi totale l’inserimento anche<br />

solo di due impianti per arcata permette di migliorare notevolmente<br />

la stabil<strong>it</strong>à della protesi e di migliorare le condizioni di<br />

v<strong>it</strong>a e sociali del paziente edentulo.<br />

15<br />

15<br />

La tecnica più utilizzata oggi è quella dell’overdenture supportata,<br />

cioè un sistema cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o da una protesi totale rimovibile<br />

ancorata a due impianti. Il paziente deve però sempre togliere<br />

la protesi per le normali manovre di igiene.<br />

Alternativa è fissare la protesi totale defin<strong>it</strong>iva su almeno 4<br />

impianti per arcata (tecnica all on four). Il vantaggio di questa<br />

tecnica è che il paziente non deve più togliere la protesi, lo<br />

svantaggio è che la pulizia spesso è difficoltosa.<br />

È anche possibile, ma non consigliabile, eseguire trattamenti<br />

rapidi con sedute ravvicinate e addir<strong>it</strong>tura eseguire estrazioni,<br />

inserire e caricare gli impianti con protesi immediate. In questi<br />

casi l’unica tecnica<br />

valida utilizzabile è la<br />

Chirurgia Implantare<br />

Guidata, una nuova<br />

complessa metodica<br />

che si basa sulla pianificazione<br />

computer<br />

assist<strong>it</strong>a.<br />

davidelibro@libero.<strong>it</strong>


16<br />

16<br />

Cuore: gli Omega-3<br />

ti allungano la v<strong>it</strong>a<br />

Da: Forumsalute.<strong>it</strong> - Salute e Benessere News 5-10-2011<br />

DHA ed EPA per migliorare i valori di colesterolo, trigliceridi<br />

e pressione arteriosa, per prevenire il rischio di infarto e, in<br />

generale, per una v<strong>it</strong>a piu’ sana. Fanno bene a tutti: grandi,<br />

piccini e donne in gravidanza<br />

Lo scopo primario della dieta è fornire nutrienti sufficienti a<br />

soddisfare le esigenze della persona. Ma sono sempre più numerose<br />

le prove scientifiche a sostegno dell’ipotesi che alcuni<br />

componenti alimentari abbiano effetti benefici per la salute<br />

che vanno oltre l’apporto dei nutrienti di base. Tra questi, un<br />

ruolo di primo piano è occupato dagli Omega-3, cioè gli acidi<br />

grassi “buoni” contenuti:<br />

• in alcuni semi (soia, girasole, zucca e lino): ecco come i<br />

vegetariani possono assumere queste preziose sostanze!<br />

• nelle noci<br />

• nei legumi<br />

• ma soprattutto nel pesce (sardine, aringhe, acciughe, trota,<br />

pesce spada, salmone e sgombro meglio se provenienti da<br />

mare aperto)<br />

Mangiare cibi ricchi di Omega-3 fa un gran bene a tutto l’organismo,<br />

fa invecchiare meglio e migliora il tono dell’umore.<br />

Lo confermano le evidenze scientifiche. Secondo le ultime ricerche<br />

allungherebbe addir<strong>it</strong>tura la salute della vista, riducendo<br />

il rischio di degenerazione maculare legata all’età.<br />

Ma gli Omega-3 sono importanti soprattutto per quanto riguarda<br />

il cuore, sia dell’uomo sia della donna. È vero: l’infarto<br />

nel gentil sesso è più raro, ma è anche più difficile da curare;<br />

perciò la prevenzione, attraverso l’alimentazione, diventa indispensabile<br />

per entrambi i sessi. Assumere un grammo al giorno<br />

di Omega-3 è dunque prudente per chiunque!<br />

Affinché l’organismo ne abbia beneficio, le quant<strong>it</strong>à di Omega-<br />

3 necessarie non sempre si riescono a introdurre solo con la<br />

dieta. Per quanto riguarda il pesce, poi, c’è il timore che un<br />

consumo eccessivo possa portare a un accumulo di sostanze tossiche<br />

nell’organismo, vedi mercurio. Per questo, spesso il consiglio<br />

è di assumere questi acidi grassi attraverso integratori alimentari<br />

sotto forma di capsule o olio da bere (olio di pesce), a<br />

patto che siano stabili nel tempo e altamente digeribili.<br />

Gli Omega-3 sono cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i da una lunga catena e vengono<br />

chiamati EPA e DHA. EPA e DHA hanno diverse “capac<strong>it</strong>à”<br />

attraverso le quali, se assunti con regolar<strong>it</strong>à, proteggono la salute<br />

del cuore. In particolare:<br />

• abbassano il valore dei trigliceridi (fino al 30% in meno!)<br />

• aumentano il valore del colesterolo “buono” HDL<br />

• tengono sotto controllo la pressione arteriosa (sia in chi<br />

soffre di ipertensione sia in chi ha i valori nella norma)<br />

• riducono la formazione di coaguli nel sangue<br />

• prevengono le ar<strong>it</strong>mie cardiache e l’aterosclerosi<br />

• migliorano la funzione endoteliale<br />

• riducono il rischio di morte cardiaca improvvisa nei sog-<br />

getti predisposti. I benefici per cuore e arterie di questi integratori,<br />

in abbinamento a un regime alimentare corretto, si vedono già<br />

dopo poche settimane dall’assunzione. Per verificarlo basta sottoporsi<br />

agli esami di routine, per notare un consistente miglioramento<br />

dei livelli dei trigliceridi plasmatici, del colesterolo buono,<br />

del rapporto trigliceridi/colesterolo HDL, tutti valori importantissimi<br />

per la prevenzione delle malattie coronariche.<br />

Gli integratori di Omega-3 non hanno particolari controindicazioni<br />

e fanno bene a tutti: agli adulti, ai piccini e persino alle<br />

donne durante la gravidanza e l’allattamento per garantire un<br />

ottimale es<strong>it</strong>o della gestazione e dello sviluppo del bambino.<br />

Vuoi sapere quali sono i valori ottimali per scongiurare il<br />

rischio di malattie cardiovascolari?<br />

Girov<strong>it</strong>a: inferiore a 80 cm (donna), inferiore a 94 cm (uomo)<br />

Pressione arteriosa: inferiore a 130/85 mm Hg<br />

Glicemia (a digiuno): inferiore a 100 mg/dL<br />

Trigliceridi: inferiore a 150 mg/dL<br />

Colesterolo totale: inferiore a 200 mg/dL<br />

Colesterolo LDL: inferiore a 100 mg/dL<br />

Colesterolo HDL: superiore a 50 mg/dL (donna), superiore a<br />

40 mg/dL (uomo)<br />

Energie a terra? Ecco i rimedi utili<br />

Da: Forumsalute.<strong>it</strong> - Salute e Benessere News 11-10-2011<br />

I ricost<strong>it</strong>uenti, o integratori, che aiutano sportivi e sedentari a<br />

r<strong>it</strong>rovare forza e vigore nel momento di fiacca e di spossatezza<br />

fisica e mentale, dopo malattie o semplicemente nei cambi di<br />

stagione<br />

“Come sempre in questo periodo dell’anno batto la fiacca e<br />

mi stanco con niente”.<br />

“Continuo a sbadigliare, a strofinarmi gli occhi e ho poca<br />

energia. Non posso ricorrere a un caffè dietro l’altro per poter<br />

lavorare…”<br />

“Al mattino mi sento a pezzi, il risveglio è tragico: resterei a<br />

letto tutto il giorno! E in ufficio ho paura di addormentarmi<br />

sulla scrivania…”<br />

“Dopo le vacanze ho ricominciato a fare sport e ora mi sento<br />

uno straccio, ho bisogno di aumentare la mia soglia di resistenza<br />

fisica”<br />

La stanchezza fa parte integrante della v<strong>it</strong>a, è l’elemento regolatore<br />

dell’attiv<strong>it</strong>à e del riposo. In breve tempo, però, questa<br />

sensazione deve scomparire e quando ciò non accade vuol dire<br />

che c’è uno squilibrio tra consumo e ricarica delle “pile”. È<br />

proprio in questi momenti che si sente il bisogno di qualcosa<br />

per tirarsi un po’ su.<br />

Già, ma cosa? Un tempo li chiamavano ricost<strong>it</strong>uenti e li prescriveva<br />

il medico di famiglia; oggi, invece, parliamo di integratori<br />

alimentari e il loro utilizzo può avvenire in modo del<br />

tutto libero. Essere informati sulle sostanze che aiutano nel<br />

momento di fiacca, di spossatezza, di debil<strong>it</strong>azione o semplicemente<br />

nei cambi di stagione diventa importante per una scelta<br />

consapevole del prodotto più utile per le proprie esigenze. Il<br />

discorso vale per tutti, e a maggior ragione per coloro che pra-


ticano uno sport e dal proprio corpo devono ottenere molto di<br />

più in termini di prestazioni fisiche e consumo energetico.<br />

Le erbe ci accompagnano sin dall’antich<strong>it</strong>à; ecco alcuni dei<br />

rimedi dolci consigliati in caso di stanchezza<br />

Premesso che la stanchezza si combatte principalmente a tavola<br />

(al bando l’alimentazione sregolata e ipercalorica, largo<br />

invece al giusto mix di carboidrati, fibre, sali minerali, proteine<br />

e, soprattutto, tanta frutta e verdura ricche di v<strong>it</strong>amine!),<br />

esistono rimedi dolci utilissimi per fare in modo di r<strong>it</strong>rovare<br />

l’energia, la v<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à e la concentrazione necessarie per affrontare<br />

i carichi di lavoro o di studio quotidiano. Tra quelle<br />

che si possono utilizzare con ottimi risultati si segnalano il<br />

ginseng, l’eleuterococco, il guaranà e la damiana.<br />

• Il ginseng è utile quando le energie fisiche e mentali sono a<br />

terra. Lo possono usare gli sportivi che vogliono aumentare le<br />

proprie prestazioni, coloro che devono affrontare impegni<br />

Dal Ministero della Salute<br />

Un decalogo per l’uso corretto dei farmaci<br />

È stata pubblicata sul s<strong>it</strong>o del ministero della Salute una miniguida<br />

con dieci consigli ai c<strong>it</strong>tadini per l’uso sicuro dei farmaci.<br />

Dall’assunzione alla conservazione, con particolare attenzione<br />

ai disturbi che possono comparire durante la cura, viene<br />

sintetizzato tutto quello che c’è da sapere per ev<strong>it</strong>are pericolosi<br />

“fai da te”. Ecco, dunque, le dieci “istruzioni per l’uso”.<br />

1) Assumo farmaci solo su indicazione del medico e non perché<br />

consigliati da un parente o da un amico oppure perché ne<br />

ho sent<strong>it</strong>o parlare alla tv o letto informazioni su riviste o su<br />

internet.<br />

2) Voglio essere informato della cura che sto facendo. Non<br />

es<strong>it</strong>o a chiedere al medico o al farmacista tutte le informazioni<br />

sui farmaci che devo prendere e se non ho cap<strong>it</strong>o bene, chiedo<br />

di ripetere con parole più semplici.<br />

3) Parlo apertamente con il medico. Porto sempre la lista dei<br />

farmaci che sto prendendo, anche quelli prescr<strong>it</strong>ti da altri. Riferisco<br />

se sto facendo uso di prodotti omeopatici, erboristici,<br />

f<strong>it</strong>oterapici, integratori o altri preparati acquistati in negozi<br />

specializzati.<br />

4) Informo il medico se sono allergico ai farmaci. Anche durante<br />

il ricovero, devo sempre riferirlo ai camici bianchi e agli<br />

infermieri.<br />

5) Riferisco al medico i disturbi apparsi durante la cura. Lui<br />

mi dirà come comportarmi.<br />

6) Rispetto le indicazioni forn<strong>it</strong>e dal medico. Controllo sem-<br />

17<br />

17<br />

importanti e vogliono essere concentrati al massimo, le persone<br />

che escono da una malattia debil<strong>it</strong>ante, gli studenti che<br />

hanno difficoltà di memoria, uomini e donne che desiderano<br />

aumentare le proprie prestazioni sessuali.<br />

•L’eleuterococco aumenta il vigore, la resistenza fisica, la<br />

potenza massima aerobica, la massa muscolare e innalza la<br />

soglia di resistenza a stimoli stressanti, con una evidente miglior<br />

risposta dell’organismo allo stimolo dell’allenamento.<br />

• Il guaranà è stimolante: contiene sostanze del tutto simili<br />

alla caffeina, ma senza i suoi effetti negativi, aiuta l’organismo<br />

a superare i momenti di maggiore stanchezza, a reagire<br />

più prontamente agli stimoli esterni e migliora lo stato di benessere<br />

psico-fisico generale.<br />

• La damiana, grazie alle sue caratteristiche, è stata da sempre<br />

utilizzata come tonico stimolante e, come il ginseng, è indicata<br />

in caso di astenia sessuale.<br />

pre che il farmaco da assumere sia quello prescr<strong>it</strong>to e che la<br />

quant<strong>it</strong>à sia quella indicata. Se sbaglio medicina o quant<strong>it</strong>à,<br />

prima di prendere iniziative, consulto il medico. Se mi dimentico<br />

di prendere un farmaco, non ne prendo due successivamente.<br />

7) Presto attenzione se devo assumere più farmaci. Riferisco<br />

al medico o al farmacista la difficoltà<br />

a ricordare tutti i nomi e gli orari di assunzione e chiedo di<br />

avere un promemoria.<br />

8) Non sost<strong>it</strong>uisco i farmaci né modifico la cura prescr<strong>it</strong>ta di<br />

mia iniziativa. Quando sono ricoverato riferisco quali medicine<br />

sto prendendo e, per ev<strong>it</strong>are interazioni, non prendo i farmaci<br />

che eventualmente ho portato da casa.<br />

9) Conservo i farmaci in modo sicuro. Li ripongo in un luogo<br />

asciutto, al riparo dalla luce o, se indicato, in frigo e lontano<br />

dalla portata dei bambini. Separo quelli che hanno la confezione<br />

o il nome simili e possono trarmi in inganno e quelli per<br />

i bambini da quelli per gli adulti. Non lascio i blister o i flaconi<br />

aperti a portata di tutti. È buona ab<strong>it</strong>udine conservare i medicinali<br />

nelle proprie confezioni originarie, con il foglietto illustrativo.<br />

prima di assumerli, controllo la scadenza e la corretta<br />

conservazione, osservando eventuali cambiamenti di colore<br />

e odore. Non lascio i farmaci in auto, specie d’estate o se<br />

è esposta al sole.<br />

10) Se assisto qualcuno, non es<strong>it</strong>o a chiedere aiuto.<br />

(Tratto da Cardiopiemonte - dicembre 2010)<br />

Flash - Il maratoneta<br />

La salute assiste sicuramente il collega Giuseppe Pavese, sempre più diversamente<br />

giovane, che il 17 settembre scorso, in Germania, si è classificato primo nella Maratona<br />

di 10 km (ovviamente nella categoria seniores). Complimenti!


18<br />

18<br />

a cura di Giulio Rosso<br />

Cap<strong>it</strong>olo 10: Piazza Statuto<br />

È una piazza bazar, una piazza campionario,<br />

dove ci sono portici e giardini,<br />

negozi e bancarelle, cinematografi e “garages”,<br />

stazioni ferroviarie e catapecchie.<br />

I tramway vi arrivano da corso Francia,<br />

da via Cibrario, da corso Principe Oddone,<br />

da corso Beccarla, da via Garibaldi<br />

e da corso San Martino. Verso il<br />

tramonto le bande di ciclisti provenienti<br />

dalle barriere, saettano incrociandosi da<br />

dodici strade diverse che fra grandi e<br />

piccole convergono in questa piazza, al<br />

centro della quale un prodigioso croccante<br />

di cemento con pignoli di marmo<br />

eterna i fasti del traforo del Frejus.<br />

Chi vuol godere di questa piazza, deve<br />

andare a sedersi in un piccolo rondò verde,<br />

proprio di fronte alla biforcazione di<br />

via Cibrario con corso Francia.<br />

Alle spalle il rettangolo severo dei vecchi<br />

palazzi Albertini, fa da immenso atrio<br />

al budello di via Garibaldi che verso sera<br />

si costella di luci al neon; davanti, c’è la<br />

Torino Umbertina, con le strade operaie<br />

fiancheggiate dai casamenti da speculazione,<br />

rallegrati alla base da una fior<strong>it</strong>ura<br />

di insegne policrome fra le quali<br />

strillano più forte le macchie rosse delle<br />

pompe di benzina.<br />

Dal baule delle vecchie cose<br />

un libro: “Torino, guida per oziosi e vagabondi”<br />

Da Porta Susa giungono affievol<strong>it</strong>i dalla<br />

distanza fischi di treni in manovra, da<br />

corso Principe Oddone e da corso Francia,<br />

sbucano sanguigni autocarri con il<br />

rimorchio traballante, rasente i portici,<br />

le collegiali bianco-nere sembrano file<br />

di formichine alla ricerca di una screpolatura<br />

dell’asfalto per scomparirvi.<br />

Nelle oasi di verde disseminate qua e là,<br />

giocano i bimbi ingabbiati dalla cancellata,<br />

agucchiano le comari pettegole che<br />

commentano i fatti dei cortili vicini e si<br />

arenano i disoccupati spinti alla deriva<br />

dall’alta marea della folla.<br />

Vend<strong>it</strong>ori di banane, di bib<strong>it</strong>e e di libri<br />

vecchi, si accampano negli angoli morti<br />

della piazza in attesa del cliente occasionale<br />

o della donnetta che ha dimenticato<br />

di comprare la frutta al mercato.<br />

Caratteristica dei palazzi di piazza Statuto<br />

sono le finestre inesorabilmente<br />

chiuse. In nessuna ora del giorno è possibile<br />

vedervi un essere umano affacciato.<br />

Forse le persiane anchilosate alle<br />

giunture, rifiutano di aprirsi, e vien fatto<br />

di pensare a intere famiglie pallide<br />

costrette a vivere in saloni barocchi dai<br />

lunghi specchi verdastri inclinati sulle<br />

“consolle” di marmo bianco, alla luce<br />

dei lampadari e prismi galleggianti come<br />

diafane mongolfiere di cristallo sotto le<br />

volte affrescate dal p<strong>it</strong>tore dei Reali Palazzi<br />

Francesco Gonin. Avendo la fortuna<br />

di ignorare la storia di piazza Statuto,<br />

posso vederla a modo mio e immaginarla<br />

diversa a seconda delle ore e dei<br />

giorni.<br />

Nelle notti di luna, in quell’immenso rettangolo<br />

col pinnacolo del monumento<br />

al centro, si respira la stupefazione di<br />

certe tele di De Chirico. La fuga dei portici<br />

crea fantastiche prospettive e persino<br />

le statue bianche dei t<strong>it</strong>ani percossi,<br />

diventano meno grottesche e sotto la luna<br />

giustificano fino a un certo punto la loro<br />

presenza fra i macigni.<br />

Nelle giornate di pioggia, la piazza si fa<br />

deserta e sembra grande il doppio, i<br />

tramways stracarichi passano traballando<br />

su castagnole elettriche che scoppiettano,<br />

i portici giganteschi ricoverano due<br />

lustrascarpe, tre giornalai e quattro conducenti<br />

di taxi che fumano il sigaro tenendo<br />

d’occhio le macchine. Ad onta<br />

della sua inutil<strong>it</strong>à (o forse appunto per<br />

questo) piazza Statuto ha una sua bellezza<br />

severa e un pò triste che l’intenso<br />

movimento di certe ore del giorno non<br />

riesce a dissipare. Forse perchè è una<br />

piazza sopravissuta, che ha chiuso le finestre<br />

per non vedersi morire.


Domenico Arborio<br />

Le nostre iniziative... avvenute<br />

Sulle orme di Gaudenzio e Tanzio – 17 settembre 2011<br />

Vis<strong>it</strong>a al Sacro Monte di Varallo… e non solo<br />

Dopo numerosi giorni di sole caldo, le<br />

previsioni meteo erano piuttosto incerte<br />

e tendenti al brutto tempo per la giornata<br />

di sabato 17 settembre. Comunque, alla<br />

partenza da Torino e per l’intera mattinata,<br />

siamo stati fortunati potendo godere<br />

del sole e di una temperatura più che<br />

m<strong>it</strong>e.<br />

Il viaggio è trascorso nel pieno rispetto<br />

dei tempi previsti, compresa una breve<br />

sosta-caffè nonché “idraulica” all’autogrill<br />

di Villarbo<strong>it</strong> sull’autostrada per Milano.<br />

Attesi dalla Guida, a Varallo, abbiamo<br />

vis<strong>it</strong>ato la Chiesa di S. Maria delle Grazie,<br />

monumento nazionale, dove lo stu-<br />

pore “a bocca aperta” ti coglie nell’ammirare<br />

la spettacolar<strong>it</strong>à dei 21 affreschi<br />

sulla v<strong>it</strong>a di Cristo, opera di Gaudenzio<br />

Ferrari risalenti al 1513, perfetti nel loro<br />

stato di conservazione senza aver sub<strong>it</strong>o<br />

il minimo restauro.<br />

Sal<strong>it</strong>i, quindi, al Sacro Monte in funivia,<br />

il nostro percorso si è snodato tra una<br />

quindicina delle 45 Cappelle percorrendo<br />

i vialetti che le collegano, non senza<br />

qualche difficoltà visti l’accidental<strong>it</strong>à<br />

degli acciottolati ed i dislivelli da superare.<br />

Brava la Guida che ha saputo illustrare<br />

in modo completo, anche nei dettagli<br />

minimi, quanto la vista di noi spettatori<br />

poteva ammirare.<br />

Scatti fotografici in quant<strong>it</strong>à per fissare<br />

le scene, gli sguardi intensi delle figure,<br />

le sensazioni e le emozioni provate ad<br />

ogni tappa del sentiero: alla fine, un che<br />

di stanchezza fisica un<strong>it</strong>a al morso dell’appet<strong>it</strong>o,<br />

ci ha sugger<strong>it</strong>o di fare rotta<br />

verso il mer<strong>it</strong>ato pranzo, che abbiamo<br />

raggiunto presso il Ristorante Italia percorrendo<br />

velocemente a piedi, dopo la<br />

discesa in funivia, alcune stradine del centro<br />

storico che avremmo voluto ripercorrere<br />

nel primo pomeriggio. Si pensava,<br />

infatti, di fare una passeggiata digestiva<br />

per ammirare le strette contrade del centro<br />

storico di Varallo, i cortili interni, il<br />

f<strong>it</strong>to tessuto di edifici religiosi e l’edilizia<br />

borghese che testimoniano la storia antica<br />

e recente del capoluogo della Valsesia.<br />

Il programma prevedeva anche di ammi-<br />

19<br />

19<br />

rare, nel contempo,alcuni negozi che<br />

espongono esempi di artigianato locale<br />

quali, tra gli altri, il “Puncetto Valsesiano”,<br />

tipico ornamento per vest<strong>it</strong>i, mobili,<br />

tende, oppure lo “Scapin Valsesiano”,<br />

geniale invenzione dei Walser che realizzarono<br />

(e tuttora riprodotta) una calzatura/pantofolina<br />

comoda, calda e resistente,<br />

con tessuti coloratissimi e, al contempo,<br />

molto economica.<br />

Purtroppo, mentre il pranzo volgeva al<br />

termine, un lungo e violento acquazzone<br />

ci ha rovinato la giornata, il cielo è diventato<br />

di piombo e siamo stati costretti<br />

a rientrare, passando all’ultima tappa del<br />

nostro viaggio, cioè l’Outlet del “cashmere”<br />

di LORO PIANA, a Romagnano<br />

Sesia.<br />

Era metà pomeriggio ma sembrava notte,<br />

un notte molto bagnata.<br />

La nostra attenzione e curios<strong>it</strong>à è stata<br />

tuttavia ampiamente ripagata nel vis<strong>it</strong>are<br />

tale punto commerciale, in tutta la sua<br />

eleganza e prezios<strong>it</strong>à meta, per chi non<br />

lo aveva ancora conosciuto in precedenza,<br />

per eventuali futuri acquisti di capi<br />

di vestiario ed accessori di assoluta qual<strong>it</strong>à<br />

ed eccellenza.<br />

Il successivo rientro a casa ci ha permesso<br />

di osservare a fianco dell’autostrada<br />

la distesa delle risaie di parte del Novarese<br />

e del Vercellese, con il riso quasi<br />

maturo, e magari chissà, l’argomento<br />

“riso e dintorni” potrebbe mer<strong>it</strong>are un<br />

approfondimento per una prossima g<strong>it</strong>a,<br />

augurandoci, ovviamente, senza acquazzoni<br />

rompiscatole.


20<br />

20<br />

Una g<strong>it</strong>a nel Monferrato: Camino<br />

Sono Elide Boero, pensionata Crt e affezionata lettrice di<br />

Nuovi Incontri.<br />

Vorrei far partecipe i lettori della rivista di una bella giornata<br />

dello scorso fine settembre passata sulle colline del Monferrato,<br />

certamente meno descr<strong>it</strong>tiva e intensa di quella che è stata<br />

effettuata nel vercellese al Sacro Monte di Varallo dall’Associazione,<br />

che r<strong>it</strong>engo anche riportata su Nuovi Incontri, nelle<br />

pagine riservate alle iniziative compiute.<br />

La meta, un’allegra scampagnata, attraverso l’escursione in<br />

luoghi di cari ricordi giovanili, era la vis<strong>it</strong>a a una mostra fotografica<br />

a cui lo zio di mio figlio Paolo, appassionato fotografo,<br />

aveva partecipato, con immagini in bianco e nero, nel suo<br />

paese natale, Camino vicino alla sponda del Po a pochi chilometri<br />

da Casale Monferrato.<br />

Passando dal Parco naturale regionale e Area attrezzata, ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o<br />

nel 1980 su una superficie di circa 47 ettari, che si presta a<br />

passeggiate naturalistiche nonché arch<strong>it</strong>ettoniche e artistiche,<br />

muovendosi in un paesaggio dall’estrema variabil<strong>it</strong>à di vegetazione,<br />

si raggiunge attraverso la statale per Moncalvo, che<br />

risale la collina con belle e ampie vedute, il Sacro Monte di<br />

Crea con il Santuario della Madonna Nera.<br />

Il Sacro Monte ha origini leggendarie, collegate a una presunta<br />

fondazione di un oratorio da parte del vescovo di Vercelli,<br />

Eusebio, che intorno al 350 si era r<strong>it</strong>irato nella zona per sottrarsi<br />

alla persecuzione degli Ariani. Comprende oltre la basilica<br />

di S. Maria Assunta, di origine romanica, numerose cappelle<br />

(23) e sparsi su un belvedere boscoso cinque rom<strong>it</strong>ori.<br />

Questo santuario, tra i più famosi e frequentati del Piemonte,<br />

nel mese di maggio è meta di numerosi pellegrinaggi.<br />

Seguendo i sali scendi delle colline conosciute per i vigneti<br />

che producono ottimo vino, si arriva al bel paese di Camino<br />

Monferrato, il cui nome probabilmente deriva dal fumo che<br />

usciva dai bassi camini.<br />

In paese, oltre alla gotica chiesetta di San Gottardo, che conserva<br />

affreschi votivi del ‘400, domina in cima alla collina un imponente<br />

e magnifico castello del 1100, del Marchesato del Mon-<br />

ferrato e successivamente dei feudatari Scarampi di Asti, ampliato<br />

nel XV secolo e restaurato alla fine dell’800. Molto ben<br />

conservato, osp<strong>it</strong>a convegni e matrimoni ed è considerato uno<br />

tra i più p<strong>it</strong>toreschi del Monferrato con il suo cortile e il salone<br />

centrale, dove Pier F. Guala raffigurò 22 r<strong>it</strong>ratti di feudatari.<br />

Di lì il panorama è molto bello; infatti Camino è il primo paese<br />

della collina dopo la pianura del Vercellese con i colori del<br />

riso in maturazione e dall’altra parte le colline che si estendono<br />

verso l’Astigiano con sullo sfondo in lontananza, stagliato<br />

nel cielo azzurro, la punta del Monviso.<br />

In questo paese, tra le altre manifestazioni che si svolgono da<br />

maggio a settembre, un gruppo di persone, che dopo il pensionamento<br />

hanno scelto di “vivere”, hanno dato v<strong>it</strong>a a un gruppo<br />

socio-culturale occupandosi della biblioteca comunale,<br />

pubblicando un giornalino (Il Picchio) e organizzando annualmente<br />

una mostra (I creativi della porta accanto).<br />

Molte le opere esposte dai Creativi: da quelle fatte con il traforo<br />

(pavone e candelabro), a quelle presentate in ferro battuto,<br />

lavori all’uncinetto, quadri e collane, giocattoli fatti con<br />

materiale di recupero, personaggi del presepio scolp<strong>it</strong>i nel legno<br />

e le … fotografie.<br />

I contenuti degli scatti a tema libero, in bianco e nero (formato<br />

cm. 30x40), dal sapore e dall’espressiv<strong>it</strong>à antica, mi hanno spinta<br />

a proporre le immagini ai lettori della rivista associativa.<br />

Soggetti come i r<strong>it</strong>ratti, bambini al luna park, rigattieri al<br />

Balun, turista stup<strong>it</strong>o, cane buffo, le manifestazioni del 1968,<br />

un “grande” lavoratore e molte altre, sono fotografie molto<br />

intense che si commentano da sole e che oggi, con il colore e<br />

le nuove tecnologie dig<strong>it</strong>ali, forse pochissimi fanno e per questo<br />

ancor più belle.<br />

Tra le manifestazioni che si svolgono a Camino, con l’apertura<br />

del castello e del magnifico parco mi sono stare descr<strong>it</strong>te:<br />

nel mese di marzo Goloseria (rassegna di gusto e cultura); nel<br />

mese di maggio Riso e Rose; nel mese di luglio Camino in<br />

vespa; a settembre il Monferrato è vivo; a ottobre Horror, magie<br />

segreti e fantasmi; … e altre ….<br />

Lavori in corso


Nido al chiaro di luna<br />

R<strong>it</strong>a n. 2<br />

Ponte ferroviario di Piacenza<br />

Insol<strong>it</strong>o appoggio<br />

21<br />

21<br />

fotografie di Italo Bossina


22<br />

22<br />

La magia del tadelakt, intonaco naturale impermeabile<br />

Alla scoperta dell’antica tecnica marocchina di intonacatura di cisterne e superfici umide<br />

Daniela Re<br />

bagno tadelakt<br />

Il tadelakt è un intonaco di calce idraulica<br />

naturale utilizzato tradizionalmente in<br />

Marocco per impermeabilizzare cisterne,<br />

fontane e hammam (il bagno turco). Questo<br />

materiale, infatti, se opportunamente<br />

lavorato, è resistente all’acqua e può essere<br />

impiegato in ambienti umidi.<br />

Nelle fornaci delle campagne di Marrakesh<br />

e ricavata da una pietra calcarea<br />

locale che contiene al suo interno una<br />

percentuale di argilla inizia il percorso<br />

che condurrà, ad opera conclusa al tadelakt<br />

con la sua carattere di calce debolmente<br />

idraulica.<br />

Quest’ultima usata in edilizia si distingue<br />

in aerea e idraulica. La prima non è<br />

resistente all’acqua al contrario della calce<br />

idraulica (da qui il nome). Essa veniva<br />

già usata dai romani nelle loro opere<br />

edilizie; ha anche una ottima resistenza<br />

alla compressione e può essere usata<br />

come malta per edificare muri in pietra o<br />

mattoni, ad esempio.<br />

Trasportato nel mondo contemporaneo,<br />

il tadelakt può essere utilizzato per rivestire<br />

bagni e altre pareti sost<strong>it</strong>uendo completamente<br />

le piastrelle, con un effetto<br />

morbido e cangiante esteticamente notevole.<br />

Vediamo come si crea questo interessante<br />

materiale: tutto comincia nelle campagne<br />

della c<strong>it</strong>tà marocchina, dove viene<br />

raccolta la pietra calcarea, impilata a formare<br />

tronchi di cono autoportanti che sovrastano<br />

delle buche dove si costruisce il<br />

forno di cottura. Il procedimento è completamente<br />

manuale ed invariato da mille<br />

anni: nel forno vengono trasportati rami<br />

di palma ed olivo, che bruciano per tre<br />

giorni. Il calore cuoce le pietre sovrastanti<br />

in maniera molto graduale, anche perché<br />

le pietre esterne del tronco di cono<br />

fungono da conten<strong>it</strong>ore termoregolatore.<br />

Una volta raffreddate, le pietre trasformate<br />

in calce vengono “spente “ con un modesto<br />

quant<strong>it</strong>ativo d’acqua quindi setacciate<br />

e confezionate in rudimentali sacchi e<br />

pronte per essere utilizzate. I residui vengono<br />

invece impiegati come sottofondi<br />

(battuti, sottofondi stradali ecc).<br />

il forno di cottura<br />

il setacciamento<br />

Il materiale così prodotto deve solo essere<br />

addizionato con acqua per l’impiego,<br />

ed è questa la sua particolar<strong>it</strong>à: un<br />

unico componente per avere impermeabil<strong>it</strong>à.<br />

Tradizionalmente erano impiegate<br />

malte che dovevano essere add<strong>it</strong>avate<br />

con altri materiali per resistere all’acqua,<br />

come ad esempio il cocciopesto romano,<br />

che unisce calce ad argilla cotta.<br />

Le peculiar<strong>it</strong>à non sono fin<strong>it</strong>e qui, se si<br />

analizza la tecnica applicativa. Una competenza<br />

artigianale millenaria fissa in almeno<br />

sette passaggi la stesura del tadelakt,<br />

termine che non a caso deriva dall’arabo<br />

“dellek”, cioè “impastare, schiacciare”.<br />

Dopo avere steso uno strato di<br />

intonaco, su un fondo sufficientemente<br />

ruvido, si continua a schiacciare e comprimere<br />

il materiale, prima livellandolo<br />

con una talloccia in legno di cedro, poi<br />

comprimendolo con la lingua di gatto, e<br />

poi passando più volte delle pietre molto<br />

dure. Tradizionalmente si utilizzano sassi<br />

raccolti nella valle del Draa. Si continua<br />

in un alternarsi di lisciature con pietre e<br />

spatoline in plastica, fino a “chiudere”<br />

tutti i pori del tadelakt, in maniera da ottenere<br />

una superficie liscia dalla consistenza<br />

l<strong>it</strong>oide. Il giorno dopo sul muro<br />

così preparato si passano con pennello e<br />

pietre uno o più strati di sapone nero, un<br />

sapone liquido che ben conoscono i frequentatori<br />

degli hammam. La parete diventa<br />

lucida ed impermeabile: per ridurre<br />

la manutenzione – in genere si consiglia<br />

di ravvivare con sapone nero ogni<br />

sei mesi- si può ancora passare la cera<br />

d’api ad un mese di distanza.<br />

Le varie fasi del tadelakt<br />

figura 3 stesura del tadelakt con passagio<br />

della talloccia<br />

figura 4 lisciatura con pietra<br />

figura 5 lucidatura con pietra e plastica<br />

dopo l’insaponatura<br />

figura 6 lucidatura con cera vergine<br />

d’api<br />

gli attrezzi del tadelakt<br />

figura 7a pietre della valle del Draa<br />

figura 7b sapone nero<br />

Questa calce marocchina stesa naturalmente<br />

ha un colore avorio chiaro (anche<br />

se ogni part<strong>it</strong>a ha una sua tonal<strong>it</strong>à), ma<br />

può essere colorata miscelando terre na


figura 3<br />

figura 5<br />

figura 4<br />

figura 7a<br />

figura 7b<br />

figura 6<br />

23<br />

23<br />

turali o ossidi. A Marrakesh viene normalmente<br />

addizionata una terra rossa locale<br />

ottenendo una tonal<strong>it</strong>à rosa.<br />

Il tadelakt ha conosciuto negli ultimi anni<br />

un revival, prima sull’Atlante, poi anche<br />

in Europa. Oltre ad essere molto bello, è<br />

completamente naturale e traspirante, con<br />

una azione funghicida e battericida. In Italia<br />

la sua diffusione è anche mer<strong>it</strong>o del<br />

Forum Italiano Calce (www.forumcalce.<strong>it</strong>),<br />

che cerca di riportare alla conoscenza di<br />

artigiani e progettisti l’uso di questo straordinario<br />

materiale che è la calce, troppo<br />

spesso offuscata dal cemento. Il forum<br />

organizza viaggi studio in Marocco<br />

e sta cercando di creare una filiera certificata<br />

per il tadelakt. Non si può nascondere<br />

il fatto che la richiesta di fin<strong>it</strong>ure a tadelakt<br />

abbia prodotto una serie di materiali<br />

simil-tadelakt prodotti in Europa e<br />

composti da miscele, che im<strong>it</strong>ano la calce<br />

marocchina. Le fornaci di Marrakesh infatti<br />

sono molto rudimentali e non hanno<br />

la forza per produrre un materiale di facile<br />

esportazione e di qual<strong>it</strong>à certificata.<br />

L’associazione sta cercando di creare un<br />

marchio di “origine certificata” per distinguere<br />

il vero tadelakt dalle im<strong>it</strong>azioni,<br />

spesso ancora più costose dell’originale.<br />

Realizzare un bagno in tadelakt richiede<br />

molta pazienza e abil<strong>it</strong>à, e i costi si aggirano<br />

sui 120/140 euro al metroquadro.<br />

È però possibile imparare a stendere il tadelakt<br />

anche attraverso dei corsi pratici, come<br />

quelli che organizza la Rete Solare per l’Autocostruzione<br />

(www.autocostruzionesolare.<strong>it</strong>)<br />

che ha già realizzato due laboratori-cantiere<br />

in due edifici a Torino e Roma.<br />

Campioni di tadelakt in vari colori Un momento del laboratorio


24<br />

24<br />

Daniela Bonino<br />

La reggia della Venaria, o Venatio Regia,<br />

deve il suo nome al motivo per cui<br />

fu edificata, vale a dire la caccia, che fu<br />

sempre una delle grandi passioni di Carlo<br />

Emanuele II di Savoia, che ne fu il<br />

promotore. Fu iniziata nel 1658, su progetto<br />

di Amedeo di Castellamonte, in local<strong>it</strong>à<br />

Alto Altessano, perché il duca r<strong>it</strong>eneva<br />

che quello fosse il luogo in cui si<br />

sarebbe potuto praticare meglio che da<br />

qualunque altra parte l’arte venatoria, per<br />

la vicinanza di grandi boschi popolati da<br />

numerosa selvaggina.<br />

Solo per costruirla furono spesi due milioni<br />

di franchi, e la manutenzione richiedeva<br />

ingenti somme per la gran quant<strong>it</strong>à<br />

di personale necessario per occuparsi dei<br />

duecento cavalli e delle altrettanto numerose<br />

mute di levrieri e cani da corsa,<br />

sotto il controllo di un “Gran Cacciatore”,<br />

che divenne una delle insigni cariche<br />

della Corona.<br />

In occasione di eventi o per la presenza<br />

di osp<strong>it</strong>i illustri venivano indette grandiose<br />

battute di caccia alle quali partecipava<br />

tutta la nobiltà, dame comprese,<br />

nelle quali ovviamente il duca amava<br />

essere al centro dell’attenzione. Ma anche<br />

nel resto del tempo l’attiv<strong>it</strong>à venatoria<br />

era frequente: due volte la settimana<br />

si svolgeva la caccia al cervo, e il 3 novembre,<br />

giorno di Sant’Uberto, si cac-<br />

Venatio Regia<br />

ciava in onore del patrono con la partecipazione<br />

di tutta la famiglia reale; al termine<br />

si distribuivano le frattaglie delle<br />

prede ai cani e poi si festeggiava fra banchetti,<br />

brindisi e danze.<br />

Se la caccia fu una delle grandi passioni<br />

del duca, l’altra furono le donne. Forse<br />

perché, avendo avuto la ventura d’essere<br />

figlio della prima Madama Reale,<br />

Maria Cristina di Borbone, e mar<strong>it</strong>o della<br />

seconda, Maria Giovanna di Savoia<br />

Nemours, per reazione alla convivenza<br />

con queste due donne così ingombranti<br />

amò circondarsi di altre dame meno soffocanti.<br />

Carlo Emanuele era nato nel 1634 e a soli<br />

quattro anni, alla morte del padre V<strong>it</strong>torio<br />

Amedeo I, aveva ered<strong>it</strong>ato il trono.<br />

Naturalmente la madre aveva assunto la<br />

reggenza in suo nome, ma dovette trovarsi<br />

molto bene nel ruolo di sovrana<br />

perché, pur riconoscendo al figlio il dir<strong>it</strong>to<br />

di regnare al compimento del quattordicesimo<br />

anno, come stabilivano gli<br />

Statuti della Corona, in effetti continuò<br />

a dettare legge fino alla morte, avvenuta<br />

nel 1663. Al giovane non era restato che<br />

far passare il tempo nel modo più dilettevole<br />

possibile, cosa che gli era riusc<strong>it</strong>a<br />

benissimo, ded<strong>it</strong>o ai piaceri più raffinati,<br />

immerso nello sfarzo più opulento.<br />

Il 1663 segnò un anno di svolta nella v<strong>it</strong>a<br />

di Carlo Emanuele, e non solo perché salì<br />

al trono, ma anche perché in quell’anno<br />

sposò Francesca Maddalena d’Orléans<br />

chiamata, per la sua bellezza, dolcezza e<br />

grazia, “Colombina d’Amore”, della quale<br />

il duca era perdutamente innamorato.<br />

Carlo Emanuele si rivelò un buon sovrano:<br />

circondatosi di ottimi consiglieri,<br />

durante il suo regno risanò le finanze;<br />

promosse l’agricoltura, l’industria e il<br />

commercio; riordinò l’eserc<strong>it</strong>o; prescrisse<br />

che tutti i Comuni avessero dei maestri<br />

per l’educazione dei fanciulli; cercò<br />

di ridurre l’emigrazione di artisti e contadini;<br />

vietò la mendic<strong>it</strong>à, indirizzando<br />

gli indigenti all’Ospedale della Car<strong>it</strong>à;<br />

ampliò notevolmente la rete stradale; fece<br />

costruire piazze, portici e palazzi a Torino;<br />

a lui si deve la cappella della Sacra<br />

Sindone, dov’è sepolto.<br />

Purtroppo restò vedovo nel gennaio<br />

1664, dopo dieci soli mesi di matrimonio.<br />

La necess<strong>it</strong>à di avere un erede lo<br />

spinse a cercarsi un’altra moglie, e la<br />

scelta cadde su Maria Giovanna Savoia<br />

Nemours, quella che divenne poi la se-<br />

conda Madama Reale. Già alcuni anni<br />

prima del matrimonio con la “Colombina<br />

d’Amore” si era ventilata la possibil<strong>it</strong>à<br />

di un’unione fra il duca e Maria Giovanna,<br />

ma la prima Madama Reale, temendo<br />

di veder ridotto il suo potere a<br />

causa della forte personal<strong>it</strong>à della giovane,<br />

dell’influenza che su di lei aveva la<br />

madre, la vedova duchessa di Nemours,<br />

e soprattutto vedendo il figliolo invagh<strong>it</strong>o<br />

della fanciulla, manovrò per distogliere<br />

l’attenzione di Carlo Emanuele. Conoscendone<br />

la volubil<strong>it</strong>à, aveva chiama-


to a Torino quale damigella d’onore Giovanna<br />

Maria di Trecesson, una francese<br />

della Bretagna di nobile casato. La giovane<br />

era molto esperta in intrighi salottieri<br />

e non tardò ad insinuarsi nelle simpatie<br />

del giovane duca che presto arse<br />

furiosamente per lei, prodigandosi in<br />

galanterie, ricchi doni in gioielli, carrozze<br />

e quant’altro, con il tac<strong>it</strong>o assenso<br />

della madre. Astutamente la Trecesson,<br />

per acquisire il massimo della presa su<br />

di lui, si atteggiava a persona dolce, sottomessa<br />

e riservata, tanto che una volta<br />

non gli parlò per un’intera settimana perché<br />

lui le aveva rivolto qualche parola<br />

sconveniente. Ovviamente il duca si dedicò<br />

a Giovanna Maria dimenticandosi<br />

di Maria Giovanna, la Savoia Nemours,<br />

che però gli tornò in mente dopo la vedovanza.<br />

Dopo che gli ambasciatori ebbero preso<br />

gli accordi per le nozze, la giovane lasciò<br />

Parigi alla volta di Torino, ma il duca<br />

era così impaziente di rivederla che la<br />

raggiunse a Chambery per completare il<br />

percorso con lei. Durante il viaggio, più<br />

volte cercò di entrare nelle sue stanze<br />

nelle ore notturne, ma la principessa si<br />

oppose strenuamente, anzi, fece aumentare<br />

la sorveglianza alle porte. Finalmente<br />

giunsero a Rivoli, dove venne steso il<br />

contratto matrimoniale, e poi ci fu il solenne<br />

ingresso in Torino con un immenso<br />

corteo di nobili, mil<strong>it</strong>ari a piedi e a<br />

cavallo, tutti riccamente agghindati con<br />

oro, velluti e broccati, che precedevano<br />

e seguivano la carrozza della sposa affiancata<br />

dal duca raggiante. Ma la disillusione<br />

non deve aver tardato perché si<br />

racconta che poco tempo dopo, una sera,<br />

il duca aveva preceduto la consorte a letto<br />

e si era addormentato. Quando la sposa<br />

lo vide prese due tamburi alle Guardie<br />

svizzere, si accostò al letto con le sue<br />

damigelle e prese a battere sugli strumenti<br />

a più non posso, facendo sobbalzare il<br />

poveretto che cadde a terra.<br />

Ben presto, però, nacque il sospirato erede,<br />

V<strong>it</strong>torio Amedeo, e il duca poté tornare<br />

alle care vecchie ab<strong>it</strong>udini. Ma alla<br />

duchessa questo non andava giù, forse<br />

perché a lei quel mar<strong>it</strong>o affascinante che<br />

la sorte le aveva dato non dispiaceva af-<br />

R<strong>it</strong>ratto di Dauphin della famiglia reale<br />

fatto, forse per orgoglio fer<strong>it</strong>o, fatto sta<br />

che le discussioni erano frequenti e finirono<br />

con lo sfociare in una scenata plateale<br />

che diede la stura ad flusso di pettegolezzi<br />

che ravvivò a lungo le conversazioni<br />

salottiere. Un giorno, il duca aveva<br />

lasciato il Palazzo Reale dicendo che<br />

andava alla Venaria a caccia col cugino,<br />

l’abate Visconti, che veniva da Milano.<br />

La duchessa non aveva manifestato alcuna<br />

contrarietà, anzi, aveva detto di non<br />

sentirsi bene, di sentirsi dei “vapori al<br />

cervello”, per cui si sarebbe messa a letto.<br />

Alle tre di quella stessa notte, però,<br />

piombò di sorpresa alla reggia in una<br />

berlina da viaggio, accompagnata da due<br />

governanti e segu<strong>it</strong>a da quattro staffieri<br />

a cavallo. Vedendola, le guardie del palazzo<br />

impallidirono, la pregarono di non<br />

salire ma lei, a quel punto certa di quel<br />

che stava accadendo, si precip<strong>it</strong>ò su per<br />

le scale, irrompendo come una furia nelle<br />

stanze del duca. Dalla grande camera<br />

da letto d’angolo, detta l’”Alcova delle<br />

tre Grazie” si udirono grandi strep<strong>it</strong>i: le<br />

strida della Trecesson, la voce convulsa<br />

del duca, quella della duchessa resa irriconoscibile<br />

per la rabbia. Poi Maria Giovanna<br />

uscì, risalì in carrozza e sparì. La<br />

Corte rimase annichil<strong>it</strong>a; per cercare di<br />

tenere nascosta la clamorosa notizia della<br />

fuga della duchessa, in piazza Castello<br />

venne affisso un avviso nel quale si<br />

dichiarava che la sovrana era a letto sofferente<br />

e per implorare la sua guarigione<br />

si sarebbe celebrato un Te Deum al quale<br />

25<br />

25<br />

si inv<strong>it</strong>ava tutta la popolazione<br />

a partecipare. Ma nessuno<br />

credette a quella commedia e i<br />

commenti malevoli si moltiplicavano;<br />

da Corte venne allora<br />

diffuso un nuovo avviso: la<br />

duchessa si era recata per qualche<br />

giorno a Chambery, ma<br />

presto sarebbe tornata. Ed effettivamente<br />

Maria Giovanna<br />

tornò, “convinta” dalla ragion<br />

di stato per ev<strong>it</strong>are lo scandalo.<br />

La vicenda comunque non<br />

si esaurì, tant’è vero che divenne<br />

popolare una canzone, int<strong>it</strong>olata<br />

“La marchesa di Cavour”,<br />

che raccontava la vicenda,<br />

e anche Guido Gozzano la narrò in<br />

una novella con lo stesso t<strong>it</strong>olo. Ma perché<br />

“La marchesa di Cavour”? Perché<br />

all’epoca le amanti ufficiali, quando<br />

smettevano di interessare il sovrano, venivano<br />

fatte sposare con gentiluomini<br />

compiacenti. Così accadde alla Trecesson,<br />

che andò sposa al II marchese di<br />

Cavour, Maurizio Pompilio Benso, avo<br />

di Camillo. Dopo la Trecesson vennero<br />

altre donne e parecchie di loro diedero<br />

figli al duca: tre li ebbe dalla Trecesson,<br />

uno da Gabriella di Mesmes de Marolles<br />

(alla quale, mar<strong>it</strong>ata al conte Carlo Amedeo<br />

delle Lanze, venne donato Palazzo<br />

Lascaris), uno da una donna di bassa condizione,<br />

detta la Piatta, chiamato Carlo<br />

ma conosciuto come Cavalier Carlino il<br />

quale, per la mancanza di quarti di nobiltà,<br />

almeno ufficiali, non poté essere<br />

riconosciuto, anche se gli fu assicurato<br />

un dign<strong>it</strong>oso avvenire nelle file dell’eserc<strong>it</strong>o<br />

sabaudo. Tanti figli ma uno solo leg<strong>it</strong>timo,<br />

V<strong>it</strong>torio Amedeo, e si narra che<br />

quando il piccolo cadde da cavallo provocò<br />

un tale spavento nel padre da farlo<br />

ammalare e poco dopo morire. I più maligni<br />

dicono che fu per il terrore di dover<br />

ricominciare a frequentare il letto della<br />

duchessa, se disgraziatamente l’erede<br />

fosse per<strong>it</strong>o. Per fortuna a V<strong>it</strong>torio Amedeo<br />

non accadde nulla di letale, anzi, successivamente<br />

divenne il primo re di Sardegna,<br />

quando riuscì a convincere la<br />

madre, la seconda Madama Reale, a cedergli<br />

il potere.


26<br />

26<br />

Recensioni<br />

a cura di Claudio Racca<br />

Culhwch, apprendista eroe alla corte di Artù<br />

Miraggi Edizioni Torino 2010<br />

Pagg. 148 - Euro 16,50<br />

Nel momento stesso di accingermi<br />

alla fatica di presentare e commentare<br />

un libro sicuramente fuori dell’ordinario,<br />

che oserei definire genialmente<br />

stralunato, mi rendo conto di<br />

essere inadeguato all’impresa e di<br />

essermi imbarcato in un raffinato, ma<br />

egualmente doloroso, processo di autolesionismo.<br />

Come tutti sanno, non<br />

sono né diventerò mai un cr<strong>it</strong>ico letterario,<br />

sia per manifesta incapac<strong>it</strong>à,<br />

sia per ignoranza (anzi, repulsione innata)<br />

di quelle frasi vuote, di quei paroloni<br />

che nessuno capisce, di quei<br />

concetti oscuri anche a chi scrive, nei<br />

quali i cr<strong>it</strong>ici in generale e i cr<strong>it</strong>ici letterari<br />

in particolare, sol<strong>it</strong>amente ec-<br />

di Andrea Roncaglione<br />

cellono. Cercherò comunque<br />

di costringervi ad apprezzare<br />

l’opera di Andrea Roncaglione,<br />

che non conosco personalmente,<br />

del quale però conosco<br />

il padre, Valter, già nostro collega<br />

in CRT per tanti anni, attualmente<br />

in pensione.<br />

Detto per inciso, Valter Roncaglione<br />

ha pubblicato sul s<strong>it</strong>o<br />

del CRAL, settore Biblioteca,<br />

una recensione sul libro<br />

“Un’americana alla corte dei<br />

Savoia”, riportata pari pari nel<br />

numero di settembre della nostra<br />

Rivista, per gentile concessione.<br />

Il t<strong>it</strong>olo esatto del libro è<br />

“Culhwch” e il sottot<strong>it</strong>olo è<br />

appunto “Apprendista eroe<br />

alla corte di Artù”.<br />

Già il t<strong>it</strong>olo, e non solo quello,<br />

è poco facilmente pronunciabile e<br />

quindi se vi cap<strong>it</strong>erà di consigliarne<br />

la lettura a qualche vostro amico utilizzate<br />

un appunto precompilato oppure<br />

memorizzate il sottot<strong>it</strong>olo. La<br />

storia che viene raccontata è molto<br />

singolare e viene ambientata nel tempo<br />

imprecisato dei m<strong>it</strong>i come quello<br />

di Re Artù. Non è solo e semplicemente<br />

fantasia, in quanto l’Autore ha<br />

tratto spunto dal Mabìnogion, che è<br />

un “insieme di scr<strong>it</strong>ti di autori vari attraverso<br />

cui ci sono state tramandate,<br />

per parte gallese, alcune saghe e leggende<br />

celtiche”. Anzi, a tratti vengono<br />

riportati in corsivo alcuni brani<br />

contenuti nei testi richiamati, per palesare<br />

che esistono veramente e che<br />

sono stati tradotti in modo corretto.<br />

Che se anche non fosse così, credo<br />

che non cambierebbe molto, perché<br />

quasi tutta la storia è stata liberamente<br />

partor<strong>it</strong>a dalla sfrenata fantasia dell’Autore,<br />

il quale però, molto responsabilmente,<br />

si assume “piena responsabil<strong>it</strong>à”<br />

ed anzi mette le mani avanti<br />

con i Gallesi (“In attesa d’una risposta<br />

alla mia richiesta di gemellaggio<br />

con un ab<strong>it</strong>ante a caso del Galles, mi<br />

auguro che i Gallesi non se la prendano<br />

troppo per come ho giocato con<br />

le loro tradizioni. Se vogliono giocare<br />

con le mie, dichiaro fin da ora che<br />

non me la prenderò punto. Punto.”).<br />

Da queste prime battute avrete già cap<strong>it</strong>o<br />

alcune caratteristiche di Andrea<br />

Roncaglione: ha un grande senso dell’umorismo,<br />

che a volte traspare di<br />

primo acch<strong>it</strong>o, a volte meno evidente<br />

se non alla seconda lettura; è di una<br />

original<strong>it</strong>à unica, riuscendo a susc<strong>it</strong>are<br />

interesse traendo spunto dalle tradizioni<br />

celtiche; dimostra pertanto di<br />

essere dotato di grandissima fantasia.<br />

La storia comincia con una c<strong>it</strong>azione<br />

in corsivo, quindi originale. Kilydd, figlio<br />

del principe Kelyddon, volle una<br />

donna con cui condividere la v<strong>it</strong>a e la<br />

sua scelta cadde su Goleuddydd, figlia<br />

del principe Anllawdd. Quand’essi si<br />

trovarono sotto lo stesso tetto, le genti<br />

del paese pregarono perché avessero<br />

un erede. Dopodiché comincia a correre<br />

la fantasia dell’Autore.<br />

Prima di procedere: ma che razza di<br />

nomi erano in voga presso gli antichi<br />

Gallesi? Troppe consonanti, poche<br />

vocali. Difficili da pronunciare, da


sentirsi la lingua attorcigliata. Ma tant’è:<br />

bisognerebbe avere una cultura<br />

superiore alla mia e, soprattutto, tenere<br />

in bocca un sassolino.<br />

Le preghiere del popolo (“pregarono<br />

Dio per continuare ad essere poveri<br />

in canna e avere un nuovo principe<br />

da servire”) vennero esaud<strong>it</strong>e e Goleuddydd<br />

rimase incinta. Allora, la<br />

gente del paese fece colletta e comprò<br />

una culla da regalare alla giovane<br />

coppia. “L’artigiano che costruì la<br />

culla accettò i soldi degli umili e mandò<br />

il manufatto al principe, come regalo<br />

personale. La buona gente del paese<br />

trasse molto piacere da ciò – perché<br />

è nell’anonimato che risiede l’autentica<br />

gioia del donare – e, per espiare<br />

l’inaspettata fortuna, organizzò una<br />

pubblica flagellazione”.<br />

Bastano queste poche frasi, credo, per<br />

farvi comprendere la grande ironia<br />

che pervade tutta la storia.<br />

Forse non sempre così sottile e trasparente,<br />

in qualche caso più grossolana,<br />

ma sempre dimostrazione di<br />

spiccato senso dell’umorismo.<br />

La principessa incinta fu presa da follia<br />

fin dall’inizio della gravidanza, a<br />

causa delle urla di dolore dei flagellanti,<br />

urla che dal paese salivano a<br />

lambire le mura del castello. “Il figlio<br />

del principe ordinò allora che i flagellanti<br />

la smettessero. Perlomeno<br />

d’urlare. Questo piacque molto agli<br />

umili, che presero a fustigarsi nelle<br />

campagne e in silenzio. Ma ormai<br />

Goleuddydd era impazz<strong>it</strong>a”.<br />

La principessa vagò nelle campagne<br />

e, giunto il tempo di partorire, trovò<br />

riparo tra i porci d’allevamento, rinsavì<br />

del tutto, si spaventò e partorì.<br />

Dal che, il nome del bambino:<br />

Culhwch, che in antico gallese significa<br />

“riparo di porci”.<br />

Il bambino è un eroe, non c’è dubbio.<br />

Gli eroi, nel Galles del m<strong>it</strong>o, si annunciano<br />

sempre facendo impazzire<br />

la madre durante la gravidanza.<br />

Siccome, però, gli eroi hanno come<br />

destino la sofferenza, propria e degli<br />

altri, la madre – pacifista per natura e<br />

amante dei fiori – si ammalò e morì,<br />

lasciando un mar<strong>it</strong>o pazzo sanguinario<br />

e un figlioletto affetto da eroismo.<br />

Rimasto vedovo, il principe Kilydd<br />

decise di sposare “la moglie del re<br />

Doged, che accolse la notizia con<br />

imbarazzata perpless<strong>it</strong>à. Poi il suo<br />

castello venne cinto d’assedio ed<br />

espugnato, e fu Kilydd in persona che<br />

si occupò di strozzare il re. Nascoste<br />

dietro una cassapanca di mogano, la<br />

moglie e la figlia di Doged assistevano<br />

alla scena con disapprovazione”.<br />

Basta così, altrimenti più nessuno sentirà<br />

il desiderio di acquistare il pregevole<br />

libro. Tra l’altro, ha un prezzo accessibile<br />

ed è facilmente acquistabile<br />

anche su Internet, ha diffusione nazionale<br />

e si può trovare nei migliori negozi.<br />

Leggete attentamente la locandina.<br />

Il nostro eroe (Culhwch, appunto), diventato<br />

per parte di matrigna cugino<br />

di re Artù, viene colp<strong>it</strong>o da una maledizione<br />

(sempre di mezzo la matrigna<br />

che è una strega) che lo obbliga ad<br />

amare la figlia di Yspaddadden, il<br />

Capo dei Giganti, pur non avendola<br />

mai vista. Va però detto che Olwen<br />

(il nome facilmente pronunciabile<br />

della sposa obbligata) è defin<strong>it</strong>a “la<br />

donna più bella del mondo”, anche se<br />

si scoprirà che non è affatto vero. Non<br />

brutta, ma carina normale. Culhwch<br />

si mette in viaggio con una armatura<br />

e accessori di oro massiccio, fra le<br />

proteste del suo saggio cavallo parlante,<br />

che risponde al nome di Cwll<br />

(pronuncia Caval, ma non ne sono del<br />

tutto sicuro). Incontra un cavaliere,<br />

Peredùr, di origini e cultura francese,<br />

27<br />

27<br />

con il quale si accompagnerà per tutte<br />

le avventure che la storia gli riserva.<br />

Dopo comiche viciss<strong>it</strong>udini, incontri<br />

strampalati ed improbabili (ad esempio<br />

un fantomatico Cavaliere Nero che<br />

li attacca all’improvviso e che soccombe<br />

per un colpo della spada d’oro nella<br />

schiena, quindi a tradimento, altro<br />

che codice cavalleresco!), riferimenti<br />

fuori epoca tipo il cauto attraversamento<br />

di una linea ferroviaria, i due protagonisti<br />

arrivano alla corte di Artù, personaggio<br />

m<strong>it</strong>ico dalle molte virtù secondo<br />

l’immagine che ci viene sol<strong>it</strong>amente<br />

tramandata, raffigurato in modo<br />

ben diverso dal nostro Autore, che lo<br />

ridimensiona e addir<strong>it</strong>tura lo ridicolizza,<br />

come per il vezzo di tagliare i capelli<br />

a tutti e in modo diverso.<br />

Artù accede alla richiesta di Culhwch<br />

di aiutarlo a soddisfare le assurde condizioni<br />

poste dal padre dell’amata (il<br />

Capo dei Giganti, ricordate?) per concedere<br />

la mano della figlia e convoca<br />

un eserc<strong>it</strong>o di Cavalieri, moltissimi<br />

dei quali si stanno sollazzando presso<br />

la sua Corte, per inseguire e distruggere<br />

dei terribili cinghiali, depos<strong>it</strong>ari<br />

di grandi ricchezze.<br />

La raffigurazione della Corte di Re<br />

Artù e dei fantasiosi personaggi che<br />

la compongono è gustosa, anche se<br />

un po’ insist<strong>it</strong>a e molto caricaturata.<br />

Spero di avervi dato anche solo una<br />

pallida idea dello stile del nostro Autore,<br />

che a me è piaciuto moltissimo.<br />

Naturalmente il libro di Andrea Roncaglione<br />

non è un romanzo di Liala e<br />

va letto con una buona predisposizione<br />

d’animo. Se chi legge r<strong>it</strong>iene di<br />

avere un buon senso dell’umorismo<br />

gli consiglio di gustarlo appieno leggendolo<br />

almeno due volte (tranquilli:<br />

sono 148 pagine, intercalate da stilizzati<br />

disegni dello stesso Autore),<br />

per cogliere particolari piacevolissimi<br />

che possono essere sfugg<strong>it</strong>i ad una<br />

prima, meno attenta lettura.


28<br />

28<br />

Franco Uberti<br />

L’appuntamento era sul piccolo parcheggio, a una manciata di<br />

metri dall’ingresso del Parco. Arrivarono tutti in orario sulle<br />

loro belle automobili lavate di fresco. Sul cofano di una di<br />

quelle, stesero le mappe e per un po’ le studiarono con attenzione.<br />

Poi, ad un cenno, due si avviarono nella radura segu<strong>it</strong>i<br />

da tre operai; gli altri rimasero in gruppo, chiacchierando e<br />

fumando. Gli operai piantarono nel terreno i paletti con la punta<br />

dipinta di rosso seguendo le indicazioni dei geometri: l’operazione<br />

durò una buona ora. Quando tutti se ne andarono, non<br />

restarono tracce del loro passaggio, se non un po’ di erba pestata…<br />

e quei paletti.<br />

Da tempo si sapeva in paese di quel progetto che prevedeva la<br />

costruzione di un villaggio-albergo di diverse centinaia di posti<br />

letto su quei prati che erano l’anticamera del Parco Naturale.<br />

Gli ab<strong>it</strong>anti si divisero sub<strong>it</strong>o in due fazioni: i favorevoli (la<br />

maggioranza) ad un intervento che avrebbe procurato posti di<br />

lavoro e dato nuovo impulso al turismo da sempre un po’ fiacco,<br />

a causa della vicinanza con più rinomate stazioni sciistiche;<br />

e poi i contrari (la minoranza) preoccupati per un’ulteriore<br />

ed importante fer<strong>it</strong>a alla montagna, convinti inoltre che il<br />

villaggio non avrebbe avuto v<strong>it</strong>a lunga.<br />

Quei paletti segnarono però l’inizio di un qualcosa di concreto<br />

e conseguentemente si rinfocolarono energiche polemiche di<br />

fronte all’eventual<strong>it</strong>à di lavori imminenti.<br />

Anche la stampa locale fece la sua parte pubblicando foto ed<br />

articoli a tutta pagina.<br />

Puntuali, come sempre in questi casi, arrivarono anche gli esposti<br />

all’Autor<strong>it</strong>à Giudiziaria. Alla Procura della Repubblica, giù<br />

in pianura, fu aperto un fascicolo.<br />

Beltrami era un giovane magistrato e quella pratica che gli<br />

arrivò sulla scrivania rappresentava il suo primo incarico serio;<br />

un foglietto adesivo giallo del suo capo lo preoccupò: “ è<br />

una brutta faccenda… prudenza.”. Studiò tutte le carte con<br />

scrupolo, maturando la convinzione che un sopralluogo sarebbe<br />

stato indispensabile.<br />

Secondo procedura, si fece accompagnare da un carabiniere in<br />

ab<strong>it</strong>i civili e su un’auto anonima.<br />

Era una stupenda mattina di inizio giugno; arrivarono verso le<br />

7,30.<br />

“Mi aspetti, faccio un giro a piedi” disse Beltrami imboccando<br />

il sentiero che si addentrava nell’immenso prato. Certo che<br />

era un posto stupendo per farci un villaggio, vista impareggiabile<br />

sulle montagne, a qualche passo da due impianti di risal<strong>it</strong>a;<br />

ma anche un posto stupendo… e basta.<br />

Camminò fino a quando il sentiero si interruppe e poi continuò<br />

nell’erba alta seguendo la linea ideale che univa i paletti<br />

di segnalazione. Quando decise di tornare sui suoi passi, si<br />

accorse di qualcosa poco avanti a lui: si avvicinò con circo-<br />

Strategie<br />

“la montagna racconta…”<br />

spezione e… affondato nel verde e nei fiori, un cucciolo accovacciato,<br />

forse un capriolo, che lo guardava con due occhioni<br />

scuri e timorosi. Rimase immobile ad ammirarlo, preoccupato<br />

per la sua sorte e per non sapere cosa fare.<br />

Ma poi gli vennero in soccorso le letture fatte in età giovanile,<br />

nei tanti anni di mil<strong>it</strong>anza nelle associazioni protezionistiche:<br />

“Nei mesi di maggio e giugno nascono i piccoli caprioli e non<br />

è inusuale incontrarne nell’erba alta: la madre si allontana in<br />

cerca di cibo o acqua anche per alcune ore e li nasconde ai<br />

predatori mimetizzandoli nell’ambiente e con emanazioni odorose<br />

notevolmente ridotte. Non bisogna assolutamente toccarli<br />

né tanto meno portarli via credendoli abbandonati. E’ opportuno<br />

allontanarsi senza fare rumore. Verranno recuperati dalla<br />

madre al momento opportuno.”<br />

Tornato all’auto, prese appunti frettolosi su un blocco di fogli<br />

alzando di tanto in tanto la testa per guardare il grande prato.<br />

“Possiamo andare, ho visto abbastanza” disse al carabiniere;<br />

l’auto proseguì sulla strada fino al piccolo parcheggio, fece<br />

inversione e lentamente si allontanò verso la statale.<br />

Non vi furono blocchi stradali e cortei, né violente manifestazioni;<br />

dopo qualche settimana arrivarono degli uomini in divisa.<br />

Quando se ne andarono, la radura era delim<strong>it</strong>ata da centinaia<br />

di metri di nastro bianco e rosso e da cartelli plastificati.<br />

“AREA SOTTOPOSTA A SEQUESTRO GIUDIZIARIO”.<br />

All’inizio dell’inverno il nastro bianco e rosso che fremeva<br />

freneticamente al vento della valle era immobile: la neve l’aveva<br />

imprigionato al suo interno e se ne scorgevano soltanto dei<br />

pezzi qua e là. “Forse è tutto fin<strong>it</strong>o” azzardò qualcuno.<br />

Io sapevo che non era vero, lo scontro era solo all’inizio. Sapevo<br />

che ci sarebbero stati ricorsi e controricorsi, perizie e<br />

controperizie, carte bollate, udienze in tribunale, articoli sui<br />

giornali.<br />

La guerra, tutte le guerre, sono fatte di battaglie ed una cosa<br />

era certa: la montagna aveva vinto la prima; senza violenza,<br />

usando la cosa più innocente e indifesa a sua disposizione…<br />

un cucciolo… un’arma psicologicamente devastante!<br />

Il racconto finisce qui; gli accadimenti narrati si riferiscono<br />

a molti anni fa. A beneficio delle lettrici e dei lettori più<br />

curiosi aggiungo alcune note di aggiornamento.<br />

Il villaggio-albergo è stato poi costru<strong>it</strong>o; la proprietà e la<br />

gestione sono passate di mano più di una volta, c’è stato un<br />

fallimento, lunghi periodi di chiusura e brevi periodi di<br />

apertura. Sembra che il prossimo anno, o forse quello successivo,<br />

avverrà il rilancio, che non ci saranno più problemi;<br />

staremo a vedere…<br />

Guerra fin<strong>it</strong>a? Guerra persa? Non credo, la montagna ha


solo cambiato strategia.<br />

Lentamente le erbacce lo stanno assalendo da più parti; il<br />

sole, la neve, il gelo, la pioggia ed il vento lentamente logorano<br />

il legno delle costruzioni prive di manutenzione, le<br />

Utilizza la nostra e-mail:<br />

aspenscrt@tiscali.<strong>it</strong><br />

Hai qualcosa da comunicarci, una domanda da farci, un consiglio da chiederci<br />

o da darci, oppure un articolo, una lettera, una poesia, una fotografia,<br />

un disegno o altro che vuoi far pubblicare su NUOVI INCONTRI?<br />

inviaceli per posta elettronica e noi saremo ben lieti di accontentarti<br />

e di metterci in contatto con te rispondendoti altrettanto rapidamente!<br />

Se hai un indirizzo e-mail (e non ce lo hai ancora comunicato) trasmettilo con un messaggio<br />

29<br />

29<br />

insegne scoloriscono.<br />

Tra poco sarà Natale, la neve lo coprirà, quasi a volerlo integrare<br />

nell’ambiente … forse per nasconderlo.<br />

La montagna non ha fretta, sa aspettare; ha il tempo dalla<br />

sua.<br />

e noi lo inseriremo in una “mailing list” che useremo per inviarti, praticamente<br />

in tempo reale, le nostre comunicazioni.<br />

Inoltre, per esaudire il desiderio di alcuni iscr<strong>it</strong>ti, gli indirizzi e-mail saranno messi, per il nostro tram<strong>it</strong>e, a<br />

disposizione di tutti i soci “internauti” che vorranno comunicare tra loro.<br />

Si inv<strong>it</strong>ano i Soci a inviare fotografie dig<strong>it</strong>ali di Torino da scegliere per le copertine di Nuovi Incontri


30<br />

30<br />

a cura di Giulio Rosso<br />

Bavarese all’arancia:<br />

4 tuorli - 8 cucchiai di zucchero - 1 arancia<br />

- scorzette d’arancia cand<strong>it</strong>e- 3<br />

fogli di gelatina tot. 6 gr. - 1/2 baccello<br />

di vaniglia - 250 gr. panna montata - 250<br />

gr. di latte<br />

Conten<strong>it</strong>ore di cioccolato:<br />

350 gr. di panna liquida - 350 gr. di cioccolato<br />

fondente - 2 bicchierini di liquore<br />

all’arancia o rhum.<br />

Meringa:<br />

80 gr. di albume - 200 gr. di zucchero a<br />

velo - gocce di succo di limone.<br />

Disegnate su un foglio di carta forno lo<br />

stampo a forma di pino che utilizzerete,<br />

poi foderatelo con la carta pellicola e<br />

mettetelo nel surgelatore.<br />

Preparate la ganache portando a bollore<br />

la panna e versatela sul cioccolato a piccoli<br />

pezzi e rimescolate fino a quando il<br />

cioccolato è perfettamente sciolto e profumate<br />

con il liquore.<br />

Appena è di giusta consistenza stenderla<br />

sul fondo dello stampo facendola risalire<br />

bene sui bordi, è necessario fare uno<br />

strato consistente di cioccolato sui bordi<br />

perchè sarà il nostro conten<strong>it</strong>ore per la<br />

bavarese.<br />

Mettere lo stampo in frigorifero.<br />

Preparare la bavarese. Fate ammollare in<br />

acqua fredda i fogli di gelatina. Scaldare<br />

il latte con il baccello di vaniglia e due<br />

scorzette di arancia. Insaporire 2 cucchiai<br />

di zucchero con la scorza di arancia grattugiata.<br />

Montare i tuorli con lo zucchero rimasto<br />

più quello profumato, aggiungete il latte<br />

tiepido e cuocete la crema sempre rimescolandola,<br />

è pronta quando scompare la<br />

schiuma e vela il cucchiaio (temperatura<br />

82°). Aggiungete i fogli di gelatina ben<br />

sgocciolati mescolare bene, filtrarla e<br />

Prendiamoli per la gola...<br />

Le leccornie e gli auguri di Maria Teresa<br />

Pino Natalizio e Casetta<br />

fatela raffreddare in<br />

acqua e ghiaccio.<br />

Quando è quasi fredda<br />

aggiungere alcuni cucchiai<br />

di succo d’arancia<br />

e incorporarvi la<br />

panna montata.<br />

Versare la bavarese nel<br />

guscio di cioccolato<br />

intercalandola con le<br />

scorzette cand<strong>it</strong>e e rimettete<br />

il dolce in frigorifero.<br />

Preparate la meringa.<br />

Un<strong>it</strong>e all’albume qualche<br />

goccia di limone, iniziate a montare<br />

con le fruste, sempre sbattendo unire a<br />

poco a poco lo zucchero continuando a<br />

montare sino ad ottenere una meringa<br />

soda e lucida.<br />

Trasfer<strong>it</strong>ela in una sacca con bocchetta a<br />

stella e seguendo il disegno del pino fatto<br />

su carta forno riempire i contorni e a<br />

piacere la parte interna. Cuocere in for-<br />

no a temperatura moderata 100 max 130°<br />

fino a quando la meringa è perfettamente<br />

asciutta, lasciarla eventualmente ancora<br />

nel forno spento fino al raffreddamento<br />

completo, solo allora staccare il<br />

pino dalla carta.<br />

Sformare il pino sul piatto di portata,<br />

appoggiateci sopra il pino di meringa e<br />

decorate a piacere.<br />

Per la casetta ho preparato una pasta frolla profumata alle spezie, ho preparato su<br />

cartoncino la sagoma<br />

della casa,<br />

ho assemblato i<br />

vari pezzi unendoli<br />

con il cioccolato<br />

bianco<br />

fuso ed ho decorato<br />

con caramelle<br />

e glassa di zucchero,<br />

l’omino di<br />

neve ed il pino<br />

sono fatti con pasta<br />

di mandorle, il<br />

tutto si appoggia<br />

su una base rotonda<br />

di pasta<br />

frolla.


31<br />

31<br />

Cosa succederebbe se una potenza nemica attaccasse l’Italia?<br />

Proviamo ad immaginare.<br />

Il Nemico, diciamo la Repubblica delle Banane, dichiara guerra<br />

ed ammassa il suo eserc<strong>it</strong>o lungo le Alpi e la sua flotta lungo il<br />

Tirreno.<br />

Primo giorno<br />

il TG 1 dà la notizia dopo lo sport. Nessuna reazione dai pol<strong>it</strong>ici.<br />

Secondo giorno<br />

Berlusconi dice che va tutto bene, lui é amico del presidente<br />

della Repubblica Delle Banane, non sussiste pericolo. Bossi<br />

insulta chi lo intervista. Calderoli va in Tv con la maglietta<br />

“Repubblica delle Banane merda”. Di Pietro chiede le dimissioni<br />

di Berlusconi. Napol<strong>it</strong>ano si appella all’un<strong>it</strong>à nazionale.<br />

Casini chiede un gesto di discontinu<strong>it</strong>à. Le parti sociali chiedono<br />

di essere sent<strong>it</strong>e.<br />

Terzo giorno<br />

Berlusconi compare in TV e dice che, invero, si tratta di una<br />

mossa eversiva dei magistrati di Milano. Bossi dice che la Padania<br />

non corre alcun pericolo. Degli altri non gli frega niente<br />

(pernacchia). La FIOM dice che é un complotto della Fiat. Intanto,<br />

il nemico sfonda al Brennero. La CGIL esprime contrarietà.<br />

Pannella inizia lo sciopero della fame. Di Pietro chiede le<br />

dimissioni di Berlusconi. Bersani chiede un passo indietro.<br />

Quarto giorno<br />

Berlusconi compare in tv e, con un sorriso complice, dice: ”ho<br />

risolto tutto, grazie ad una serata galante con la figlia del<br />

presidente della repubblica delle banane. Ora siamo amici, il<br />

loro eserc<strong>it</strong>o si é r<strong>it</strong>irato dal Brennero”. Berlusconi non sa che<br />

il nemico ha cambiato strategia ed ora attacca dal mare.<br />

Quinto giorno<br />

La tv annuncia che il nemico é sbarcato in Sicilia. Bossi dice:<br />

la cosa non ci riguarda. Gli fanno notare che la Sicilia fa parte<br />

dell’Italia. Lui mostra il d<strong>it</strong>o medio. Casini chiede la convocazione<br />

di un tavolo di crisi con le forze sociali. D’Alema si dice<br />

contrario e propone l’ist<strong>it</strong>uzione di una Commissione Bicamerale<br />

(si dice pronto a presiederla) per decidere la strategia<br />

difensiva. La CGIL minaccia uno sciopero.<br />

Sesto giorno<br />

Il nemico arriva in Calabria e, nel contempo, sfonda in Friuli.<br />

Il governo convoca le Parti sociali e le Opposizioni, per decidere<br />

come difendere la Patria. Napol<strong>it</strong>ano manda un messag-<br />

L’angolo del sorriso<br />

Soltanto per ridere a denti stretti...<br />

gio di auguri nel quale ricorda che sarebbe increscioso essere<br />

conquistati da una potenza nemica proprio nel 2011. Bossi<br />

chiede cosa c’entra il 2011. Gli spiegano che é per via del<br />

centocinquantesimo dell’Un<strong>it</strong>à d’ Italia. Lui rutta.<br />

Settimo giorno<br />

Ha inizio la riunione. Berlusconi dà il benvenuto a tutti ma<br />

pare distratto: il suo sguardo è attratto dal vest<strong>it</strong>o trasparente<br />

della Prestigiacomo. Bossi si è portato il figlio Renzo per fare<br />

pratica: gli dice di prendere appunti, perché dovrà fare il riassunto<br />

del convegno; Renzo appare disorientato e, di nascosto,<br />

telefona al CEPU per farsi spiegare il significato di “appunti”<br />

( credeva fossero punti appunt<strong>it</strong>i) e “riassunto”. Di Pietro<br />

chiede le dimissioni del governo. Bersani chiede un passo indietro.<br />

La Russa propone di bombardare il nemico con l’aviazione;<br />

Tremonti si oppone perché costa troppo. La Russa propone<br />

allora di usare il gas, almeno contro il nemico che ha<br />

invaso la Sicilia e la Calabria. Casini si oppone perché sarebbe<br />

messa in pericolo la popolazione locale. Bossi dice: “chi se<br />

ne frega, son tutti terroni!” Brunetta gli fa notare che sono<br />

<strong>it</strong>aliani anche loro. Bossi replica: “non rompere i c...i nano!”<br />

E mostra il d<strong>it</strong>o medio.<br />

La Russa propone di mandare i Bersaglieri; la CGIL chiede<br />

che prima sia rinnovato il contratto, sia concesso un aumento<br />

di salario e siano diminu<strong>it</strong>e le ore di lavoro. Sacconi, Ministro<br />

del Lavoro, fa notare che non esiste il CCNL dei bersaglieri.<br />

La Camusso, indignata, proclama sei giorni di sciopero generale.<br />

Pannella inizia lo sciopero della sete.<br />

Ore 18. La riunione é sospesa perché quella sera gioca l’Inter<br />

in coppa e il ministro della Difesa deve prendere un aereo (di<br />

Stato) per arrivare in orario allo stadio.<br />

Renzo Bossi ne approf<strong>it</strong>ta per copiare gli appunti della Bindi;<br />

poi li manda al CEPU per farsi fare il riassunto. Berlusconi si<br />

assenta qualche ora per rilassarsi con la Minetti.<br />

Ottavo giorno<br />

Arriva un messaggio di Napol<strong>it</strong>ano che contiene un severo<br />

mon<strong>it</strong>o. Il nemico é arrivato a Verona. La Russa é furibondo:<br />

l’Inter ha perso ed è eliminata dalla coppa. Bossi arriva in r<strong>it</strong>ardo<br />

fumando il sigaro. Casini chiede serietà. Di Pietro chiede<br />

le dimissioni del governo. Bersani chiama Penati ed esulta:<br />

abbiamo i fondi per finanziare la difesa. Però serve un passo<br />

indietro del governo.<br />

Si va avanti a discutere sino a sera. Alla fine arriva un telegramma<br />

di Napol<strong>it</strong>ano che dice di essersi stufato: si mandi<br />

l’eserc<strong>it</strong>o a difendere la Patria. ( Renzo Bossi chiama di na-


32<br />

32<br />

scosto il CEPU per sapere cosa sia l’ apatria). Calderoli é felicissimo<br />

perché può mostrare la sua nuova maglietta con scr<strong>it</strong>to:<br />

vi romperemo le ossa.<br />

La CGIL, pur esprimendo rispetto per il Presidente, fa notare<br />

che, sino a quando non si é rinnovato il CCNL i soldati non si<br />

muovono: altri sei giorni di sciopero!<br />

Nono giorno<br />

Tutti al mare.<br />

Decimo giorno<br />

Compare in TV il presidente della Repubblica delle Banane<br />

Vis<strong>it</strong>a il nostro s<strong>it</strong>o<br />

periodicamente<br />

www.aspenscrt.<strong>it</strong><br />

ed annuncia di avere conquistato l’Italia e arrestato governo,<br />

deputati, senatori e parti sociali. Tutti mandati a lavorare nel<br />

circo locale, dove, peraltro, si trovano benissimo: Bossi ha fatto<br />

amicizia coi gorilla e rutta in continuazione; Berlusconi ha<br />

trovato una femmina di scimpanzé che é carinissima. Bersani<br />

passa il tempo a smacchiare i leopardi. Unico problema, la<br />

Camusso: ha convinto i clown del circo a scioperare.<br />

Un mese dopo<br />

Gli Italiani decidono di fare da soli e, armati di forche e badili,<br />

si sbarazzano in tre giorni delle forze nemiche. Secondo<br />

voi, andranno al circo a liberare i pol<strong>it</strong>ici e le parti sociali?<br />

A tutti i nostri lettori un cordiale AUGURIO di BUONE FESTE<br />

e troverai tutte le informazioni utili sull’Associazione, sulla s<strong>it</strong>uazione e le nov<strong>it</strong>à del nostro<br />

Fondo Pensioni, le iniziative programmate, le convenzioni (tra cui quelle assicurative con le<br />

relative condizioni e con le modal<strong>it</strong>à di adesione, compresa la polizza omaggio per gli associati),<br />

le notizie più recenti e le comunicazioni in corso d’invio, i precedenti numeri di Nuovi Incontri<br />

ed altro ancora.


ACCORDI ASSICURATIVI E MUTUALISTICI<br />

Per maggiori ragguagli relativi a tutte le suddette offerte: rivolgersi in Associazione<br />

35<br />

35<br />

RESPONSABILITÀ CIVILE CAPO FAMIGLIA<br />

In esclusiva gratu<strong>it</strong>a per i soli soci<br />

Tiene indenne l’Assicurato ed i componenti del suo nucleo familiare di quanto sia tenuto a pagare, quale civilmente responsabile, a t<strong>it</strong>olo di risarcimento di danni<br />

involontariamente cagionati a terzi in conseguenza di un fatto accidentalmente verificatosi nell’amb<strong>it</strong>o della v<strong>it</strong>a privata comprendendo anche le responsabil<strong>it</strong>à su di loro<br />

gravanti per i fatti illec<strong>it</strong>i commessi dai collaboratori domestici.<br />

AUTOVETTURE tram<strong>it</strong>e ASDIBA<br />

• RCAuto: sconti significativi applicati sulle vigenti tariffe.<br />

• INCENDIO E FURTO prestati “senza applicazione di franchigia”<br />

• ALTRE GARANZIE OPZIONALI: a condizioni di favore.<br />

Tutte le agevolazioni di cui sopra sono estensibili anche a: coniuge (o persona in regime di convivenza), figli, nuora e genero del pensionato iscr<strong>it</strong>to.<br />

MOTOCICLI tram<strong>it</strong>e ASDIBA<br />

• RESPONSABILITÀ CIVILE: a tariffa preferenziale.<br />

• INCENDIO E FURTO: prezzi scontati.<br />

Anche queste agevolazioni sono estendibili ai parenti, intendendosi per tali quelli sopra richiamati.<br />

INFORTUNI tram<strong>it</strong>e ASDIBA<br />

Sono state ulteriormente migliorate le polizze individuali “Infortuni” (commercializzate da più di quarant’anni dalla Vigliano e Costa S.r.l. riscontrando l’ adesione di<br />

oltre 4.500 Bancari). La durata dei nuovi contratti diventa ANNUALE (anche nel caso di esistenza di precedenti polizze RAS poliennali, previa disdetta delle stesse). Oggi<br />

è possibile assicurare TUTTI i parenti (anche se non conviventi) alle stesse eccezionali condizioni prestate per i Dipendenti bancari: influirà sul costo finale la sola<br />

differenziazione rifer<strong>it</strong>a all’attiv<strong>it</strong>à eserc<strong>it</strong>ata dall’Assicurato (nel senso che, ad esempio, pagherà di più l’arch<strong>it</strong>etto che accede ai cantieri rispetto all’impiegato amministrativo<br />

o al pensionato).<br />

PRESTAZIONI SANITARIE tram<strong>it</strong>e EMVAP<br />

Dallo scorso anno EMVAP gestisce sotto forma di Sussidi Mutualistici il nostro Settore San<strong>it</strong>ario. Questa impostazione permette anche di migliorare il servizio e di<br />

potenziare il potere di tutela nei confronti degli Associati (ad esempio ev<strong>it</strong>are irreparabili disdette inoltrate al singolo da parte di una Compagnia assicuratrice). I sottoscr<strong>it</strong>tori<br />

potranno anche usufruire delle detrazioni previste dalla vigente normativa fiscale nel caso di versamenti di “contributi associativi”.<br />

Analogamente a quanto già avviene per le suddette polizze assicurative R.C.Auto e Infortuni, il contributo associativo relativo alle prestazioni EMVAP potrà essere<br />

rateizzato mensilmente e versato mediante trattenuta sulla pensione.<br />

In caso di nuova adesione all’EMVAP in corso d’anno, gli interessati dovranno versare - all’atto della sottoscrizione e in unica soluzione anticipata - l’importo corrispondente<br />

al rateo necessario a completare l’annual<strong>it</strong>à. Se lo r<strong>it</strong>erranno opportuno, potranno firmare contemporaneamente il modulo relativo alla richiesta di trattenuta mensile sulla<br />

pensione; detta trattenuta verrà applicata a partire dal successivo mese di Gennaio.<br />

Anche coloro che - in occasione del rinnovo del 31/12/2011 - verseranno il contributo associativo in unica soluzione anticipata, potranno successivamente rivolgersi all’E.M.V.A.P.<br />

(entro e non oltre il 27 Novembre 2012) e compilare il modulo per la richiesta della trattenuta che, in tal caso, entrerà in vigore a partire dal mese di Gennaio 2013.<br />

Principali caratteristiche dei Sussidi E.M.V.A.P.<br />

L’età massima in ingresso corrisponde ad anni 71 non ancora compiuti; è necessario compilare preventivamente un Modulo san<strong>it</strong>ario riguardante la s<strong>it</strong>uazione fisica<br />

dell’Aderente (indicando le precedenti cure, gli interventi chirurgici e gli eventuali infortuni sub<strong>it</strong>i).<br />

All’atto della prima adesione potrebbe essere richiesta l’esclusione di alcune patologie pregresse e pre-conosciute. In tal caso si avrà la facoltà di recedere, annullando il<br />

modulo già presentato.<br />

I “Sussidi per Ricoveri” sono denominati BASE e PIÙ (si differenziano tra loro, essenzialmente per i massimali di garanzia prestati): la relativa documentazione<br />

è disponibile presso la nostra Sede associativa ed è pubblicata sul S<strong>it</strong>o.<br />

Ad essi vengono abbinati automaticamente i seguenti Servizi:<br />

• VISITE SPECIALISTICHE private e su appuntamento, utilizzando il Circu<strong>it</strong>o dei medici convenzionati, a tariffe “agevolate” e con servizio di prenotazione<br />

telefonica.<br />

• ESAMI DI LABORATORIO e ANALISI a tariffe ridotte.<br />

* * * * * * *<br />

Per quanto riguarda: AUTO, MOTOCICLI, INFORTUNI ed EMVAP SANITARIA<br />

i nostri associati che desiderassero ricevere maggiori informazioni potranno rivolgersi al Signor:<br />

Giovanni POLLINO - tel. 011.19885007 - fax 011.4368005<br />

e-mail: giovanni.pollino@plurimaxsrl.<strong>it</strong><br />

POLIZZA “RIMBORSO SPESE MEDICHE” UNISALUTE<br />

Prodotto esistente: mantiene invariati prestazione e prezzo.<br />

POLIZZA “RIMBORSO SPESE MEDICHE” F.A.P. Cred<strong>it</strong>o<br />

Prodotto proposto dalla Federazione Nazionale FAP Cred<strong>it</strong>o.<br />

Maggiori dettagli, compreso l’aggiornamento tariffario per il 2011, sul s<strong>it</strong>o dell’Associazione e della Federazione.


36<br />

36<br />

ExCRT&Co.<br />

Associazione Pensionati e Dipendenti<br />

della ex Cassa di Risparmio di Torino<br />

e di altre Banche<br />

Associazione di volontariato senza scopo di lucro

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