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ATTUALITÀ TRADIZIONE CURIOSITÀ
Friuli allo specchio
Gli arrotini della Val Resia
L'arrotino ambulante è una
professione antica piena di
suggestioni. Quando
arriva nelle nostre città e sentiamo
l'annuncio “E' arrivato l'arrotino” ognuno
di noi ricorda gli anni passati quando ci
fermavamo a guardare quella mola che
girava azionata dai pedali di una bicicletta.
Quelle scintille erano frammenti
di stelle.
Questo antico mestiere vive ancora perché
gli arrotini della Val Resia sono
disponibili ad affilare forbici, coltelli e altri
attrezzi. C'è però un
problema e cioè che questi arrotini non
hanno un cambio generazionale. Il più
giovane di loro, che ha cinquant'anni, è il
presidente dell'Associazione che li
raggruppa. Una decina di loro ha fatto tappa
a Udine comparendo quasi per magia
in Piazza Libertà, per mostrare agli udinesi
cosa vuol dire affilare le lame e
portare con dignità questa professione. Tutti
schierati in sella alla
bicicletta-mola hanno trascorso una
mattinata mostrando il loro lavoro e
scambiando anche delle battute con i
passanti incuriositi dalla loro presenza.
di SILVANO BERTOSSI
“Affrontando questo mestiere – scrive
Antonio Longhino nel libro “Val Resia
terra di arrotini” - l'arrotino era sicuro di
poter guadagnare quanto
necessitava alla famiglia, come pagare i
debiti e, nel migliore dei casi,
comperare un piccolo appezzamento di
terreno o ammodernare la casa”. Adesso,
invece, con la civiltà tecnologica, tutto è
cambiato e l'arrotino ambulante ha
ridotto la sua presenza nei nostri paesi. Ora
girano con un camioncino e
affilano i coltelli grazie a un motorino
elettrico.
Pasian di Prato: i 100 anni di storia
del campanile narrati in un video
Alla presenza di un
pubblico numeroso e
attento, presso la sala
San Giacomo della parrocchia
di Pasian di Prato, ha avuto
luogo la proiezione
dell'audiovisivo " Monumento
al Redentore"
realizzato per le
celebrazioni dei 100 anni del
campanile.
I testi sono di Bruno Chinellato
e Giorgio Miani che ha curato
anche la regia, mentre il figlio
Flaviano ha composto ed
eseguito le musiche della
colonna sonora, ha effettuato le riprese
video, la fotografia e la post produzione.
Enzo Driussi, nell'introduzione alla visione
dell'opera, ha spiegato che gli autori non
sono nuovi a realizzazioni di questo genere
in quanto in precedenza hanno prodotto, con
la collaborazione del Gruppo Folcloristico
di Pasian di Prato diversi documentari a
carattere folcloristico, altri invece hanno
messo in luce gli aspetti antichi e recenti
sulle tradizioni popolari e religiose di Pasian
di Prato come: “ Camminando insieme”
e
“ Strade de Crôs”.
Il primo del 1990 in versione VHS, narra 30
anni di storia della Comunità di Pasian di
Prato attraverso il ministero sacerdotale del
parroco del tempo mons. Maggiorino De
Cecco, mentre il secondo del 2005 in
versione DVD sottolinea, con straordinarie
meditazioni e canti in lingua friulana su testi
di don Antonio Bellina, lo splendore dopo il
recente restauro dell'antica Via Crucis della
Chiesa parrocchiale.
Chiesa parrocchiale.
Quest'ultimo lavoro,
Monumento al Redentore,
invece presenta per i 100 anni
del campanile di Pasian di
Prato, uno spaccato della vita e
della storia di questa Comunità
dall'inizio del XX° secolo
(dedicato al tempo a Cristo
Redentore), ai giorni nostri
attraverso antichi filmati,
fotografie di personaggi e
avvenimenti, documenti, video
d'epoca e recenti.
A fine proiezione sono
intervenuti il dottor Lionello
D'Agostini presidente della Fondazione
Crup, il sindaco dottor Fausto Cosatti per
l'Amministrazione comunale di Pasian di
Prato e il parroco don Luciano Liusso che,
essendo gli stessi fra i principali sostenitori
dell'iniziativa, hanno voluto complimentarsi
con gli autori dell'opera e con tutti coloro
che hanno collaborato per la sua
realizzazione.
Giorgio Miani
SETTEMBRE / OTTOBRE
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