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Pordenone, piazza San Marco - Ente Friuli nel Mondo

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da corsi d'acqua. Furono i fratelli Giuseppe e<br />

Nicolò Francesco di Strassoldo a porre mano<br />

alle proprietà con lavori di ampliamento degli<br />

edifici e bonifica dei terreni circostanti.<br />

L'antica impostazione tardo barocca si<br />

riconosce <strong>nel</strong>la grande “orangerie” circondata<br />

da possenti colonne del XVIII secolo,<br />

addolcite dalla presenza delle più recenti rose<br />

“Papa Meilland” che, arrampicandosi sulla<br />

parte muraria, creano una sorte di suggestivo<br />

soffitto.<br />

Testimoniano l'antica presenza del giardino<br />

altre due specie, una delle quali è chiaramente<br />

visibile per le dimensioni oggi raggiunte: si<br />

tratta dell'imponente “Magnolia grandiflora”<br />

(dell'età di circa 300 anni) piantata a metà del<br />

parco, oltre la quale si possono riconoscere<br />

numerose piante di aceri campestri, tigli,<br />

ippocastani e tassi. Sono settecenteschi anche i<br />

carpini bianchi, allineati lungo un tratto del<br />

corso d'acqua che attraversa l'area verde.<br />

Di più recente collocazione risultano le palme<br />

e le decine di salici piantati attorno alle acque<br />

di risorgiva, a completamento di questa<br />

romantica cornice, rifugio di anatre, cigni e<br />

germani reali. Oltre il viale di accesso<br />

antistante il palazzo, il parco prosegue con una<br />

distesa erbosa, delimitata sul fondo da una<br />

quinta di piante ed interrotta <strong>nel</strong> mezzo da una<br />

fontana circolare interrata, forse di origine<br />

seicentesca.<br />

Il vasto parco del Castello di Sotto, introdotto<br />

da due peschiere e ricco di statue nonché di<br />

specie rare ed antiche, è uno dei più<br />

interessanti in <strong>Friuli</strong> sia per l'esemplare stato<br />

di conservazione sia perché costituisce l'inizio,<br />

<strong>nel</strong>la zona, della diffusione del giardino<br />

paesaggistico. Fu qui, infatti, che <strong>nel</strong><br />

Settecento gli elementi formali del giardino<br />

vennero posti in relazione con la natura; tali<br />

innovativi interventi in campo botanico si<br />

devono alla famiglia Strassoldo, che provvide<br />

a bonificare le zone paludose ed incolte, già<br />

sfruttate come elemento di difesa delle<br />

strutture castellane ed in particolare ad un suo<br />

34 FRIULI NEL MONDO<br />

SEGUE DA PAGINA 33<br />

componente, sopra già menzionato, Nicolò<br />

Francesco (1701-1779), il quale trasformò <strong>nel</strong><br />

XVIII secolo questo sito, rendendolo fertile e<br />

dotandolo di notevoli attrattive. Ancor oggi è<br />

visibile sulla facciata del Castello una lapide<br />

elogiativa dell'attività del Conte.<br />

Nella parte originariamente occupata da<br />

boschetti e risorgive trovò quindi sistemazione<br />

un impianto dove l'acqua divenne l'elemento<br />

artistico dominante: fontane, pozzi, laghetti e<br />

peschiere costituivano un naturale specchio<br />

per le statue settecentesche e le specie<br />

botaniche, talvolta rare o vetuste.<br />

Di singolare fattura è l'isola rettangolare che si<br />

trova all'estremo limite del parco.<br />

Per concludere, è congruo ricordare le<br />

molteplici iniziative riguardanti il Castello di<br />

Strassoldo: in primavera vi trova ospitalità la<br />

manifestazione “In Primavera: Fiori, Acque e<br />

Castelli”, ritrovo - giunto quest'anno alla<br />

quattordicesima edizione - che vede<br />

intrecciarsi storia, fantasia e creatività,<br />

organizzato dalle Contesse Gabriella e<br />

Ombretta di Strassoldo. Per l'occasione<br />

vengono presentate al pubblico esclusive<br />

creazioni di artigiani, antiquari, decoratori,<br />

artisti e vivaisti.<br />

L'evento ha un gemello autunnale “In<br />

Autunno: Frutti, Acque e Castelli”; da anni,<br />

infatti, dette iniziative si svolgono<br />

rispettivamente <strong>nel</strong> week-end delle Palme e<br />

<strong>nel</strong> penultimo fine settimana di ottobre. In<br />

aprile, <strong>nel</strong>la chiesa di <strong>San</strong> Nicolò viene<br />

celebrata la <strong>San</strong>ta Messa delle Palme e dalla<br />

stessa chiesa parte la Processione delle Palme.<br />

Vengono proposti anche concerti di musica<br />

antica.<br />

Durante l'estate, <strong>nel</strong>l'ambito delle<br />

manifestazioni “Strassolt in Fieste”, viene<br />

organizzato il “Mercatino dell'artigianato, del<br />

vecchio e dell'usato”, curato dalla Proloco<br />

Amici di Strassoldo.<br />

La prima domenica di settembre, dalla<br />

sopraddetta organizzazione, viene proposta la<br />

“Giornata Medioevale”, durante la quale<br />

prendono vita varie iniziative a tema.<br />

Di recente, la famiglia dei Conti di Strassoldo<br />

ha ristrutturato sei camere per ospiti, site <strong>nel</strong><br />

cuore del borgo castellano, munite di tutti i<br />

confort, con vista sui giardini. A queste si<br />

aggiungono quelle del Borgo Natocco<br />

appartenenti all'Azienda agricola del Castello<br />

di Sotto, collocate in quattro abitazioni<br />

restaurate e arredate con grande cura, per un<br />

totale di 18 posti letto.<br />

Il Castello, inoltre, apre per eventi esclusivi<br />

quali: banchetti nuziali, cene di gala,<br />

congressi, convegni, conferenze e mostre. Si<br />

tratta di uno dei pochi manieri in <strong>Friuli</strong><br />

Venezia Giulia dove è possibile organizzare<br />

dette attività proprio <strong>nel</strong>la parte più prestigiosa<br />

e tuttora abitata, tra le suggestioni evocate da<br />

cimeli di famiglia e da antiche memorie.<br />

Sofia Francesca Montani<br />

Consorzio per la Salvaguardia<br />

dei Castelli Storici del <strong>Friuli</strong> Venezia Giulia

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