lezione 8 - Uni3 Ivrea
lezione 8 - Uni3 Ivrea lezione 8 - Uni3 Ivrea
• Ripercorrerne il percorso attraverso le opere, in sostanza, seguendo unica pista in grado di donare identità a un artista, si tratti dello Zanchi o di qualsiasi altro pittore, che come strumento principe ha scelto e si avvale del colore e del segno per dialogare col mondo. • Così, anche la presentazione di due sole opere per quanto esemplificativa di precisi momenti nel corso di un tragitto ben più vasto e variegato, può già di per sé essere sufficiente a incentrare il discorso sulla forma della pittura, sulla forma-sostanza di un linguaggio che nel suo costituirsi — pur avvalendosi ogni volta di un'elaborazione creativa capace di tessere relazioni articolate e complesse, difficili da dipanarsi totalmente — non può celare completamente, né tanto meno recidere, il legame dell'artefice con l'esperienza percepita e vissuta.
• In questo senso, le due tele che qui si presentano, raffiguranti Isacco ed Esaù e Loth e le figlie, penso siano al contempo ben comprensive della qualità, della venezianità e della singolarità espressiva raggiunte da Antonio Zanchi nel solco di una tradizione figurativa che, per affermarsi nel corso del Seicento, ha dovuto trovare il modo e la forza di lacerare il proprio tessuto e di trasformarsi, per sopravvivere appunto nella continuità con altrettanto splendore. • Un vecchio cieco, un giovane bardato di corazza, una donna con in braccio un bambino e un altro giovinetto. Quest'ultimo, dalla penombra, osserva i due personaggi in primo piano cercando di afferrarne il dialogo, attraverso la cadenzata solennità di gesti che sembrano infrangere il silenzio.
- Page 1 and 2: “Quell’aria inquieta cge caratt
- Page 3 and 4: • Alla tecnica del "tonalismo", m
- Page 5 and 6: • Dopo il Periodo massimo del rin
- Page 7 and 8: • Il ‘700 altro grande secolo p
- Page 9 and 10: Dal Manierismo al Barocco • Tra l
- Page 11 and 12: • Certamente non si può negare c
- Page 13 and 14: • Durante il corso del Seicento l
- Page 15 and 16: • I principali elementi distintiv
- Page 17 and 18: • Nonostante le trasfigurazioni,
- Page 19 and 20: • A Venezia aderiscono al nuovo s
- Page 21 and 22: • A Venezia si registra l'orienta
- Page 23 and 24: Antonio Zanchi e I Tenebrosi Person
- Page 25 and 26: • Una pittura ottenuta per forti
- Page 27: • Un naturalismo originariamente
- Page 31 and 32: • Isacco tocca la spalla di Esaù
- Page 33 and 34: • Al primo lustro dell'ottavo dec
- Page 35 and 36: • Compenetrazioni di forme nelle
- Page 37 and 38: • Basterebbe il senso ritmico mis
- Page 39: Rosalba Carriera pittrice barocca
- Page 42 and 43: • Rosalba non trovò ostacoli all
- Page 44 and 45: • Interprete raffinata e squisita
- Page 46 and 47: • Fra il 1744 e il 1746, concepit
- Page 48 and 49: • Caterina Barbarigo apparteneva
- Page 50 and 51: • Augusto III, elettore di Sasson
- Page 52 and 53: Antonio Zanchi Antonio Zanchi, Isac
- Page 54 and 55: • La pittura è quella di Antonio
- Page 56 and 57: • Ripercorrerne il percorso attra
- Page 58 and 59: Antonio Zanchi Antonio Zanchi, Isac
- Page 60 and 61: 2. Antonio Zanchi, Loth e le figlie
- Page 62 and 63: • Le campiture cromatiche modella
- Page 64 and 65: • Lo sguardo è attratto in modo
- Page 66 and 67: Gianbattista Tiepolo pittore rococ
- Page 69 and 70: Il periodo giovanile • Giambattis
- Page 71 and 72: Artista internazionale • Conteso
- Page 73 and 74: • La caduta della manna (1740) -
- Page 75 and 76: , Venezia - Baldassarre Longhena a
- Page 77 and 78: Ca’ Pesaro
• Ripercorrerne il percorso attraverso le opere, in<br />
sostanza, seguendo unica pista in grado di donare<br />
identità a un artista, si tratti dello Zanchi o di qualsiasi<br />
altro pittore, che come strumento principe ha scelto e<br />
si avvale del colore e del segno per dialogare col<br />
mondo.<br />
• Così, anche la presentazione di due sole opere per<br />
quanto esemplificativa di precisi momenti nel corso di<br />
un tragitto ben più vasto e variegato, può già di per sé<br />
essere sufficiente a incentrare il discorso sulla forma<br />
della pittura, sulla forma-sostanza di un linguaggio che<br />
nel suo costituirsi — pur avvalendosi ogni volta di<br />
un'elaborazione creativa capace di tessere relazioni<br />
articolate e complesse, difficili da dipanarsi totalmente<br />
— non può celare completamente, né tanto meno<br />
recidere, il legame dell'artefice con l'esperienza<br />
percepita e vissuta.