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lezione 8 - Uni3 Ivrea

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• ... Scivolava con lei per stretti, misteriosi canali, fra palazzi alla cui ombra si sentiva di<br />

nuovo a suo agio, sotto ponti arcuati sui quali passavano in fretta figure indistinte;<br />

alcune salutavano dalla balaustra per poi scomparire di nuovo, prima che si riuscisse<br />

a scorgerle. Ora la gondola attraccava; scalini di marmo conducevano alla sontuosa<br />

casa del senatore Bragadino; era l unica ad essere illuminata a festa; su e giù per le<br />

scale correvano individui mascherati; - qualcuno si fermava, curioso, ma chi poteva<br />

riconoscere Casanova e Marcolina dietro le loro maschere? Entrò con lei nel salone.<br />

Qui era in corso un gioco in grande stile. Tutti i senatori, anche Bragadino, erano<br />

riuniti attorno al tavolo nei loro mantelli di porpora. Quando apparve Casanova tutti<br />

mormorarono il suo nome come con sommo terrore, poiché lo avevano riconosciuto<br />

dal lampeggiare dei suoi occhi dietro la maschera. [ ] E vinse, vinse tutto l oro che era<br />

sul tavolo, [ ] e accanto, in un salone rosso scuro, si faceva musica e si ballava...<br />

(da "Il ritorno di Casanova" di Arthur Schnitzler)<br />

• La gente andava in giro mascherata, eccitata dalle possibilità che l anonimato poteva<br />

fornire: non solo avventure amorose, ma anche fingersi un nobile e scavalcare così<br />

stratificazioni sociali molto rigide, oppure per un nobile mischiarsi nel popolo senza<br />

perdere la reputazione, oppure ancora entrare nelle case da gioco (ridotti) senza<br />

essere riconosciuti

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