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IL DOLORE ALL'ADDOME Dott.ssa Claudia Banzato – UO Pediatria ...

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<strong>IL</strong> <strong>DOLORE</strong> ALL’ADDOME<br />

<strong>Dott</strong>.<strong>ssa</strong> <strong>Claudia</strong> <strong>Banzato</strong> <strong>–</strong><br />

<strong>UO</strong> <strong>Pediatria</strong> <strong>–</strong> Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona<br />

Il dolore addominale può essere classificato in relazione alla sua sede, alla natura, alla storia<br />

clinica e ai segni associati.<br />

Il dolore addominale può essere classificato come viscerale, somatoparietale o riferito.<br />

La maggior parte dei dolori addominali sono espressione di un dolore viscerale. I recettori per il<br />

dolore viscerale sono localizzati nella mucosa degli organi cavi, nel mesentere, sulla superficie<br />

sierosa. Tali recettori rispondono alla distensione, allo spasmo, alla torsione, all’ischemia. Il<br />

dolore viscerale non è ben localizzato ma tende ad essere riferito al dermatomero da cui<br />

prende origine l’innervazione dell’organo intere<strong>ssa</strong>to. Il dolore viscerale proveniente da<br />

esofago, stomaco e duodeno è percepito infatti nell’area dell’epigastrio; il dolore derivante<br />

dall’intestino tenue si manifesta nella zona periombelicale mentre il dolore derivante dal colon<br />

è riferito nei quadranti bassi dell’addome. Il dolore può essere descritto come diffuso, sordo,<br />

crampiforme, colico e può indurre il paziente a muoversi nel tentativo di ridurre il dolore. Il<br />

processo patologico responsabile del dolore può coinvolgere in secondo luogo il sistema<br />

nervoso autonomo e alla sintomatologia già descritta si possono associare nausea, vomito,<br />

ansia, pallore.<br />

Oltre al vero dolore viscerale, dai visceri possono provenire sensazioni dolorifiche anche per<br />

segnali trasmessi da fibre nervose non viscerali che innervano i foglietti parietali del peritoneo<br />

o della pleura. Quando un viscere è colpito da una patologia, e<strong>ssa</strong> si può infatti propagare al<br />

rivestimento parietale della cavità viscerale in cui si trova.<br />

I recettori parietali sono localizzati principalmente nel peritoneo, a livello muscolare e a<br />

livello cutaneo. I nervi che trasmettono il dolore somatoparietale rispondono allo stiramento o<br />

all’infiammazione. Tali fibre nervose sono mielinizzate e trasmettono un dolore maggiormente<br />

localizzato, più intenso, pungente, lancinante che viene localizzato direttamente nella sede del<br />

peritoneo infiammato con netta distinzione di lato. I movimenti solitamente intensificano il<br />

dolore per cui il soggetto con dolore parietale tende a stare fermo e a limitare i movimenti.


Il dolore riferito è un dolore avvertito in una sede molto lontana da quella del danno<br />

tissutale implicato. Esso si manifesta per la convergenza di afferenze viscerali e somatiche. Le<br />

fibre afferenti provenienti da nocicettori viscerali entrano in contatto con fibre parietali che<br />

ricevono i segnali da un’area cutanea convergendo sugli stessi neuroni del corno dorsale<br />

impedendo al sistema nervoso centrale di conoscere la sede di origine degli stimoli nocivi. Tale<br />

dolore risulta quindi ben localizzato, ma a<strong>ssa</strong>i lontano dalla reale sede di origine.<br />

Oltre alla localizzazione, è nece<strong>ssa</strong>ria una corretta valutazione dei segni e dei sintomi associati<br />

al dolore che può aiutare nella determinazione della causa del dolore.<br />

Il dolore addominale acuto può essere causato da problemi banali o da gravi patologie o da<br />

condizioni chirurgiche. Ulteriori fattori confondenti sono dati dalla variabilità della risposta del<br />

soggetto al dolore. Esiste infatti ampia variabilità tra i bambini nella percezione e nella<br />

tolleranza del dolore addominale. Questa è una delle ragioni per cui la valutazione del dolore<br />

addominale, acuto o cronico risulta particolarmente difficile. Infatti un bambino con un dolore<br />

addominale funzionale può apparire sofferente tanto quanto un soggetto affetto da un dolore<br />

con causa organica. Per tale motivo è fondamentale per l’approccio al dolore e la sua gestione<br />

una corretta valutazione dei segni e dei sintomi associati, oltre che della tipologia e delle<br />

caratteristiche del dolore stesso.

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