QF33 - Così fan tutte - Fondazione Donizetti

05. Struttura - Così_Layout 2 29/10/2012 11.33 Pagina 41
Ouverture
Struttura e argomento dell’opera
ATTO I
1. Terzetto (Ferrando, Don Alfonso, Guglielmo)
«La mia Dorabella capace non è»
Guglielmo e Ferrando, due giovani ufficiali, discutono in un caffè di
Napoli con Don Alfonso, un anziano filosofo: sono certi che le rispettive
fidanzate, Fiordiligi e Dorabella siano, oltre che belle, assolutamente
fedeli.
2. Terzetto (Ferrando, Don Alfonso, Guglielmo)
«Fuor la spada»; «È la fede delle femmine»
Il vecchio scettico cita Metastasio per metterli in guardia: «È la fede delle
femmine | come l’araba fenice | che vi sia, ciascun lo dice | dove sia,
nessun lo sa».
3. Terzetto (Ferrando, Don Alfonso, Guglielmo)
«Scioccherie di poeti!»; «Una bella serenata»
Indignati, i due giovani vogliono sfidarlo a duello, ma il filosofo propone
in alternativa una scommessa: se entro ventiquattr’ore riuscirà a
dimostrare che le loro ragazze sono infedeli come tutte le altre donne
vincerà cento zecchini, altrimenti sarà lui a pagare la posta. Certi della
vittoria, Guglielmo e Ferrando accettano e si impegnano a seguire tutte
le disposizioni di Don Alfonso.
4. Duetto (Fiordiligi, Dorabella)
«Ah guarda sorella»; «Se questo mio core mi cangia desio»; «Mi par che
stamattina volentieri farei la pazzerella»; «Son già le sei»
Nel giardino della loro casa Fiordiligi e Dorabella stanno guardando con
adorazione i ritratti dei fidanzati. Si scambiano commenti sulla loro
avvenenza, e giurano che nulla potrebbe mutare il loro amore.
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