GiusePPe Troiano Quel 10 settembre del 1943 ... - Studi Cassinati
GiusePPe Troiano Quel 10 settembre del 1943 ... - Studi Cassinati GiusePPe Troiano Quel 10 settembre del 1943 ... - Studi Cassinati
danilo grossi, Assessore alla Cultura del Comune di Cassino: L’uscita di un nuovo libro, che si occupi del nostro territorio e della sua storia, è di per sé un evento da salutare con gioia; nel caso dell’ottimo volume di Giuseppe Troiano alla gioia si aggiunge l’orgoglio di aver creduto, come Amministratori, in un significativo progetto che arricchisce la memoria storica del periodo bellico in Terra di Lavoro, mai abbastanza conosciuto e approfondito. Al di là delle opportune ricostruzioni e documentazioni, validissime sul piano storico, il libro di Troiano si pone alla nostra attenzione quale testo in cui il meccanismo del ricordo, di proustiana reminiscenza, ci fa provare, quasi sulla nostra pelle, l’orrore e il disastro della guerra nei luoghi a noi cari. “Quel 10 settembre 1943” contribuisce, inoltre, a produrre quella ricchezza culturale che è elemento imprescindibile nell’ottica di valorizzazione del patrimonio storico quale volano per lo sviluppo turistico del Cassinate. La Giunta Petrarcone si è posta dal primo momento al centro di un meccanismo concreto e vantaggioso di crescita e sviluppo culturale-economico che sappia, come in questo caso, uscire dalle facili alterigie della cultura “ fintamente alta” per incontrare la memoria viva di chi, purtroppo, ha vissuto quei plumbei mesi del secondo conflitto. Le giovani generazioni, a cui è indirizzato il volume, conoscono l’ultima guerra mondiale attraverso i filmati che le Tv e Internet trasmettono, inondando lo schermo d’immagini spesso crude che mostrano gli eventi bellici in una sequenza che ha più dello spettacolare che della riflessione. Giuseppe Troiano si pone, invece, nella seconda ottica e più che mostrare si propone di far cogliere ai lettori la tragedia della guerra, così come viene vissuta nel proprio intimo da chi, ancora bambino, si è trovato ad essere vittima di un meccanismo infernale, messo in piedi dagli adulti per fini incomprensibili a una persona ai primi anni del percorso della vita. Ne viene fuori un racconto per molti versi introspettivo e per altri educativi, perché l’autore non dimentica di fare delle considerazioni sugli accadimenti che vive, di trarre delle conclusioni dalle vicissitudini belliche, utilizzando lo strumento della parola e dell’immagine in 36
un modo personale ed efficace che sdoppia il volume in due narrazioni, una verbale, l’altra visiva, tese ambedue a ad evocare, attraverso la storia del martirio e della rinascita della città, quanto c’è di male e di buono nell’animo dell’uomo e quanto di responsabilità abbia oggi di fronte l’umanità, in relazione alla memoria del passato e ai pericoli del presente. La lezione è chiara: diffondere la cultura della pace è un dovere imprescindibile. Incoraggiando la nascita di quest’opera, il Comune di Cassino e la Presidenza dell’Assemblea della Regione Lazio se ne sono fatti carico. 37
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danilo grossi,<br />
Assessore alla Cultura <strong>del</strong> Comune di Cassino:<br />
L’uscita di un nuovo libro, che si occupi <strong>del</strong> nostro territorio e<br />
<strong>del</strong>la sua storia, è di per sé un evento da salutare con gioia; nel<br />
caso <strong>del</strong>l’ottimo volume di Giuseppe <strong>Troiano</strong> alla gioia si aggiunge<br />
l’orgoglio di aver creduto, come Amministratori, in un significativo<br />
progetto che arricchisce la memoria storica <strong>del</strong> periodo bellico in<br />
Terra di Lavoro, mai abbastanza conosciuto e approfondito. Al di<br />
là <strong>del</strong>le opportune ricostruzioni e documentazioni, validissime sul<br />
piano storico, il libro di <strong>Troiano</strong> si pone alla nostra attenzione quale<br />
testo in cui il meccanismo <strong>del</strong> ricordo, di proustiana reminiscenza,<br />
ci fa provare, quasi sulla nostra pelle, l’orrore e il disastro <strong>del</strong>la<br />
guerra nei luoghi a noi cari. “<strong>Quel</strong> <strong>10</strong> <strong>settembre</strong> <strong>1943</strong>” contribuisce,<br />
inoltre, a produrre quella ricchezza culturale che è elemento<br />
imprescindibile nell’ottica di valorizzazione <strong>del</strong> patrimonio storico<br />
quale volano per lo sviluppo turistico <strong>del</strong> Cassinate. La Giunta Petrarcone<br />
si è posta dal primo momento al centro di un meccanismo<br />
concreto e vantaggioso di crescita e sviluppo culturale-economico<br />
che sappia, come in questo caso, uscire dalle facili alterigie <strong>del</strong>la<br />
cultura “ fintamente alta” per incontrare la memoria viva di chi,<br />
purtroppo, ha vissuto quei plumbei mesi <strong>del</strong> secondo conflitto. Le<br />
giovani generazioni, a cui è indirizzato il volume, conoscono l’ultima<br />
guerra mondiale attraverso i filmati che le Tv e Internet trasmettono,<br />
inondando lo schermo d’immagini spesso crude che mostrano<br />
gli eventi bellici in una sequenza che ha più <strong>del</strong>lo spettacolare che<br />
<strong>del</strong>la riflessione. Giuseppe <strong>Troiano</strong> si pone, invece, nella seconda<br />
ottica e più che mostrare si propone di far cogliere ai lettori la tragedia<br />
<strong>del</strong>la guerra, così come viene vissuta nel proprio intimo da<br />
chi, ancora bambino, si è trovato ad essere vittima di un meccanismo<br />
infernale, messo in piedi dagli adulti per fini incomprensibili<br />
a una persona ai primi anni <strong>del</strong> percorso <strong>del</strong>la vita. Ne viene fuori<br />
un racconto per molti versi introspettivo e per altri educativi, perché<br />
l’autore non dimentica di fare <strong>del</strong>le considerazioni sugli accadimenti<br />
che vive, di trarre <strong>del</strong>le conclusioni dalle vicissitudini<br />
belliche, utilizzando lo strumento <strong>del</strong>la parola e <strong>del</strong>l’immagine in<br />
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