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Storie e leggende - Bolognano - Comune di Riva del Garda

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La Tria<br />

Davide Righi<br />

C’era una volta, molti anni fa, lungo la strada che porta da Nago a Vignole, un villaggio <strong>di</strong> capanne<br />

molto vasto. Nel villaggio viveva un fabbro, un falegname, alcuni pescatori, una decina <strong>di</strong> cuoche e<br />

altri lavoratori. Ogni giorno passava veloce e sereno. Il terreno era molto fertile e i campi coltivati<br />

avevano le verdure più belle <strong>del</strong> mondo.<br />

Tutto era sereno ed erano tutti felici.<br />

Un brutto giorno <strong>di</strong> pioggia, con lampi e tuoni, si scatenò, per la prima volta in assoluto, un<br />

violento uragano che squarciò e <strong>di</strong>strusse il piccolo villaggio e i campi. I conta<strong>di</strong>ni, che non se lo<br />

aspettavano, riuscirono a mettersi in salvo per miracolo.<br />

Il giorno dopo il “Disastro”, arrivò al villaggio uno straniero: sembrava un <strong>di</strong>avolo, ma nessuno ci<br />

credeva. Lo straniero, quando fu arrivato sulla strada che collega Arco con Nago, cercò una roccia<br />

molto grande, si tolse il cappuccio e <strong>di</strong>sse alcune parole magiche che fecero comparire molte<br />

monete d’oro; solo allora tutti lo riconobbero: era il <strong>di</strong>avolo in persona! Tutti i conta<strong>di</strong>ni si<br />

rifugiarono spaventati nei rifugi scavati nel terreno.<br />

A quel punto il <strong>di</strong>avolo urlò: “Non abbiate paura, sono il <strong>di</strong>avolo, ma non voglio farvi <strong>del</strong> male!<br />

Anzi voglio solo aiutarvi!”<br />

Tutti commentarono le parole <strong>del</strong> demone: “E’ una trappola!”<br />

“Ma no! A me sembra sincero: c’è da fidarsi!”<br />

“Scacciamolo a colpi <strong>di</strong> forcone!” e altri commenti.

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