Storie e leggende - Bolognano - Comune di Riva del Garda

La Tria
Celia Seneci – Tania Negri – Corinne Zanini – Danny Giovanazzi – Luca Grill
Non immaginate nemmeno lo stupore del demonio che, tutto infuriato, si domandava come poteva essere
successa una cosa simile. Si fece venire in mente un’altra idea brillante, ma stavolta non poteva fallire.
Costruì una “tria magica” con la quale poteva giocare con gli uomini che, ogni volta che venivano
sconfitti, venivano morsi e trasformati anche loro in diavoli cattivi
Voi però vi chiederete: “E se perde il diavolo, che cosa succede?”. Il diavolo non poteva mai perdere
perché usava la magia per vincere. Così quasi tutti gli uomini diventarono demoni e cominciarono a
distruggere l’ambiente. Quelli rimasti erano tristi e fuggivano da tutte le parti.
Al nemico, per conquistare tutti i paesi, servivano altri due compagni, allora chiamò i suoi amici più cari
attraverso una collana a forma di diavolo con due bottoni: se si schiacciava il primo compariva un solo
spirito, se premevi il secondo ne apparivano due.
Un bambino di nome Pietro, fortunatamente, scappò prima che i due malefici arrivassero, corse lungo la
strada della vecchia Maza per arrivare alla casa di un suo vecchio amico: un vecchietto con un bastone
magico ricavato da un vecchio olivo che conteneva tutta la forza della natura.
Il bambino raccontò tutto al suo amico che corse subito ad aiutare le persone ancora buone.
Il vecchio mago restituì la natura umana alle persone, uccise il diavolo, in seguito trasformò in roccia i
due diavoli appena arrivati dal portale e infine chiuse il portale del popolo dei demoni.
Nei giorni successivi ricostruirono tutte le case e vissero contenti senza più niente di cui preoccuparsi.