Storie e leggende - Bolognano - Comune di Riva del Garda

La leggenda del Monte Brione
Lisa Lever
Tanto tempo fa nel Basso Sarca c’erano tanti villaggi abitati da contadini che coltivavano la terra con viti, ulivi,
alberi da frutto, grano, mais, patate e fagioli. Tra i villaggi di Arco, Riva e Torbole c’era un vulcano abitato dal
gigante Brione che era immune al fuoco.
Gli abitanti dei villaggi erano disperati perchè ogni mattina trovavano parti delle loro coltivazioni bruciate e
temevano di non riuscire più a sfamarsi, a coltivare il terreno bruciato e di conseguenza avrebbero dovuto
andarsene dal Basso Sarca e trovare un nuovo posto in cui vivere.
Un giorno Giacomo, il coraggioso figlio di un contadino, armato solo di una zappa, partì e scoprì che la
montagna eruttava perché il gigante russava così forte che faceva vibrare le rocce.
Il ragazzo capì che aveva bisogno di aiuto, tornò a casa e si incamminò verso Nago e poi giù fino a Torbole, per
raggiungere un’isoletta in mezzo al lago dove si trova la casa della fata Garda. A lei chiese una pozione per poter
entrare nel vulcano senza scottarsi ed una corda incantata per legare il gigante.
Giacomo bevve la pozione magica e s’incamminò con la corda in spalla dentro il vulcano.
Era sera e Brione stava per andare a dormire. Appena si sdraiò Giacomo usò la corda magica per legargliela tutta
attorno e lo immobilizzò. Per dispetto il gigante cominciò a russare e la montagna si mise a tremare, il vulcano
stava per eruttare ancora.