Storie e leggende - Bolognano - Comune di Riva del Garda
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La leggenda <strong>del</strong> Monte Brione<br />
Andrea Bosco Ubertino, Davide Cresci<br />
“Grazie” <strong>di</strong>sse Giuseppino.<br />
Il ragazzo volle vestirsi in modo speciale per l’occasione e, per accontentarlo,Omnibus fece apparire<br />
un’armatura lucente.<br />
Insieme presero una carrozza trainata da <strong>di</strong>eci splen<strong>di</strong><strong>di</strong> cavalli che li portarono lungo la strada che<br />
collega Arco a Nago. Da Nago giunsero fino al Monte Altissimo.<br />
Camminarono a lungo finché trovarono il covo <strong>del</strong> drago. Sulla vetta <strong>del</strong>la montagna lo sorpresero<br />
che ronfava tranquillamente.<br />
Giuseppino ne stava approfittando, ma il bestione si svegliò e, con un colpo <strong>di</strong> coda, lo stese al<br />
tappeto.<br />
Stava per arrostirlo, ma il giovane, con una capriola, ne venne fuori e, dopo aver schivato la<br />
fiammata, scagliò la lancia che, magicamente, si infilzò nel cuore <strong>del</strong> drago.<br />
Giannino e Gigi uscirono dalla bocca <strong>del</strong> drago vivi e vegeti. I tre fratelli si abbracciarono e, con l’aiuto<br />
<strong>di</strong> Omnibus, sollevarono il bestione e lo lanciarono verso il basso.<br />
Il volo <strong>del</strong> drago terminò nella piana fra <strong>Riva</strong> e Torbole e <strong>di</strong>ede origine al monte Brione.