Storie e leggende - Bolognano - Comune di Riva del Garda
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La leggenda <strong>del</strong> Monte Brione<br />
Leonardo Chistè<br />
Chiese come mai questo libro era nelle sue mani e così, Piero Degasperi , questo era il suo<br />
nome, incominciò a spiegare che il suo bis - bis - bis nonno , cioè suo trisavolo , una volta era un<br />
cavaliere d’ oro che combatteva proprio il richiamatore <strong>di</strong> mostri che , a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> un essere<br />
umano, poteva vivere all’ infinito .<br />
Sfogliando le pagine <strong>del</strong> libro trovarono la soluzione per sconfiggerlo .<br />
Il rime<strong>di</strong>o era trafiggere il suo cuore con la punta <strong>di</strong> uno scudo appartenente ad un cavaliere d’<br />
oro .<br />
Ugo, senza aiuto degli abitanti, perché solo lui poteva uccidere quell’essere, partì per affrontarlo<br />
percorrendo la vecchia strada che passa da <strong>Bolognano</strong> e porta a Nago .<br />
Questa strada era ben protetta da una fitta vegetazione e, con l’aiuto <strong>del</strong> buio, riuscì ad arrivare<br />
alla rocca <strong>di</strong> Nago .<br />
Il richiamatore era addormentato però , quando il cavaliere si avvicinò, un asse <strong>del</strong> pavimento<br />
scricchiolò e l’avversario aprì gli occhi rossi <strong>di</strong> rabbia .<br />
Incominciò così una lotta furibonda, il cavaliere con la sua lancia si impegnava al massimo per<br />
riuscire a colpirlo , ma il suo nemico riusciva sempre a schivarlo e così la lotta durò a lungo. In<br />
un attimo <strong>di</strong> <strong>di</strong>sattenzione <strong>del</strong> nemico, Ugo con la sua lancia riuscì a ferirlo e lo spinse fuori dalla finestra.<br />
Questo rotolò fino a valle e, al culmine <strong>del</strong>la sua rabbia, evocò il mostro Roccia.<br />
Questo mostro era gran<strong>di</strong>ssimo e ,soltanto camminando, <strong>di</strong>struggeva raccolti e case. Il cavaliere allora<br />
corse fino al Linfano dove si scontrò nuovamente con l’evocatore, che però era sopra il mostro che stava<br />
seminando <strong>di</strong>struzione.<br />
Il cavaliere scagliò la sua lunga lancia che si conficcò nel tallone <strong>del</strong> mostro, il quale inciampò e cadde.<br />
Cadde anche il richiamatore rimanendo schiacciato sotto l’enorme massa <strong>di</strong> roccia <strong>del</strong> gigante.<br />
Ugo ebbe la meglio e riuscì a finire quest’ultimo con la punta <strong>del</strong>lo scudo bloccandolo nel punto dove si<br />
trova ancora adesso, appunto dove si innalza il monte Brione.