Relazione Sanitaria anno 2008 - ASP RC

BILANCIO DEMOGRAFICO ANNO 2008
Osservatorio Epidemiologico – Azienda Sanitaria n.9 Locri RC)
Relazione Sanitaria anno 2008
A proposito della prevalenza numerica delle iscrizioni di residenza nel computo del saldo migratorio, dalle figure 10 e 11 si deduce che la distribuzione percentuale delle
iscrizioni di residenza dall’estero, (graf. 11), può essere ripartita in due componenti, una le iscrizioni cosiddette di “emigrazioni di ritorno”, emigrati all’estero che
decidono di ritornare nella propria terra d’origine e l’altra rappresentata dalle iscrizioni di residenza dei cittadini stranieri.
A tale scomposizione si arriva, estraendo dal movimento demografico dei cittadini stranieri, le iscrizioni di residenza degli stessi (II componente, graf. 12), da cui per
semplice differenza tra il totale delle iscrizioni di residenza dall’estero e questa componente, si ottengono le unità di persone definite “emigrati di ritorno”(graf. 13).
Dal confronto dei grafici 12 e 13, risulta evidente (grafico 12) che nei comuni di Staiti, Brancaleone, Caraffa del Bianco, Bovalino, Antonimia, Caulonia, Stignano, Riace,
Camini, Bivongi, la maggior parte delle iscrizioni di residenza dall’estero sono composte principalmente da cittadini stranieri, mentre immagine specularmente opposta
risulta il grafico 13, dove si evidenzia che nei comuni di Bruzzano Zeffirio, Ferruzzano, San Luca, Platì, Portigliola, Canolo, Agnana Calabra, Grotteria, Stilo, Pazzano,
la quota di iscrizioni di residenza si può includere nel computo della componente definita di “emigrazione di ritorno”.
In definitiva ,delle due componenti esaminate, quella delle iscrizioni di cittadini stranieri nel territorio dell’A.S. 9 nel corso del 2008 ammonta a 2.122 unità pari al 70%
delle iscrizioni di residenza totali. Invece la parte definita di emigrazione di ritorno, nello stesso anno, registra un numero di iscrizioni pari a 925 unità, corrispondenti al
30% delle iscrizioni di residenza totali.
In conclusione, la tipologia di struttura si avvicina sempre di più al modello di popolazione definita, “matura stazionaria”, rappresentata da un debole ricambio naturale,
che di anno in anno produce un numero di nascite che non riescono a compensare gli eliminati per morte. In questa situazione si verifica una modesta compensazione
proveniente dal flusso migratorio che determina, nell’ambito del territorio aziendale, un rallentamento della decrescita della popolazione, corrispondente per lo più con
nuove iscrizioni di residenza da parte di stranieri, non però sufficiente a contrastare la diminuzione di popolazione risultante dalla componente del movimento naturale,
cioè dalla prevalenza numerica dei decessi rispetto alle nascite.
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