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Relazione Sanitaria anno 2008 - ASP RC

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Per quanto riguarda Il controllo di congruità delle SDO e i DRG non confermati, è stata messa in evidenza la necessità di opportunamente addestrare e aggiornare i dirigenti medici<br />

addetti alla compilazione delle SDO, al fine di una maggiore specificità nell’individuazione dei codici ICD-9-CM e di una più corretta applicazione delle linee guida per una migliore codifica<br />

delle informazioni, in osservanza delle istruzioni riportate nel disciplinare tecnico allegato al D.M. n. 380/2000, anche a fronte del necessario adeguamento agli obblighi contenuti nella<br />

normativa nazionale e regionale. La responsabilità della corretta compilazione della SDO compete al medico responsabile della dimissione, individuato dal Direttore dell’Unità Operativa<br />

dalla quale il paziente è dimesso; la SDO reca la firma dello stesso medico responsabile della dimissione. La codifica dei dati sanitari, che può essere resa difficile dalla difficoltà<br />

dell’inquadramento diagnostico o dalla gravità della malattia, deve essere effettuata sintetizzando solo le informazioni documentate in cartella clinica e usando accuratamente i codici del<br />

Manuale “Classificazione delle Malattie e dei Traumatismi, degli Interventi Chirurgici e delle Procedure Diagnostiche e Terapeutiche”, versione italiana della ICD-9-CM – <strong>anno</strong> 2002.<br />

E’ opportuno fare notare che in presenza di pazienti particolarmente “fragili” a causa dell’età, di condizioni morbose multiple o di condizioni socio-ambientali sfavorevoli, che<br />

rendono necessario il trattamento in regime di ricovero, anche per l’effettuazione concentrata nel tempo di più prestazioni differenti, questa condizione va esplicitata e documentata in cartella<br />

clinica e segnalata nella SDO tra le diagnosi secondarie ricorrendo al codice V13.8 (anamnesi personale di altre malattie specificate) quando la fragilità è determinata prevalentemente da<br />

condizioni cliniche, oppure dal codice V62.9 quando la fragilità è determinata prevalentemente da condizioni socio-ambientali.<br />

Conclusioni<br />

L’obiettivo dello sviluppo di strumenti che consentano di valutare l’appropriatezza della risposta assistenziale è quello di identificare i bisogni assistenziali che possono essere<br />

soddisfatti con piena efficacia e sicurezza per il paziente in regime di ricovero diurno o a livello ambulatoriale invece che attraverso la tradizionale degenza ordinaria, rispondendo così al<br />

principio dell’economicità nell’impiego delle risorse introdotto dal D. Lgs n. 229 del 1999.<br />

Il PRUO è lo strumento validato ed impiegato internazionalmente che valuta l'appropriatezza dell'uso delle risorse per ogni ricovero effettuato e fornisce indicazioni utili per lo<br />

sviluppo di strategie per la riduzione dei ricoveri inappropriati e della durata di quelli appropriati. Si tratta di uno strumento che consente alle strutture ospedaliere stesse di valutare la propria<br />

attività. L'effetto dei controlli deve essere principalmente quello di promuovere la consapevolezza che non si può prescindere da un uso efficiente delle risorse messe a disposizione. Infatti,<br />

l'applicazione del PRUO è utile per diffondere tra gli operatori sanitari il concetto di efficienza operativa per avviare un'analisi critica volta al miglioramento della qualità dell'assistenza<br />

ospedaliera.<br />

Questo strumento di valutazione dell’appropriatezza organizzativa, costruito a partire da dati raccolti in maniera routinaria attraverso l’esame delle cartelle cliniche archiviate,<br />

presenta vantaggi evidenti in termini di immediata disponibilità delle informazioni, ma è opportuno considerare che la sua accuratezza dipende crucialmente dalle informazioni contenute<br />

nelle cartelle cliniche stesse. E’ probabile che, se fossero state sempre riportate sufficienti informazioni in cartella clinica sulle prestazioni/osservazioni effettuate ai pazienti, si sarebbe potuto<br />

ottenere una percentuale di ricoveri appropriati più elevata. Quindi, risulta evidente che una maggiore attenzione alla qualità della compilazione della cartella clinica non può che avere una<br />

ricaduta positiva sui risultati di questi controlli.<br />

Osservatorio Epidemiologico – Azienda <strong>Sanitaria</strong> n.9 Locri <strong>RC</strong>)<br />

<strong>Relazione</strong> <strong>Sanitaria</strong> <strong>anno</strong> <strong>2008</strong><br />

Pag.134<br />

N . O . A . C (Nucleo Operativo di Controllo Aziendale)

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