Diagnostica morfologica: Neuroradiologia - Centauro
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2. Neurofibromatosi<br />
II<br />
3. Sclerosi<br />
tuberosa<br />
42 • <strong>Diagnostica</strong> <strong>morfologica</strong>: <strong>Neuroradiologia</strong><br />
Displasie vasali<br />
Raramente si possono manifestare displasie vasali a livello intracranico, con progressiva stenosi e occlusione<br />
vasale e sviluppo di circoli collaterali tipo Moya-Moya, aneurismi, ectasie vasali, malformazioni<br />
e fistole artero-venose. Il problema della valutazione di queste lesioni è controverso: sicuramente<br />
in presenza di una emorragia intracranica (intra o extraassiale) è necessario procedere all’esecuzione<br />
di una angiografia digitale; in assenza di emorragia intracranica riteniamo più opportuno<br />
assumere un atteggiamento meno aggressivo, anche in considerazione della rarità di queste lesioni<br />
e dei rischi dell’angiografia digitale, ed eseguire una angio-RM.<br />
Altre lesioni<br />
Può insorgere idrocefalo dovuto a stenosi congenita dell’acquedotto o compressione dell’acquedotto<br />
causata da un glioma del tetto o del tegmento mesencefalico (risonanza magnetica).<br />
A livello oculare si può riscontrare aumento, di norma unilaterale, del diametro oculare (buftalmia).<br />
L’incidenza è di un caso ogni 50.000 nati vivi. L’ereditarietà è di tipo autosomico dominante.<br />
L’interessamento del sistema nervoso centrale si osserva nel 100% dei pazienti.<br />
La diagnosi di neurofibromatosi II può essere formulata quando si riscontrino in un paziente:<br />
– schwannomi bilaterali dell’VIII nervo cranico;<br />
– parentela di I grado con un affetto da neurofibromatosi II, e presenza di uno schwannoma<br />
dell’VIII nervo cranico oppure due neurofibromi, meningiomi, gliomi, schwannomi,<br />
opacità subcapsulare giovanile posteriore del cristallino.<br />
Le lesioni neoplastiche della neurofibromatosi II possono interessare i nervi cranici, le meningi, il midollo<br />
spinale ed i nervi spinali. A livello intracranico, in particolare, si osservano esclusivamente schwannomi<br />
e meningiomi. Occasionalmente si riscontrano calcificazioni intracraniche non neoplastiche.<br />
Gli schwannomi intracranici possono svilupparsi a carico di tutti i nervi cranici (tranne il nervo olfattorio<br />
e ottico), ma interessano più frequentemente l’VIII nervo cranico; seconda per frequenza è la<br />
localizzazione a carico del V nervo cranico. L’individuazione di schwannomi multipli o, comunque, a livello<br />
del nervo oculomotore, trocleare o abducente è fortemente sospetta per neurofibromatosi II.<br />
Gli schwannomi dei nervi spinali sono estremamente frequenti, spesso multipli e possono causare<br />
allargamento dei forami di coniugazione e compressione sul midollo spinale.<br />
Anche i meningiomi possono essere localizzati a livello intracranico o del canale spinale e sono<br />
frequentemente multipli.<br />
I tumori intramidollari sono meno comuni di quelli extramidollari, per lo più ependimomi che<br />
possono anche essere multipli, e non rispettano la tipica predilezione per il cono midollare.<br />
È importante osservare che le eventuali anomalie ossee sono, nella neurofibromatosi II, dovute<br />
a fenomeni compressivi causati dai tumori e non a displasie durali.<br />
È possibile lo svilupparsi di una idrosiringomielia, causata da un tumore primitivo del midollo<br />
spinale o da una massa intradurale extramidollare.<br />
• I quadri neuroradiologici non differiscono da quelli relativi alle medesime neoplasie in pazienti<br />
non affetti da neurofibromatosi e sono già stati descritti nel capitolo dedicato alle neoplasie.<br />
È importante osservare che, al di fuori della neurofibromatosi II, schwannomi e meningiomi<br />
sono estremamente rari in pazienti di età inferiore a 30 anni, per cui l’evidenziazione di<br />
uno di questi tumori in un paziente di età inferiore a questa è indicazione a uno studio RM<br />
completo, con somministrazione di gadolinio, del SNC.<br />
Altre neurofibromatosi<br />
Esistono almeno altre 6 forme di neurofibromatosi, la trattazione delle quali è, tuttavia, al di là degli<br />
scopi di questo testo.<br />
L’incidenza di questa malattia è di un caso ogni 100.000 nati vivi. L’ereditarietà è di tipo autosomico<br />
dominante con elevata penetranza ed espressività variabile.<br />
Per quanto concerne la diagnosi di sclerosi tuberosa esistono:<br />
– criteri diagnostici primari (adenoma sebaceo, fibroma ungueale, tubero corticale confer-mato<br />
istologicamente, nodulo subependimale confermato istologicamente, noduli subependimali<br />
multipli calcificati individuati da esami neuroradiologici, astrocitomi multipli retinici);<br />
– secondari (macule ipopigmentate, placche fibrose frontali, tuberi corticali confermati da<br />
esami neuroradiologici, chiazze cutanee zigrinate, amartomi retinici, cisti renali bilaterali<br />
confermate istologicamente, angiomiolipoma renale confermato istologicamente o radiologicamente,<br />
rabdomioma cardiaco confermato istologicamente o radiologicamente,<br />
linfangiomatosi polmonare confermata istologicamente, parentela di I grado con paziente<br />
affetto da sclerosi tuberosa);<br />
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