Diagnostica morfologica: Neuroradiologia - Centauro
Diagnostica morfologica: Neuroradiologia - Centauro
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2. Invaginazioni<br />
basilari<br />
1. Neurofibromatosi<br />
I<br />
Le sinostosi multiple e le relative suture interessate sono:<br />
– brachicefalia (interessamento bilaterale delle suture coronariche, possibile ipoplasia delle<br />
cavità orbitarie);<br />
– oxicefalia (suture coronariche e sagittale);<br />
Esistono infine le disostosi cranio-facciali, classificate in quattro gruppi: disostosi craniofacciale<br />
di Crouzon, acrocefalo-sindattilie, acrocefalo-polisindattilie, displasia cranio-frontonasale<br />
di Cohen.<br />
• Radiologia convenzionale. La sutura interessata non viene visualizzata e, invece, le altre<br />
suture possono essere ampliate; specie nelle craniosinostosi multiple le impronte digitate sono<br />
più evidenti.<br />
È anche possibile evidenziare l’eventuale ipoplasia della base cranica, delle orbite ed eventuali<br />
anomalie della giunzione cranio-vertebrale.<br />
• Tomografia computerizzata. Le ricostruzioni 3D sono in questi casi un aiuto prezioso al neuroradiologo<br />
nella diagnosi ed al neurochirurgo nella programmazione dell’intervento chirurgico.<br />
Le scansioni assiali, purché con valori di finestra e livello adeguati alla rappresentazione delle<br />
strutture ossee, evidenziano il dismorfismo non permettendo di visualizzare la sutura interessata.<br />
L’eventuale idrocefalo è facilmente evidenziato.<br />
• Risonanza magnetica. È essenziale nella valutazione delle eventuali anomalie encefaliche<br />
associate (idrocefalo, displasie corticali, disgenesia del corpo calloso, ipogenesia del setto<br />
pellucido, cefaloceli).<br />
Sono malformazioni della giunzione cranio-vertebrale, caratterizzate da una posizione alta del dente<br />
dell’epistrofeo, che causa una riduzione del calibro del forame occipitale; il midollo allungato e il<br />
midollo cervicale possono essere compressi.<br />
• L’anomalia è facilmente diagnosticabile in radiologia convenzionale, tracciando la linea di<br />
Chamberlain (tra palato duro ed opisthion); il dente dell’epistrofeo non deve oltrepassare<br />
questa linea per più di 5 mm.<br />
• In tomografia computerizzata la malformazione può essere sospettata sulle scansioni assiali,<br />
ma diagnosticata solo facendo ricorso alle ricostruzioni multiplanari.<br />
• La risonanza magnetica evidenzia eventuali aree gliotiche a livello del bulbo o del midollo<br />
cervicale.<br />
E • Facomatosi<br />
42 • <strong>Diagnostica</strong> <strong>morfologica</strong>: <strong>Neuroradiologia</strong><br />
Sono disembriopatie di origine genetica, ereditarie, caratterizzate da lesioni del sistema nervoso<br />
e della cute, classificate tra le turbe della proliferazione neuronale (→ tab. 14).<br />
L’incidenza è di un caso ogni 2000-3000 nati vivi; l’ereditarietà è di tipo autosomico dominante con<br />
alta penetranza ma variabile espressività (→ 21:II).<br />
La diagnosi di neurofibromatosi I può essere formulata quando vengano riscontrati nel paziente<br />
almeno due delle seguenti lesioni:<br />
– sei o più macchie cutanee caffè-latte, di almeno 5 mm di diametro;<br />
– un neurofibroma plessiforme oppure due o più neurofibromi di qualunque tipo;<br />
– due o più noduli di Lisch (amartomi dell’iride);<br />
– lentiggini ascellari o inguinali;<br />
– glioma dei nervi ottici;<br />
– lesioni ossee tipiche (displasia della grande ala dello sfenoide, assottigliamento della corticale<br />
delle ossa lunghe), con o senza pseudoartrosi;<br />
– parentela di I grado con un affetto da neurofibromatosi I.<br />
Queste lesioni possono non essere presenti alla nascita, ma svilupparsi in seguito: è importante,<br />
infatti, osservare che età all’esordio e modalità di insorgenza della malattia sono estremamente variabili<br />
e l’evoluzione tende a essere progressiva.<br />
Le lesioni caratteristiche della neurofibromatosi I possono essere distinte in neoplastiche, amartomatose,<br />
osteo-meningee, vertebro-midollari, displasie vasali; per semplicità e chiarezza di esposizione<br />
tratteremo i diversi quadri neuroradiologici separatamente.<br />
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